Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CALCIO ANTAGONSITI
Sono farmaci bloccanti i canali ionici al calcio però il termine “antagonista” si applica ai
recettori e non ai canali ionici.
I canali del calcio su cui agiscono i calcio antagonisti sono canali di tipo L. La classe L
(long lasting) comprende canali voltaggio operati che hanno una cinetica di attivazione
lunga. Sono gli unici canali del calcio su cui agiscono i nostri farmaci. I canali di tipo L
sono codificati da una famiglia genica, che sono i Cav-1, di cui ne esistono tante
isoforme.
I canali di tipo 1.2 sono espressi contemporaneamente sia nel miocardio sia nella
muscolatura liscia scheletrica. Gli altri li troviamo espressi a livello del sistema nervoso,
nella muscolatura scheletrica e a livello endocrino e sensoriale. Questo particolare
sottotipo 1.2 è lo stesso identico che troviamo sia nel cuore che nei vasi.
Abbiamo tre classi principali di calcio-antagonisti:
Calcio antagonisti fenilalchilamminici: Verapamil.
1- l’unico utilizzato in clinica è il È
uno tra quegli che consideriamo calcio antagonisti con azione prevalentemente cardiaca.
Calcio antagonisti benzotiazepinici: Diltiazem.
2- com il È l’unico rappresentante della
categoria delle benzotiazepine ad essere usato in clinica. Ha azione sia cardiaca sia
vascolare, in cui gli effetti cardiaci sono rilevanti e apprezzabili.
Calcio antagonisti diidropiridinici:
3- rappresentano la classe più ampiamente
sviluppata di Calcio antagonisti, in cui andiamo ad avere un’ampia scelta di molecole.
Nifedipina, Felodipina
Nella prima generazione troviamo la nella seconda generazione la
e quelle di ultima generazione come l’Amlodipina.
Il canale è lo stesso e lo troviamo sia a livello cardiaco sia a livello vascolare.
Quello che cambia tra i tre tipi di calcio antagonista è che hanno strutture chimiche
diverse. Questo conferisce il fatto che il sito id legame del canale dei tre tipi di calcio-
antagonisti è topograficamente differente, quindi i tre tipi di calcio-antagonista si legano
su tre zone differenti del canale, esercitando lo stesso effetto.
Farmaci come il Verapamil e Diltiazem hanno un legame a frequenza-dipendente: il loro
legame è favorito da una rapida fluttuazione del canale dallo stato aperto allo stato
chiuso. Tanto più questo canale oscilla tra i due stati, aperto, chiuso, inattivato, più questi
farmaci si innamorano di questo canale. Più il canale da questo punto di vista è pigro, più
questi farmaci sono disinteressati al legame con il canale stesso.
Le Diidropiridine non hanno questa azione frequenza-dipendente. Il loro sito di legame è
disponibile alla stessa maniera a prescindere dalla veloce transizione tra i vari stati del
canale.
Qual è la conseguenza?
Tra un canale della muscolatura miocardica e un canale della muscolatura liscia vascolare
quello che transita più veloce tengo tra lo stato aperto e chiuso è quello cardiaco. I canali
vascolari diventano sincronizzati e si aprono quando c’è un elemento vaso contratturante.
Il Verapamil e Diltiazem riescono a legare meglio il canale cardiaco e hanno un’azione
cardiaca più evidente rispetto alle Diidropiridine che sono vaso specifiche.
Che cosa significa blocco dei canali del calcio?
Significa andare ad impedire un ingresso di calcio nelle cellule lisce muscolari vascolari e
miocardiche.
Ad esempio, quando abbiamo uno stimolo vaso contratturante, prendiamo una
noradrenalina che attraverso i recettori alfa1 stimola la vasocostrizione, abbiamo visto
che il blocco dei recettori alfa1 potrebbe essere una strategia.
Posso giocare anche in un’altra maniera. Lascio stimolare il recettore alfa1, si attiva,
meccanismo inositidico, attivazione dei recettori nel reticolo, liberazione di calcio. 32
Il calcio aumenta ma questo calcio da solo non basta, attiva i canali che portano alla
depolarizzazione indotta dalla liberazione di calcio, la cellula si depolarizza, si apre il
canale del calcio sulla membrana, rientra altro calcio. A questo punto le concentrazioni di
calcio diventano robuste e si ha contrazione.
A livello cardiaco abbiamo una situazione analoga, anche se abbiamo un altro tipo di
recettore. Se blocco questi canali al calcio da cui abbiamo questo afflusso, di fatto taglio
la strada ad uno dei meccanismi vaso-contratturanti muscolari fondamentali, che
supportano l’aumento di calcio citoplasmatico fondamentale per la contrazione.
Il canale del calcio bloccato rappresenta un meccanismo potente di inibizione dell’attività
muscolare. Se parliamo di muscolatura liscia vascolare, ovviamente il blocco dei canali
del calcio è un meccanismo vasodilatatorio.
Per Verapamil e Diltiazem questo si traduce in un’azione a livello cardiaco.
Per le Diidropiridine l’azione vasodilatatoria è meno inquinata dal meccanismo cardiaco.
Se andiamo a valutare i parametri vasodilatazione arteriosa periferica su arteriose di
resistenza, contusione atrioventricolare, riduce la conduzione atrioventricolare, riduce
l’ionotropismo e ha effetti sia vascolari sia cardiaci.
Verapamil è un vasodilatatore, ha azione di rallentamento della conduzione
atrioventricolare anche più forte del Diltiazem, ha un’azione inotropa negativa perché
toglie calcio anche dal miocardiocita.
Le Diidropiridine sono potenti vasodilatatori, ma le azioni cardiache sono tendenzialmente
minori.
Farmacocinetica:
I calcio antagonisti da un punto di vista farmacocinetico hanno livelli di biodisponibilità
generalmente apprezzabili, anche se qualche caso insolito esiste. Amlodipina ha una
biodisponibiltià elevata ed evita molto lunga, quindi è l’ideale per una terapia cornica.
L’emivita lunga mi consente una somministrazione orale abbastanza diradata. Quasi tutti
danno metaboliti inattivi e quasi tutti sono escreti come farmaco immodificato e come
metaboliti inattivi dall’emuntorio renale. In linea di massima sono farmaci abbastanza
sicuri.
Per i calcio antagonisti c’è una correlazione tra concentrazione plasmatica ed effetto
farmacologico, che si traduce in un buon controllo sulla risposta farmacologica.
I calcio antagonsiti sono presenti su tutte le linee guida come farmaci di prima scelta nel
trattamento dell’ipertensione. Le linee britanniche si permettono di fare una sfumatura sul
tema: si permettono di dare non solo i farmaci di prima scelta ma di suggerire am medico
che se il paziente è un iperteso con età superiore ai 55 anni è meglio il calcio antagonista,
se invece, il paziente è giovane è meglio dare un farmaco del sistema renina-
angiotensina.
Tossicità:
Sono vasodilatatori molto forti prevalentemente sul distretto arterioso ed hanno quindi
effetti avversi legati a questa vasodilatazione: edemi, vampate per vasodilatazione
periferica, tachicardia per via riflessa e questa la danno sopratutto i Diidropiridinici.
Causano un abbassamento eccessivo della pressione, collasso e debolezza. Questi effetti
riesco a correggerli con un aggiustamento posologico.
Nel caso del Verapamil e del Diltiazem hanno un effetto possibile di interazione con altri
farmaci perché sopratutto il Verapamil è un inibitore della PgP, implicata nell’assorbimento
di farmaci. Infatti il Verapamil è utilizzato in farmacologia sperimentale proprio come
inibitore della PgP e quindi come farmaco di riferimento. 33
Se do questo farmaco per uso clinico ad un paziente devo tenere conto che questo
inibendo la PgP può interferire con altri farmaci che sono substarto della PgP. Se prendo
un farmaco substrato della PgP, come la Digossina, insieme al Verapamil ho un rischio si
sovraesposizione. Blocco la PgP, entra di più e quindi a parità di dose io credevo di aver
preso la dose giusta, ma in realtà è una dose amplificata. Nel caso di farmaci a basso
indice terapeutico questo può esporre al pericolo di effetti letali.
Non hanno effetti metabolici quindi non interferiscono né con il metabolismo dei lipidi né
con il metabolismo del glucosio.
Tutti hanno azione vasodilatatoria e i Diidropiridinici ce l’hanno particolarmente
accentuata, ma il cuore come risponde?
abbassa la pressione, tra l’altro abbastanza rapidamente ed in modo imponente, i centri
vasomotori bulbari rispondono, chiamano il simpatico a rispondere e quindi ho azione a
livello sia cardiaco sia muscolare. Perché il Diidropiridinici mi dà tachicardia e gli altri no?
Intanto perché l’azione vasodilatatoria è più forte e quindi l’abbassamento di pressione è
più imponente e poi perché l’altro è cardio-depressivo.
Verapamil e Diltiazem hanno azione sui canali del calcio a livello cardiaco e quindi l’azione
cardiaca è meno visibile: sono meno vasodilatatori e hanno anche questa azione di
sedazione a livello cardiaco, quindi il problema della tachicardia riflessa è molto più
importante e frequente nei Diidropiridinici.
Il Verapamil interagisce con atri farmaci: è un inbitore della PgP che può interagire con
altri farmaci.
Le Diidropiridine in molti casi sono substrato del CYP450 e ciò vuol dire che loro
subiscono interazioni.
Guardiamo l’andamento plasmatico della Felodipina, da sola e in associazione con succo
di pompelmo. La curva cresce perché ne entra di più, perché subisce minor metabolismo
di primo passaggio e perché quello che entra viene metabolizzato più lentamente e
aumenta l’area sotto la curva, perché diminuisce la clearance. 34
FARMACI DEL RAS
I farmaci del sistema renina-angiotensina sono di grande soddisfazione dal punto di vista
clinico perché funzionano attraverso meccanismi che vedono toccare diversi siti d’azione.
I siti d’azione ovviamente sono il letto vascolare e la muscolatura liscia vascolare; in parte
hanno azione diretta o indiretta anche a livello cardiaco e sul rene.
I farmaci del sistema renina-angiotensina li possiamo suddividere in tre grandi categorie.
Le tre categorie per ordine cronologico di utilizzo clinico e quindi di immissione in
commercio sono:
ACE-inibitori:
• sono inibitori dell’enzima convertente l’angiotensina.
-Captopril
-Ramipril
-Enalapril
-Lisinopril
Sartani:
• sono farmaci antagonisti del recettore dell’angiotensina II
-Losartan
-Valsartan
-Irbesartan
Farmaci inibitori della renina:
• la terza classe, quella più nuova, vede come unica
molecola in commercio Aliskiren
Ripasso della fisiologia…
Stiamo parlando di farmaci che inibiscono il sistema renina-angiotensina. In realtà è più
corretto parlare di farmaci che inibiscono il sistema renina-angiotensina-aldosterone. A
valle di questo sistema