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Anestetici generali

Gli anestetici generali sono una classe di farmaci che, con un meccanismo d'azione sconosciuto, sono in grado di deprimere in maniera reversibile il sistema nervoso centrale privandolo dello stato di coscienza.

Misura dell'effetto di un anestetico inalatorio

Si misura tramite la MAC, ossia la minima concentrazione alveolare di anestetico in grado di determinare assenza di reazione a uno stimolo nel 50% dei pazienti.

Corticosteroidi

I corticosteroidi sono ormoni prodotti dalla corteccia delle ghiandole surrenali. Questi ormoni regolano le risposte infiammatorie, il metabolismo dei carboidrati, delle proteine e regolano la concentrazione di elettroliti nel sangue.

Meccanismo d'azione dei farmaci corticosteroidi

I corticosteroidi:

  • Inibiscono l'azione pro-infiammatoria di alcune proteine.
  • Provocano un aumento dei granulociti neutrofili e una riduzione di linfociti e monociti circolanti.
  • A livello metabolico alterano il metabolismo del calcio.
liberano i grassi in circolo, aumentano la diuresi, il riassorbimento di sodio e l'escrezione di potassio a livello renale. Inoltre, aumentano la glicemia. INDICAZIONI D'USO - Uso oncologico: soprattutto nell'ambito di chemioterapie per neoplasie ematologiche come le leucemie e i linfomi. - Uso dermatologico: dermatite atopica, orticaria, vasculiti cutanee, sindrome di Stevens-Johnson, ecc. - Uso oculistico: uveiti anteriori e posteriori. - Uso allergologico: shock anafilattico e reazioni allergiche minori. - Uso gastrointestinale: malattie infiammatorie croniche dell'intestino. - Uso pneumologico: asma bronchiale, riacutizzazioni di bronchite cronica ostruttiva. - Uso neurologico: edema cerebrale, ipertensione endocranica. SOMMINISTRAZIONE Le vie di somministrazione dei corticosteroidi sono molteplici e la scelta di quale preferire dipende dal tipo di patologia. In linea generale, la somministrazione topica è preferita nei casi in cui la patologia è localizzata. La dose da utilizzare deve essere determinata dal medico in base alla gravità della patologia e alla risposta del paziente al trattamento.somministrare varia in funzione del tipo di patologia e può variare anche nel corso della terapia. Per ridurre il rischio di effetti avversi è bene utilizzare la dose minima efficace. Al momento della sospensione della terapia è importante procedere gradualmente, riducendo la dose in modo progressivo per evitare la comparsa di una sindrome da sospensione, caratterizzata dalla comparsa di sintomi quali: anoressia, nausea, vomito, astenia profonda, artromialgie, cefalea, calo ponderale, depressione, letargia. Le principali vie di somministrazione sono: - CUTANEA: nelle patologie di tipo dermatologico. - ORALE: nelle infiammazioni autoimmuni, in malattie croniche come la BPCO o nell'attacco d'asma acuto. - INALATORIA: nel trattamento cronico dell'asma e in casi di infiammazione delle vie respiratorie. - RETTALE: nelle malattie infiammatorie croniche intestinali. - ENDOVENOSA: usata quando si voglia indurre un'immunosoppressione, nelle infiammazioni gravi.nello shock anafilattico o in altre situazioni d'urgenza (esempio crisi asmatica grave). INTRAOCULARE: usata nelle patologie infiammatorie dell'occhio soprattutto a genesi-autoimmune. INTRARTICOLARE: usata a scopo antinfiammatorio in affezioni articolari, in caso di tendinite e sindrome del tunnel carpale. INTRASPINALE: usata soprattutto come adiuvante nelle anestesie. EFFETTI AVVERSI DEI CORTICOSTEROIDI Il tipo e l'intensità degli effetti avversi dipendono dal tipo di corticosteroide utilizzato, in generale l'uso prolungato e gli alti dosaggi possono causare effetti avversi di tipo mineral-attivo e metabolico. Gli effetti avversi mineral-attivi includono ipertensione arteriosa, ritenzione di liquidi e di sodio e perdita di potassio. Gli effetti avversi metabolici sono soprattutto diabete e osteoporosi. Nei soggetti diabetici si deve valutare se potenziare la terapia ipoglicemizzante sostituendo gli ipoglicemizzanti orali con l'insulina. I corticosteroidi

inibiscono la funzione degli osteoblasti (che producono il tessuto osseo) e inducono l'apoptosi degli osteociti (che compongono il tessuto osseo) favorendo la comparsa di osteoporosi.

Non esistono controindicazioni assolute all'uso dei corticosteroidi ma si raccomanda di somministrarli solo quando i vantaggi della terapia sono superiori ai rischi e agli effetti negativi.

INTERAZIONE CON ALTRI FARMACI

I corticosteroidi possono interagire con molti altri farmaci. I meccanismi principali alla base di queste interazioni sono: induzione/inibizione enzimatica del metabolismo epatico, azione farmacologica opposta o sinergica con un altro farmaco.

In particolare, l'associazione di corticosteroidi e FANS può aumentare il rischio di emorragie gastrointestinali e di ulcera peptica.

FANS -> FARMACI ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI

I FANS sono farmaci antinfiammatori, analgesici e antipiretici. Il gruppo dei FANS comprende numerosissimi principi attivi, largamente usati in terapia.

per il trattamento di molti disturbi e malattie. Il meccanismo d'azione è condiviso da tutti i FANS e consiste sostanzialmente nell'ostacolo della sintesi delle prostaglandine coinvolte nell'infiammazione attraverso l'inibizione dell'enzima ciclossigenasi (o COX), quest'ultimo converte l'acido arachidonico in prostaglandine della serie 2 (PGE2) e trombossano. MECCANISMO D'AZIONE DEI FANS Nel complesso processo infiammatorio sono implicati numerosi mediatori chimici e una notevole cascata di reazioni che porta alla liberazione di sostanze responsabili delle manifestazioni caratteristiche dell'infiammazione quali rossore, gonfiore, calore e dolore. Fra le varie sostanze coinvolte ritroviamo l'acido arachidonico presente sulla membrana cellulare. Una volta prodotto, l'acido arachidonico, mediante uno specifico enzima chiamato ciclossigenasi, porta alla sintesi delle cosiddette prostaglandine pro-infiammatorie, ma non solo, tale enzima, infatti,è implicato anche nella sintesi dei trombossani, che svolgono un ruolo di mantenimento el'aggregazione piastrinica).regolazione di numerosissime funzioni organiche (comeDell'enzima ciclossigenasi sono note 2 differenti isoforme:COX-1: si tratta dell'isoforma costitutiva normalmente espressa nelle cellule e coinvolta nellaloro omeostasi.COX-2: è un'isoforma inducibile, ciò significa che essa non è sempre funzionante ma vieneattivata solo in seguito a danno tissutale e quindi infiammazione.Il bersaglio dei FANS è rappresentato proprio dall'enzima ciclossigenasi: ostacolandone l'attività,infatti, i FANS impediscono la cascata di reazioni che porterà alla sintesi delle prostaglandine pro-infiammatorie, riducendo pertanto, l'infiammazione e i sintomi ad essa associati, ma anche febbree dolore.I FANS non selettivi presentano una serie di effetti indesiderati tipici e comuni che possono esserericondottiall'inibizione dell'isoforma costitutiva COX-1, come gli effetti a carico della mucosa gastrica, alcuni tipi di prostaglandine, infatti, contribuiscono ad esercitare un'azione citoprotettiva proprio a livello dello stomaco; attività che, a causa dell'assunzione di FANS non selettivi, può essere interrotta. Tuttavia, è opportuno precisare che ciò non significa che i FANS selettivi per la COX-2 non possano causare effetti indesiderati; al contrario, sebbene presentino un minor potere gastrolesivo, hanno dimostrato di poter esporre a un maggior rischio di disturbi cardiovascolari; per tale ragione, il loro uso è riservato a casi specifici e i medicinali che li contengono si possono acquistare solo dietro presentazione di ricetta medica. Teoricamente, affinché si possa espletare un'azione antinfiammatoria senza effetti indesiderati, i FANS dovrebbero avere come unico bersaglio la ciclossigenasi di tipo 2, poiché

direttaresponsabile della sintesi di prostaglandine che favoriscono i processi flogistici: in realtà non ècosì. Ecco, quindi, che i farmaci antinfiammatori non steroidei si possono classificare in:

FANS non selettivi: inibiscono sia la COX-1 che la COX-2, come conseguenza di ciò, presentanoalcuni effetti indesiderati tipici riconducibili proprio all'inibizione della forma costitutiva dell'enzimaciclossigenasi (soprattutto, effetti indesiderati a carico del tratto gastrointestinale). Ciononostante,tali farmaci vengono comunque ritenuti sicuri e ampiamente utilizzati in terapia.

FANS selettivi o coxib (talvolta, coxibi): si tratta di farmaci antinfiammatori non steroideiappositamente studiati per inibire solo l'isoforma di tipo 2 dell'enzima ciclossigenasi con il fineultimo di diminuire gli effetti indesiderati derivanti dall'inibizione della COX-1, fra cui quelli di tipogastrointestinale. Tuttavia, benché i coxibi possano

manifestare ridotti effetti gastrolesivi, hanno invece dimostrato di poter causare effetti indesiderati a carico del sistema cardiovascolare esponendo i pazienti che li assumono ad un maggior rischio di problemi trombotici. Non sorprende, quindi, che questi FANS selettivi possano essere venduti solo dietro presentazione di ricetta medica e che il loro impiego sia riservato a particolari casi. Appartengono a questo gruppo principi attivi quali: il celecoxib, l'etoricoxib, il parecoxib (tutti per solo uso umano).

CLASSIFICAZIONE FANS

SALICILATI- ACIDO ACETILSALICILICO (Aspririna): i salicilati sono frequentemente causa di intossicazione, 10-30 g di aspirina possono già essere letali, in particolare nel bambino.

Ipersensibilità: la somministrazione di aspirina e altri FANS può indurre reazioni gravi, talvolta con esito fatale, il trattamento consiste nella somministrazione di adrenalina.

Cancro del colon: studi epidemiologici suggeriscono che l'assunzione di 4-6

Compresse da 325mg di aspirina alla settimana è associato a una riduzione del 50% dell'incidenza di questo tumore.

Gravidanza: l'uso dell'aspirina dovrebbe essere assolutamente evitato nel terzo trimestre di gravidanza, anche perché potrebbe causare la chiusura prematura del dotto arterioso di Botallo.

DERIVATI DELL'ACIDO PROPIONICO nell'artrite reumatoide,- IBUPROFENE (Moment): viene utilizzato come anti-infiammatorio per osteoartrosi, periartriti, lombalgie, sciatalgie, dolori mestruali. Ha bassa gastrolesività.

DERIVATI DELL'ACIDO ACETICO - INDOMETACINA (Metacen): è dotato di una potente azione anti-infiammatoria, è tossico, ma più efficace dell'aspirina. Viene utilizzato nella terapia dell'artrite reumatoide, della spondilite anchilosante, dell'osteoartrite dell'anca e della gotta, non viene utilizzato come analgesico.

Dettagli
A.A. 2020-2021
53 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicolaspatriarca00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia generale e speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Lippolis Laura.