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FARMACOGNOSIA

La farmacognosia è la branca della farmacologia che si occupa dello studio dei farmaci ("droghe") di natura animale o vegetale a cui si sono ispirati i farmaci di sintesi. Droga: ogni preparazione naturale (vegetale o animale) contenente principi attivi. Droga vegetale: parte della pianta utilizzata come medicamento o per l'estrazione di sostanze medicamentose. Principi attivi: possono essere il principio di prodotti di sintesi chimica farmaceutica (vengono aggiunti gruppi funzionali). Fitocomplesso: insieme dei principi attivi della droga vegetale. Da alcune piante viene estratto solo un principio attivo, che ha una funzione ben precisa e che viene usato in clinica. FARMACOLOGIA: Studio degli effetti delle sostanze chimiche (farmaci, nutrienti, agenti tossici e xenobiotici in generale) sulle funzioni degli esseri viventi. (xenobiotico = sostanza estranea al nostro corpo) Sviluppo della farmacologia: La farmacologia oggi sconfinna anche in altre discipline: Biotecnologia:uso delle tecnologie del DNA ricombinante per costruzione di proteine a uso terapeutico, per la diagnosi, per la produzione di animali transgenici;
Farmacogenetica: studio dell'influenza genetica nella risposta ai farmaci;
Farmacogenomica: uso di informazioni genetiche per guidare la scelta della terapia farmacologica su basi individuali;
Farmacoepidemiologia: studia gli effetti dei farmaci sulla popolazione;
Farmacoeconomia: quantifica in termini economici i costi e i benefici dei farmaci utilizzati in terapia.
Farmacologia: studia le proprietà dei farmaci e l'interazione di questi con l'organismo.
Farmacognosia: studia le caratteristiche generali dei farmaci e delle droghe semplici.
Farmacodinamica: studia i meccanismi d'azione dei farmaci e gli effetti biochimici e fisiologici degli stessi.
Farmacocinetica: studia il movimento o il destino dei farmaci nell'organismo (ADME).
Farmacoterapia: studia

L'impiego dei farmaci alla prevenzione e trattamento delle patologie.

  • Tossicologia: studia gli effetti nocivi dei farmaci e più in generale di qualsiasi sostanza chimica. Il farmaco non sempre porta a bene ci (quando ci sono diverse situazioni patologiche, può diventare tossico, dipende anche dal dosaggio).

FARMACOCINETICA, comprende 4 aspetti:

  1. Come avviene l'assorbimento dei farmaci (la somministrazione si può avere attraverso diverse vie: orale, sublinguare, endovenosa, polmonare, rettale);
  2. Distribuzione dei farmaci nei diversi tessuti (recettori specifici) (il farmaco legato alle proteine plasmatiche del sangue è inattivo, ma queste proteine hanno anche un vantaggio, ossia veicolano il farmaco ai vari tessuti, dove si avrà la risposta farmacologica); il farmaco si distribuisce in primo luogo nei tessuti più irrorati;
  3. Metabolismo dei farmaci (la maggior parte avviene nel fegato, viene inattivato e pronto per essere

ADME: Assorbimento Distribuzione Metabolismo Escrezione. Studia il processo di assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione dei farmaci.

FARMACODINAMICA: Studia l'interazione dei farmaci con i propri bersagli cellulari.

FARMACO: Sostanza (o insieme di sostanze) in grado di esplorare e modificare processi fisiologici o patologici con beneficio per chi li riceve.

Molecole isolate (principi attivi):

  • Principi attivi di estrazione (estratti dalle piante)
  • Principi attivi di semisintesi (ai principi attivi estratti vengono aggiunti gruppi funzionali, sono il principio di sintesi)
  • Principi attivi di sintesi

Principio attivo: Componente principale di un farmaco, il principale responsabile del suo effetto terapeutico. Sono molecole che, introdotte nell'organismo, sono in grado di provocare delle modificazioni funzionali precise, responsabili dell'effetto farmacologico.

Gli eccipienti sono sostanze aggiunte al principio attivo per ottenere una determinata formulazione del farmaco.

Veleno è tossico

Veleno: sostanza chimica che non presenta effetto positivo medicamentoso in alcuna dose.

Tossico: i farmaci a determinate dosi si comportano da medicamenti, mentre a dosi più elevate diventano tossici.

Processo per mettere in commercio un farmaco:

  1. Identificazione delle molecole;
  2. Selezionare la molecola più opportuna per lo scopo;
  3. Studi pre clinici;
  4. Studi clinici su volontari;
  5. Studi su pazienti;
  6. Farmacovigilanza: monitorare il farmaco per lunghi periodo (per vedere se col tempo ha effetti negativi sulle persone).

FINESTRA TERAPEUTICA: il farmaco deve essere mantenuto all'interno di certi limiti di concentrazione (se si oltrepassa il limite si possono avere effetti indesiderati, può diventare tossico; se invece è inferiore, non si hanno effetti).

Concentrazione minima efficace - concentrazione tossica

Indice terapeutico: dato dal rapporto tra la dose e

cace e la dose tossica. →Alcuni farmaci si possono usare con tranquillità, che se sbaglio il dosaggio non porta a gravi conseguenze indice terapeutico ampio(es: aspirina). →Indice terapeutico <10 subito e etti collaterali se sbaglio il dosaggio.Stato stazionario: dato dal farmaco che viene assorbito e il farmaco che viene eliminato. (Equilibrio tra assunzione-escrezione)Dose di carico: dose iniziale maggiore, per raggiungere prima questo equilibrio, così interagisce subito coi propri bersagli cellulari.Dopo che il farmaco ha agito (picco massimo) la sua concentrazione diminuisce, poiché inizia la sua escrezione.→ → →Somministrazione per via orale: al t0 si ha niente, il picco si ha dopo un tot di tempo (intestino vena porta fegato circolazionesistemica).Per via endovenosa al t0 si ha subito il farmaco in circolo (si parte dal picco e si va a scendere).FARMACOCINETICAASSORBIMENTO DEI FARMACIPassaggio del farmaco dal sito di

La somministrazione alla circolazione sistemica dipende dalle vie di somministrazione. L'assorbimento è più lento per la somministrazione orale, mentre è istantaneo per la somministrazione endovenosa.

Per la somministrazione orale, il farmaco deve superare delle barriere prima di raggiungere la circolazione sistemica, ovvero le membrane cellulari. Alcuni farmaci sono in grado di superare queste membrane attraverso diversi meccanismi, come la diffusione semplice, la diffusione attraverso canali, la diffusione mediata da trasportatori, l'endocitosi o gli spazi tra una membrana e l'altra (a seconda della grandezza del farmaco).

Le membrane cellulari sono molto selettive e ci sono anche delle barriere specifiche come la barriera ematoencefalica e la barriera placentare. La barriera ematoencefalica permette il passaggio solo di sostanze necessarie al cervello, mentre la barriera placentare permette il passaggio solo di sostanze necessarie alla crescita del feto. Durante la gravidanza, è importante fare attenzione all'uso di farmaci lipofili che potrebbero raggiungere il feto e causare danni.

Il trasporto attivo è mediato dai carrier (trasportatori) che facilitano il passaggio dei farmaci attraverso le membrane cellulari.

saturazione (poiché presentano siti di legame) (Normalmente non vanno incontro a saturazione). Di usione semplice: → Meccanismo di regolato dal gradiente di concentrazione (non si ha impiego di energia) meccanismo più utilizzato. 3fi fi ff ff a ffi . :

ff ff ffi fi fi fi fi ff ff ff fi . ff Dipende da:

  • Caratteristiche del farmaco: lipo lia, PM, grado di ionizzazione (acidi, basi, neutri; dipende dal pH del mezzo in cui si trovano; la ionizzazione limita l'assorbimento)
  • Caratteristiche siologiche: dall'area della superficie assorbente (ecco perché la maggior parte dell'assorbimento avviene nell'intestino, grazie ai villi e microvilli), dal flusso ematico (maggior irrorazione), dal pH del sito di assorbimento (se viene ionizzato non viene assorbito), spessore della membrana

Legge di Fick: La diffusione passiva obbedisce alla xFlusso molare: (C1 - C2) D A/dusso molare: velocità del passaggio dal compartimento 1 al

compartimento 2C1 e C2: concentrazione del farmaco (F) nei due compartimenti (C)

D: coe ciente di di usione, che dipende sia da F che da C, cioè può essere identi cato come il coe ciente di ripartizione

A: area delle membrane che F deve attraversare

d: spessore delle membrane da attraversare

K: coe ciente di ripartizione,

È molto importante la solubilità del farmaco nel doppio strato lipidico, misurata dal K che indica come un farmaco si distribuisce in una soluzione contenente acqua e olio:

Se è >1 il farmaco è lipofilo e perciò diffonde facilmente

Se è <1 il farmaco è idrofilo e non diffonde

Il torrente ematico ha un pH neutro.

Quando il farmaco arriva nello stomaco, si ha un pH acido che: se il farmaco è un acido debole (es: aspirina, acido acetilsalicilico) prevale la forma non ionizzata e quindi rimane assorbibile.

Farmaci antinfiammatori non steroidei = FANS (come l’aspirina). →L’aspirina inibisce la

ciclossigenasi e quindi la produzione di una prostaglandina che serve per proteggere la mucosa gastrica perciò l'aspirina va presa dopo i pasti, poiché il cibo limita l'assorbimento e quindi si limita l'inibizione di questo enzima. Non va presa abitualmente.

Se un farmaco è una base debole, nello stomaco viene ionizzato e quindi non si ha l'assorbimento di esso. Nel tubulo contorto distale, alcuni farmaci possono essere riassorbiti, proprio in virtù di essere acidi o basi deboli: Se si ha intossicazione da acido acetilsalicilico (ingerire quantità enormi), si rende l'urina alcalina, in questo modo si forma il sale ionizzato e si elimina una quantità maggiore (non si ha riassorbimento a livello del tubulo).

La pKa quindi influenza l'assorbimento dei farmaci. L'assorbimento è un parametro di fondamentale importanza nella progettazione di nuovi farmaci. Al momento c'è una netta tendenza ad

ottenere candidati farmaci che presentino un buon assorbimento dopo somministrazione orale, nella speranza che ciò si rifletta in una buona biodisponibilità orale. FATTORI CRUCIALI PER L'ASSORBIMENTO DEI FARMACI - Caratteristiche del farmaco: massa molecolare, stato fisico, carica, stabilità, solubilità ecc. - Proprietà dell'organismo: morfologia e dimensioni della superficie assorbente, perfusione dell'area assorbente, specie, razza, età, stato nutrizionale, stato di salute ecc. - Caratteristiche dell'esposizione: dose, via di somministrazione, durata del contatto con la superficie assorbente ecc. - Fattori esogeni: formulazione, interazione con altre sostanze, condizioni fisiche (es. temperatura) ecc. La velocità di assorbimento varia a seconda della via di somministrazione utilizzata: VIE DI SOMMINISTRAZIONE - Vie enterali: (più lente)

Sublinguare;

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
56 pagine
3 download
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e farmacognosia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Guidarelli Andrea.