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TERMINALI NERVOSI
catecolaminergici inibizione liberazione NA
• colinergici inibizione liberazione ACh
•
MUSCOLATURA LISCIA VASALE contrazione
arteriole: coronarie, pelle e mucose,
•
renali
MUSCOLATURA LISCIA ORGANI
stomaco rilassamento
• rilassamento
intestino
•
RENE
tubuli prossimali diminuzione escrezione Na , k , Cl
+ + -
•
PANCREAS diminuzione secrezione insulina
• cellule
Piastrine Aggregazione
Recettori
↑
• 1 : cAMP
↑
• 2 : cAMP
↑
• 3 : cAMP
Distribuzione e funzione dei recettori 1
Cuore
Nodo SA • aumento di frequenza
Atrio • aumento della contrattilità
Nodo AV • aumento della velocità di conduzione
• aumento della contrattilità
Hiss-purkinje • aumento della velocità di conduzione
• Aumento dell’automatismo
Vetricolo • aumento della contrattilità
• aumento della velocità di conduzione
• Aumento dell’automatismo
Rene
Apparato aumento della secrezione di renina
juxta-glomerulare
Distribuzione e funzione dei recettori 2
VASI
• Arteriole: coronarie, Muscoli vasodilatazione
scheletrici, Polmoni , Renali, GI
MUSCOLATURA SCHELETRICA glicogenolisi
MUSCOLATURE LISCE ORGANI
• stomaco, intestino rilassamento
• bronchi
• tratto genito-urinario
FEGATO • glicogenolisi
• gluconeogenesi
Distribuzione e funzione dei recettori 3
TESSUTO ADIPOSO Lipolisi Funzioni dei recettori alfa e beta
Effetti delle catecolamine
1. Muscolatura liscia
Tutti i tipi di muscolatura liscia, a eccezione di quella del tratto gastroenterico, si contraggono in risposta alla
stimolazione dei recettori 1.
Intestino Rilassamento diretto 1, 2 (?)
Stomaco Rilassamento indiretto 2A
Sfinteri Contrazione 1
2. Vasi sanguinei
Variano a seconda dei distretti e sono mediati dai recettori: 1, 2A e 2
Distretto cutaneo vasocostrizione • 1 giunzionali
• 2A extragiunzionali
Muscoli scheletrici vasodilatazione 2
Rene vasocostrizione 1 ,2A
Distretto splenico vasodilatazione 2
Distretto polmonare vasodilatazione 2
3. Cuore Regolazione del metabolismo energico da parte delle catecolamine
↑
• glicogenolisi effetto 2
↑
• glucagone effetto 2
↓
• insulina 2
Effetto generale è di mobilizzare il
glicogeno e le riserve di grasso per
rispondere alla richiesta energetica Effetti renali delle catecolamine
• Tubulo contorto prossimale (TCP): recettori presenti 2A e 2 C
diminuzione del flusso e diminuzione dell' escrezione di sodio, cloro e potassio
•Apparato juxa-gromerulare: recettori presenti 1
aumento della secrezione di renina
FARMACI ATTIVI SUI RECETTORI ADRENERGICI
• Farmaci simpaticomimetici o agonisti simpaticomimetici: Agonisti diretti e indiretti
• Farmaci simpaticolitici: Antagonisti - bloccanti e - bloccanti
AGONISTI DEI RECETTORI ADRENEGICI (diretti e indiretti)
Agonisti simpaticomimetici
Azione diretta Azione indiretta
alfa-agonisti beta-agonisti Liberatori Inibitori della ricaptazione
(anfetamina, tiramina e
Non selettivi Alfa 1 Alfa 2 Non selettivi Beta 1 Beta 2 efedrina)
selettivi selettivi selettivi selettivi
Attivazione delle risposte mediata dal recettore 1
Attivazione delle risposte mediata dal recettore 2 e
• Muscolatura liscia dei bronchi:
prevalentemente 2.
• Muscolatura liscia dei vasi
sanguigni che irrorano la cute: .
• Muscolatura liscia dei vasi
sanguigni che irrorano muscoli
scheletrici: e 2
- 2: vasodilatazione;
- : vasocostrizione (ma a
concentrazioni fisiologiche A è
vasodilatatore)
• Muscolatura liscia
gastrointestinale: e rilassano
- 2 presinaptici;
- postsinapt. effetto su
iperpolarizzazione. Principali usi degli agonisti adrenergici
1. Sistema cardiovascolare →
• Adrenalina (anche isoprenalina) Arresto cardiaco
→
• Dobutamina ( 1 agonista) Shock cardiogeno
2. Sistema respiratorio
→
• Asma agonisti selettivi 2: Isoprenalina, Salbutamolo, Terbutalina, Salmeterolo, Formoterolo
→
• Decongestione nasale gocce contenenti: Oximetazolina, Efedrina
3. Altre indicazioni →
• Reazioni anafilattiche acute (ipersensività di tipo I) Adrenalina
→
• Inibizione del parto prematuro Salbutamolo
→
• Ipertensione Clonidina →
• Prolungamento dell’anestesia locale Adrenalina
• Riduzione della pressione intraoculare, profilassi emicrania, trattamento disintossicazioni da droghe, riduzione vampate
menopausali Agonisti adrenergici ad azione diretta
Adrenalina
• potente stimolante di tutti i recettori adrenergici
• potentissimo vasocostrittore
Effetti dell’adrenalina sull’
apparato cardiovascolare
1.L’adrenalina aumenta la pressione arteriosa sistolica
• Aumento della forza di contrazione del miocardio e della frequenza cardiaca ( 1- 2 ) .
• 1 effetto inotropo (forza contrattile delle fibre), batmotropo (eccitabilità delle fibre di transizione), dromotropo (velocità
di conduzione delle fibre) e cronotropo (frequenza, tachicardia) positivo.
• Vasocostrizione delle arteriole di cute, mucose e rene, costrizione venosa ( 1- 2 ).
2.L’adrenalina diminuisce la pressione arteriosa diastolica.
• Diminuzione delle resistenze periferiche per dilatazione delle arteriole dei muscoli scheletrici ( 2).
Effetti dell’adrenalina sulla muscolatura liscia
• Rilasciamento della muscolatura liscia intestinale ( 1 – 2 - 2 ).
• Rilasciamento della muscolatura liscia bronchiale ( 2= broncodilatatore).
• Contrazione dello sfintere vescicale ( 1), rilasciamento del muscolo detrusore ( 2).
Effetti dell’adrenalina sul muscolo scheletrico
• Facilitazione della trasmissione neuromuscolare per stimolazione del rilascio di Ach dalle terminazioni presinaptiche ( 2
presinaptici).
Effetti metabolici dell’adrenalina
• Inibizione della secrezione di insulina ( 2).
• Aumento della glicogenolisi e liberazione di glucagone ( 2).
• Lipolisi con aumento della concentrazione ematica di acidi grassi liberi ( 3).
Adrenalina - effetti terapeutuci
• è il farmaco di scelta per shock anafilattico (in infusione) e negli attacchi acuti di asma (solo in
emergenza)
• negli arresti cardiaci
• in oftalmologia per ridurre la pressione endoculare nel glaucoma ad angolo aperto (come dipivefrina, un
precursore)
• come vasocostrittore associata agli anestetici locali
→ →
Diponibilità orale = 0 MAO epitelio intestinale L’adrenalina va somministrata per via parenterale
(intramuscolare, sottocutanea, endovenosa lenta)
Adrenalina – effetti avversi e controindicazioni
Effetti avversi
• SNC: ansia, paura, tensione, irrequietezza motoria, cefalea, tremore
• Cuore: aritmie in particolare se il paziente è in terapia con digossina
• Emorragia cerebrale, come conseguenza dell’aumento della PA
• Polmone: edema
Controindicazioni
• Ipertiroidismo (ipersensibilità alle catecolamine)
• Terapia con -bloccanti: aumento delle resistenze periferiche e PA
• Sclerosi coronarica (incapacità di compensare la richiesta di O2)
• Sclerosi vascolare generalizzata (possibile rottura vasi cerebrali)
• Ipertensione
• Anestetici per inalazione: possibile tachicardia per aumento della sensibilità del cuore agli effetti dell’adrenalina
Noradrenalina
Nell’uomo, a dosi terapeutiche, stimola prevalentemente i recettori e 1
• è più potente dell’adrenalina sui recettori
• è scarsamente efficace sui recettori 2
Noradrenalina – impieghi terapeutici
↑
• Talvolta utilizzata nello shock : fa la PA (ma le viene preferita la dopamina, che non causa riduzioni del
flusso ematico renale).
• Può essere utilizzata nella ipotensione acuta che non risponde ad altri farmaci.
• Non utilizzabile nelle crisi acute di asma!
• Nelle preparazioni farmaceutiche viene spesso indicata con il nome di LEVOARTERENOLO.
• La noradrenalina ha una validità terapeutica limitata poiché è possibile utilizzare altri farmaci più selettivi
e maneggevoli Dopamina
• La dopamina è una catecolamina naturale che stimola recettori dopaminergici e adrenergici.
• Inoltre inibisce il rilascio di noradrenalina dalle terminazioni nervose agendo sui recettori D2 presinaptici
vasodilatazione
• A dosi basse stimola i recettori D1 e D2, mentre a dosi elevate stimola anche gli vasocostrizione
(effetto simil-adrenalina)
• A basse dosi ha effetti stimolatori sul miocardio mediati dall’attivazione dei 1 e aumenta il flusso
ematico renale
• La dopamina è soggetta a metabolismo di primo passaggio, pertanto va somministrata per via
parenterale
• E’ metabolizzata dalle MAO, pertanto va utilizzata con grande cautela in pazienti in trattamento con
MAO-inibitori. Dopamina – impieghi terapeutici
La dopamina è utilizzata prevalentemente nello shock cardiogeno o ipovolemico per aumentare la
pressione, la gittata cardiaca e il flusso renale. Agonisti 2
• Questi farmaci sono utilizzati principalmente nel trattamento della ipertensione arteriosa
La capacità di abbassare le pressione sanguigna deriva da effetti periferici e centrali:
1. Stimolazione di recettori 2 nel SNC (bulbo) che inibiscono il tono simpatico e aumentano l’attività vagale
2. Stimolazione di recettori 2 che inibiscono il rilascio di noradrenalina dalle terminazioni adrenergiche a livello
periferico
3. La somministrazione di questi farmaci può causare una iniziale ipertensione da stimolazione dei recettori 1 - 2
postsinaptici vascolari che compensa alcuni effetti di calo pressorio di origine centrale.
Clonidina (catapresan)
• E’ un farmaco sviluppato negli anni ‘60 come decongestionante nasale
• È un farmaco antipertensivo largamente usato che stimola i recettori 2 adrenergici. Il trattamento cronico con clonidina
può portare a depressione del SNC con pericolo di causare o di aggravare uno stato depressivo preesistente. Ha emivita
di 6-24 ore con media di circa 12 ore. Ottima disponibilità orale 70-100%.
Clonidina – effetti farmacologici
L’azione principale centrale si svolge sui recettori 2 presinaptici del nucleo del tratto solitario. Se somministrata e.v. si
ha un picco ipertensivo, per l’azione di vasocostrizione sui recettori 2 (e/o 1 ) postsinaptico periferici, successivamente
si ha l’azione ipotensivante pe