Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Stadi dell'anestesia
GABA-A)III. 3 stadio: proprio dell'anestesia chirurgica: perdita di coscienza (sonno anestetico)
- Primo piano: perdita di riflessi spinali
- Quarto piano: atonia muscolare
IV. 4 stadio: della paralisi respiratoria: coinvolgimento del centro del respiro e cardiocircolatorio
Potenza: è correlata alla liposolubilità ma è tipica dell'anestetico di tipo inalatorio. Si misura con la MAC (Concentrazione alveolare minima): concentrazione alla quale il 50% dei pazienti ha un'assenza di risposta motoria allo stimolo nocicettivo; non è influenzata dal sesso ma si riduce con l'età.
Distribuzione: dipende da fattori intrinseci al farmaco:
- Concentrazione dell'anestetico nell'aria inspirata
- Solubilità nel sangue: coefficiente di ripartizione sangue/gas ("lambda")
Se è molto basso (elevata solubilità), l'induzione ed il risveglio dell'anestesia saranno rapidi.
Solubilità nel grasso: coefficiente di ripartizione grasso/gas (grasso funge da deposito) Se è molto alto (elevata solubilità nel grasso) il mantenimento anestetico sarà più duraturo - Fisiologici del paziente • Gittata cardiaca Se aumentata: induzione e risveglio lenti • Ventilazione alveolare Se aumentata: induzione e risveglio rapidi - Via di somministrazione: - Inalatoria: per indurre l'anestesia e mantenerla (talvolta non sufficienti a mantenerla ed è necessario ricorrere all'uso di alcuni pre-anestetici) • Gassosi: protossido di azoto (N2O) (etere etilico per la sua infiammabilità e cloroformio per la sua epatotossicità non vengono più utilizzati) - Meccanismo d'azione: - Tossicità: bassa, ma inalato per più di 6 ore tossico perché inibisce la metionina sintetasi, enzima coinvolto nella sintesi del DNA (depressione midollare, anemia) - Distribuzione e potenza: bassa lambdapoco potente anche ad alte concentrazioni (richiede aggiunta di altri anestetici)
- Liquidi volatilio Isoflurano e deflurano
- Alotano non più utilizzato perché causa ipertermia maligna (per alterazione del recettore della rianodina, importante per la mobilità del calcio dal reticolo sarcoplasmatico), con rigidità muscolare e acidosi metabolica
- Metossiflurano (metabolizzato dal fegato forma metaboliti, fluoruri, nefrotossici)
L'anestetico inalatorio ideale dovrebbe essere: non infiammabile, poco costoso, facilmente trasportabile, dotato di una buona attività miorilassante, caratterizzato da un breve periodo di induzione, non dovrebbe avere effetti sul miocardio e sul respiro e dovrebbe avere un ampio margine di sicurezza.
- Endovenosa
- Barbituricio Tiopentale
- Molto solubile (induzione molto rapida e breve durata)
- Agisce sul GABA-A impedendo l'entrata di Cl-
- Benzodiazepineo Midazolam (più
Sedativi e miorilassanti: si prestano bene come anestetici di supporto perché non determinano perdita di coscienza, spesso sono sufficienti per piccoli interventi come quelli odontoiatrici.
Propofolo: più utilizzato in assoluto, induzione molto rapida. Di solito si inietta il pro-farmaco (fos-procol) trasformato nel fegato. No infusioni durature perché possibile collasso cardiocircolatorio.
Ketamina: molto utilizzata, definita antestetico dissociativo (stato di catalessiasi, il paziente può avvertire anche rumori). Può provocare allucinazioni al risveglio, soprattutto uditive. Agisce a livello dei recettori del glutammato NDMA (dal punto di vista chimico è simile alla fenciclidina ovvero una droga da strada, la cosiddetta polvere degli angeli).
Etomidato: rispetto agli altri ha una bassa tossicità sul respiro e sul sistema cardiocircolatorio, ma può comportare, per inibizione dell'11 betaidrossilati, la
diminuzione del cortisolo con possibile sindrome surrenalica- Antestetici localio Effetti:- Non provocano perdita di coscienza- Analgesia: agiscono sui canali del Na+ (tutti indistintamente, durante la fase di apertura)delle fibre mieliniche impedendo la depolarizzazione e garantendo un blocconeuromuscolare• si sta cercando di trovare un anestetico che vada a colpire solo il poro esterno delcanale per non andare a coinvolgere tutti i sottotipi; in natura già esisterebberodegli esempi, in particolare 2 tossine: la saxitossina (presente nei molluschi) e latetradotossina (prodotto dal pesce palla), ma non possono essere utilizzate perchéandrebbero purificate e per essere purificate il costo sarebbe troppo alto e ancorarimangono a livello sperimentale.- Miorilassamentoo Struttura chimica: amine terziarie formate da 4 sub unità che danno le caratteristiche l’anesteticolocale (presenti in miscela di parti uguali fra forma ionizzata e non ionizzata. Sono sia
lipo cheidrosolubili e questo determina il loro pKa)- la prima sub unità è un anello benzenico che conferisce liposolubilità- la seconda sub unità è quella che caratterizza l'anestetico come estere o come amide e nedetrmina il metabolismo• Negli esteri la reazione di fase1 consiste nell'idrolizzazione dell'estere dapseudocolinesterasi• Gli amidi vengono prevalentemente catabolizzati a livello dei microsomi epatici(ossidazione da parte del citocromo P450)- la terza sub unità sono degli idrocarburi policiclici ed anche questi conferisconoliposolubilità,- la quarta sub unità è il l'ammina (terziaria) che da invece idrosolubilitào Classificazione in base alla struttura chimica- Amino-esteri (Procaina)- Amino-àmidi (Lidocaina)o Farmacocinetica- Breve durata• per aumentare la durata di azione sono stati introdotti nuovi metodi disomministrazione comeo i liposomi, che inglobano
Il farmaco e lo rilasciano lentamenteo legame con le proteine plasmatiche (soprattutto alfa1-glicoproteina acida)- Assorbimento lento (associazione con vasocostrittore come adrenalina)o Effetti collaterali:
- Aritmie (in qualità di vasodilatatori)
- SNC:
- Depressori a basso dosaggio
- Euforia ad alti dosaggi
- Reazioni allergiche (soprattutto aminoesteri)
- Tossicità fetale
- Metaemoglobinemia
FARMACI ANTIBIOTICI
Chemioterapici e antibiotici
Chemioterapico: farmaco con l'obbiettivo di rallentare la crescita o di uccidere organismi patogeni (parassiti, funghi, batteri, virus, cellule tumorali).
Gli antibiotici sono sostanze naturali (prodotte da microorganismi come batteri o funghi) o artificiali
Batteriostatici: arrestano la crescita permettendo al sistema immunitario dell'ospite di reagire (solo in pz non defedati)
Battericidi: uccidono il patogeno
Cellula procariote (batteri)
Parete cellulare: costituita da peptidoglicano (più spesso nei gram+
più ridotto nei gram-) assente nellecellule eucarioteo Colorazione di Gram: Gram- rosa, Gram+ blu-violettoo I Gram- a livello della membrana esterna presentano le porine, canali idrofilici attraverso i qualipossono passare antibiotici (anch’essi idrofilici) e il lipopolisaccaride, il quale dà specificitàantigenica al batterio- Membrana plasmatica- Ribosomi: 50S e 30S (umani 60S e 40S)- Genoma: un filamento di DNA libero nel citoplasma (no nucleo)Reazioni bersaglio dei chemioterapici- Classe I: prevedono l’utilizzo di glucosio o altri carboidrati per la produzione di ATP e sintesi di molecoleprecursori- Classe II: sintesi di molecole fondamentali di piccole dimensioni (vitamine, amminoacidi, nucleotidi) chesfruttano l’ATP formatosi nelle reazioni di classe Io differenti da quelle che avvengono a livello delle cellule umaneo Blocco della sintesi del folatoSulfamidici, che vanno ad inibire la sintesi del folato, il quale è necessario per la
sottoinsieme di ribosomi batterici) Cloramfenicolo: blocco 50S (ampio sottoinsieme di ribosomi batterici) Macrolidi (eritromicina, claritromicina, azitromicina): blocco 50S (sottoinsieme di ribosomi batterici) Streptogrammine (dalfopristina, quinupristina): blocco 50S (sottoinsieme di ribosomi batterici) Oxazolidinoni (linezolid): blocco 50S (sottoinsieme di ribosomi batterici) o Blocco della sintesi del peptidoglicano Penicilline (ampicillina, amoxicillina, piperacillina): blocco transpeptidazione Cefalosporine (ceftriaxone, cefotaxime, cefepime): blocco transpeptidazione Carbapenemi (imipenem, meropenem): blocco transpeptidazione Monobactami (aztreonam): blocco transpeptidazionespettro) Cloramfenicolo e macrolidi: blocco 50S (blocca la transpeptidazione: filamento proteico viene spostato e legato all’ultimo amminoacido)Aminoglicosidi: blocco lettura del codone dell’m-RNA Eritromicina: blocco trasclocazione del ribosoma Lincomicina: fase successiva Acido fusidicoo Blocco dell’assemblaggio del peptidoglicano (tre fasi: formazione di unità base, condensazionedelle singole unità e formazione di legami trasversi per condensazione)Fosfomicina e Cicloserina: prima fase Bacitracina: blocco carrier fosfolipido che trasporta i precursori attraverso la membrana plasmaticaVancomicina: inibizione della dissociazione del precursore dal carrier Beta-lattamine (penicilline e cefalosporine): blocco legame crociato tra le catene peptidiche• analogo strutturale del dimero (di-alanina—di-alanina), si inserisce legandosi allePBP (penicillin binding protein), enzimi della parete batterica che permettono
La sintesi del peptidoglicano, con un conseguenziale blocco della sintesi del peptidoglicano e distruzione della parete
Carbabeni e acido clavulanico: blocco delle beta-lattamasi
Polimixine: alterano la funzione della membrana plasmatica
Scelta del farmaco antibiotico
- Condizioni del paziente
- Sito di infezione
- Funzionalità epatica e renale
- Patologie concomitanti e conseguenti terapie
- Allergie
- Età
- Fattori concomitanti (es. gravidanza)
- Tipo e sensibilità del patogeno
- Diagnosi diretta: ricerca di antigeni o sequenze geniche con vari sistemi in vitro su vari materiali (sangue, urine, feci)
- Diagnosi indiretta: più tardiva, su paziente