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CLASSIFICAZIONE DEI CONTRACCETTIVI ORMONALI
1. ASSOCIAZIONI ESTRO-PROGESTINICHE (pillola): in base alla dose, fissa o variabile dei componenti: mono-bi-tri-tetra fasica. Quando hanno colori diversi di settimana in settimana sono tetra-fasiche. Quando vado a dare una pillola faccio una terapia sostitutiva che facciano in modo che il mio utero non sia favorevole all'impianto di un embrione, cerco il farmaco che più si avvicina ai cambiamenti ormonali fisiologici della donna tra una mestruazione e l'altra. Si ricerca la dose minima efficace.
2. MINIPILLOLE: contengono solo progesterone e non la componente estrogenica.
3. CONTRACCETTIVI DI EMERGENZA
MECCANISMO DI AZIONE
- Inibizione della liberazione di gonadotropine (FSH necessario per la maturazione del follicolo, LH necessario per la deiscenza del follicolo maturo) - inibizione dell'ovulazione
- Aumento della densità del muco cervicale
- Modificazione della struttura dell'endometrio (attività)
antiproliferativa del progestinico)- Modificazione della motilità tubarica
Contraccettivi orali estro-progestinici- Assunti di regola per 21 giorni >> 13 emorragie / anno- I regimi più recenti comprendono cicli di 26 giorni di pillole attive, con due giornidi placebo (klaira-bayer)- Permettono una mestruazione regolare (no anemia)- Aumentano la concentrazione della globulina legante gli ormoni sessuali eriducono i livelli di testosterone libero>> miglioramento di acne eirsutismofinalità endocrinologiche- Usati nella sindrome dell'ovaio policistico- Riducono il rischio di ca dell'endometrio (RR0.5) e dell'ovaio (RR 0.4) perché questi farmaci mettono a riposo le ovaie
Contraccettivi orali progestinici- Contengono esclusivamente un progestinico- Assunti continuativamente (ALLA STESSA ORA) scarsa accettabilità perl'irregolarità del sanguinamento- Minore efficacia rispetto ai prodotti combinanti- Non inibiscono l'ovulazione,
ma alterano il muco cervicale e l'endometrio inibendo l'ascensione degli spermatozoi e l'annidamento dell'ovulo. Utilizzate senza estrogeno per le donne diabetiche, o con emicrania ricorrente, o con familiarità di trombosi venosa profonda. Effetti collaterali degli estro-progestinici: - Eventi tromboembolici, infarto del miocardio ed eventi ischemici vascolari cerebrali da imputare alla componente estrogenica - Disturbi dell'umore, tensione mammaria, ritenzione idrica - Aumento del rischio di ca della cervice uterina (RR 1.5 forte aumento di carcinoma invasivo in portatrici di human papilloma virus) e di ca mammario (RR 1.07) - Ridotta massa ossea (solo adolescenti), ipotensione, epatotossicità Controindicazioni dei contraccettivi estro-progestinici: - Fumatori di ≥ o uguali a 15 sigarette al giorno oltre i 35 anni di età - Ipertensione - Trombofilia ereditaria - Emicrania - Diabete mellito, epatopatie - Dislipidemie La pillola può avere alcuneinterferenze con alcuni antibiotici che ne alterano l'assorbimento, anche episodi di vomito o diarrea. CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA (entro 72 ore) - Associazioni estro-progestiniche: 100 mcg EE2 + 250 mcg levonogestrel (2cpr. Da ripetere dopo 12 ore) - Solo antiprogetinico: Mifepristone (RU486): 10 mg, Ulipristal acetato (ellaone): 30 mg entro 120 ore dal rapporto NB: elevato carico di effetti collaterali provocano importanti contrazioni uterine SOSTANZE DI ABUSO Il concetto di abuso si riferisce all'utilizzo di sostanze farmacologicamente attive ma che non possono essere classificate come farmaci, che non hanno uso terapeutico e non sono approvate all'uso clinico. Quando si utilizzano farmaci in modo appropriato non si parla di abuso, ma di maluso. Tutte le sostanze di abuso creano dipendenza. LE DIPENDENZE sono severi disturbi mentali caratterizzati da: - Perdita di controllo sul consumo di una particolare sostanza psicoattiva, l'individuo non è più padrone diQuelli indotti dalla sua assunzione acuta. Per fare una diagnosi di dipendenza di una sostanza psicoattiva quindi, ci devono essere questi tre elementi:
- Dipendenza
- Tolleranza
- Crisi di astinenza
Il decorso delle dipendenze è caratterizzato dall'alternarsi di periodi di consumo con frequenti e possibili episodi di intossicazione, e di astensione, con possibilità di insorgenza di crisi d'astinenza. Anche dopo lunghi periodi di astensione esiste un elevato rischio di ricaduta nel consumo inappropriato, correlato al craving (= desiderio incoercibile di assumere la sostanza).
Il trattamento delle dipendenze si basa su 3 strumenti da usare in contemporanea:
- Supporto psicosociale
- Partecipazioni a gruppi auto-mutuo aiuto
- Farmacoterapia, quando esiste
BASI BIOLOGICHE DELLE DIPENDENZE
Esi stono centri cerebrali, nel SNC, chiamati sistema della gratificazione cerebrale: media fisiologicamente gli effetti gratificanti indotti da stimoli naturali, indispensabili per la sopravvivenza.
dell'individuo e della specie non solo umana, ma anche di tutti i mammiferi. (es. cibo, attività sessuale). Le sostanze psicoattive responsabili di dipendenza stimolano questo sistema con intensità molto superiore a quella degli stimoli naturali, invogliando a ripetere il consumo della sostanza, per ottenere gli effetti gratificanti.
In soggetti predisposti, il consumo ripetuto nel tempo porta all'insorgenza di dipendenza, cioè all'incapacità di fare a meno di quella sostanza. C'è una predisposizione genetica a una certa sostanza di abuso, gli studi di genetica hanno trovato fattori ambientali condizionanti, il concetto del gruppo condiziona molto le scelte dell'individuo.
Si ritiene che fattori ambientali come l'uso di sostanze fra coetanei siano importanti nell'indurre l'inizio del consumo di una determinata sostanza.
Si ritiene che i fattori genetici facilitino la transizione dal consumo regolare
Alla dipendenza. A parità di consumo di sostanze, alcuni individui presentano un rischio superiore di sviluppare la dipendenza. Quando si sa che l'uso di una sostanza crea un danno alla salute dell'individuo, si deve cercare di non fargliela assumere.
Studi di genetica. I familiari di primo grado di soggetti affetti da dipendenze presentano un rischio più elevato, la predisposizione familiare è confermata da studi effettuati su famiglie adottive, che hanno evidenziato come il rischio di dipendenza resta alto per i figli di genitori biologici affetti da tale disturbo, anche quando essi vengono adottati da genitori adottivi non affetti.
Una delle caratteristiche che rende vulnerabili alla dipendenza è la capacità di reggere bene gli effetti della sostanza. Ciò facilita il consumo di dosi elevate e aumenta il rischio di sviluppare dipendenza.
Oppioidi: eroina e morfina - probabilità di dipendenza molto forte
Depressori del SNC: barbiturici,
anestetici generali, etanolo, solventi - probabilità di dipendenza: forte
Stimolanti psicomotori - anfetamine, cocaina, nicotina - probabilità di dipendenza: molto forte
Agenti psicotomimetici (allucinogeni) - LSD, mesccalina, cannabis (tetra-idrocannabilolo) - probabilità di dipendenza: debole
DIPENDENZA DA ALCOL
L'alcol viene assorbito e distribuito nel SNC e in tutti gli organi, non ha bisogno di arrivare all'intestino per essere assorbito, ma basta che raggiunga lo stomaco.
L'intensità dei suoi effetti è correlata direttamente alla concentrazione di alcol nel sangue (alcolemia).
Dopo il consumo di 1 unità alcolica (circa 12 grammi di alcol puro = 1 bicchiere di vino oppure a un boccale di birra oppure a un bicchierino di liquore) l'alcolemia cresce fino al picco che si raggiunge dopo 20-30 minuti.
L'eliminazione dell'alcol richiede un tempo direttamente proporzionale al numero di bevande assunte: più alcol introduco,
più tempo impiego a smaltirlo perché viene eliminata una quota costante per unità di tempo (circa 8 grammi all'ora).
L'alcolemia varia in funzione di vari fattori:
- Numero di unità alcoliche assunte
- L'assunzione durante i pasti o a stomaco vuoto
- Il peso corporeo: l'alcolemia è più alta in individui di basso peso corporeo
- Il sesso: l'alcolemia è più alta nelle donne perché hanno una variante meno attiva dell'enzima alcol-deidrogenasi, che metabolizza l'alcol).
L'assunzione di 1-2 bevande alcoliche aumenta la socializzazione ed induce effetti piacevoli e ansiolitici.
L'assunzione di 1-3 bevande alcoliche (alcolemia circa 0,2-0,5 g/L) provoca effetti sedativi sul SNC, con:
- Incoordinazione motoria
- Riduzione della vigilanza e della capacità di giudizio
- Aumento del rischio di incidenti
Con alcolemie superiori a 0,50 g/L inducono:
- Sonnolenza
- Rallentamento dei tempi di