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Antibiotici chinolonici

NORFLAXACINA. Ha attività contro i gram - e viene utilizzato per le infezioni delle vie urinarie. La sua diffusione tessutale è ancora da ottimizzare.

OFLOXACINA-ENOXACINA. Ha attività contro i gram -. È in grado di raggiungere tutti i tessuti e quindi sono utilizzate per tutte le infezioni.

CIPROFLOXACINA. È attivo contro i meticillino-resistenti.

SPARFLOXACINA. Fa parte della IV generazione. È attiva anche contro i gram +. È il farmaco di prima scelta nelle infezioni delle vie respiratorie, insieme a β-lattamine ad ampio spettro. Presenta una scarsa interazione con altri farmaci. Provoca fototossicità e modifica l'intervallo QT; dunque è controindicato per chi ha cardio-patie.

TROVAFLOXACINA. È tra i chinoloni a maggior spettro d'azione, tanto è che agisce anche sugli anaerobi. Inoltre, presenta una lunga emivita.

NOVOBIOCINA. È un antibiotico associato ai chinoloni, infatti inibisce la DNA-girasi.

Ha un ampio spettro d'azione, avendo attività anche sui gram + e la MIC per questi ultimi è bassa. Può dare fenomeni di resistenza di tipo cromosomiale. Viene assorbita a livello GI. Le concentrazioni fecali sono elevate, dato che si ha ricircolo enteroepatico. Si distribuisce nei tessuti in misura inferiore ai livelli ematici. Eliminazione prevalentemente epatica.

Tra gli effetti collaterali abbiamo reazioni allergiche, rari disturbi gastrointestinali. Viene utilizzata per infezioni stafilococciche e per infezioni urinarie da proteus e da entero-cocchi.

1046) Antimicotici

Le micosi sono infezioni prodotte da patogeni eucarioti in quanto presentano un funghi, nucleo e possiedono i mitocondri e dei ribosomi simili a quelli umani. Tutto ciò comporta una tra ed quindi risulta difficile trovare dei farmaci che presentano un'elevata selettività; inoltre, sono dotati di poli- (come micobatteri della TBC),

ciò comporta diverse fasi infettive su siti differenti. Si riproducono asessualmente per mezzo di spore. Si presentano come muffe o lieviti (dimorfismo). Seppur risulti difficile trovare un target, le infezioni fungine sono meno preoccupanti di quelle batteriche poiché l'azione dei farmaci è più efficace. La presenza di commensalità tra funghi e il nostro organismo è particolarmente visibile in caso di immunodepressione; ad esempio, la candidosi è un fenomeno che si sviluppa raramente in casi di corretto funzionamento del sistema immunitario. La presenza del sistema immunitario fa sì che le infezioni fungine non siano spesso sistemiche quanto piuttosto locali. Le più comuni si sviluppano nella cute e nelle zone epidermiche; grazie alla presenza delle cellule di Langherhans, lo strato corneo non è raggiungibile. Le infezioni da funghi possono colpire tutti, senza distinzione di sesso ed età. La loro crescita èfortemente dipendente dall'igiene e dall'umidità; è favorita da temperature elevate, umidità e pH neutro, condizioni che talvolta si ritrovano proprio sulla nostra pelle. Le probabilità di sviluppare micosi cutanee aumentano notevolmente in chi frequenta spesso ambienti con elevata promiscuità, quali spogliatoi. Accanto a queste problematiche meno gravi, ci sono le micosi profonde (sistemiche) di funghi che non danno necessariamente luogo ad infezioni cutanee (es. aspergillosi); tali infezioni sono comunque meno diffuse. Gli ambienti con muffe possono determinare infezioni delle vie aeree. Le micosi nei grandi obesi si verificano in zone bloccate dalle pliche cutanee in cui si hanno escoriazioni; generalmente si sviluppano negli arti inferiori dove si può osservare la presenza di un linfedema (che deriva dall'incapacità di drenare correttamente la linfa). Le micosi più comuni sono: - è un'infezione checolpisce prevalentemente chi indossa molto Piede d'atleta: spesso scarpe con la suola di gomma, che non lasciano traspirare sufficientemente il piede;
- è un'infezione dovuta alla Candida, un fungo che fa parte della normale Candidosi: microflora cutanea e che diviene patogeno solo quando si rompe l'equilibrio tra l'aggressività del fungo e i meccanismi di difesa del nostro organismo. Colpisce, infatti, le aree danneggiate dall'umidità come le pieghe delle ascelle, dell'inguine e delle mammelle. Diventa dolorosa quando causa la formazione di ragadi;
- candidosi gravi in cui ha un'infezione sistemica plasmatica, tipica degli Candidemie: immunodepressi e malati d'AIDS in cui le infezioni funginee colpiscono anche il SNC;
- è dovuta al Pityrosporum ovale, un componente della micro- Pityriasis versicolor: flora cutanea, presente nella maggioranza degli adulti. Si localizza per lo più nel collo, negli arti superiori e nella parte.

superiore del tronco, dove forma chiazze ipo-Hanno durata lunga nel tempo, in quanto arriv nello strato corneo. Primacromiche.di essere certi dell’eliminazione del fungo occorre attendere circa 28 giorni (tempodi desquamazione dello strato corneo). Il prurito è raro e compare solo quando si èaccaldati.v Antimicotici polimericiAmfotericina B e Nistatina.Antimicotici utilizzati soprattutto per micosi siste-miche.Presentano un anello macrolidico chiuso da un lat-tone ciclico.Il loro è influenzato dall’anfo-meccanismo d’azionetericità: le due molecole sono in grado di interagirecon le membrane cellulare funginee e si organizzanoin dimeri o trimeri per creare dei pori artificiali sullamembrana. La parte interna dei pori è la zona idrofi-lica del farmaco, la quale garantisce un passaggio di soluti polari che diminuiscono l’osmo-larità e inducono la morte della cellula.L’attività della amfotericina è

più spiccata in quanto ha uno spettro d’azione più ampio: agisce contro la candida albicans ed altri tipi, Cryptococco Neoformans che dà origine a infezioni cerebrali, miceti dimorfi, Aspergillus; in genere, agisce su una grande quantità di patogeni anche sistemici.

Sono somministrati per via endovenosa (spesso lentamente) poiché si raggiunge più rapidamente il picco ematico rispetto la somministrazione per via OS (dopo 1 ora e si mantiene tale fino a 6-8 ore). Il 20% del farmaco viene eliminato per via biliare, mentre l’eliminazione renale, che si fa carico del restante, è lentissima. Presenta un’emivita lunga, fino a 15 giorni dopo somministrazione.

Il problema è la tossicità, soprattutto quella (segni di albuminuria, cilindruria, modificazioni della diuresi, azoturia) legato a vasocostrizione ischemica corticale cui segue la caduta della capacità filtrante glomerulare. L’associazione

Con 5-fluorocitosina riducendola dose di amfotericina B, ne riduce la tossicità. Oggi ci sono meno problemi perché c'è un'ampia disponibilità di farmaci come chinocan-dide o dei derivati imidazolici che dimostrano un'attività venti volte superiore rispetto ai precursori (gli imidazoli). Le micosi profonde risultano essere aumentate dal punto di vista epidemiologico e spesso si assiste ad un aumento della resistenza fungina. Derivati imidazolici Il loro meccanismo d'azione si basa sull'inibizione della conversione di lanosterolo in ergosterolo (catalizzata dalla 14-α-demetilasi); vanno quindi ad interferire con la biochimica della membrana cellulare inducendo alterazioni morfo-funzionali: incapacità di separazione di cellule in gemmazione, formazione di rugosità e vescicole di membrana. Si è notato che è ampia ed efficace l'attività nei confronti dei funghi che causano dermatomicosi (Candida,Cryptococco Neoformans). Alcuni di questi sono il l'econazolo, il clotrimazolo, miconazolo, fluconazolo, ketoconazolo e ossiconazolo. Vengono usati per infezioni cutanee ed infezioni profonde in candidemie, micosi sistemiche da Histoplasma capsulatum e nella profilassi antifungina per pazienti affetti da AIDS. Data la loro buona solubilità, possono essere somministrati per via orale o per via endovenosa tramite infusione lenta. Non penetrano bene la barriera ematoencefalica. Il metabolismo è epatico e la posologia per via topica è diversa dalle altre vie. Gli effetti collaterali sono collegati a sintomi gastroenterici, iperlipidemie, tromboflebiti (allergie scaturite dall'eccipiente usato per solubilizzare il derivato imidazolico in acqua ad es. surfattanti). Terapie prolungate possono ridurre testosterone e cortisolo per inibizione della steroidogenesi, provocando ginecomastia, oligospermia. Danno luogo a epatotossicità. È sconsigliata la

  1. Somministrazione contemporanea di questi farmaci con anticoagulanti, poiché ne potenzia l'effetto.
  2. Derivati allilaminici:
    • Sono farmaci che contengono l'allilamina come gruppo caratterizzante.
    • Inibiscono la sintesi di ergosterolo, l'enzima inibendo squalene 2,3-epossidasi.
    • Ampia ed efficace l'attività nei confronti dei funghi che causano dermatomicosi (Candida, Cryptococco Neoformans), mentre lieviti e muffe sono meno sensibili.
    • Provoca accumulo nella cute, unghie, tessuto adiposo; inoltre polmoni, reni, fegato.
    • Presentano una modesta tossicità ed inferiore rispetto i derivati imidaziolici. Provocano reazioni allergiche, cefalee e si ha qualche raro caso di nefrotossicità.
  3. TERBINAFINA:
    • Ha attività selettiva contro funghi ma non contro le muffe.
    • Farmaco di prima scelta per le onicomicosi che richiedono un trattamento sistemico: la parte esterna dell'unghia è raggiunta, ma non la radice, quindi la somministrazione

topicaungueale non basta. Una vota permeata la radice dell'unghia, la progressiva ricrescita ga-rantisce la diffusione verso l'esterno.

GRISEOFULVINA. Interferisce con l'assemblaggio dei microtubuli ed altera l'accrescimento delle ife (cellule funginee che producono filamenti). È disponibile per uso sistemico ed è somministrato oralmente. Il metabolismo è epatico ed il farmaco è escreto dal rene. La distribuzione è buona ed estesa a tutti i tessuti; permane negli strati superficiali del derma e viene portato in superficie dal turnover cellulare.

FLUCITOSINA. Farmaco antimetabolita. Blocca la formazione della citosina e della timidina, precursori del DNA. Usata per uso sistemico ed orale, il metabolismo è assai ridotto ed il farmaco è escret

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A.A. 2019-2020
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvialebon_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia generale e farmacoterapia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Sestili Piero.