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Il cambiamento nel clima culturale nel secolo XIII

Lui vive nel secolo. A Tessalonica era ancora possibile consultare gli scritti dei vari filologici di Alessandria (Aristarco,..).

A partire dal secolo XIII circa (ultimi secoli dell'impero bizantino), a causa di un cambiamento dinastico, dove al potere va la dinastia dei Paleologhi, c'è un cambiamento nel clima culturale. Fino a questo punto i filologi bizantini avevano badato a conservare la tradizione dei secoli precedenti, non cambiano i testi, se emendano lo fanno negli scoli... Mentre nella dinastia dei Paleologhi si tende ad avere un approccio più creativo, gli studiosi mirano a emendare i testi secondo criteri personali e innovativi, fornendo edizioni che alterano il testo in un modo tale per cui l'edizione originaria è perduta.

Negli ultimi secoli per ragioni scolastiche si afferma il canone bizantino, che è un aggiornamento del canone alessandrino. Si pone uno schema per cui per ogni genere ci sono 3 autori che vengono considerati.

Quelli più importanti e utili, quindi questi vengono salvati con maggiore possibilità di salvarsi. Altro nome è: Massimo Planude★ E' un monaco, oltre che grammatico. 1200-1300 Siamo alla fine del, inizio del. Traduce in greco molte opere latine, questa è una novità. I contatti tra il mondo greco bizantino e il mondo latino medievale non erano mai stati del tutto cancellati (ci sono esploratori, diplomatici,..). E' notevole constatare come un certo interesse per la cultura antica latina emergesse nel mondo bizantino di quest'epoca con il desiderio di tradurre in greco opere della latinità (come es. il De Bello Gallico di Giulio Cesare). Planude conosceva molto bene il latino: è interessante perché solitamente chi vive nel mondo occidentale usa il latino o le lingue volgari, mentre chi vive nel mondo bizantino usa il greco. Interessante poi per la sua "Antologia Planudea", che fa da integrazione a quella palatina.

In questocaso è ugualmente una ampissima raccolta di epigrammi, in alcuni casi sono gli stessi dell'"Antologia Palatina", in altri casi sono diversi.

Un altro nome importante è: Demetrio Triclinio★ XIV

Siamo nel secolo. Era un grammatico, insegnante, maestro di scuola a Tessalonica. E' molto importante questa figura per la sua attività di critico testuale e di commentatore attraverso secoli. Produsse una grande quantità di edizioni con apparato di commento negli scoli a margine poderosa. Fece Pindaro, Esiodo, Teocrito, Aristofane, Eschilo e Sofocle…. 60

Conosciamo circa la metà dei lavori di Euripide, grazie ai lavori che Triclinio fece su Euripide. Anche lui ha posto grande attenzione alle questioni metriche.

Molto spesso questi studiosi, grammatici alessandrini sbagliano nell'emendare i tardoantichi perché non si rendono conto come sia cambiata la pronuncia. Per loro il greco di Omero, del V secolo, è sempre greco.

Non hanno la consapevolezza di quanto la lingua greca sia cambiata. Alle volte tendono a correggere la metrica, perché non gli torna il conto delle sillabe, ma non si rendono conto che questo è dovuto a una diversa competenza linguistica rispetto a quella antica.

VERSANTE OCCIDENTALE

I 2 mondi, nonostante qualche viaggiatore, tendono a non frequentarsi, a non avere interscambi. Rimangono 2 realtà abbastanza separate l'una dall'altra.

529 L'anno per il mondo occidentale è una data simbolica, in quanto in quell'anno venne fondato a Montecassino il monastero di san Benedetto da Norcia. I monasteri hanno un ruolo essenziale nella conservazione della letteratura classica e soprattutto latina, nel mondo occidentale.

Quindi le linee portanti di questo sviluppo sono:

  1. ruolo fondamentale giocato dai monasteri e dagli "scriptoria", ovvero delle celle dei monaci dove si lavora sui libri antichi (i copisti trascrivono i libri antichi).
  2. avvento,
la fortuna e l'egemonia della cultura cristiana: abbiamo fino all'umanesimo monaci e personale ecclesiastico ad occuparsi della manutenzione dei testi antichi. durante quest'epoca abbiamo un declino spaventoso del greco. Il bilinguismo che aveva caratterizzato questo mondo per tutto il tardo antico si perde: i monaci delle abbazie dei monasteri non sanno il greco. Questo fenomeno inizia già nel III secolo d.c. e si fa sempre più intenso. Grecum est non legitur. C'era la formuletta prodotta nei monasteri: "Grecum est non legitur" (= non si legge). Troviamo in molti codici medievali la trascrizione di un'opera latina e se ci sono delle parti in greco, il copista capisce che è greco, ha l'accortezza di capire che si tratta di un altro alfabeto, ma non può procedere per la trascrizione e quindi annota questa frase. Altro nome è: Cassiodoro ★ Precursore per la fondazione di monasteri. Era stato un politico sotto il governo di Teodorico, poi si.era ritirato dalla vita politico-militare e aveva fondato un convento in Calabria, ovvero "Vivarium". Si tratta di un monastero di vivario: è il primo monastero in cui venivano avviati dei monaci a lavorare/copiare sui classici greci e latini, producendo nuove versioni. San Benedetto e il suo monastero è uno degli esempi più celebri, anche se è stato fondato dopo quello di Cassiodoro. Mentre nell'ambiente benedettino l'attività filologica era una delle tante attività che i monaci svolgevano e non necessariamente la più importante: si seguiva il motto "ora et labora", c'era lavoro fisico, intellettuale e di preghiera. Nel vivarium di Cassiodoro l'impegno per la conservazione dei volumi antichi aveva un grado di consapevolezza maggiore dei benedettini. Apriamo una parentesi: la chiesa aveva adottato fin dalle origini la lingua latina come lingua d'uso. Se non avesse fatto questo la

Letteratura classica sarebbe andata scomparsa. Siccome il latino continuava ad essere usato nelle scuole di formazione cristiane, dove si formano ifuturi monaci e sacerdoti, per necessità pedagogiche bisognava sapere imparare e insegnare il latino. Questo è lo sfondo ideologico dietro il quale avviene il salvataggio e lo studio dei testi classici latini. Venivano letti e copiati non certo per i contenuti, considerati pagani, erano interessanti e importantiperché esempi di stili da imitare, erano dei modelli formali per l’istruzione del clero. Si riteneva che conoscendo bene quei classici dell'antica latinità si potessero comprendere meglio lesacre scritture. In molti casi i copisti delle abbazie e dei monasteri hanno salvato testi preziosi dell’antica latinità, nonperché volessero salvarsi, ma perchè avevano a disposizione quel materiale e utilizzavano quei codicicome materiale scrittorio, ci scrivevano sopra (come carta usata).

Incidevano sopra una nuova scrittura. Il monaco prendeva un codice del contesto latino classico, lo raschiava per rendere di nuovo agibile il foglio e sopra vi scriveva un testo di carattere ecclesiastico.

Questo tipo di codici prende il nome di "palinsesti", ovvero "scritto di nuovo". Quindi quando abbiamo un palinsesto è possibile leggere la "scriptio inferior", quella che c'era prima. Quindi abbiamo testi classici salvati per questo motivo, per fatalità, coincidenza e fortuna.

Frase scritta da un monaco alemanno nel secolo:
"Come lo sterco prepara il campo per produrre abbastanza frumento, allo stesso modo le parole e gli scritti dei poeti pagani per quanto siano turpi, dato che non sono veri, tuttavia sono molto utili per ricevere l'eloquio divino".

Quindi paragona i testi dei poeti antichi e pagani allo sterco, che di per sé è una cosa turpe e brutta, ma utile perché aiutano a capire il

Messaggio di Dio. È un'idea molto funzionale e utilitaristica della cultura e dello stile latino. In molti casi si tendeva a interpretare molti scritti pagani in chiave allegorica. Vi sono casi in cui la regola del monastero vietava di leggere testi pagani, considerati nocivi perché contrari alla parola di Dio.

IV VITra il e il secolo d.c. ci fu una decadenza molto profonda e in questi tre secoli va perduta gran parte della letteratura latina.

Le cause della perdita del patrimonio letterario latino sono:

  1. Oscurantismo medievale: perdita enorme
  2. Saccheggi, guerre, incendi, carestie: elementi che fanno perdere interesse per la cultura
  3. Il materiale usato per scrivere o trascrivere le opere è facilmente deteriorabile

Un'ottima ripresa si verifica a partire dal IX secolo d.c. sotto il regno di Carlo Magno, incoronato imperatore nell'800 e morto nell'814.

Il suo regno fu breve, ma unificò gran parte dell'Europa sotto il suo dominio.

attuò riforme che hannorilanciato le attività culturali. Alcuino di YorkUna figura chiave di questa riforma carolingia è .E’ un inglese, che venne messo a capo della scuola ammessa alla corte imperiale.Era un filosofo, teologo, uomo di grande cultura, conoscitore delle lingue classiche e nella sua posizionedi guida alla scuola di corte dà impulso a varie cose, tra cui anche lo studio delle lingue classiche.Si parla di una rinascita carolingia. 62Le riforme attuate in campo culturale miravano a elevare la qualità del personale ecclesiastiche: l'idea cheun insegnamento sbagliato dei testi sacri poteva portare alla perdizione dell’anima, non si volevadispiacere a Dio (se una preghiera ha un errore, si prega in modo sbagliato e si fa un torto a Dio).Quindi diventa importante particolarmente che ci siano programmi scolastici ben definiti con lezioni daimpartire a tutti coloro che si avviano a questa carriera scolastica.In quest'epoca

i, ecco come potrebbe essere formattato il testo utilizzando tag html:

Carolingia vi è anche una riforma della scrittura: fenomeno simile a quello che abbiamo visto avvenire nel mondo bizantino. Si afferma la cosiddetta: "minuscola carolina": grafia in auge in quest'epoca nel mondo occidentale. Anche qui si scriveva in maiuscolo e poi si passa all'uso diffuso della minuscola (è più leggera, si risparmia spazio...). In questo periodo carolingio vi sono studi di grammatica, metrica, commenti di classici, raccolte di passi d'autore significativi e copiature di molti manoscritti.

I centri culturali più importanti nel mondo occidentale erano:

  • Aquisgrana
  • i monasteri dell'europa centrale
  • i monasteri dell'europa meridionale

Questa rinascita dal secolo in poi fu una rinascita tutta latina, dove il mondo greco rimase ignorato sullo sfondo. Anche se ogni tanto arrivava un monaco greco che provava a far conoscere la sua lingua.

Dettagli
A.A. 2021-2022
133 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/05 Filologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher noemi.franchetti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia classica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Ugolini Gherardo.