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MEC AUC (concentrazione minima efficace del farmaco nel sangue)

(area under the curve) è importante per valutare la biodisponibilità di un farmaco e per determinare la biodisponibilità relativa e quindi la bioequivalenza di due forme farmaceutiche diverse.

Due forme farmaceutiche sono bioequivalenti se hanno identica AUC, stesso tmax (tempo necessario per raggiungere il valore di picco) e stessa Cmax (massima concentrazione ematica). Se questi due parametri non sono uguali non sono bioequivalenti, quindi avranno diversa biodisponibilità e diverso effetto terapeutico.

VOLUME DI DISTRIBUZIONE:

È il processo in cui il farmaco lascia il torrente circolatorio e entra nell'interstizio o nelle cellule, regolato dal flusso ematico tessutale.

A) Flusso ematico: La distribuzione varia a seconda del grado di gittata cardiaca verso i vari organi, al cervello e al cuore è più veloce, invece ai muscoli è media e ridotta nel grasso.

DISTRIBUZIONE

DIFFERENZIATA. E nello scheletro=tiopentale[Il è un anestetico che si accumula nel tessuto adiposo e consente il prolungamento dell'effetto, nel cervello raggiunge la concentrazione massima, in un minuto dal cervello passa al flusso ematico e al tessuto adiposo che si lega poco con questo farmaco, che in seguito a più somministrazioni ravvicinate, a causa della rapida insorgenza e della rapida scomparsa si accumula nel tessuto adiposo. Per la rapida RIDISTRIBUZIONE in siti in cui non esplica un effetto farmacologico può diventare un farmaco a LUNGA DURATA DI AZIONE.]

B) PERMEABILITÀ CAPILLARE = è determinata dalla struttura del capillare e dalle caratteristiche chimico-fisiche del farmaco. Un endotelio senza pori, come il SNC, determina uno scambio minore, al contrario uno con i pori, come il fegato e l'intestino, determina uno scambio rapido. In presenza di meningite la barriera si disgrega e permette la permeabilità di sostanze

Che prima sicuramente non potevano passare. I farmaci riescono a passare facilmente la barriera placentare, esponendo il feto all'effetto di esso.

Grado di legame con le proteine= un farmaco legato non attraversa le barriere, soprattutto alle (nel fegato) che permette tanti legami ma a bassa affinità, una molecola di farmaco si può legare alla proteina, ma anche più di una (alta capacità).

C'è competizione tra i farmaci per il legame, quando un farmaco di classe I (legato per la maggior parte alla proteina) va in competizione con uno della classe II, viene spiazzato (occupa il sito dove prima c'era il I), quindi questo si libera completamente. (Es. anticoagulante con aspirina).

Attraverso il "volume di distribuzione" si può interpretare la capacità di ciascun farmaco di distribuirsi di più o di meno nell'organismo.

Il Vd riflette la quantità di farmaco che rimane nel sangue dopo

Il suo assorbimento: più farmaco nel sangue, minore il volume di distribuzione, meno farmaco nel sangue, maggiore il volume di distribuzione. La concentrazione all'interno del compartimento vascolare è rappresentata dalla quantità totale di farmaco somministrata divisa per il volume in cui esso si distribuisce.

- C = concentrazione plasmatica del farmaco

- D = quantità totale del farmaco nell'organismo

Determinazione del Volume di Distribuzione (VD) Vd = D / C: Più la concentrazione plasmatica di un farmaco è elevata rispetto alla dose iniziale, più il valore numerico del Vd sarà piccolo ad indicare che il farmaco ha un basso volume di distribuzione. Al contrario, una bassa concentrazione plasmatica rispetto alla dose, indicherà che il farmaco si è distribuito in altri distretti dell'organismo e sarà dotato di un alto volume di distribuzione.

Gli acidi deboli hanno un basso volume di distribuzione.

mentre le basi deboli hanno Vd elevati. Infatti, i farmaci legati a proteine rimangono nel sangue e quindi hanno un Vd basso, i farmaci liposolubili, che si accumulano nel tessuto adiposo hanno alti livelli di Vd. Esistono diversi tipi di compartimenti nel corpo umano, di conseguenza esisteranno diverse modalità di assorbimento, distribuzione e eliminazione del farmaco. Può esistere solo un compartimento centrale o due compartimenti: uno centrale e uno secondario, centrale. L'assorbimento e l'eliminazione passa sempre da quello centrale. La penetrazione del farmaco in un compartimento dipende dal suo volume di distribuzione. METABOLISMO: I farmaci dopo essersi distribuiti e aver esercitato il loro effetto vengono eliminati attraverso i reni, i polmoni e il fegato. Quest'ultimo tramite enzimi ha il compito di trasformare i farmaci liposolubili in composti idrosolubili, così da facilitarne l'escrezione tramite via renale, questa via metabolica.

La modificazione strutturale rappresenta invece per l'escrezione il farmaco non subisce nessuna trasformazione. Le biotrasformazioni possono formare prodotti inattivi o prodotti attivi, tra cui le trasformazioni in profarmaci, che sono farmaci che sono inattivi inizialmente ma in seguito alle trasformazioni che subiscono all'interno dell'organismo diventano attivi.

Nella maggior parte delle situazioni cliniche la velocità del metabolismo di un farmaco è direttamente proporzionale alla concentrazione del farmaco libero e quindi segue una cinetica di primo ordine (con dosi basse). A dosi elevate il metabolismo del farmaco è di ordine 0, cioè costante e indipendente dalla dose del farmaco.

Nella cellula la maggior parte dell'attività metabolizzante di fase I (di demolizione) avviene nel reticolo endoplasmatico, invece, quello di fase II (di coniugazione) nel citoplasma. Queste fasi possono essere indipendenti l'una dall'altra oppure

enzima, ma quando il farmaco viene eliminato, l'attività enzimatica torna alla normalità. La fase I della biotrasformazione coinvolge principalmente l'enzima Citocromo P450, che catalizza diverse reazioni di ossidazione, riduzione e idrolisi. Queste reazioni rendono i farmaci più idrosolubili e pronti per la fase II. La fase II della biotrasformazione coinvolge principalmente reazioni di coniugazione, in cui i farmaci vengono legati a molecole endogene come glucuronidi, solfati o amminoacidi. Queste reazioni rendono i farmaci eliminabili attraverso le urine o la bile. Un esempio di farmaco che subisce biotrasformazione è il paracetamolo. Viene metabolizzato a livello epatico attraverso la coniugazione con solfati e successivamente eliminato con le urine. Tuttavia, un sovradosaggio di paracetamolo può causare insufficienza epatica fatale. È importante notare che il metabolismo dei farmaci può essere influenzato da vari fattori come l'età, il sesso e la presenza di patologie. Inoltre, alcuni farmaci possono agire come inibitori o induttori degli enzimi coinvolti nella biotrasformazione, portando a interazioni farmacologiche e possibili effetti positivi o dannosi.

enzima.Specificità: l'effetto specifico non si manifesta a carico di enzimi diversi da quello interessato.

Induzione: processo lento che richiede 2-3 settimane, dipende dalla velocità della sintesi proteica. È un aumentata sintesi dell'enzima.

Le interazioni tra farmaci possono essere positive, se aumentano l'effetto terapeutico, e negative se accade il contrario e aumenta la tossicità.

ELIMINAZIONE: Un farmaco può essere eliminato dopo la sua trasformazione, quindi dopo il metabolismo ed attraverso i metaboliti (qualsiasi prodotto terminale o intermedio del metabolismo).

I farmaci in forma polare sono più facilmente eliminabili, quelli liposolubili vengono riassorbiti passivamente e rimessi in circolo. La via più importante e frequente è il rene, dalla quale vengono eliminate le sostanze idrosolubili.

L'eliminazione tramite le URINE comporta tre passaggi:

Filtrazione glomerulare= capillari glomerulari

le molecole

attraversa il fegato e viene escreto nelle feci attraverso la bile. Questo tipo di escrezione è importante per i farmaci che vengono metabolizzati nel fegato e successivamente eliminati dal corpo. Escrezione tramite polmoni= alcuni farmaci possono essere eliminati attraverso i polmoni durante la respirazione. Questo tipo di escrezione è importante per i farmaci che sono volatili o che possono essere convertiti in composti volatili. Escrezione tramite ghiandole sudoripare= alcune piccole quantità di farmaci possono essere eliminate attraverso le ghiandole sudoripare della pelle durante la sudorazione. Escrezione tramite latte materno= alcuni farmaci possono essere escreti nel latte materno durante l'allattamento. Questo tipo di escrezione è importante da considerare nelle donne che assumono farmaci durante l'allattamento. In conclusione, l'escrezione dei farmaci può avvenire attraverso diversi organi e sistemi del corpo umano. È importante considerare questi meccanismi di eliminazione durante la somministrazione e la gestione dei farmaci per garantire una corretta eliminazione e minimizzare gli effetti indesiderati.può essere legato a proteine plasmatiche, riducendo così la sua disponibilità per l'eliminazione. La clearance renale rappresenta la velocità con cui il farmaco viene eliminato attraverso i reni. La clearance polmonare indica la velocità con cui il farmaco viene eliminato attraverso i polmoni, principalmente per farmaci volatili. La clearance epatica rappresenta la velocità con cui il farmaco viene eliminato dal fegato. Altre vie di eliminazione possono includere la bile, la saliva e altri fluidi corporei. La farmacocinetica clinica fornisce una relazione quantitativa tra la dose di un farmaco e il suo effetto. È uno strumento che consente di interpretare le misurazioni delle concentrazioni di farmaci nei fluidi biologici. La clearance totale rappresenta il volume di plasma completamente liberato dal farmaco. È la somma delle clearance renale, polmonare, epatica e di altre vie di eliminazione. La clearance sistemica rappresenta la velocità di eliminazione del farmaco dall'intero organismo in rapporto alla concentrazione della forma libera del farmaco stesso. È importante notare che i valori di clearance possono variare notevolmente da quelli teorici a causa di fattori come la penetrazione del farmaco nei globuli rossi o il legame alle proteine plasmatiche, che riducono la disponibilità del farmaco per l'eliminazione.quando una parte del farmaco sifissa all'organo in esame

DOSE SINGOLA: dose somministrata singolarmente e non ripetuta prima dello smaltimento della dose stessa.

INFUSIONE CONTINUA: somministrazione lenta e costante per raggiungere un equilibrio tra farmaco introdotto e farmaco eliminato.

SOMMINISTRAZIONE MULTIPLA: somministrazione di dosi discrete non ancora eliminate (le dosi si sovrappongono parzialmente).

"WASHOUT" (SMALTIMENTO) per "washout": si intende il tempo necessario perché un farmaco comunque somministrato sia eliminato.

FARMACODINAMICA Studia effetti dei farmaci e i meccanismi con cui si provocano questi effetti (quindi l'interazione con il sito d'azione).

Studiare i meccanismi con cui un farmaco induce effetti servono per una migliore terapia del paziente, evitare effetti indesiderati, trovare il farmaco più adatto.

Dettagli
A.A. 2019-2020
19 pagine
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher stefanosallemi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Adami Maristella.