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Le caratteristiche delle lingue romanze
Attraverso la fase J, conservata nei monosillabi, si conserva il friulano, l'occitano e il romeno. L'italiano inizialmente seguiva 3 gradi, ora perde "codesto". In generale, le lingue romanze rafforzano mediante anteposizione in Basilicata e Calabria. S>J è presente nella Romania orientale nei monosillabi (nos>noi) di Eccu e Ecce.
Il francese parlato ha eliminato la nel medioevo ma la recupera come [z].
VERBI: Latino: 4 coniugazioni, 3 date si, 3 modi, 2 aspetti, 3 persone quando la parola successiva comincia per vocale (fenomeno: liason). Singolare e 3 al plurale. Aveva inoltre forme non finite: 3 infiniti.
MORFOSINTASSI: Latino = funzione sintattica dei sostantivi e dei participi, supino, gerundio e gerundivo. Lingue romanze: deponenti aggettivi indicata dalla desinenza, possedeva le declinazioni, sia al sono passati a coniugazione attiva. Creazione tempi e modi nuovi: italiano, singolare e plurale si distinguono in 6 casi in corrispondenza di diverse oppone passato prossimo e passato remoto (si riscontra anche in...
frfunzioni sintattiche(ablativo ne aveva molte). Utilizzava anche alcune sardo, rom, reto-rom, occ, sp, port.preposizioni. Habeo in qnt verbo ausiliare esprimeva perfettivo, così si possonoLingue romanze: eliminano declinazioni, i sostantivi hanno una sola creare una serie di analoghi tempi verbali al passato. La funzioneforma per singolare e una per il plurale. Nel galloromanzo troviamo in ausiliaria perfettiva di Habere non si può in origine realizzare cnepoca medioevale una declinazione bicasuale con distinzione fra caso verbi intransitivi, la perifrasi parallela è con ESSERE. Ma in romeno eretto(sogg e vocat) e caso obbliquo (ttt altre funzioni). La distinzione varietà ibero romanzo anche gli intransitivi hanno generalizzatol’ausiliare habere.si è perduta nei femminili in A ma è chiara nei maschili.nella secondaparte del medioevo sia occ che francese hanno eliminato la Forme perifrastiche estese nelle l romanze a intero paradigma
passivo.declinazione quasi sempre a vantaggio dell'obliquo (francese stava Il futuro del latino classico soffre evoluzione fonetica da B a V che lo-sperdenso le finali e distinzione diventava problematica: sing e pl rende omofono al perfetto. Di fatto il futuro latino nn si è +venivano a coincidere. continuato. La perifrasi amare+habeo>amerò finisce per esprimere-ePLURALI ITALIANI E ROMENI: femminili in stabilmente il futuro e per irrigidirsi in forme desinenziali.GENERI: neutro presente in latino viene elim nelle lingue romanze ORDINE PAROLE: Latino:libera grazie a funzione espressa dalle(meno che nel rumeno). Neutro singolare al nominativo e accusativo desinenze. Verbo libero ma preferito alla fine dallo stile alto. Lingue-U(M),usciva in oggi considerati maschili. Neutri terza declinazione romanze: articolo precede il nome(in romeno segue come enclitico).e neutri plurali che uscivano sempre in A, oggi considerati come Aggettivo di norma segue
Il nome, se lo anticipa, ha valore semantico singolare femminile. Diverso. Il determinante è fisso dopo il determinato. Oggetto e altri il latino non aveva articoli, le lingue romanze si. L'articolo: complementi seguono il verbo. SOV determ proviene dal pronome dimostrativo latino ILLE in quasi tutte Ausiliari precedono participio, avverbio segue verbo. Verbo segue le lingue romanze. In sardo e alcune varietà catalane la base lat soggetto e precede oggetto. Dell'articolo è l'altro dimostrativo IPSE. Il tutte le varietà romanze Proposizione subordinata: in latino si rendeva con soggetto in precede il nome. In rumeno lo segue come un enclitico. L'articolo accusativo e verbo all'infinito. Lingue romanze=quod+verbo in modo determinativo è sempre da UNU, sempre anteposto. Pronome finito. (quod>che + indicativo o congiuntivo). Dimostrativo a 3 gradi (hic-iste-ille) proprio del latino: continuato da sp port cat sardo dialetti it merid.
ridotto a 2 gradi da francese