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ELIMINAZIONE
Processo che prevede l’eliminazione del principio attivo di un farmaco. Abbiamo già visto che il metabolismo
(che avviene nel fegato) prepara la molecola del farmaco all’eliminazione fisica, detta escrezione. Le principali
vie di escrezione sono quella renale (attraverso le urine) e quella epatica (attraverso la bile), ma possiamo
eliminare xenobiotici anche con il sudore, con il latte, con le esalazioni e nei capelli.
Escrezione renale
Dopo esser stato metabolizzato, il farmaco viaggia nel torrente circolatorio e arriva ai reni, che hanno un
flusso ematico del 20% (ovvero circa 1L), e qui avviene la filtrazione.
- Ultrafiltrazione: solo il plasma viene filtrato, per cui il flusso plasmatico corrisponde al 55%
del V in entrata, e cioè circa 650 mL. Si noti che i farmaci legati a proteine plasmatiche non
vengono filtrati e rimangono nel sangue. Essendo stato reso idrosolubile, il principio attivo
non penetra per diffusione le pareti del nefrone, rimane così bloccato nelle urine ed
eliminato. Naturalmente un fattore chiave è il pH delle urine: in urine acide, rimangono
bloccati farmaci debolmente basici (ecc. vedi diffusione passiva a pag. 1). La quantità di
farmaco rimasta liposolubile invece viene riassorbita seguendo il flusso dell’acqua.
- Escrezione: riguarda la parte di farmaco rimasta nel sangue, non ultrafiltrata. Qui anche il
farmaco legato a proteine plasmatiche viene in parte eliminato: come detto infatti nel
sangue il rapporto tra PA libero e PA legato a proteine è costante, perciò venendo escreta
parte del farmaco libero, dovrà per forza slegarsi un’ugual quantità dalle proteine, e così via.
L’escrezione quindi dipende anche dall’affinità delle proteine plasmatiche verso il farmaco
che trasportano.
Esempio: penicillina e probenecid. La penicillina ha una clearance molto alta poiché viene escreta in massa
nel tubulo renale, prima ancora che possa aver agito in maniera determinane. È stata accoppiata alla
penicillina un altro farmaco che ha maggiore affinità per il medesimo trasportatore nel tubulo renale, in modo
tale che venga eliminato quest’ultimo mentre la penicillina può rimanere in circolo più a lungo. 9
Clearance renale
Si definisce clearance il volume ripulito da una sostanza. Si tratta di una costante che correla la velocità di
eliminazione di tale sostanza dall’organismo alla sua concentrazione plasmatica. Rappresenta l’efficienza
di filtrazione, escrezione e riassorbimento renale. La clearance
può assumere valori tra 0 e 650 e ci dice che destino subisce
una molecola. Analizziamo tre sostanze specifiche:
- Inulina: viene soltanto filtrata, ma non viene né riassorbita né escreta, quindi la sua clearance
rappresenta la velocità di filtrazione glomerulare (125 mL/min)
- Glucosio: viene filtrato e completamente riassorbito, per ciò la sua clearance è 0 mL/min
- Acido para-amminoippurico (PAI): viene filtrato (20%) e successivamente completamente
escreto (80%), per ciò la sua clearance rappresenta il flusso plasmatico renale (650 ml/min)
Escrezione epatica
Dopo il metabolismo, il farmaco viene convogliato nella bile per mezzo di trasportatori unidirezionali (il che
ci dice che si tratta di un fenomeno saturabile e soggetto ad antagonismo) ed eliminato con le feci. Fattore
significativo nell’escrezione biliare è il peso molecolare: maggiore è il PM, maggiore è la % della dose che
ritroviamo nella bile. Nell’intestino i farmaci possono essere riattivati ( ad es i glucuronidi) dalla flora batterica
mediante idrolisi, assorbiti e reimmessi nel circolo ematicocircolazione enteroepatica.
La clearance del fegato è di 60 L/h, mentre il flusso epatico è di 90 L/h. 2/3 del farmaco che entrano nel fegato
vengono rimosso irreversibilmente. 10
FARMACOCINETICA: introduzione
La farmacocinetica descrive l’andamento delle concentrazioni plasmatiche di un farmaco in funzione del
tempo. Il tutto dipende dall’assorbimento, dalla distribuzione, dal metabolismo e dall’eliminazione del
farmaco. L’analisi della curva di concentrazione plasmatica mi permette quindi di stabilire:
- Le dosi di farmaco da somministrare per ottenere le concentrazioni plasmatiche desiderate
- Il tempo di eliminazione del farmaco
- Il tempo necessario per avere un effetto farmacologico costante (con somministrazioni
ripetute) tempo tra una somministrazione e l’altra
I parametri di riferimento della farmacocinetica sono:
- Volume di distribuzione (Vd)
- Clearance (Cl)
- Costante di eliminazione (Ke)
- Emivita plasmatica (T )
1/2
1) VOLUME DI DISTRIBUZIONE
Il volume di distribuzione (Vd), o volume apparente di distribuzione è un parametro farmacocinetico che
indica la capacità di diffusione e penetrazione dei farmaci nei vari organi e tessuti dell'organismo. Si definisce
come il volume teorico che sarebbe necessario a contenere la quantità totale di farmaco presente
nell'organismo alla stessa concentrazione di quella presente nel plasma.
Si calcola come rapporto tra la dose di farmaco presente
nell'organismo (che nel caso di un assorbimento del 100%
corrisponde alla dose somministrata) e la concentrazione
plasmatica del farmaco stesso. Il volume di distribuzione
a differenza di altri parametri presenti in farmacocinetica
(come l'entità di assorbimento, la velocità di
biotrasformazione o la velocità di eliminazione del
farmaco dal plasma nell'unità di tempo) non è di I ordine
ovvero non dipende dalla concentrazione plasmatica del
farmaco ma, piuttosto, da caratteristiche chimico-fisiche
del farmaco stesso.
Nell'organismo vengono distinti tre compartimenti di fluidi:
- plasma (circa 3 litri)
- fluidi interstiziali
- fluidi intracellulari 11
Ogni farmaco ha va propria Vd che dipende dalla biodisponibilità del compartimento in cui si concentra.
- Se il suo valore è circa 5L vuol dire che il farmaco rimane quasi interamente nel sangue
- Se il farmaco si distribuisce uniformemente in tutti i compartimenti del corpo, Vd è circa 50L
(V di acqua contenuta nell’uomo)
- Se il farmaco tende ad accumularsi in un particolare compartimento ( spesso è proprio il
tessuto bersaglio) allora le concentrazioni plasmatiche saranno molto basse, per cui Vd
risulterà molto più grande del volume totale del corpo, e può arrivare fino a 500L; è il caso
più comune, visto che i farmaci tendono ad accumularsi negli organi bersaglio.
Vd ci serve per calcolare la dose di farmaco che devo somministrare per ottenere concentrazione plasmatica
ottimale e rimanere nell’indice terapeutico.
DOSE DA CARICO: dose sufficiente a produrre una concentrazione plasmatica di farmaco, che dovrebbe
cadere all'interno della finestra terapeutica dopo solo una o poche dosi, somministrate in un breve intervallo
di tempo. Lo scopo della Dose da carico è quella di stabilizzare rapidamente i livelli ematici della sostanza.
LD = Vd x [F] /B Vd (di uno specifico organo) = V x Kp
D = DL x B p organo
Fattori che influenzano Vd:
- Legame ai componenti tissutali: [F] diminuisce e Vd aumenta
p
- Distribuzione nel tessuto adiposo: [F] diminuisce e Vd aumenta
p
- Legame alle proteine plasmatiche: [F] aumenta, Vd diminuisce
p
- Età: nel neonato c’è fino all’80% di acqua corporea, poco tessuto adiposo e pH plasmatico
leggermente più acido
- Coterapia: la somministrazione di più farmaci che competono per uno stesso sito di accumulo
2) La clearance è data da Cl = Ke + Vd, dove Ke è la costante di eliminazione dei farmaci. Ke è data dalla
frazione di farmaco eliminata nell’unità di tempo. Ke = F(elim)/F(assunto). Cl e Ke sono proporzionali
perché entrambi definiscono l’efficienza di eliminazione di un farmaco. Graficamente Ke è
rappresentata dalla pendenza della curva di eliminazione, e dipende dall’ordine delle cinetiche:
- Cinetica di ordine zero: riguarda processi saturabili di eliminazione che utilizzano proteine di
trasporto. Inizialmente, all’aumentare della concentrazione del farmaco, aumenta anche la
velocità di eliminazione, ma giunti al punto di saturazione, la velocità raggiunge il massimo e
rimane costante nel tempo.
- Cinetica di primo ordine: l’eliminazione avviene per diffusione e non dipende da proteine
saturabili, ma dalla quantità di farmaco da saturare. 12
FARMACOCINETICA
CINETICA DI ASSORBIMENTO
I farmaci, a parte la via endovenosa, devono diffondere dal compartimento di somministrazione al sangue.
La velocità di assorbimento dipende da
Coefficiente di ripartizione del farmaco: >1 farmaco lipofilo
Biodisponibilità della superficie assorbente
La cinetica di assorbimento della maggior parte dei farmaci segue una cinetica di Ordine 1, per cui la
percentuale di farmaco assorbito (K ) e la percentuale di farmaco eliminato (K ) sono costanti, e perciò la
a e
quantità assorbita/eliminata) è sempre proporzionale alla quantità di farmaco ancora da assorbire/eliminare.
Cinetica di ordine 1 e zero
Consideriamo una vasca con un 1L di acqua colorata da cui esce ogni minuto il 10% che viene rimpiazzato
dalla stessa quantità di acqua pura. Se una frazione k (10%) del colorante se ne va nell’unità di tempo (1 min),
t
allora ne resterà (1-k) dopo t secondi. Si dimostra che, per k<<<1, la frazione di colorante che resta dopo t
-kt
secondi è uguale a e e se mettiamo in grafico il logaritmo della concentrazione del colorante , otteniamo
una retta: -kt
log(C x e )=log(C )-kt
0 0
in farmacocinetica esistono due K, una di assorbimento (K ) e una di eliminazione (K ). se consideriamo K ,
a e a
esiste anche il suo inverso τ=1/k, che è la costante di tempo di assorbimento. La cinetica di assorbimento si
può descrivere anche con l’equazione -kt
C= C x e
0
dove C è la concentrazione al tempo t. Da quest’equazione si evince che la cinetica di Ordine 1 è direttamente
proporzionale alla dose di somministrazione del farmaco (C ).
0
Esiste anche un cinetica di Ordine zero, in cui viene eliminata una
quantità fissa di farmaco nell’unità di tempo, indipendentemente
dalla dose somministrata, il che è possibile solo in presenza di
trasporto attivo.
Un altro parametro farmacocinetico di Ordine 1 fondamentale è
l’emivita (t ), ovvero il tempo necessario affinché la
1/2
concentrazione del colorante si dimezzi, ed è un valore fisso,
specifico per ogni farmaco, e indipendente dalla sua dose.
-kt
t =C/C =1/2 e =1/2 log(2)/k= τx0,693
1/2 0
Velocit&agrav