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FARMACODINAMICA
Studia come i farmaci agiscono, quindi i meccanismi di azione.
I farmaci imitano o contrastano le azioni dei neurotrasmettitori, oppure imitano il comportamento
degli ormoni o bloccano.
Quando un farmaco imita o contrasta l’azione di un neurotrasmettitore
Definizione di recettore: macromolecole o insieme di macromolecole cellulari deputate alla
trasmissione di un segnale chimico tra le cellule ed all’interno di esse.
L’interazione tra sostanze endogene ed esogene ed i loro recettori è responsabile…
La maggior parte dei farmaci ha azioni mediate da recettori.
Abbiamo inoltre farmaci che modificano i rapporti di equilibri esistenti tra componenti di liquidi
organici, farmaci che interagiscono direttamente con substrato vivente. (non recettoriali)(es.
maalox)
N.b. il farmaco si deve legare in forma stereospecifica al suo recettore, il quale a sua volta attiva
una cascata di azioni.
Definizione di ligando: molecola che interagisce con un recettore.
Ad esempio esistono recettori per gli oppioidi e cannabinoidi poiché sono sostanze gia prodotte
dal nostro organismo.
Esistono ligandi agonisti che attivano il recettore e ligandi antagonisti che impediscono l’attivazione
del recettore, sostituendo il ligando endogeno, non danno una risposta sulla curva poiché non
fanno accadere nulla. Inoltre esistono anche agonisti parziali ,che non saturano mai sulla curva
dose-risposta.
Gli agonisti dunque legano e attivano il recettore, un recettore può legare diversi agonisti, la curva
dose-risposta per ciascun agonista può differire(può saturarsi ed è reversibile). Il concetto di curva
dose-risposta è alla base della farmacologia moderna, ci da informazione sulla quantità di dose
che dobbiamo somministrare per avere la risposta desiderata.
Finestra terapeutica:ci da un idea di quanto è sicuro il farmaco, più è grande, più sono distanti le
curve degli effetti, più è sicuro il farmaco.
PRECLINICA IN VITRO
Prove dell efficacia di un composto:
come funziona?
Su quali recettori agisce?
Quali parametri fisiologici vengono alterati?
Test per definire il profilo farmacologico
Esistono varie prove:
a LIVELLO MOLECOLARE : legame ai recettori,legame ad enzimi, citocromo P450(famiglia di
enzimi epatici)
a livello cellulare:Si testa il farmaco prima su un gruppo di cellule in vitro,poi sui tessuti isolati
Binding recettoriale: questi esperimenti ci dicono se una molecola si lega o meno ad un recettore,
ci è utile nella costruzione della curva di biding(logaritmica semiquantitativa) ma non ci dice nulla
sulla natura agonista o antagonista della molecola.
Ripetiamo questo esperimento per ogni famiglia di recettori.ad esempio la valeriana (nota per le
proprietà soporifere) agisce (come già sappiamo) sui recettori di GABA-A.
Quindi si preparano 3 provette con corteccia celebrale di ratto e benzodiazepina(marcata con il
trizio radioattivo), queste vengono centrifugate ad alta velocità, La benzodiazepina non marcata si
aggiunge nella provetta numero 2 e 3 , la num 1 e la 3 vengono usate come controllo. Una volta
raggiunto l’equilibrio tra bdz marcata e non marcata, si misura la radioattività per stabilire l’affinità
del bdz per i recettori gaba-a.
EC50 ci dice qual è la concentrazione alla quale sono legati il 50% dei recettori, lo usiamo per
confrontare sostanze con proprietà uguali.
La differenza tra curva di biding e curva dose risposta risiede nel fatto che la seconda misura la
risposta del tessuto al farmaco testato, la prima invece da solo informazione sul numero di recettori
legati.
Dopo l’esperimento del biding si ricorre al Sistema dell’organo isolato: tecnica che consiste nello
studio di un organo o tessuto prelevato da un organismo, l’organo viene prelevato subito dopo il
sacrificio dell’animale e posto in un opportuna soluzione salina,ossigenata e pre-riscaldata alla
temperatura corporera, l’organo viene immerso in una macchina che da sostanze nutritive
all’organo(glucosio,Sali,fostati e carbonati e ossigeno).l’organo continua a vivere in questa
soluzione, aggiungiamo il farmaco da studiare, questa macchina traduce la risposta dell’organo in
impulsi elettrici, cosi possiamo capire se il ligando se un agonista(avremo una risposta) o un
antagonista (non da risposta,ricorriamo alla controprova, quindi aggiungiamo un ligando agonista
noto, esso non funzionerà e ci confermerà che il farmaco è un antagonista). Se effettuiamo più test
possiamo ottenere proprio la curva dose-risposta.
Può capitare (specie per i composti naturali) che non conosciamo tutte le molecole attive, quindi
non possiamo usare un semplice marcatore, non abbiamo dati analitico-quantitativi, come ad
esempio l’eparina(che non ha una curva dose-risposta fissa).
Per questi composti si usa la titolazione biologica U.I.(unità internazionale)
E’ importante per poter definire un range di dosi entro cui un composto svolga i suoi effetti in
maniera costante.
Esistono dunque campioni internazionali, del quale sappiamo la curva dose-risposta (calcolata su
più aliquote di SOLUZIONE). Questa curva poi si rapporta con una curva dose risposta ottenuta
dal composto ignoto, ci viene dato, tramite calcoli matematici, un fattore di conversione (u.i).
Approcci alla scoperta di un composto …..
Serendipità:scoperta casuale, come la penicillina di Fleming.
Metodi razionali: Studio accurato della fisologia e fisiopatologia,individuazione di un target
biologico,sintesi di composti disegnati per quel bersaglio. scoperta dei sulfamidici, antiinfiammatori
selettivi per la cox.
Random screening: consiste nel condurre prove farmacologiche su un numero di composti per
osservare qualche attività,si parte da 400000 prodotti, 1:10000 circa è potenzialmente utile alla
terapia, su questo principio sono nate le benzodiazepine.
Chimica combinatoriale:vengono utilizzate collezioni di building blocks combinati tra loro in
maniera casuale, utilizzando reazioni semplici e facilmente automatizzabili.molto più veloce del
random screening
Drug design
I farmaci vengono “disegnati” sul recettore o sul bersaglio biologico, il recettore viene considerato
statico, si usa la cristallografia a raggi x per fotografare il recettore (in 3D), cosi da poter capire
come costruire la molecola per attivare il recettore specifico(per far si che si lega il più possibile
stabilmente al recettore).
Studio di molecole antidepressive
Saggi biologici per la valutazione di specifiche alterazioni neurochimiche:
-test antagonismo reserpina/tetrabenazina
-potenziamento risposta all’amfetamina
Modelli di stress:
-test del nuoto forzato
-place conditioning
-comportamento indifeso acquisito
Modelli di separazione:
-vocalizzazioni ultrasoniche nel ratto neonato
Modelli di lesione
-disturbo….
Modelli di auto somministrazione (per capire se crea dipendenza)(si da la possibilità all animale di
scegliere tra cibo ee sostanza)
Test NOR (novel object recognition test)
Serve per capire se una sostanza influenza la memoria di riconoscimento. Viene fatto in presenza
di una piccola luce, poiché il topo si sente a suo agio al buio, così l’ansia non influenza la sua
memoria; si fa in un arena circolare dove un animale da laboratorio, che si troverà a contatto con 2
oggetti identici, per un lasso di tempo che varia da 1-10 min, rl’animale riconoscerà i due oggetti,
l’animale viene poi portato via, mentre l’animale è fuori si sostituisce uno dei due oggetti con un
oggetto diverso.Normalmente l’animale esplorare nel secondo trial l’oggetto nuovo. Se all’animale
somministro una sostanza che altera la sua memoria, può succedere che esso non ricorda
l’oggetto e torna ad esplorarlo nel secondo trial.
Nel secondo trial si misura il tempo che l’animale dedica all’oggetto vecchio e quanto a quello
nuovo, si rappresenta in un istogramma.
Il tempo che intercorre tra i 2 trial (detto intertrial) si può variare per capire se la sostanza agisce
sulla memoria a breve termine o a lungo termine.
Test open field
Test simile al NOR, serve per capire se l’animale ha o non ha problemi di locomozione dopo la
somministrazione di una sostanza x , si contano i movimenti che l’animale fa.
Studi su molecole antidepressive
Forced swim test (approfondimento): l’animale può fare 3 cose: restare immobile (di solito lo fa
dopo qualche minuto che viene immerso nel cilindro),nuotare(normalmente lo fa immediatamente)
o arrampicarsi (idem).
Se l’animale prova le due opzioni di nuotare e arrampicarsi, nella seconda parte del test resta
immobile, perché stanco o rassegnato. Dopodiché si preleva l’animale, gli si somministra la
sostanza x, lo mettiamo in gabbia per 24h, poi viene messo nel cilindro per 1/3 del tempo del test
del giorno prima, di solito 5 min e 15 min rispettivamente. L’animale (se la sostanza antidepressiva
funziona), torna a comportarsi nel modo in cui ha fatto il giorno prima, ovvero tenta di nuotare e
uscire dal cirlindro, altrimenti rimarrà la maggior parte del tempo fermo.
Elevated plus maze test
Due delle 4 braccia del + sono coperte da plexiglas, è sopraelevato , serve per testare le sostanza
ansiolitiche e/o ansiogene.viene solitamente accoppiato al test open field per capire se la sostanza
altera il movimento.viene fatto a luce piena perché i topi si sentono minacciati dalla luce, diventa
inquieto, per metterlo in una situazione più ansiogena.
Inizialmente l’animale inizia ad esplorare le braccia , poi si rifugia in una delle due braccia con le
pareti laterali (in condizioni normali) per il resto del tempo.
Se a questo animale somministro una sostanza ansiolitica, passerà più tempo nelle 2 braccia
aperte, viceversa, se somministro una sostanza ansiogena, l’animale passerà ancora più tempo
nella parte chiusa.
Per misurare l’ansia dell’animale posso registrare le sue “grida” (ultrasonic
vocalisation),ovviamente queste vocalizzazioni aumentano all’aumentare dello stato d’ansia
dell’animale. E’ una misura molto importante che posso applicare a tutti i test descritti fino ad ora.
Eleveted zero maze
Simile al plus maze, lo scopo è simile, concettualmente è la stessa cosa, l’unica differenza consta
nel fatto che qui l’animale è obbligato a prendere immediatamente una scelta, è anche mosso
tramite dei piccoli motori.
Morris water maze
Simile all’open field, si traccia il percorso che il topo fa a nuoto, nella tinozza vi è una piattaforma
non immediatamente visibile al topo.
Passive avoidance test:si basa su uno stimolo avversivo.
Vi &egrav