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Immagazzinamento delle catecolamine

Nel terminale nervoso le catecolamine sono presenti in forma libera nel

citoplasma o internalizzate all’interno delle vescicole sinaptiche VMAT-2.

Le due forme (vescicolare e libera) sono in equilibrio fra loro

Trasportatori vescicolare delle catecolamine

L’energia per il trasporto delle catecolamine viene recuperata da un

gradiente elettrochimico di ioni H+ generato da pompe protoniche vescicolari

• La pompa protonica genera un gradiente di concentrazione di ioni H+ (pH

intravescicolare 5.5) e un potenziale di membrana di 60 mV (interno

positivo).

• Il trasportatore lega le catecolamine che si trovano nel citoplasma in forma

non ionizzata e le trasloca nelle vescicole, dove per il pH acido, il gruppo

aminico viene protonato. In tale stato non possono attraversare la membrana.

• Le catecolamine vengono rilasciate in seguito all’arrivo del potenziale d’azione e aumento di calcio intracellulare.

Meccanismi di rilascio delle catecolamine e il riciclo delle vescicole sinaptiche

Farmaci che influenzano la sintesi ed il rilascio delle catecolamine

Metirosina • Inibitore della tirosina-idrossilasi

- • Modif ica la liberazione di sodio effetto ipotensivo

metiltirosina • Feocromocitoma

inibitore della DOPA decarbossilasi

Carbidopa •

• Effetto ipotensivo

associazione con L-DOPA e Metildopa per il trattamento del morbo di Parkinson aumenta così la

•In

quota di farmaco (L-DOPA) che raggiunge il SNC

Metildopa È captata dalle terminazioni nervose, decarbossilata e idrossilata È trasformata nel falso trasmettitore -

METILNORADRENALINA da parte della decarbossilasi degli aa aromatici.

• SNC : viene attivata ad -metil-noradrenalina e come tale stimola i recettori ( 2) dei centri vasomotori

inibitori, con effetto ipotensivo.

• in periferia provoca risposte simpatiche simili a quelle della NA valido agonista dei recettori

adrenergici.

• spiazza la NA dalle SV

• è meno attiva della NA sui recettori 1 (< vasocostrizione)

• è più attiva sui recettori 2 (attivazione del feedback inibitorio e diminuzione del rilascio di NT) effetto

ipotensivo

• -metilnoradrenalina non viene degradata dalle MAO

• Usata in fasi tardive della gravidanza per trattamento dell’ipertensione

Reserpina • È un alcaloide estratto dalla radice Rauwolf ia serpentina, pianta rampicante indiana.

• La reserpina è il primo farmaco che si è scoperto in grado di interferire con le funzioni del sistema

simpatico.

• Effetto ipotensivo (sia centrale che periferico). Oggi utilizzata per lo più a scopo sperimentale.

• La reserpina si lega al trasportatore vescicolare delle monoammine (VMAT, legame irreversibile) dei

neuroni adrenergici periferici e centrali e resta nel sito d’azione per lungo tempo. Le SV interagendo con la

reserpina non sono più funzionali e le terminazioni nervose perdono la loro abilità di concentrare e

immagazzinare il NT (NA e DA, ma anche 5-HT3).

Farmaci che influenzano la liberazione di noradrenalina

1. Farmaci che bloccano i neuroni adrenergici (GUANETIDINA), bloccando direttamente la liberazione.

È il prototipo dei farmaci che bloccano in maniera specifica la funzione dei neuroni adrenergici

Guanetidina •

postgangliari periferici è unicamente indirizzata ai neuroni adrenergici periferici.

nel neurone la guanetidina si concentra nelle SV, dove rimpiazza la NA e quindi inibisce la liberazione di

NA.

La Guanetidina è un farmaco antiipertensivo che inibisce il rilascio di noradrenalina, accumulandosi nelle

vescicole nervose al suo posto deplezione di NA dalle SV.

Sebbene sia un antiipertensivo molto efficace, induce effetti collaterali gravi (ipotensione

posturale,diarrea, congestione nasale) non viene più usata

2. Amine simpaticomimetiche ad azione indiretta (TIRAMINA, AMFETAMINA, EFEDRINA): promuovono la

liberazione in assenza di depolarizzazione.

3. Farmaci che interagiscono con recettori presinaptici che inibiscono o aumentano la liberazione di NT evocato

dalla depolarizzazione ( 2 agonisti …).

4. Farmaci che aumentano o diminuiscono la quantità di NA disponibile (inibitori delle MAO).

Meccanismi di inattivazione

Ricaptazione

• La maggior parte delle catecolamine secrete (~80%) è ricaptata dal terminale presinaptico (uptake 1).

• La ricaptazione è un meccanismo attivo, saturabile, Na+/Cl- -dipendente e dovuto a specif ici trasportatori localizzati a

livello presinaptico (non selettivi).

Sistemi di trasporto delle catecolamine

Amine simpaticomimetiche indirette

• debole azione sui recettori, ma sono captate dal sistema di uptake 1.

• Aumentano il rilascio di NA dopo averne causato lo spiazzamento dalle vescicole.

• Azioni soggette a fenomeni di tachif ilassi

• Stimolanti del SNC e periferico, riducono il senso di fame (anoressizzanti), riducono il

senso di fatica e migliorano la performance fisica e mentale

Usi terapeutici Effetti collaterali

Obesità, narcolessia, Esaltazioni azioni farmacologiche da

decongestionanti nasali sovradosaggio

Effetti centrali Effetti periferici

capacità di liberare NA, dopamina, 5- broncodilatazione, aumento della

HT pressione arteriosa, vasocostrizione

periferica.

Meccanismo d' azione delle anfetamine e della cocaina

Dettagli
A.A. 2015-2016
6 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carlosantaniello8 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e tossicologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Coco Silvia.