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EDDA POETICA

Edda Poetica è una raccolta di 29 canti a carattere eroico e mitologico. Essa costituisce il corpus letterario principale della mitologia norrena assieme all'Edda in prosa di Snorri Sturluson: è un'opera così importante che è stata attribuita inizialmente al dotto prete Sæmundr Sigfússon (1056-1133), conosciuto dalla tradizione come un grande sapiente.

Si tratta di una commistione di carmi che non sono nemmeno coesi. C'è una parte sulla cosmogonia nordica (si tratterà dopo). Per la cosmogonia nordica esistono 9 mondi tra cui quello in cui viviamo noi mortali, che sarebbe Midgard. I mondi sono retti insieme dall'albero Yggdrasill.

La parola Midgard è contenuta in tutte le lingue germaniche ed è fondamentale perché compare in gotico, in alto tedesco, e in inglese antico, ed è la terra di mezzo.

Il serpente viene rappresentato mentre si morde la coda e facendolo tiene

dentro le acque dell'oceano. Al Ragnarok egli molla la presa e ci sarà il disastro cosmico. Questo serpente si chiama Midagrthorsmus, figlio di Loki: è una kenning, una metafora poetica, che vuole significare il serpe di Midgard. Viene detto anche Jormungand 'demone cosmicamente potente'.

Cosmogonia nordica

  • Asgard, dimora degli dei, dove sorge la Walh'alla la sala di Odino e guerrieri.
  • Alfheim (la dimora degli alfi della luce) e Vanaheim (dimora dei Vani, dei della fertilità e della pace).
  • Midgard (abitata dagli uomini) circondata dalle acque dal serpente Jormungand.
  • mondo dei Giganti (Jotunheim) e quello dei Nani (Nidavellir) e degli elfi oscuri (Svartalfheim).
  • Hel (luogo di nebbie e gelo per i morti di vecchiaia e di malattia); ai criminali è riservata la zona più oscura e profonda (Nifhel).

Yggdrasill e la rigenerazione del mondo

Il mondo è all'ombra di un gigantesco frassino, mondo del bene e del male, albero senza tempo,

le cui radici sono rosicchiate continuamente da serpenti e draghi, ma che trova linfa in una rigenerazione costante ad opera dell'acqua e del fango. Alla fine del mondo, si scuoterà annunciando la fine, ma sopravvivrà ai Ragnarok dando riparo ad un uomo e una donna che ripopoleranno poi la terra. I Ragnarok Il nome è composto da ragna, il genitivo plurale di regin (dèi-poteri organizzati), e il plurale neutro rǫk (fato-destino-meraviglie; genitivo: raka), poi confuso con rǫkkr (crepuscolo). Il termine probabilmente più antico è ragnarǫk, che significa "fato degli dèi". Ragnarǫkkr significa invece crepuscolo degli dèi, ed è quest'ultima la denominazione più celebre dei ragnarǫk, grazie anche all'opera di Richard Wagner, Götterdämmerung. Clodoveo, re dei Franchi, si converte al Cattolicesimo Clodoveo era re dei Franchi, un popolo germanico che si

Chiama così perché si erano stabiliti tra i V e il VI secolo in un intorno geografico che corrisponde alla nostra attuale Francia. Egli si converte al cattolicesimo alla fine del V secolo, quindi tra il 410 (sacco di Roma, Alarico, Goti). Da allora i Franchi si qualificano come i più stretti difensori del Papa.

I predecessori di Carlo Magno sono i Franchi, una popolazione di stirpe germanica, e il loro capostipite è Clodoveo (482-511). L'ascesa di Clodoveo è dovuta da un lato alla sua potenza militare: conquistò tutta la Gallia e la valle del Reno e nel 496 si fece battezzare, promuovendo la conversione del suo popolo al cattolicesimo. Clodoveo è fondatore della prima dinastia di re franchi, i Merovingi, che regnarono dal 482 al 751.

C'era una questione di estensione territoriale: più estendi il territorio, più devi mettere figure che tengono il territorio sotto controllo. Egli introduce una serie di organizzazioni per avere

Una rete organizzata laddove il territorio si estende e il re non può essere ovunque. Marchesati, contee, contadi vanno avanti dal 496 al 732 con il famoso successo di Carlo Martello. Egli introdusse la concezione patrimoniale del regno che veniva suddiviso tra i figli innescando guerre fratricide, portando alla debolezza dell'autorità regia. Ci fu, inoltre, l'ascesa dei maestri di palazzo, aristocratici che ricoprivano il ruolo di maggiordomi (primi ministri) nelle varie corti. Importante è il successo di Carlo Martello, maggiordomo del regno di Austrasia e Neustria, contro l'avanzata degli Arabi. Dopo Carlo Martello segue il figlio Pipino il Breve, della dinastia dei Pipinidi. Pipino ha deposto l'ultimo re merovingio (751) e si fece incoronare la papa Stefano II (754). Scende in Italia (756) e impose ai Longobardi la consegna al papa dei territori bizantini da loro occupati: è l'atto di nascita dello Stato della Chiesa. Pipino muore nel

768 e lascia due figli: Carlo e Carlomanno. Il regno di Pipino viene diviso in due parti tra i figli: nel 711 Carlomanno muore e rimane Carlo - il quale assumerà l'appellativo di Magno grazie alle sue conquiste - diventa unico re dei Franchi. Le conquiste di Carlo Magno

Carlo ha fatto diverse campagne. Nel 774 discese in Italia ponendo fine al dominio longobardo dopo quasi due secoli e acquistando anche il titolo di re dei Longobardi.

Dal 772 al 796 ci furono una serie di campagne vittoriose giustificate con l'esigenza di diffondere il cristianesimo contro Sassoni, Frisoni, Avari e Arabi.

Nonostante la sconfitta subita a Roncisvalle (778) da parte degli Arabi, nell'arco di vent'anni conquistò la Catalogna e rese più sicura la frontiera lungo i Pirenei.

L'incoronazione di Carlo Magno

Nella notte di natale dell'800 Carlo è imperatore del Sacro romano impero. A incoronare Carlo Magno imperatore è Papa Leone II, nella basilica di

San Pietro. Papa e imperatore si aiutano reciprocamente: il papa riceve protezione dell'imperatore; l'imperatore riceve legittimazione dal papa.

Dopo secoli di anarchia e divisione, Carlo riuscì a imporre il suo controllo su gran parte del continente europeo: unificazione non solo politica ma anche religiosa.

Con l'incoronazione come Imperatore dei Romani si ha la ricostruzione in Occidente di un nuovo impero, il Sacro Romano Impero: sacro perché tutti i popoli sottomessi erano stati convertiti alla religione cristiana; romano perché si sostituì alla civiltà romano-cristiana.

Il titolo imperiale di Carlo Magno sarà riconosciuto a Costantinopoli solo nell'812.

CARATTERI DEL SACRO ROMANO IMPERO

Il nuovo regno di Carlo nacque come un impero germanico e cristiano con evidenti differenze rispetto a quello che era stato l'impero romano. L'estensione territoriale era nell'Europa continentale con il suo centro nella

valle relReno.L'alleanza tra potere religioso della Chiesa di Roma e potere politico dell'imperatore diede a Carlo Magno il ruolo di difensore della cristianità e impose l'importanza del potere spirituale su quello temporale (riconosciuto all'imperatore tramite l'incoronazione papale).

Ci fu la prevalenza delle lingue volgari nazionali sul latino che rimase solo come lingua colta.

Il Patrimonio di San Pietro

Gli storici individuano il nucleo originale dei possedimenti della Chiesa nella donazione del castello di Sutri, ceduto dal re longobardo Liutprando a papa Gregorio II (728). A incrementare il patrimonio di San Pietro è Pipino, che elargisce al papato i territori sottratti ai Longobardi (756).

All'epoca di Pipino il Breve comprendeva il Lazio, la Romagna, Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia Ancona, oltre al castello di Sutri. La sconfitta dei Longobardi

A minacciare Roma sono i Longobardi, ariani, guidati dal re Desiderio. Carlo Magno valica

le Alpi e sconfigge iLongobardi di Desiderio che minacciano lo Stato della Chiesa (774). Carlo assume il titolo di re dei Franchi e dei Longobardi (774).

L'organizzazione territoriale

L'impero viene suddiviso in:

  • marche, territori abbastanza estesi e posti lungo i confini, governati da marchesi;
  • contee, territori poco estesi e situati all'interno, governati da conti.

Conti e marchesi giuravano fedeltà a Carlo e formavano l'aristocrazia laica: per il loro mantenimento potevano trattenere un terzo del reddito della regione (chiamata feudo dopo il Mille) a loro affidata.

Vescovi e abati costituivano l'aristocrazia religiosa: controllavano diocesi (formate da una rete di parrocchie) e monasteri. Carlo scelse Aquisgrana come sua residenza preferita, dove si insediò la corte composta da collaboratori fedeli e capaci.

L'amministrazione del territorio

Ci fu il tentativo di uniformare con leggi tutto l'impero. Il territorio veniva controllato

attraverso i missdominici (inviati del signore) che agivano in coppia e uno dei due era sempre un ecclesiastico. C'erano convocazioni periodiche ad Aquisgrana dell'aristocrazia laica e religiosa in riunioni chiamate placiti, durante le quali si discuteva delle questioni riguardanti l'impero e venivano emanati dei capitolari (leggi costituite da brevi articoli chiamati capitoli). Ci fu il tentativo di favorire una ripresa dell'economia monetaria con la sostituzione delle tradizionali monete d'oro romano-bizantine con monete d'argento. LA RINASCITA CULTURALE Carlo Magno ha il progetto di diffondere scuole e centri di cultura da tempo confinate solo all'interno dei monasteri. Nel 782 viene fondata la schola palatina, una sorta di accademia con il compito di istruire i funzionari imperiali e di avviare un generale programma educativo. Era organizzata e diretta dal monaco Alcuino da York e vide la presenza delle più grandi personalità.

Dell'epoca. Presso la schola palatina fu attuata una riforma della scrittura: riduzione di tutte le grafie diffuse nell'impero a una, la minuscola carolina, caratterizzata da lettere staccate e più leggibili, che desse lusso e prestigio a Carlo Magno. La disgregazione dell'impero. La morte di Carlo Magno nell'814 lasciò un vasto impero non privo di problemi, in quanto l'unità non aveva eliminato le differenze etniche e linguistiche dei vari popoli, mentre conti e marchesi tendevano ad affermare la propria autorità. Carlo Magno credeva molto che gli antichi carmi venissero trascritti e tramandati nei dialetti franchi, dei quali non è rimasto pressoché nulla. Suo figlio, Ludovico il Pio, dal punto di vista culturale non credeva nell'importanza della lingua volgare e si è concentrato unicamente sul latino. Nell'817, con l'Ordinatio imperii, Ludovico il Pio (814-840) stabilirà una spartizione.

territoriale che generò la ribellione dei suoi figli.Nell’843, con il tratt

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Publisher
A.A. 2021-2022
48 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/15 Filologia germanica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Juls_00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia germanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Cocco Gabriele.