vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Catecol-O-metiltransferasi: trasferimento di un
metile su uno dei due O catecolici. Anche la
levodopa può subire attacco delle COMT, ancor
prima della decarbossilazione e diventa
3ossimetildopa, un derivato inattivo che va
incontro ad accumulo e compete con il
trasportatore riducendo il trasporto di DA e
abbiamo il cosiddetto effetto di fine dose, è
quindi opportuno usare un inibitore delle COMT
nelle terapie. Se inibisco le COMT aumenta il
livello di levodopa.
I gruppi metilenici vengono trasferiti dal cofattore SAM (S-adenosilmetionina), in cui
c'è la metionina che ha un metile legato ad un eteroatomo carico positivamente, le
COMT usano questo cofattore. Questo tipo di enzimi sono Mg dipendenti.
Sappiamo che il magnesio è uno di quei metalli fondamentali nel funzionamento di
diversi enzimi e funziona come coordinatore di lone paire. Ci sono 3 amminoacidi un
Aspartato, una asparagina e un altro aspartato che vengono coordinati dal Mg
(bivalente) che coordina anche i gruppi OH catecolici.
ICOMT di 1a generazione Sono substrato
delle COMT
-Aspecifici
-Poco efficaci in
vivo
-Tossici
La tossicità è dovuta al fatto che la loro struttura è suscettibile a reazioni redox e dal fatto che sono aspecifici.
Nessuna di queste strutture è usata in terapia, ma partendo da queste se ne sono sviluppate altre migliori.
ICOMT di 2a generazione
Quelli di seconda generazione di fatto non sono substrato delle COMT, ma sono dotati di un gruppo nitro che
stabilizza il complesso enzima inibitore, non subiscono quindi il trasferimento del metile: il gruppo nitro
stabilizzando il complesso riduce la disponibilità dei lone pair sull'ossigeno. L'entacapone è abbastanza polare da
non attraversare la BEE.
SAR E-I= enzima-inibitore
Riducendo la nucleofilicità non viene
metilato e di conseguenza non si stacca
dall'enzima
Ottimizzare la catena laterale al fine di
ottenere inibitori:
• potenti,
• selettivi per le COMT periferiche,
• a lunga durata d’azione
I studi hanno portato a diverse molecole alcune mai entrate in terapia:
Modalità di legame I residui aminoacidici
importanti sono Asp141,
Asp169 e Asn170 che
coordinano il Mg, i gruppi
catecolici coordinano
anch'essi il Mg, e il gruppo
Nitro fa legami idrogeno.
In questo caso il
trasferimento del metile
non può avvenire.
MAO: sistema di inattivazione di ammine biogene
Inibiscono tutte le ammine biogene, in tutti i casi si
forma il corrispondente acido carbossilico facendo
perfere affinità con gli enzimi.
Localizzati nella membrana esterna del
mitocondrio, sono delle flavoproteine (FAD come
cofattore).
L'ossigeno è la spece ossidante: si forma prima una
base si Shift e poi si ha la formazione dell'aldeide
corrispondente.
Classificazione
Esistono due grandi famiglie, A e B. La differenza sta nella specificità del substrato: le A trasformano sia 5-HT che
A, NA; le B porzioni fenetil amminiche. Ci sono una serie di substrati che vengono trasformati da entrambi i
gruppi enzimatici come la tiramina, triptamina e DA. La Clorgillina è inibitore importante per quanto riguarda la
depressione perché in quel caso voglio potenziare DA e soprattutto serotonina. Per quanto riguarda il Parkinson
ci interessano quasi esclusivamente le MAO B e quindi la selegilina. Le due molecole sono abbastanza simili: la
porzione terminale è identica ed è quella che fa sì che avvenga il legame con la porzione attiva dell'enzima,
bloccandolo.
Avere inibitori selettivi è fondamentale in quanto le MAO sono distribuite in maniera ubiquitaria nell'organismo e
quindi avere inibitori non selettivi che mi agiscono a livello di tutto l'organismo significa avere effetti di accumulo
di catecolammine un po´ ovunque (quindi effetti collaterali come cardiovascolari).
Struttura tridimensionale della hMAO-A e hMAO-B Vi è una tasca differente, gli aa cambiano,
mentre la parte che contiene il cofattore
rimane uguale.
Inibitori delle MAO (IMAO) di 1a generazione Quelle di prima
generazione sono
irreversibili perché fanno
legami covalenti (e
quindi per avere nuovo
enzima disponibile
l'organismo deve
risintetizzarlo, non riesce
a rimuoverlo per
semplice idrolisi) e non
selettivi perché non
discriminano fra MAO A
e B.
La prima molecola è
stata l'iproniazione, che
deriva dall'isoniazide. La
tranilcipromina (TRAns
feNIL CicloPROpil
aMINA) è uno dei più vecchi, usata anche come antidepressivo, è molto reattiva per la presenza del ciclopropile
(anello molto teso) e in seguito a riarrangiamento può subire attacco nucleofilo, si apre e lega covalentemente
l'enzima. Pargillina stesso discorso.
Inibitori delle MAO (IMAO) di 2a generazione La selegilina è selettiva
per le MAO-B, e
inoltre è solo
un'enantiomero quello
attivo, R(-), la forma S
ha un'attività simile
all'amfetamina
Rasagilina (Azilect) • Derivato della seligilina che non dà metaboliti attivi sul SNC, ha una struttura più rigida.
• Approvato nel 2005 (EMEA) per il trattamento del PD sia in monoterapia che come
adiuvante nella terapia con L-DOPA
• Effetti neuroprotettivi indipendenti dalla azione antiMAO (comune ad altre propalgil
ammine)
Molecole come questa sono state proposte per patologie come l'Alzheimer.
Inibitori delle MAO (IMAO) di 3a generazione Sono usati per il
trattamento della
depressione poiché
inibiscono le MAO-A.
Hanno una struttura
ossazolidinonica.
Gli ossazolidinoni li
ricordiamo come
antibatterici (tipo il
Linezolid). Lo sviluppo di
queste molecole è basato
sullo stesso principio: sono
state create sostanze con
effetto più antibatterico o
più sul SNC.
Applicazioni:
• In monoterapia (per ritardare la terapia con levodopa)
• In associazione con levodopa
Limitazioni:
• Interazioni con cibi conteneti tiramina (“Cheese effect”)
• Gravi effetti collaterali cardiovascolari
• Effetti collaterali a livello centrale;
Il problema di queste molecole è che sono inibitori delle monoamino ossidasi, e in quanto tali responsabili del
cosiddetto "cheese effect" detto così perché formaggi tipo il gorgonzola, contengono percentuali non trascurabili
di sostanze derivanti da decarbossilazione degli amminoacidi aromatici (come la tirosina e quindi poi la tiramina).
La tiramina ha la capacità di stimolare i recettori che rispondono alle catecolamine e viene trasformata dalle MAO,
bloccando le MAO aumentano gli effetti anche della tiramina che viene assunta col formaggio e quindi effetti
anche marcati a livello cardiovascolare (aumento resistenze periferiche, problemi a livello cardiaco..).
SINTESI SELEGILINA La metanfetamina presenta un azoto secondario che può
essere facilmente alchilato col sostituente alogenato.
Per quanto riguarda la
preparazione del nucleo della
metanfetamina si può fare
attraverso la reazione di
Leuckart-Wallac, in cui si parte da
un derivato chetonico, un metil
benzil chetone (o felnil acetone)
che viene fatto reagire con
ammonio formiato. L'ammonio
formiato fa la base di Shiff col
gruppo carbonilico e
successivamente viene formilato
per formare il derivato aldeidico
terminale che è molto reattivo e
viene idrolizzato per dare luogo
all'ammina corrispondente. La reazione è effettuata sotto pressione in recipienti chiusi e il meccanismo più
correttamente è quello che si vede in basso: la reazione del'ammina dello ione ammonio col gruppo carbonilico,
si forma un derivato con un OH, dopo la base di Shiff e poi l'acido formico forma un particolare intermedio, si ha
perdita di CO e formazione dell'ammina corrispondente.
2 Ricordiamo che dobbiamo
avere l'enantiomero che ci
interessa e possiamo farlo con
questa reazione (Wacker- Tsuj).
Il derivato chetonico usato
precedentemente si prepara a
sua volta da un derivato come
questo che viene trattato con
catalizzatore di Palladio e
Ossigeno per dare il
metilchetone.
Non serve entrare nel dettaglio,
basta ricordare che usando
catalizzatori chirali abbiamo il
composto che ci serve.
Effetti collaterali associati alla terapia con L-DOPA
Effetti collaterali dovuti alla DA periferica (ridotti con l’utilizzo di inibitori delle AADC periferiche);
Disturbi di tipo psichiatrico dovuti alla stimolazione dopaminergica del sistema mesolimbico;
In seguito a somministrazione cronica si può avere:
• Perdita di efficacia (fluttuazioni della risposta)
• Discinesia (LID: levodopa induced dyskinesia )
Discinesia indotta da levodopa
• Effetto più debilitante
• Movimenti involontari, coreici o distonici;
• Meccanismo non completamente chiaro correlato alla stimolazione “pulsatile” del sistema dopaminergico
Oltre agli effetti cardiovascolari, l'utilizzare una terapia sostitutiva può stimolare altre porzioni del cervello che
funzionano grazie alla dopamina: si possono verificare disturbi di tipo psichiatrico dovuti alla stimolazione
dopaminergica del sistema mesolimbico.
In caso di perdita di efficacia o aumento il dosaggio o faccio entrare in gioco la terapia combinata di cui abbiamo
parlato prima. Possono verificarsi discinesie tardive, perdite di controllo dei movimenti, perché la stessa levodopa
può indurre un'alterazione del controllo dei movimenti.
Quand'è che noi controlliamo i movimenti? Quando le sinapsi vengono interessate in seguito al rilascio di
dopamina, perché in quel momento grazie a uno stimolo centrale bisogna coordinare il movimento. Se il
paziente è in trattamento cronico la dopamina ce l'ha sempre, non solo quando c'è il rilascio da parte della
sinapsi. Per questo a lungo andare si può verificare che un po´ di dopamina riesca a stimolare anche se in piccola
parte le sinapsi deputate al controllo dei movimenti anche in assenza del segnale elettrico opportuno.
Agonisti dopaminergici
Possibili origini della neuroprotezione indotta da agonisti DA:
La stimolazione degli autorecettori dopaminergici determina una riduzione del turnover della DA con
conseguente diminuzione della neurotossicità dovuta alla produzione di ROS (reactive oxygen species)
Gli agonisti dopaminergici causano minori effetti collaterali di tipo motorio rispetto alla L-DOPA
Gli agonisti dopaminergici hanno un maggior tempo di semivita plasmatico (maggiore emivita)
Gli agonisti dopaminergici D3 selettivi hanno effetti neuroprotettivi addizionali dovuti probabilmente