Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
FILOLOGIA GERMANICA
(Lingue: 6 CFU – 42 ore) (a.a. 2008-09)
Il corso intende fornire allo studente le conoscenze istituzionali e gli strumenti essenziali per un primo approccio alle lingue e alle culture germaniche nelle loro fasi tardo antica e medievale. Il corso si articolerà nei seguenti tre moduli:
Modulo A) Fondamenti di filologia germanica.
Verranno presentati i contenuti e i metodi della disciplina. In particolare saranno illustrate le principali caratteristiche del mondo germanico nel suo assieme e delle singole culture che lo compongono: strutture sociali, credenze e ideologie religiose, patrimonio mitologico, istituzioni culturali, tradizioni letterarie.
Modulo B) Elementi di linguistica germanica.
Saranno prese in considerazione le problematiche relative alla nozione di germanico comune come lingua ricostruita: verranno segnalati i principali aspetti fonologici e morfologici, specialmente per ciò che concerne il consonantismo (legge di Grimm e legge di Verner) e la flessione verbale (verbi forti e verbi deboli) e nominale.
Modulo C) Principi di critica testuale.
Saranno indicati gli strumenti concettuali e applicativi che presiedono all’edizione dei testi medievali. Verrà illustrato il metodo lachmanniano, unitamente al contributo della successiva riflessione teorica: obiettivo di questa sezione del corso sarà quello di promuovere la comprensione del ruolo di mediazione svolto dall’ediotica tra il pubblico contemporaneo e le attestazioni manoscritte. A questo scopo saranno offerte anche nozioni basilari di codicologia e filologia materiale.
Bibliografia. La bibliografia d’esame comprende i seguenti testi:
- per il modulo A: Maria Vittoria Molinari, Filologia germanica, Bologna - Zanichelli, 1982;
- per il modulo B Piergiuseppe Scardigli, Teresa Gervasi, Avviamento all’etimologia inglese e tedesca, Firenze - Le Monnier, 1978, pp. 1-95, Maria Grazia Saibene, Marina B., 8 - Manuale di linguistica germanica, Milano - CUSL, 2000, pp. 25, 27-31 (C, IV), 104-117, 118-137, 147-152 (entrambi gli ultimi due volumi di Sabine Barnston si raccomanda lo studio di Anna Giacalone Ramat, Radici armate in lingue germaniche e le lingue indoeuropee, Bologna - Il Mulino, 1985, pp. 108-110);
Il modulo C prevede la lettura dei seguenti studi e contributi: Anna Maria Luiselli Fadda, Tradizioni manoscritte e critica del testo nel Medioevo germanico, Roma: Laterza, 1994; La critica del testo, a cura di Alfredo Stussi, Bologna: Il Mulino, 1985, pp. 7-31(Introduzione), 129-150 (Alphonse Dain, “Il problema della copia”); Peter J. Gumbert, “Codicological Units. Towards a Terminology for the Stratigraphy of the Non-graphic Codex in Script Second Text,” 2, (2004), pp. 126-142.
Il seminario propedeutico sarà finalizzato ad accertare che lo studente abbia maturato una visione d’insieme del programma d’esame piuttosto che una preparazione esclusivamente nozionistica: tuttavia si ritiene basilare l’acquisizione dei riferimenti storici essenziali.
I non frequentanti aggiungeranno alla bibliografia per i frequentanti le seguenti letture: Drammatico Enciclopedia linguistica germani., Firenze: Sansoni, 1965; Erwig Wolfram, I Germani, Bologna: Il Mulino, 1997; Luciano Canfora, Il copista come autore, Palermo: Sellerio, 2002.
Filologia Germanica
Prof. Alessandro Zironi
Modulo B
Germanico: Sinonimo di tedesco in epoca fascista, indica oggi quel gruppo di lingue "appartenenti al ceppo indeuropeo, che contiene diverse lingue come tedesco, inglese."
Indoeuropeo: lingua che non esiste cioè lingua ricostruita. Non esistono iscrizioni ed epigrafi in indoeuropeo, ma sono stati linguisti a ricostruire una probabile lingua originaria.
Lingue Indoeuropee
- Germanico
- Latino
- Greco
- Celtico
- Baltico
- Slavo
- Armeno
- Indo Iranico
L'indoeuropeo si parlato anche fuori dall'Europa soprattutto verso Oriente.
La filologia germanica si occupa delle lingue, letterature e culture che si sono espresse soprattutto in una fase medievale.
Le lingue germaniche vengono divise in 3 gruppi:
- Orientali → oggi non esistono più
- Occidentali
- Settentrionali
Lingue Germaniche Occidentali
- Inglese
- Tedesco
- Nederlandese (Paesi Bassi - Belgio fiammingo)
- Frisone (Frisia e alcune zone Germania)
- Afrikaans
(L'unica non parlata in Europa)
- (Zone interne Sudafrica) - I Boeri (o contadini) si trasferirono in Africa portando con sé proprio una lingua Nederlandese che s' "modifcò"
- (Yiddish) Lingua in parte germanica parlata da Aschenaziti (ebrei della Germania dell'Est, Russia) e da sefarditi, sotto temin. nota nazi-fascista ho quasi cancellato ex yiddish dell’Europa.
NORTHUMBRICO ANGLO MERCIANO ANGLOSASSONE SASSONE ANTICO O KENTICO INGLESE ANTICO
L'anglosassone è parlato fino al 1066, data della battaglia di Hastings che vede l'arrivo dei Normanni, che parlano francese. I Normanni provenivano del Nord, erano genti scandinave, perlopiù norvegesi.
Nel giro di una generazione queste genti non parlano più la loro lingua originaria, ma assumono una lingua locale chiamata anglo-normanno, che è uno dei tanti dialetti del francese, quindi una lingua romanza.
La scrittura in epoca Normanna trova come lingua veicolare il latino o l'anglo-normanno, non l'inglese.
La lingua inglese scompare perché è la lingua del popolo e ricompare solo nel XIV secolo, quando nasce la classe della borghesia mercantile, che vendono la lana e vogliono salire ad un livello superiore, quello dell'aristocrazia, leggendo libri, scritti però nella loro lingua, ovvero l'inglese.
Nasce l'inglese medio che durerà fino alla riforma anglicana di Enrico VIII. Nella lingua di base germanica entrano vocaboli romanzi.
GERMANIA
Sassone Antico Francone Alto tedesco antico VIII sec - 1050 Alemanno
in senso orografico, si parla sulle montagne, che in Germania stanno.
1)
IE* SPE R (pallito, lancio, qualcosa che si getta)
- IF SPERO
- GMC SUPER
- AGS SPERE
- OTA SPER
GMC-ANA infenito
*STIR ASTIO
STI R INAN
G STYR-STR S PINAN
STIO-R STRAM SKINAN -> TO SHINE
*SKI- (brillare)
* SKINANA
SCINAN -> TO SHINE
SKINAN
2)
IE* OCCL > GHC* FRIC
- SN
- SN
*BH > Б > B
*DH > D > D
*GH > ɡ > G
*G H w > ɡ w > GW
IE* BHRATER
(Fratello)
* BHENDH- (legare, bendare)
- GMC BROTHAR
- BRATHAR
*BENDANA
*BENDANA
- ARS BROGOR -> BROTHER
- ANDR BROPER
- ASASS BINDAN
- ATA BINDAN
STIGAN -> STEER
STIGA NA
STIGANA
STEIG- (salire)
* SENGH- (cantare)
* STIGANA *
- * SENG ANA
- * SERG ANA
SIN GAN -> SING
SINGAN -> SINGAN
3)
IE*O CCL > GMC* OCCL
- SN
- SD
* B > P
* DH > T
* G > * K
* GH > * K w
Alfredo il Grande vive nella metà del IX secolo.
È il capostipite del Rinascimento anglosassone, prende il potere diritto a vita.
Molto importante per questi anni è quando inspiegabilmente il fratello muore, Alfredo diventa re.
Si diceva che dedicasse sei mesi a studiare e sei mesi a governare.
Mette a frutto i suoi studi classici e i luoghi che ricorda l’Europa al Tamigi; come linea di difesa…
successivamente i Danesi verranno cacciati.
Alfredo illustra il suo programma in una lettera prefatoria di prefazione in opera di papa Gregorio Magno, “Cura Pastoralis”; Alfredo traduce l’opera in inglese antico.
“Cura Pastoralis” è un manuale che spiega come amministrare il gregge delle chiese.
Quest’opera viene tradotta da Alfredo nel IX secolo e dice nella prefazione che una volta erano gli Inglesi che portavano la cultura nel resto d’Europa, ora non è più così e per questo bisogna tradurre le opere dal latino all’inglese, talvolta parola per parola, talvolta con una certa libertà.
Questa lettera prefatoria viene mandata a tutti i vescovi di Inghilterra. Il re dice sapere a tutti ciò che voleva attuare.
Tradurre una volta in versi, una volta in prosa, “De consolatione” della filosofia di Boezio.
Vengono tradotte in parte da Alfredo:
- S. Agostino, “Soliloqui” → opera di riflessione
- Paolo Orosio, La storia contro pagani → pagani (barbari) servono per distruggere il mondo classico
- Beda, Storia ecclesiastica degli Angli
- “Cronaca anglosassone”, opera strutturata per annali; storia dell’Inghilterra che viene distribuita in tutti i centri importanti, perché tutti devono conoscere la medesima storia