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IMMUNOMODULATORI
Il sistema immunitario ci protegge da agenti esterni.
IMMUNITA’ INNATA: Sistema immediato e aspecifico rapido che non coinvolge i linfociti T e B ma Macrofagi,
complemento…
IMMUNITA’ ACQUISITA: Ritardata, specifica, fa si che ad una riesposizione dell’agente ci sarà un’immediata
risposta (è il principio dei vaccini).
La risposta vede l’esposizione di un antigene (molecole di solito proteiche riconosciute come non self). Essi
devono avere una massa critica per generare una risposta. Domini: epitopi.
Esposizione Riconoscimento Presentazione da APC ai Linfo T che lo devono riconoscere Diventano T
specifici.
Linfo B sono le plasmacellule che producono gli anticorpi. Il complesso antigene anticorpo viene poi
eliminato.
Terapia immunosoppressiva
Trapianto d’organo
Nel 1967 c’è stato il primo trapianto di cuore.
Scatena il rigetto:
• Immediato e superacuto: avviene sul tavolo operatorio (come se il soggetto avesse già visto degli
antigeni dell'organo trapiantato) per esempio nei soggetti politrasfusi.
• Nell’arco di giorni o settimane.
• Dopo mesi o anni.
L'organo ha antigeni che vengono riconosciuti e attivano i linfociti che raggiungono l'organo e si attiva una
risposta anticorpale contro proteine importanti per la vita dell'organo.
Farmaci
I farmaci immunosoppressivi hanno permesso di fare trapianti.
Azatioprina è un antimetabolita antitumorale. Inibisce la proliferazione cellulare dei linfociti e il paziente in
terapia è immunosoppresso.
Ciclosporina e anticorpi monoclonali: agiscono sull'attivazione dei linfociti o sulla loro proliferazione.
Riconoscimento antigene
I linfociti nascono dal timo e dal midollo osseo e poi stanno nei linfonodi. Usano S1P e il suo recettore per
muoversi (S1P è uno sfingolipide) più altri fattori chemiotattici. FTY720 modula il movimento dei linfociti.
Agisce su S1P e tiene i linfociti T nei linfonodi. È però stato bloccato.
ANTICORPI ANTILINFOCITI
Parametro di efficacia e la sopravvivenza dell'organo e la sopravvivenza del paziente che spesso volentieri
coincidono (end point).
Parametro di attività: conta dei linfociti.
Attivazione linfociti T
APC attiva segnali intracellulari con fattori trascrittivi: NFκB, AP-1, NFAT che fanno l'interleuchina 2 e il suo
recettore.
GLUCOCORTICOIDI
Il complesso glucocorticoide-recettore aumenta l'espressione di IkB, bloccando quindi l'attivazione di NFkB,
cosa che porta ad aumentata apoptosi delle cellule attivate.
CICLOSPORINA-TACROLIMUS
Ciclosporina:
è un peptide ciclico di 11 aminoacidi non naturali di origine fungina, ed è l'unico peptide che viene
somministrato per os.
Legano proteine della famiglia delle immunofiline e inibiscono la Calcineurina bloccando NFAT e NFκB.
La ciclosporina forma un complesso con la ciclofilina, una proteina recettoriale citoplasmatica presente nelle
cellule bersaglio. Questo complesso si lega alla calcineurina, inibendo la defosforilazione Ca2+ dipendente
della componente citosolica del fattore
di trascrizione NFAT.13 Quando questa
componente del NFAT
viene defosforilata, trasloca nel nucleo
ove forma un complesso con i
componenti necessari per l'attivazione
completa delle cellule T,
producendo transattivazione dei geni
dell'IL-2 e di altre linfochine. L'attività
enzimatica della calcineurina è inibita in
seguito a un'interazione fisica con il
complesso ciclosporina/ciclofilina.
Questo porta al blocco
della defosforilazione del NFAT; così
il componentecitoplasmatico di NFAT
non entra nel nucleo, la trascrizione
genica non viene attivata e i linfociti T
non possono rispondere a specifici
stimoli antigenici, quindi è bloccata la loro crescita e differenziazione IL-2-dipendente.
La ciclosporina aumenta inoltre l'espressione del fattore di crescita trasformante b (TGF-b), un potente
inibitore della proliferazione delle cellule T indotta da IL-2 e della formazione di linfociti T citotossici (CTL).
Può provocare tossicità al fegato, al rene e iperplasia gengivale.
La finestra terapeutica (intervallo tra le due dosi: efficace e tossica) è bassa (rapporto tra dose efficace e
dose tossica è l’indice terapeutico). C'è una relazione dose risposta, ma una dose superiore ai 6 mg per Kg
può far perdere la risposta e peggiorare.
Tacrolimus:
è efficace tanto quanto la ciclosporina e in termini di rigetto sono paragonabili. La tossicità non è purtroppo
migliore del farmaco precedente.
Il tacrolimus si lega a una proteina intracellulare, la proteina-12 di legame del FK506 (FKBP-12),
una immunofilina strutturalmente correlata alla ciclofilina.
Si forma poi un complesso tra tacrolimus-FKBP-12, calcio, calmodulina e calcineurina, che inibisce
l'attività fosfatasica della calcineurina.
Proliferazione linfociti
AZATIOPRINA-CICLOFOSFAMIDE
Ciclofosfamide e clorambucile vengono usati nel trattamento della sindrome nefrosica infantile, come pure
per trattare diverse neoplasie. La ciclofosfamide è anche largamente usata per il trattamento del
lupus eritematoso sistemico grave. La leflunomide è un inibitore della sintesi dellepirimidine indicato per il
trattamento degli adulti con artrite reumatoide. Il farmaco inibisce la diidroorotato deidrogenasi nella via
sintetica de novo delle pirimidine.
Sono specifici per le cellule prolifera, per i linfociti T.
MOFETIL MICOFENOLATO-MIZORIBINA
SIROLIMUS-EVEROLIMUS
Bloccano mTOR (il target per la Ripamicina), una proteina identificata proprio grazie al farmaco ed è stabile
per la proliferazione dei linfociti.