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STRUTTURA
è un organo pieno il cui parenchima è costituito da cellule di natura epiteliale che sono gli epatociti,organizzati in lamine,in
cordoni di cellule,a disposizione radiata.Tra una fila e l’altra troviamo i capillari di tipo sinusoidi(con endotelio fenestrato e
m.basale discontinua e come in questo caso assente), che permettono il maggior passaggio di sostanze.(le immagini che mostra
non sono di fegato umano perché in altre specie animali come maiale o cammello il fegato cosi come quello umano è rivestito
da capsula che però invia all’interno dell’organo dei setti molto evidenti ,delimitando delle aree di parenchima molto precise,a
differenza di quello umano!)Nel fegato umano la capsula detta capsula di Glisson invia tralci di connettivo molto esili che si
trovano solo in prossimità dei vasi sanguigni,accompagnandoli non vedendo dei setti che dividono le varie aree di parenchima.
Quando parliamo di organi pieni,parliamo di unità istofunzionale,cioè l ‘area più piccola del parenchima che svolge la funzione
del parenchima stesso esempio nel polmone è l’acino, formato da alveoli nei quali avviene l’ematosi. Nel fegato è impossibile
individuare un’unica unità istofunzionale che svolge le molteplici funzioni del fegato,ed è successo che nel corso del tempo ,con
le varie osservazioni al microscopio sono state proposte 3 unità istofunzionali che sono dei disegni che tracciamo didatticamente
x spiegare alcune funzioni che si voglio mettere in risalto:lobulo classico,lobulo portale e acino epatico.
LOBULO CLASSICO
È la prima unità istofunzionale ad essere stata descritta .è un area di parenchima ( nel caso del fegato animale) a forma
geometrica,tipo esagono o pentagono ai cui vertici ci sono gli spazi porto biliari; tralci di connettivo uniscono i diversi spazi
porto biliari,che racchiudono la TRIADE PORTALE ovvero il ramo dell’arteria epatica,il ramo della vena porta e un condotto
biliare e rami dei vasi linfatici. Al centro del lobulo classico c’è una vena che si chiama vena centro lobulare, verso cui sono
diretti e sboccano tutti i sinusoidi .Questa unità istofunzionale serve a mettere in risalto le funzioni del fegato legate al rapporto
sanguigno,perché mette in primo piano il sangue che solitamente ha direzione centripeta cioè va dalla periferia(spazio porto
biliare) alla venacentrolobulare(centro).Il sangue dall’arteria epatica e dalla vena porta entra nel parenchima e confluisce nei
sinusoidi in cui c’è sangue misto artero-venoso (che deriva dall’arteria e dalla vena),confluendo nella vena centro lobulare che
ha parete cribrata bucherellata da tutti i sinusoidi che convergono in essa. La bile invece ha percorso inverso, centrifugo, dagli
epatociti( al centro del lobulo) si dirige verso lo spazio porto biliare (alla periferia). In un immagine vediamo le lamine di
epatociti tra le cui ci sono i sinusoidi che partono dai rami epatici,e della vena porta,che contengono sangue misto,artero-
venoso(VIOLA) e sono diretti e sboccano verso la vena centrolobulare.Il lobulo classico nel maiale è delimitato dal connettivo
che appare in blu (immagine).Se guardassimo il fegato umano vedremmo comunque la stessa struttura senza però tutti questi
lati blu, solo un po’ di connettivo a livello degli spazi porto biliari. La vena centro lobulare la riconosciamo perché presenta tutte
aperture dovute allo sbocco dei sinusoidi ,le vene centro lobulari confluiranno nelle vene sottolobulari e queste nelle vene
epatiche portando il sangue nella cava inferiore.
LOBULO PORTALE
È molto semplice, è un triangolo che si forma dall’unione di 3 vene centro lobulari,al cui centro c’è uno spazio porto
biliare,determinando qui un inversione del flusso .La destinazione è sempre uguale ovvero il sangue va SEMPRE dallo spazio
portobilaire alla vena centro lobulare,mentre la bile dagli epatociti verso lo spazio porto biliare,però siccome sono posizionati in
maniera diversa il sangue avrà direzione centrifuga si dirigerà verso la venacentrolobulare che qui però è in periferia. La bile
invece diretta verso lo spazio porto biliare in questo caso posizionata al centro avrà direzione centripeta .Questa unità
istofunzionale enfatizza la funzione esocrina del fegato, paragonandola a quella di una comune ghiandola esocrina dove il
secreto(in questo caso la bile)affluisce dalla periferia verso il centro funzionale, dove originano le vie escretrici dove il dotto
biliare funge da dotto escretore .(Se chiedessi a livello dello spazio porto biliare di distinguere arteria ,vena e dotto biliare???Il
dotto biliare si riconosce perché ha una parete formata da epitelio,quindi le cellule sono cubiche ,la vena ha un lume slargato e
irregolare mentre l’arteria ha lume più regolare e stretto.)
ACINO EPATICO
L’unità istofunzionale che meglio descrive la funzione del fegato legata ai metabolismi . Nell’acino epatico tracciamo 4 linee a
formare un rombo prendendo in considerazione due vene centro lobulari una di fronte all’altra,e due spazi porto biliari uno di
fronte all’altro. Una volta disegnato il rombo possiamo individuare 3 zone a diversa attività funzionale.Una zona centrale vicina
agli spazi porto biliari che si chiamerà zona 1,una zona intermedia la zona 2,e la zona vicino alla vena centro lobulare che sarà la
zona 3.La zona 1 vicina all’asse vascolare sarà perfusa da sangue ricco di ossigeno,perché l’arteria è vicino allo spazio porto
biliare Gli epatociti di questa zona si specializzeranno ,quindi ,nel metabolismo che richiede più ossigeno, ovvero quello dei
carboidrati . Man mano che ci allontaniamo dallo spazio porto biliare l’ossigeno diminuisce ,il sangue arterioso si mescola col
sangue venoso della vena porta,e gli epatociti della zona 2 lo useranno x il metabolismo delle proteine,quelli nella zona 3 nelle
vicinanze della vena centro lobulare non hanno più ossigeno ,quindi faranno il metabolismo dei lipidi.
CELLULE DEL FEGATO
-Epatocita
È una cellula molto complessa proprio perché svolge le molteplici funzioni. è una cellula poligonale con nucleo molto grande e
ricca di organelli citoplasmatici,reticolo endoplasmatico liscio x la sintesi dei lipidi ,rugoso x la sintesi di proteine,
mitocondri,ecc. È fortemente polarizzata(importante ricordare) ovvero ha diversi poli specializzati in particolare (ricordarne)
due,il polo che guarda verso il sinusoide che si chiama polo vascolare , e il polo rivolto verso un altro epatocita che si chiama
polo biliare. Polo vascolare in cui troviamo diversi tipi di cellule in particolare nello spazio tra l’epatocita e il sinusoide detto
spazio perisinusoidale cioè intorno al sinusoide o spazio di DISSE ,ci sono le cellule di ITO che hanno diverse funzioni e sono
implicate nella fibrosi epatica,all’interno del capillare sinusoide ci sono dei macrofagi dette cellule di Kapffer.A livello del
sinusoide e quindi del polo vascolare si realizzano gli scambi tra sangue ed epatocita. Il fegato riceve dal sangue tutto quello che
arriva,compresi i farmaci e allo stesso tempo l’epatocita riversa nel sangue tutto quello che ha prodotto . Il polo biliare; nel punto
in cui un epatocita entra in contatto con un altro la membrana plasmatica dei 2 rientrano formando un invaginazione che
delimita il primo canalicolo(la cui parete è data dalle 2 m.plasmatiche) biliare dove sarà immessa la bile. Ai lati delle rientranze
ci sono giunzioni molto strette,una sorta di cuciture che servono ad impedire che la bile esca dal canalicolo e passi, x
esempio,nel sangue. Questo è quello che avviene in caso di distruzione di epatociti,in seguito ad un danno a livello del fegato,
esempio una cirrosi, determinando una colorazione gialla della cute delle mucose definito Ittero, dovuto alla bile che non più
contenuta nei canalicolo passa nel sangue.
-Cellule endoteliali,le sinusoidi
-Cellule di Kupffer,macrofagi all’interno del lume dei sinusoidi ;
-Cellule di Ito che si trovano tra lo spazio di Disse e quindi tra polo vascolare e il sinusoide; sono cellule stellate che occupano
recessi perisinusoidali tra gli epatociti,con funzione di supporto agli epatoci e ai sinusoidi,sintesi di fibre reticolari e collagene e
fibrogenesi
- Cellule colangiociti che delimitano i condotti biliari
LA BILE
È prodotta dagli epatociti ,passa nei condotti biliari,fino ad emergere a livello dell’ilo con il dotto epatico destro e sinistro che
convergono nel dotto epatico comune che si continua con il dotto cistico attraverso cui la bile è immessa nella colecisti.
Contiene diverse sostanze ,sostanzialmente bilirubina,lecitina,biliverdina colesterolo e Sali biliari.I Sali biliari emulsionano i
grassi, rendendoli disponibili per le lipasi intestinali e per l’assorbimento attraverso la mucosa intestinale, ma hanno un lato
negativo sono quelli che possono precipitare ,quando la bile diviene troppo concentrata, formando i Calcoli,che si possono
formare in qualsiasi punto delle vie biliari,anche livello della colecisti anche .A seconda del numero di calcoli e della grandezza
possono esserci diversi problemi, dalla digestione ma anche problemi più seri se il calcolo impegna uno dei condotti biliari
impedendone il passaggio. Quando facciamo un pasto soprattutto ricco di lipidi ci sono dei fattori endocrini e umorali, che
richiamano la bile nel duodeno,quest’ultima passa nel dotto cistico e da qui nel dotto coledoco che si immette nella porzione
discendente del duodeno.
VIE BILIARI
.Le possiamo distinguere in vie bilari intraepatiche, che troviamo all’interno del fegato a partire dalle membrane affacciate
degli epatociti che delimitano i primi canalicoli biliari ,colangioli,condotti biliari fino ai dotti epatici.Le vie extraepatiche, sono
quelle che emergono dal fegato,quindi dotto epatico destro e sinistro, dotto comune ,dotto cistico e coledoco
COLECISTI O CISTIFELLEA
È l’organo situato nella fossa cistica sulla fascia viscerale del fegato,che funge da serbatoio temporaneo della bile.La bile è
prodotta in maniera continua dagli epatociti, che lavorano continuamente giorno e notte , e che viene richiamata solo durante
un pasto.Nella cistifellea abbiamo 3 tonache (manca la tonaca sottomucosa).
tonaca mucosa, formata da epitelio cilindrico semplice,che però ha dei microvilli con funzione assorbente,assorbe acqua ,x
concentrare la bile,se quest’ultima però è troppo concentrata possono formarsi dei calcoli nella colecisti .Nell’ ecografia epatica
se viene riscontrata la formazione di calcoli spesso anche sotto forma di sabbia,di granellini la prima cosa che il medico
consiglia è di bere perché molto spesso la formazione di calcoli sia a livello colecistico che renali sono dovuti a scarsa
idratazione.
tonaca muscolare,x permettere il passaggio della bile nel dotto cistico e quindi nel dotto coledoco quando &egra