vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
BIOTRASFORMAZIONE E METABOLISMO
La biotrasformazione trasforma il farmaco d' origine in composto più polari per facilitarne l' escrezione
• Le caratteristiche di lipofilia, che promuovono il passaggio dei farmaci attraverso le membrane biologiche e il
conseguente accesso ai siti d’azione, ostacolano la loro eliminazione dall’organismo.
• La biotrasformazione dei farmaci ha un’importanza fondamentale per la cessazione della loro attività biologica e
per l’eliminazione dall’organismo.
• Generalmente le reazioni di biotrasformazione danno origine a composti più polari, metaboliti inattivi che
vengono più facilmente escreti dall’organismo.
Fase I: produzione di gruppi reattivi Fase II
• Ossidazione • Coniugazione
• Riduzione
• Idrolisi
Questi tre tipo di reazioni posso produrre sostanze Coniugazione con molecole endogene:
• attivate: da origini a metaboliti reattivi • acido glucuronico
• Inattivate: da origini a metaboliti inattivi • acido acetico
• acido solforico
I farmaci più liposolubili sono più soggetti a questo • aminoacidi
tipo di reazioni Generalmente seguono quelle di FASE I e vengono catalizzate su
molecole di farmaco che possiedono un gruppo funzionale adatto il
derivato, generalmente più solubile viene escreto con le urine o con la bile.
Profarmaci
• Pro farmaco: farmaco inattivi vengono metabolizzato dal fegato dando origine al farmaco vero e proprio che è attivo
1. Levopodopa: farmaco che produce dopamina una volta biotrasformato dal fegato, non si può somministrare la
dopamina direttamente perché non passa attraverso la barriera ematoencefalica. Il precursore invece passa e
viene biotrasformato dal fegato e dalle cellule neurali tramite enzimi specif ici. Viene data a pazienti affetti da
Parkinson
2. Codeina: analgesico oppiaceo che possiede una debole attività ma nel me momento in cui viene biotrasformato
dal fegato diventa morfina e svolge la sua funzione antidolorif ica
3. Diazepam: questo farmaco si trasforma in metaboliti che hanno un' rivista più lunga e questo provocano un
prolungamento del' effetto.
4. Paracetamolo: Il paracetamolo è un farmaco che viene biotrasformato in un metabolita tossico, il
parabenzochinone. Se il paracetamolo viene somministrato a dosi terapeutiche il metabolita tossico viene
coniugato con il glutatione ed eliminato. Se il paracetamolo viene somministrato a dosi troppo elevate, il
metabolita tossico, dopo aver saturato tutto il glutatione disponibile, si lega alle proteine degli epatociti e causa
epatotossicità.
Fattori che modificano il metabolismo di un farmaco
Fattori legati al farmaco
• liposolibilita
• Idrosolubilita
Fattori non legati al farmaco
• età : il metabolismo nel neonato è molto lento poiché il
fegato è immaturo mentre nel' anziano ha un
metabolismo molto lento. Durante l’arco della vita vi è
una diversa capacità di metabolizzare i farmaci.
L’attività metabolizzante del fegato è molto bassa alla
nascita, cresce con l’età raggiungendo il massimo
nell’adulto e diminuisce nell’anziano.
• le capacità di metabolizzare i farmaci dipende
strettamente dalle patologie epatiche
• l' alimentazione influenza la biotrasformazione
• Alcune sostanze sono in grado di alterare il metabolismo dei farmaci: L’esposizione dell’organismo a molti farmaci può
determinare un aumento dei livelli degli enzimi metabolizzanti (induzione enzimatica) che determina un aumento della
velocità di biotrasformazione dei farmaci stessi, tra cui può esserci anche l’agente induttore (auto-induttore).
Conseguenza: biotrasformazione accellerata con minor effetti farmacologici
• Induzione enzimatica: Un farmaco può aumentare l’attività degli enzimi epatici coinvolti nel metabolismo di un altro
farmaco.
fenobarbital aumenta il metabolismo del warfarin, riducendo la sua azione anticoagulante. Il dosaggio del warfarin deve
essere aumentato per compensare il fenomeno, ma se il fenobarbital viene sospeso la dose di warfarin deve essere
ridotta per evitare una tossicità potenzialmente pericolosa.
Può essere dovuta ad aumento dell’espressione dell’enzima (aumento della trascrizione o traduzione) o da una
diminuzione della sua degradazione.
• Inibizione enzimatica: L’esposizione dell’organismo ad alcune sostanze (tra cui farmaci) può inibire gli enzimi
biotrasformanti, determinando pertanto un aumento dei livelli plasmatici dei farmaci e una conseguente riduzione dei
livelli plasmatici dei rispettivi metaboliti.
Le conseguenze dell’inibizione enzimatica possono essere:
• Ridotta produzione di metaboliti.
• Aumento dell’effetto farmacologico del farmaco con possibile tossicità da sovradosaggio.
• Inibizione della bioattivazione dei profarmaci.
Il succo di pompelmo inibisce il CYP3A4, un enzima del citocromo P-450, e di conseguenza aumenta la biodisponibilità
di alcuni farmaci (per esempio la felodipina) e potenzia il loro effetto. Rallenta la conversione del farmaco in metabolita,
aumento delle concentrazioni plasmatiche (eventualmente raggiungendo livelli tossici). Talvolta può anche aumentare la
tossicità e la cancerogenicità.
• metabolismo presistemico: I farmaci somministrati per via orale e parzialmente per via rettale subiscono l’effetto primo-
passaggio, ovvere diminuisce la biodisponibilità del farmaco.
ESCREZIONE
Processo mediante il quale un farmaco o un suo metabolita viene eliminato dall'organismo.
L’eliminazione di un farmaco avviene per escrezione del farmaco immodif icato o dei suoi metaboliti.
Organi principali Organi secondari
Rene (filtrazione, escrezione, riassorbimento) Polmoni (aria respiratoria)
Fegato (biotrasformazione, Secrezione) Altre vie (latte materno, sudore, saliva,...)
Vie secondarie di escrezione
1. Escrezione polmonare: Cellule epiteliali degli alveoli ed endotelio dei capillari ampiamente fenestrati
( superficie assorbente). Vengono eliminati per via polmonare mediante diffusione attraverso l’epitelio
alveolare. Flusso ematico elevato
Principali sostanze eliminate tramite escrezione polmonare: anestetici generali e alcol etilico
2. Escrezione tramite saliva e lacrime: Il farmaco o il suo metabolita che si ritrova nel liquido lacrimale può essere
riassorbito, mentre quello presente nella saliva può essere ingerito e seguire il destino cinetico o metabolico
caratteristico dei farmaci somministrati per via orale. La saliva può essere utilizzata per il monitoraggio delle
concentrazioni di farmaco nei liquidi biologici. Il rapporto tra la misura contemporanea di farmaco totale nel
plasma e nella saliva fornisce una buona indicazione della percentuale di farmaco libero nel plasma.
3. Escrezione mammaria: Di norma i farmaci, quando somministrati a dosi normali, passano nel latte in modica
quantità, tali da non provocare disturbi al lattante. Con il latte possono passare: iodio, arsenico, mercurio, alcuni
alcaloidi (nicotina, morfina, chinina…) ecc.
Si concentrano farmaci a carattere basico (dato che pH plasma = 7,4 e pH latte = 6,5-7,1)
4. Escrezione cutanea: Escrezione attraverso sudore, sebo o direttamente si eliminano sostanze tossiche gassose
e volatili ed altre come ad es. iodio, bromo, mercurio, arsenico. Alcuni farmaci vengono eliminati con il sudore: il
farmaco diffonde quindi dal plasma al secreto ghiandolare. Il volume del secreto ghiandolare è esiguo e può
essere incrementato con l’uso di diaforetici in caso di insufficienza renale.
Escrezione epatica
L’escrezione dei farmaci nella bile è influenzata principalmente da due caratteristiche fisiche: la polarità e il peso
molecolare.La presenza di un gruppo polare aumenta l’escrezione. Solo composti con peso molecolare > 300-500
vengono escreti nella bile.
L’escrezione biliare ha particolare importanza per i farmaci somministrati per via orale (effetto di primo passaggio o
eliminazione presistemica).
Circolo entero-epatico dei farmaci
I farmaci escreti nella bile possono essere riassorbiti nell’intestino.
Questo è particolarmente frequente per i farmaci coniugati con l’acido glucuronico. Questi coniugati vengono scissi dalla
- glucuronidasi intestinale e il farmaco libero viene riassorbito. In questi casi si verif ica un continuo circolo entero-epatico
che può mantenere il composto nell’organismo finché esso non viene ulteriormente metabolizzato o escreto per via
renale.Questo meccanismo di ricircolo è essenziale per evitare la deplezione continua di sostanze endogene come gli
acidi biliari, gli estrogeni e le vitamine D e B12.
Il circolo entero-epatico prolunga la permanenza del farmaco nell’organismo e la sua durata d’azione (esempio:
digitossina, tetracicline, vitamine D e B12, estrogeni) l’eliminazione del farmaco è rallentata
Escrezione Renale
Meccanismi dell' escrezione Proprietà chimico-fisiche
renale
• filtrazione glomerulare • peso molecolare
• liposolubilità
• secrezione tubulare attiva • ionizzazione
• legame alle proteine
• riassorbimento tubulare
Il farmaco che non passa nel filtrato glomerulare lascia il
glomerulo attraverso l’arteriola efferente, che circonda il lume
del nefrone. Dall’arteriola efferente il farmaco può diffondere nel
tubulo contorto prossimale per secrezione attiva.
Filtrazione Gromerulare
Processo in cui l’acqua e alcuni soluti nel plasma sanguigno
passano dai capillari del glomerulo nello spazio capsulare del
nefrone attraverso la membrana di filtrazione.
Quasi tutte le molecole <3nm possono passare liberamente: acqua, elettroliti, glucosio, acidi
grassi, aa, rif iuti azotati, vitamine urine.
Alcune sostanze pur avendo basso peso molecolare sono legate alle proteine plasmatiche.
Infezioni renali e traumi possono danneggiare la membrana di filtrazione e consentire
all’albumina di filtrare attraverso questa.
La maggior parte dei farmaci passa facilmente nel filtrato glomerulare.
Riassorbimento nel Tubulo contorto prossimale
Il farmaco che non era passato nel filtrato glomerulare lascia i glomeruli attraverso le arteriole
efferenti, che si dividono per formare il plesso capillare che circonda il lume del nefrone.
Secrezione meccanismo attivo:
• Farmaci anionici (penicillina/probenecid)
• farmaci coniugati
Secrezione tubolare
Processo mediante il quale il tubulo renale estrae sostanze chimiche dal sangue capillare e le
secerne nel liquido tubulare: nel TCP e nell’ansa di Henle; ha due funzioni:
- rimozione dei rif iuti (compresi farmaci quali morfina, aspirina, penicilli