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Nb: esistono delle cause di giustificazione che escludono l’ingiustizia del danno.
○ Legittima difesa (il pericolo deve essere attuale e proporzionato al danno): ad essere danneggiato è
colui che aveva creato la situazione di pericolo.
○ Stato di necessità: ad essere danneggiato è un terzo che non aveva creato la situazione di pericolo.
Spesso la valutazione della responsabilità è un confronto tra più interessi: da un lato il danno ingiusto, dall’altro
la posizione del danneggiante, e spesso l’utilità generale.
Elementi oggettivi del fatto illecito
Il danno
Disciplina che si evolve nel tempo:
1. Concezione tradizionale:
○ Art. 1223 c.c.: ‘‘Il risarcimento del danno [...] deve comprendere la perdita subita dal creditore
come il mancato guadagno, in quanto ne siano conseguenza immediata e diretta il danno
→
patrimoniale’’ danno patrimoniale: danno emergente + lucro cessante.
○ Art. 2059 c.c.: ‘‘Il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi determinati
dalla legge’’: si intendeva il danno morale soggettivo risarcibile solo nei casi previsti dalla
legge (es: art. 185 c.p.: quando causato da reato). Il risarcimento del danno morale aveva la
funzione di compensare il danneggiato del dolore sofferto (pretium doloris).
○ In ogni caso, carattere normale del danno era la patrimonialità (nb: le conseguenze devono
essere patrimoniali, non l’interesse leso).
2. Concezione attuale:
○ Risarcibilità di danno patrimoniale e morale soggettivo (altre F: danno derivante dal mancato
rispetto della durata ragionevole del processo, privazione della libertà dovuta a funzioni
giudiziarie, adozione di atti discriminatori).
○ All’art. 2059 si riconducono tutti i danni non patrimoniali derivanti da violazione di un diritto
costituzionalmente garantito (anche la Costituzione è fonte del diritto) risarcibilità del
⇒
danno biologico (lesione dell’integrità fisica o psichica in sé e per sé considerata), del danno
esistenziale (che ostacola le attività realizzatrici della persona umana) ecc.
La figura del danno biologico fu introdotta da giurisprudenza e dottrina, e
↳ consolidata da una sentenza costituzionale che lo connotò come violazione del
diritto fondamentale alla salute, dichiarandone incostituzionale la mancanza di
tutela giuridica (l’art. 2059 fa riferimento al danno morale) è ora risarcibile (codice
⇒
delle assicurazioni private) il danno biologico suscettibile di accertamento medico-
legale a prescindere dalle sue ricadute economiche.
Il problema si presentava soprattutto nell’ambito degli incidenti automobilistici (non
↳ sempre si tratta di un reato; non sempre veniva risarcito il danno). Spesso la colpa è
distribuita tra vari soggetti (concorso di colpa), ed è per tanto non provabile la colpa
di un singolo soggetto. In questi casi, non c’è responsabilità penale e perciò
originariamente il danno non era risarcibile. Inoltre, qualora non ci fossero danni
patrimoniali (es: la persona morta nell’incidente è disoccupato o minorenne o
→
studente non hanno un reddito) non vi era alcun danno.
Appunti di diritto privato Fatti illeciti e responsabilità Teresa Capelli
La risarcibilità del danno esistenziale è invece frutto di una sentenza della Corte di
↳ Cassazione che ha proposto un’interpretazione costituzionalmente orientata
dell’art. 2059 c.c..
In questo caso si tratta di danni-conseguenza, che devono pertanto essere provati
↳ in sede giudiziale.
L’ingiustizia del danno
Il significato dato all’espressione ‘‘danno ingiusto’’ si è evoluto nel tempo:
1. Significato tradizionale
○ →
Iniustum = contra ius / non iure il danno ingiusto è quello provocato in violazione di un diritto altrui
e nel non rispetto del dovere di non ledere i legittimi interessi altrui (neminem laedere) e non
nell’esercizio di un proprio dovere.
○ Rilevante era l’antigiuridicità della condotta.
○ L’obbligo di risarcire aveva anche una funzione punitiva.
2. Da antigiuridicità della condotta a antigiuridicità del danno (fino agli anni ’70)
○ Non interessa più l’antigiuridicità della condotta, ma solo l’ingiustezza della lesione provocata.
○ La lesione è ingiusta quando riguarda un diritto soggettivo assoluto (proprietà e altri diritti reali): i
diritti relativi sono tutelati nella disciplina dell’inadempimento (il diritto di credito non è suscettibile
di essere leso da altri che il debitore).
○ Con riferimento all’interesse legittimo, si ammette che il danno possa essere risarcibile solo
nell’ambito privato. Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione invece, (es: cittadino che
ingiustamente non passa un concorso pubblico) è possibile fare ricorso, senza però che sia dovuto il
risarcimento del danno: non è infatti riconosciuto come esistente per es diritto a passare un concorso
pubblico.
3. Ampliamento dell’area del danno ingiusto
○ Un soggetto terzo rispetto al rapporto obbligatorio può determinare con la propria condotta un danno
→
al creditore la responsabilità è extracontrattuale, ma riguarda un diritto relativo. In alcuni casi, il
diritto al risarcimento del danno può derivare anche da diritti di credito, purché sussista il nesso
causale. Caso Superga (squadra di calcio stava rientrando a Torino in aereo, ma l’aereo si schianta
↳ sulla collina si Superga e quasi tutti i giocatori muoiono). L’associazione calcistica della
squadra (persona giuridica/ente non riconosciuto) fece causa alla compagnia aerea
pretendendo il risarcimento del danno. Si pose il problema: il danno subito è stato ingiusto?
La risposta della Corte di Cassazione nel 1949 è negativa: a causa dell’uccisione dei suoi
giocatori, l’associazione non aveva subito un danno ingiusto in quanto essa non era
proprietaria dei suoi giocatori. L’associazione aveva con essi un contratto, non una relazione
di proprietà. Si tratta quindi sì di un danno, ma non di un danno ingiusto.
Nel 1971 il giocatore di calcio Gigi Meroni morì in un incidente stradale. L’associazione
↳ calcistica fece causa fino in Cassazione contro l’autista + assicurazione che obbligatoriamente
forniva la responsabilità civile per l’autista. La Corte di Cassazione affermò che il creditore
avesse il diritto di rivalersi nei confronti del terzo qualora questo avesse reso impossibile
la prestazione del debitore (in questo caso, l’associazione calcistica può rivalersi
sull’assicurazione/autista per aver reso impossibile con la morte la prestazione dovuta dal
calciatore sulla base del contratto di lavoro, cioè giocare partite di calcio).
○ Con riferimento all’interesse legittimo, si ammette anche che nei rapporti con la Pubblica
Amministrazione i danni siano risarcibili.
Il cambiamento è dovuto a spinte dall’Unione Europea soprattutto con riguardo alle gare
↳ legittime di appalto pubblico. Non era tollerato che la pubblica amministrazione italiana non
fosse responsabile per le gare illegittime degli appalti pubblici. Ciò significava infatti far
vincere le gare di appalto pubblico a imprese che non lo meritavano.
Adesso ogni qual volta la pubblica amministrazione compie un atto amministrativo illecito,
↳ esso non solo viene annullato, ma la p.a. è anche obbligata a risarcire i danni.
○ Introduzione della risarcibilità dei danni a determinati interessi diffusi:
Appunti di diritto privato Fatti illeciti e responsabilità Teresa Capelli
Danno ambientale (deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una
↳ risorsa naturale o dell’utilità assicurata da quest’ultima), codice dell’ambiente: attuazione di
una direttiva UE che prevede responsabilità oggettiva per determinate attività (es: gestione
dei rifiuti) e soggettiva per gli altri. Legittimato ad agire è solo il Ministro dell’ambiente, cui
tutti gli altri soggetti possono sporgere denuncia. Il risarcimento deve essere in forma
specifica, e qualora non avvenga in forma equivalente (il Ministro si occuperà di ripristinare
la situazione iniziale).
Danni ai consumatori, codice del consumo: possibilità di un’azione risarcitoria di classe per
↳ comportamenti che colpiscono in modo seriale tutti consumatori (almeno potenzialmente).
Es: danni da fumo passivo vs multinazionali del tabacco
Il nesso causale
Il comportamento per essere fonte di responsabilità deve essere conseguenza immediata e diretta del
pregiudizio.
Nb: il criterio è quello della causalità adeguata (criterio di ciò che normalmente accade).
In caso più soggetti abbiano concorso al danneggiamento, essi sono obbligati solidalmente e il carico di
responsabilità si distribuisce sulla base della gravità del proprio comportamento e le conseguenze cagionate.
Elementi soggettivi del fatto illecito
L’imputabilità →
Perché vi sia responsabilità è necessario sussistano dei requisiti minimi di coscienza e volontà non risponde
del fatto illecito chi non avesse capacità naturale, salvo tale mancanza derivasse da sua colpa.
La capacità è un requisito che va verificato caso per caso.
In caso di fatto illecito compiuto da un incapace, vi è responsabilità indiretta per i genitori/tutori, ovvero coloro
che erano tenuti alla sorveglianza dell’incapace, salvo provino di aver fatto il possibile perché non avvenisse il
fatto. Qualora il responsabile non possa pagare o nessuno fosse tenuto a sorvegliare l’incapace, il giudice può
condannare l’autore del danno ad un’equa indennità, tenendo conto delle condizioni economiche delle parti.
→
o Nb: indennità ≠ risarcimento l’indennità è una prestazione che ha lo scopo di compensare un
pregiudizio patrimoniale senza corrispondere esattamente al danno subito. Essa è infatti valutata
secondo equità tenendo conto delle condizioni delle parti e delle circostanze.
La colpevolezza
Colpa: negligenza, imprudenza o imperizia / inosservanza si leggi, regolamenti, ordini o discipline (definizione
del codice penale)
o A volte è rilevante anche la colpa lievissima; il livello di diligenza richiesta varia a seconda della
situazione in cui ci si trova.
Dolo: coscienza degli effetti negativi che sarebbero derivati dalla propria azione o omissione (definizione nel
codice penale).
Responsabilità oggettiva
In alcuni casi (esplicitamente previsti dalla legge, perciò tipici), si risponde