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Effetti del Citrus nella perdita di peso
AUMENTO DELL'ENERGIA AUMENTO DEL CONSUMO
DIMINUZIONE DELLA DISPOSIZIONE PER IL LAVORO CALORICO BASALE
MASSA GRASSA MUSCOLARE
AUMENTO DEL CONSUMO CALORICO PER IL LAVORO MUSCOLARE
PERDITA DI PESO
Fig. 22 Effetti del Citrus nella perdita di peso. 96
Tossicità: Gli studi di tossicità acuta e sub-acuta effettuati sull'estratto di frutti immaturi di arancio amaro, indicano la sicurezza del suo utilizzo in ambito alimentare e dietetico, e lo inseriscono tra quegli alimenti naturalmente ricchi di ammine simpaticomimetiche, come i formaggi fermentati, il pesce affumicato e alcune bevande alcoliche, ricchi in tiramina, o il succo di arancia, contenente sinefrina. La DL valutata per somministrazione orale su ratti è stata stimata superiore a 10g/Kg.
Controindicazioni: l'assunzione dell'estratto di Citrus aurantium è da sconsigliare in gravidanza e negli individui ipertesi.
Effetti collaterali: Non si conoscono effetti collaterali degni di nota. Alle dosi
Consigliate tutte gli studi effettuati dimostrano che i frutti di arancio amaro non presentano alcuna tossicità.
Interazione con farmaci: Non deve essere associato all'uso di farmaci IMAO, potendo essere causa di crisi ipertensive.
Posologia: La dose giornaliera consigliata per preparati a base di Citrus aurantium deve essere tale da non superare i 30 mg di sinefrina.
975. DROGHE VEGETALI CHE INNALZANO IL LIVELLI DI SEROTONINA INDUCENDO IL SENSO DI SAZIETÀ (Griffonia simplicifolia, Mucuna pruriens)
La serotonina o 5-HT (5idrossi-triptamina) è un neurotrasmettitore centrale. Una importante funzione della serotonina è quella di segnalare al cervello quando il corpo ha mangiato a sufficienza, è parte integrante del "meccanismo di sazietà". Viene sintetizzata nell'organismo a partire dall'aminoacido triptofano per idrossilazione (formazione del 5-idrossitriptofano) e successiva decarbossilazione.
Fig.22La ricerca ha dimostrato che gli amminoacidi possono essereutilizzati in molti modi diversi per controllare l'appetito e perselezionare gli alimenti. Ad esempio per diminuire il desiderio di cibidolci è possibile assumere la glutammina, già nota come mezzo perfrenare il consumo di alcool.
Il triptofano è un aminoacido essenziale necessario alla sintesidell'acido nicotinico (Vit.B3) da parte dell'organismo oltre cheprecusore del neurotrasmettitore serotonina. Molti studi hannoevidenziato che il triptofano è in grado di influenzare la scelta deicibi diminuendo il desiderio di consumare cibi dolci e favorendoinvece il consumo di alimenti proteici, quindi è utile per ildimagrimento. L'assorbimento del triptofano a livello cerebrale èfavorito dalla presenza di vit. B6 e vit. C.
Alcuni ricercatori hanno potuto rilevare che quando si alimentanoanimali, ma anche uomini, con diete povere dell'aminoacidotriptofano, il
loro appetito aumenta in maniera significativa. Il triptofano è presente nei cibi proteici come carne, uova, noci, e anche nel latte. Il metabolismo del triptofano e la sua conversione in serotonina richiede nutrienti quali vitamina B6, vitamina PP e glutatione. Una dieta povera di triptofano porta a bassi livelli di serotonina nel cervello. In questa condizione il cervello emette i segnali tipici del digiuno, cioè attiva i centri regolatori dell'appetito in modo da spingere all'assunzione di cibo, soprattutto di carboidrati. Tutto questo per due motivi. Innanzitutto una dieta ricca di carboidrati è una rapida risorsa di energia per il corpo. Inoltre una dieta con alti livelli di carboidrati e basso contenuto proteico, aumenta la quantità di triptofano che raggiunge il cervello attraverso la barriera emato-encefalica. Più triptofano arriva al cervello più serotonina verrà prodotta, i segnali ai centri regolatori dell'appetito.saranno più forti, quindi verrà bloccata la richiesta di cibo, almeno temporaneamente. Quindi bassi livelli di serotonina portano al forte desiderio di carboidrati, l'elevato apporto di carboidrati porta all'obesità. Questi "cravings" sono anche i sintomi chiave della bulimia. Il triptofano ha lo stesso effetto di un pasto a base di carboidrati, poiché favorisce la liberazione del neurotrasmettitore serotonina nel cervello, e questo spiegherebbe il minor desiderio di alimenti a base di carboidrati che segue la sua somministrazione. Il continuo desiderio di spuntini ricchi di carboidrati, spesso associati ad un forte desiderio di cibo tipico di persone con problema di peso eccessivo, può derivare da un'anomalia nel processo di produzione della serotonina a livello cerebrale, che può essere controllata dal triptofano. L'insulina endogena prodotta dopo un pasto ricco di carboidrati ha la proprietà di aumentare il tenore.Di triptofano ematico, che poi passa nel cervello. Nei pasti ricchi di proteine, al contrario, l'abbondanza degli altri aminoacidi (tirosina, fenilalanina, ecc...) che vengono trasportati nel cervello dallo stesso sistema di trasporto del triptofano, si rivela competitiva ai danni di quest'ultimo aminoacido (Fig.24-25). Per questa ragione quindi anche mangiando cibi ricchi di triptofano oppure integrando la dieta con preparati a base di L-triptofano, potremmo non procurare al cervello la quantità necessaria a produrre più serotonina.
Il trasporto attraverso la Barriera Emato-Encefalica avviene con meccanismo competitivo. Dopo un pasto proteico, l'ingresso del triptofano nel cervello viene ritardato dalla presenza degli altri aminoacidi che sfruttano le stesse molecole trasportatrici.
LETTO DEL CAPILLARE
Tyr Val Cys Trp Gly Met Ala Leu
99 Glu Ser His Met
LETTO DEL CAPILLARE
Trp Trp Ala Trp
Ala Trp Trp Cys Trp
Cys Trp Trp Trp
B E EARRIERA MATO
NCEFALICA Trp Trp Ala
Molecole trasportatrici
Trp TrpTrp Trp Trp Ala
C Trp HisS ISTEMA EREBRALE
Fig.25 Dopo un pasto ricco di carboidrati l'insulina endogena è in grado di innalzare il livelli ematici di triptofano che potrà entrare nel cervello in quantità maggiore ed innalzare il livello di serotonina, visto che non risente della competizione con altri aminoacidi.
Già nei primi anni '70, tramite esperimenti condotti su ratti obesi venne messo in evidenza che questi avevano una diminuita attività dell'enzima che converte il triptofano in 5-HTP e quindi in 3 Simboli per gli amminoacidi: Ala (Alanina) Asx ( Asparagina o ac. aspartico) Cys (Cisteina) Asp (Ac. aspartico) Glu (Ac. glutamico) Phe (Fenilalanina) Gly (Glicina) His (Istidina) Ile ( Isoleucina) Lys (Lisina) Leu (Leucina) Met (Metionina) Asn (Asparagina) Pro (Prolina) Gln (Glutamina) Arg (Arginina) Ser (Serina) Thr (Treonina) Val(Valina) Trp (Triptofano) Tyr (Tirosina) Glx (Glutamina o ac.
glutamico).100serotonina. I ricercatori riscontrarono che dando il 5-HTP a questi ratti si otteneva un forte decremento nella quantità di cibo consumato. Tuttavia nei casi in cui il corpo non è capace di produrre abbastanza serotonina, l'obesità può evidenziarsi come una delle conseguenze. Il 5-HTP aumenta la produzione di serotonina che serve al cervello per bloccare il segnale della fame così che durante la giornata viene introdotto un numero inferiore di calorie.
L'utilizzo del 5-HTP può essere indicato anche per facilitare l'avvicinamento alla dieta e ad un eventuale piano di esercizi fisici, importante anch'esso per la perdita di peso, perché alti livelli di serotonina migliorano l'umore e innalzano il livello energetico. Il 5-HTP a differenza del triptofano può essere assunto ai pasti senza diminuire la sua efficacia perché l'assorbimento del 5-HTP non risente della competizione di altri
aminoacidi (Fig.26). Infatti grazie alla sua maggiore lipofilia non abbisogna di alcun trasportatore per attraversare la barriera emato-encefalica e una volta entrato nel cervello è subito disponibile alla conversione in serotonina.
L'ETTO DEL CAPILLARE 5- 5-HTP HTPH IS5- T 5- 5-HTP RP HTP HTP5- 5-HTP HTPS ER5-HTPB E EARRIERA MATO NCEFALICA 5- T A CHTP RP LA YS5-HTP5- Molecole trasportatrici 5-HTP HTP5- 5-HTP HTP5- 5-HTP HTPT 5-RP HTPS CISTEMA EREBRALE
Il 5-HTP per attraversare la Barriera Emato Encefalica non risente della competizione con gli aminoacidi, per la sua maggiore lipofilia rispetto al Triptofano. Il 5-HTP inoltre diversamente dal L-triptofano non viene metabolizzato dal fegato e trasformato in kinurenina. Maggiore è la dose di L-triptofano ingerita e maggiore sarà la quantità di kinurenina prodotta dal fegato. Una volta che si è formata la kinurenina non potrà più essere convertita in serotonina. Se si considera la
Somministrazione orale di 5-HTP e del triptofano è particolarmente importante mettere in evidenza che gran parte del 5-HTP (circa il 70% della dose) raggiunge il circolo ematico e poi è trasportato al cervello dove verrà trasformato in serotonina, l' L-triptofano invece disponibile per la conversione in serotonina è poco (solamente il 3% della dose), perché in parte viene perduto per metabolizzazione epatica e poi la parte rimanente più difficilmente riesce ad attraversare la barriera emato-encefalica e a raggiungere il cervello. È quindi più efficace somministrare il 5-HTP piuttosto che l'L-triptofano.
Per quanto riguarda l'assunzione di 5-HTP si dovrebbe iniziare con la dose minima raccomandata per indurre il senso di sazietà che è di 100 mg tre volte al giorno. Se i risultati non sono soddisfacenti, si dovrebbero aspettare quattro settimane e poi aumentare la dose a 200 mg per tre volte al giorno, dopo altre
4 settimane si potrebbe eventualmente aumentare ancora fino a 300mg tre volte al giorno. Non si deve comunque mai superare la dose limite di 900mg al giorno. (Murray)
Il 5-HTP è stato isolato inizialmente dal legume Mucuna pruriens come anche dal cotone e dalle banane (Rosenthal,1982). Viene estratto principalmente dai semi della Griffonia simplicifolia, una pianta officinale originaria del West Africa appartenente alla famiglia delle Leguminosae, che ne contiene grandi quantità (6-10%). Questa pianta