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DELL'EDUCAZIONE/PEDAGOGIA: DE BARTOLOMEIS progetto di una scienza che raccoglie contributi di Psicologia e Sociologia dell'educazione e di Pedagogia sperimentale.
ALDO VISALBERGHI ----- GASTON MIALARET--------Sviluppa un modello circolare, chiamato "Enciclopedia pedagogica", dal significato conoscenza scientifica ed è indagata da etimologico di cultura in circolo, per una molteplicità di scienze, in questo visualizzare le scienze dell'educazione, senso ne "Le scienze dell'educazione" suddivise in quattro settori principali, elabora un quadro generale delle scienze ovvero quello psicologico, sociologico, dell'educazione, proponendo una sorta di metodologico didattico e dei contenuti, a classificazione contenuta in un modello cui si associano quattro settori principali, sistematico che cerchi si esplicare le conoscenza dell'allievo, delle relazioni tra le differenti scienze, società.
Dei metodi e dei contenuti, i quali nonostante contenga notevoli esclusioni, raggruppano una serie di conoscenze che l'educatore deve possedere. Questo modello implica una particolare continuità tra le diverse scienze utili per i problemi educativi e tende a concepire la pedagogia come momento di riflessione su di essi, ma esclude la pedagogia sperimentale in quanto è un modo di utilizzare le diverse scienze dell'educazione con lo scopo di svilupparne altre.
DEFINIZIONE DI SCIENZA
La scienza è, secondo Bailey nel suo "Manuale sui metodi della ricerca sociale", colei che raccoglie dati che favoriscono la risposta a domande riguardo i diversi aspetti della società in modo tale da comprenderla, in questo senso è necessario esplicare il concetto di scienza.
IMPIANTO LOGICO
Si tratta di un corpo di conoscenze di natura ipotetico-deduttiva, basato su principi logici e metodologici, che permette di formulare teorie e ipotesi, sperimentarle e verificarle attraverso l'osservazione e l'esperienza.
La conoscenza scientifica si basa sulla logica deduttiva di concetti definiti e collegati in esperienze ripetibili che autorizzano proposizioni fondamentali, da cui altre generalizzazioni e previsioni. Queste sono deducibili per regole definite.
Per atteggiamento scientifico si intende invece una disposizione che determina un dato comportamento riguardo alcuni aspetti dell'ambiente di una specifica persona, differentemente Dewey lo intende, per negazione, come libertà dalla schiavitù, dal pregiudizio, dal dogma, e, in positivo, come desiderio di ricercare, esaminare, tracciare e discriminare conclusioni sulla base dell'evidenza dopo aver raccolto i dati possibili.
RICERCA PURE E APPLICATA
Ricerca pura e applicata sono considerate un continuo, un processo verso la costruzione di ipotesi sperimentali dalla riflessione intellettuale e dalla costruzione di modelli generali di natura ipotetico-deduttiva, in questo senso la prima agisce sul piano di elaborazione e verifica critica di teorie.
empiricamente non verificabili, ma utilizzabili come riferimento generico per il campo d'indagine, con la funzione di cogliere le finalità dell'azione educativa e costruire/verificare ipotesi di lavoro, la seconda, al contrario, affronta le problematiche educative e tende alla verifica di ipotesi di soluzione a problemi concreti.
IL CAMPO D'INDAGINE
Per "educazione" si intendono i processi di trasmissione di conoscenze e comportamenti messi in atto intenzionalmente, ma che implicano una progettualità da chi interviene, una consapevolezza da chi partecipa alla situazione educativa e lo scopo di un cambiamento coerente a quanto progettato, in questo senso il "fatto educativo" è l'azione esercitata su un soggetto/gruppo di soggetti con l'obiettivo di una modificazione profonda.
Caratteristiche delle situazioni educative:
- FIGURE CON RUOLO DI STIMOLO (FORMATORI)
- FIGURE
DESTINATARIE DELLO STIMOLO E DALLE QUALI CI SI ASPETTA IL CAMBIAMENTO
PROGETTO EDUCATIVO CHE IDENTIFICHI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
METODO SELEZIONATO PER REALIZZARE GLI OBIETTIVI
SISTEMA DI VALUTAZIONE PER VERIFICARE I RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI ATTESI
CONTESTO SOCIALE/AMBIENTALE CHE CONDIZIONA ORIGINE, SVOLGIMENTO E RISULTATI
Nei modelli d'indagine le ricerche sono effettuate sul campo in quanto si studia un intervento sulla realtà e sono rivolte ad un ampio gruppo di persone con caratteristiche differenti, perciò sono finalizzate a verificare come la variazione di alcuni elementi del micro contesto/contesto/sistema educativo influenzi i risultati di apprendimento dell'individuo singolo e del gruppo.
TENDENZE DI ERRORE
PRIMA Uso inappropriato di generalizzazioni con la funzione di rassicurare chi le produce in quanto semplificano apparentemente la complessità dell'esperienza e limitano le
decisioni possibili
SECONDA Assunzione di giudizi sulla base dell'autorità dell'individuo che li enuncia.
TERZA Assunzione di cose che si sono fatte sempre senza chiederne il perché, la funzione e la realizzazione.
QUARTA Assunzione basandosi sull'accordo della maggioranza delle persone (democrazia è criterio di verità)
In "Come pensiamo" Dewey utilizza gli idola di Bacone e Locke per esplicare e rappresentare le tendenze di errore e l'abbandono dell'uso critico della ragione in quanto rappresenta quegli errori che caratterizzano gli uomini:
- DELLA TRIBÙ: metodi errati radicati nella natura umana in generale
- DEL MERCATO: credenze originate nelle relazioni sociali e nel linguaggio
- DELLA SPELONCA: credenze di un individuo particolare
- DEL TEATRO: credenze tipiche del pensiero di un'epoca
Per acquisire attitudini che ci permettano di trasformare l'azione impulsiva in intelligente
è necessario quindi possedere:
- APERTURA MENTALE: desiderio di ascoltare una o più parti per considerare tutte le alternative e riconoscere errore anche in credenze care.
- SINCERA ADESIONE TOTALE: agire con entusiasmo genuino.
- RESPONSABILITÀ: considerare le conseguenze di un passo progettato ed essere disposti ad affrontare quelle di una decisione già presa.
IL METODO
Si tratta di quel percorso che stabilisce l’impianto complessivo dell’attività di ricerca e ne è costitutivo della sua scientificità. L’indagine nasce e si conclude con un giudizio, il primo è volto alla valutazione della soluzione presa come problematica, mentre il secondo alla valutazione della situazione come risolta, tra questi due estremi si presentano cinque fasi del pensiero riflessivo:
- SUGGESTIONI IN CUI LA MENTE SI SPINGE DAVANTI AD UNA POSSIBILE SOLUZIONE
- INTELLETTUALIZZAZIONE DELLA
IL LINGUAGGIO
Affinché esista collaborazione fra i membri di una comunità scientifica è necessario che esista consenso sull'uso delle parole e sul loro significato, in quanto gli elementi linguistici sono strumenti di lavoro fondamentali. Esso si distingue in linguaggio naturale, ovvero termini polisemici e di significato relativo al contesto, e tecnico, ovvero termini di significato convenzionale e accettato da tutti i membri della comunità scientifica.
PROPOSIZIONI DESCRIZIONE
DESCRITTIVE: Descrivono come/quando/modo di un fenomeno.
ESPLICATIVE: Spiegano il perché di un fenomeno in esame.
PREDITTIVE: Spiegano a posteriori il fenomeno analizzato e prevedono che a un dato fenomeno ne corrisponda con probabilità nota un altro.
LEGGI E TEORIE
Il termine legge indica
riguardo alle relazioni causali tra variabili. Un'asserzione secondo la quale certi eventi sono regolarmente associati, perciò viene utilizzato per descrivere la regolarità di questa associazione quando si è raggiunta una conoscenza consolidata della relazione tra due fenomeni e si è in grado di formulare previsioni attendibili. Si formulano quindi le cosiddette teorie, termine greco, il cui uso iniziale era la definizione congiunta di uno spettacolo e della partecipazione ad esso, che ha poi assunto il significato di pensiero speculativo in opposizione alla pratica. In questo campo d'indagine una teoria è descrivibile come una o più proposizioni interrelate volte ad esplicare un dato fenomeno sociale con lo scopo di organizzare le conoscenze, spiegare le leggi e prevederne di nuove. Ma McBurney propone altre due differenti definizioni di teoria, ovvero in senso lato l'asserzione/asserzioni riguardo le relazioni tra variabili e in senso stretto l'asserzione/asserzioni riguardo alle relazioni causali tra variabili.azione, che indica quanto le due variabili sono legate tra loro, e infine la forma, che indica la natura della relazione tra le variabili, che può essere lineare, curvilinea o non lineare. Le relazioni tra variabili sono fondamentali per comprendere il funzionamento di molti fenomeni e processi. Attraverso l'analisi delle relazioni tra variabili, è possibile identificare cause ed effetti, individuare pattern e tendenze, e formulare ipotesi e teorie scientifiche. Nella ricerca scientifica, le relazioni tra variabili vengono spesso rappresentate attraverso grafici e tabelle, che permettono di visualizzare in modo chiaro e immediato la natura e l'intensità delle relazioni. In conclusione, le relazioni tra variabili sono un elemento chiave per la comprensione e l'interpretazione dei fenomeni e dei processi. Attraverso l'analisi delle relazioni tra variabili, è possibile formulare ipotesi, testare teorie e avanzare nella conoscenza scientifica.