Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 49
Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 1 Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Anestesia - i farmaci d'emergenza Pag. 46
1 su 49
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TRATTAMENTO DI II LIVELLO

quando il farmaco di I livello non induce, entro un tempo max di 30 minuti, una soddisfacente riduzione dell'alabetalolopressione arteriosa: per via endovenosa.

TRATTAMENTO DI III LIVELLO

enitroglicerina diazossido impiegare soltanto dopo risposta scarsa e insoddisfacente verso gli altri farmaci

Farmaci di scelta per le emergenze ipertensive (1)

Condizioni Farmaco di scelta Controindicati

βdiuretico± -bloccante

Encefalopatia ipertensiva Simpaticolitici ad azione (I scelta); Nitroprussiato, centrale Diazossido (II)

Ipertensione maligna Nifedipina ± betabloccante; captopril; labetalolo;

Ipertensione associata a: clonidina;

Emorragia intracranica Nitroprussiato; labetalolo Diazossido (infusione)

Ictus Nitroprussiato; labetalolo Diazossido (infusione)

Insufficienza V.S Edema polmonare acuto Nitroprussiato± diuretico Betabloccante; verapamil dell'ansa

Insufficienza cardiaca Nifedipina± diuretico dell'ansa Betabloccante; verapamil

Insufficienza

congestizia Captopril±diuretico dell’ansa

Farmaci di scelta per le emergenzeipertensive (2)

Condizioni Farmaco di scelta Controindicati
Insufficienza coronarica Nitroglicerina ±betabloccante Diazossido; idralazinanitroprussiato ±betabloccante
Angina instabile Nitrati ±betabloccante o Diazossido; idralazinacalciobloccanti
Crisi adrenergiche Nitroprussiato±betabloccante Betabloccante in monoterapiafentolamina ±betabloccante
Aneurisma dissecante dell’aorta Nitroprussiato±betabloccante Diazossido; idralazina;
Ipertensione perioperatoria Nitroprussiato; nitroglicerina;labetalolo; nifedipina

Emergenze

  • Emergenze e Urgenze Ipertensive
  • Angina Pectoris
  • Scompenso cardiaco
  • Aritmie
  • Asma

ANGINA PECTORIS

DEFINIZIONE Dolorecomparsa di oppressione toracico,pressioneo fastidioprecordiale o di un dolorerestrosternale.Spesso il dolore si puòassociare o può essere

Arteria occlusa successivo ad altri sintomi, Ischemia: il muscolo cardiaco, non riceve quali sudorazione profusa, ossigeno a sufficienza: dolore, palpitazioni, dispnea.

ANGINA PECTORIS

Stabile, se l'ischemia si realizza per aumenti del consumo di ossigeno miocardico indotti in genere da sforzo fisico, emozioni, ecc. in presenza di una stenosi definita dell'arteria coronarica.

Primaria, è dovuta ad ischemia indotta da riduzione primaria del flusso coronarico, che può intervenire anche a riposo.

Instabile, varia per le modalità e le caratteristiche di insorgenza, per l'intensità e durata del sintomo e la sua intensità; è una sindrome coronarica acuta comprendente diversi quadri clinici che hanno in comune un elevato rischio cardiovascolare sia per l'evoluzione della TRATTAMENTO FARMACOLOGICO.

Scopo: non solo il controllo del dolore e dell'ischemia, ma è soprattutto la prevenzione dell'infarto del miocardio, la riduzione.

La cardiopatia ischemica è una condizione caratterizzata dalla riduzione del flusso sanguigno al cuore, che può portare alla morte delle cellule cardiache. La terapia farmacologica per questa condizione mira ad aumentare l'apporto di ossigeno al cuore, ridurre il consumo di ossigeno e interferire con i fattori della coagulazione.

In caso di crisi anginosa, è consigliato riposare completamente e utilizzare l'ossigenoterapia. Inoltre, si possono assumere nitrati per via sublinguale, come 5 mg di isosorbide dinitrato o 0.30 mg di dinitroglicerina. Se il dolore persiste, è possibile ripetere l'assunzione dei nitrati più volte a distanza di circa 10-15 minuti, controllando la pressione arteriosa. I beta-bloccanti possono essere utilizzati come alternativa o in aggiunta ai nitrati.

I nitroderivati sono i farmaci di scelta per il trattamento della cardiopatia ischemica, sia in forma acuta che cronica. Possono essere somministrati per via sublinguale o endovenosa, a seconda della necessità di un'azione più rapida. Tuttavia, l'uso transdermico dei nitroderivati, che è comune nel trattamento cronico, può essere limitato dalla tolleranza.

I farmaci vasodilatatori agiscono direttamente sulle cellule muscolari lisce dei vasi sanguigni, dove vengono convertiti in ossido nitrico. Questo aiuta a dilatare i vasi sanguigni e migliorare il flusso sanguigno al cuore.

che stimola la formazione diuna guanilatociclasi e l'aumento intracellulare di cGMP, determinandovasodilatazione per azione sui canali del calcio.Risultato:riduzione delle resistenze coronariche per una vasodilatazionediminuzione della pressione telediastolica (riduzione del precarico e del ritornovenoso, con conseguente riduzione anche del lavoro cardiaco).DilatazioneA. coronarieBenefico per il cuore! medie e grandiRichiesta Aumento del flussodi ossigeno e sangue Coronarico = + ossigenoLavoro del cuoreper svuotarsiRiempimentodel cuore Dilatazione delRitorno venoso Sistema venosoal cuore destroANGINA INSTABILEnitroglicerina via endovenosaDirettamente cheper (emivita 3min)ha il vantaggio di un rapido effetto sui sintomi e una rapidaregressione degli effetti collaterali.[fleboclisi alla dose iniziale di 5-10µg/min, aumentando il flussofino alla riduzione della pressione arteriosa di circa 10 mmHg oalla risoluzione della crisi anginosa]CONTROINDICAZIONI:ipotensione,

cardiomiopatia ipertrofica, glaucoma

forme gravi di (soprattutto per quanto riguarda nitrati in vena).

effetto collaterale cefalea

L'effetto collaterale più comune è la (che provoca intolleranza in circa il 25% dei pazienti).

-BLOCCANTI βI scelta nel trattamento della cardiopatia ischemica

AZIONE: AZIONE riducono il fabbisogno di ossigeno, la forza di contrazione e il ritmo cardiaco (inotropi e cronotropi negativi), sono antiaritmici e riducono anche l'emostasi. Oltre che preventivi e curativi dell'angina, hanno un effetto di prevenzione dell'infarto miocardico fatale e di riduzione dell'area infartuale.

selettività verso i recettori cardiaci.

Sono classificati in base alla loro β-1 (cardiaci) che (bronchiali)

Propranololo: agisce sia sui β-1 β-2

Atenololo, metoprololo e bisoprololo oltre che cardioselettivi (solo hanno durata β-1) d'azione più lunga che consente la monosomministrazione.

CONTROINDICAZIONI: disturbi della conduzione

senoatriale e atrioventricolare, l'insufficienza cardiaca manifesta, le forme di grave arteriopatia periferica e l'asmabronchiale.

-BLOCCANTIβNei pazienti con angina pectoris e postinfartuati riducono:

  • l'incidenza di aritmie
  • l'incidenza di eventi acuti coronarici
  • l'estensione della necrosi
  • l'incidenza di scompenso cardiaco
  • l'incidenza di morte improvvisa
  • la mortalità a lungo termine

PROPRIETÀ DEI FARMACI -BLOCCANTIβ

Cardioselettività Effetto simpatico-mimetico Dosaggi mg/die
intrinseco 5-10
Bisoprololo + 60-320
Propranololo - 100-200
metoprololo + 80-240
Nadololo - 15-45
Timololo - 50-100
Atenololo + 15-60
Pindololo -+++ 200-1200
Acebutololo ++

CALCIOANTAGONISTI attività sul

Costituiscono una classe eterogenea di farmaci con diverso rapporto di cuore e sui vasi periferici.

- derivati della papaverina (Verapamil)

- diidropiridinici (Nifedipina)

- derivati delle benzodiazepine

(Diltiazem)Sono tutti inotropi-negativi, riducendo la forza contrattile miocardica a causa delladiminuita disponibilità del calcio per gli elementi contrattili, e determinano unariduzione dei valori pressori con conseguente riduzione del lavoro cardiacoattraverso una vasodilatazione perifericaprima scelta,Sono di eventualmente in associazione ai nitrati, nei pazienti conangina stabile che non tollerano i beta-bloccanti e nei pazienti con angina variante.

PRINCIPALI CALCIOANTAGONISTI

Diidropiridinici

  • Nifedipina Sublinguale 4-6 ore 30-240 mg/die
  • Nitrendipina Orale 20-40 mg/die
  • Felodipina Orale 15-30 mg/die
  • Amlodipina Orale 5-30 mg/die

Verapamil

  • Bolo EV 5-10 mg in 10 min
  • Orale 120-480 mg/die

Diltiazem

  • EV 0.15-0.25 mg/kg in 5 min
  • Orale 90-230 mg/die

Contro l'occlusione e contro il dolore

ANTIAGGREGANTI

a basse dosi (80-360 mg/die) in prevenzione primaria e aspirina secondaria. Se intolleranza: alla dose di 250 mg 2 volte al giorno clopidina. endovenosa, alla dose di

1000-2000 U/h dopo un bolo inizia leeparina endovenoso di 5000U, riduce l'evoluzione verso l'infarto miocardico nel trattamento dell'angina instabile.

MORFINA E SEDATIVI: dolore resistente e se il paziente si presenta agitato, è consigliabile il ricorso alla somministrazione di 2.5-5 mg ev di (attenzione morfina controindicazioni).

Emergenze:

  • Emergenze e Urgenze Ipertensive
  • Angina Pectoris
  • Scompenso cardiaco
  • Aritmie
  • Asma

SCOMPENSO CARDIACO

Definizione: Incapacità del cuore ad assicurare un sufficiente apporto di ossigeno ai tessuti e a produrre un'efficiente funzione di smaltimento del ritorno venoso. È caratterizzata da una gittata cardiaca inadeguata, non dovuta ad una riduzione del volume circolante che può essere normale o aumentato. È importante distinguere le cause determinanti e le cause scatenanti.

Manifestazioni cliniche: Diminuzione gittata cardiaca ed incremento della pressione telediastolica e quindi venosa.

polmonare; segni clinici:dispnea da sforzo (edema polmonare), edema periferico.

obiettivi terapeutici:

  • Eliminazione dei fattori precipitanti;
  • Abolizione delle cause sottostanti;
  • Miglioramento dello stato di compenso, ottenibile mediante:
    1. Riduzione del lavoro del cuore;
    2. Riduzione dell'eccesso di liquidi;
    3. Miglioramento della contrattilità.

TERAPIA

Riposo, ossigenazione, correzione delle aritmie, misure per migliorare la contrattilità miocardica, diuresi e riduzione del precarico e del postcarico.

I farmaci utilizzabili possono essere classificati i base al loro meccanismo d'azione in:

  1. Farmaci che agiscono sulla contrattilità
    • digitale
    • inotropi adrenergici (dopamina e dobutamina)
    • inotropi non digitalici e non adrrenergici (amrinone, milrinone)
  2. Farmaci che riducono il precarico:
    • diuretici
    • venodilatatori (nitroderivati)
  3. Farmaci che riducono il postcarico:
    • arterodilatatori (nifedipina)
    • inibitori dell'enzima di

conversione dell'angiotensina (ACE)4) Farmaci ad azione sul precarico e sul postcarico:

a) nitrati (nitroprussiato di sodio)

DIGOSSINA: azione cronotropa negativa

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
49 pagine
SSD Scienze mediche MED/41 Anestesiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher banzie di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anestesia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Siracusano Luca.