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LE AZIONI POSSESSORIE
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Pur essendo una situazione di fatto, il possesso è tutelato dall'ordinamento giuridico e ciò per due
ragioni: la prima è l'esigenza di assicurare la pace sociale; la seconda fa riferimento al fatto che, il
più delle volte, il possessore è anche il proprietario: la legge, proteggendo il possesso, assicura
anche al proprietario una tutela rapida ed efficace del suo diritto, evitando la procedura per la
tutela del diritto di proprietà che è più lunga e complessa.
Le azioni possessorie sono:
1. l'azione di reintegrazione che è finalizzata al recupero del bene quando il possessore sia
stato privato del bene in modo violento (es. rapina) e clandestino (es. un soggetto entra di
notte in un alloggio momentaneamente disabitato e ne prende possesso) art. 1168 c.c.
L'azione va esercitata entro un anno dal momento della sottrazione del bene o dal giorno della sua
scoperta.
2. L'azione di manutenzione spetta al possessore che abbia subito molestie nell'esercizio del
suo possesso (art. 1170 c.c.); le molestie possono essere di fatto (immissioni superiori alla
normale tollerabilità, inosservanza delle distanze legali tra costruzioni...) oppure di diritto
come le violazioni dei diritti spettanti al possessore.
L'azione di manutenzione può essere esercitata entro un anno dalla turbativa; il possesso di
cui si chiede la tutela deve durare da oltre un anno e non deve essere stato acquistato né
violentemente né clandestinamente
ELEMENTI ESSENZIALI DEL CONTRATTO
ontratto ha una propria struttura particolare, formata da: elementi essenziali (obbligatori per la validità di un contratto), elementi accidentali ed
elementi naturali.
Quali sono gli elementi essenziali del contratto
I requisiti essenziali sono:
• L’accordo. Si ha un accordo quando le volontà manifestate dalle parti sono dirette allo stesso scopo. La volontà deve essere
manifestata da una persona capace d’intendere e di volere e non deve essere viziata o simulata(cioè, deve risultare da controdichiarazioni
scritte). Tutti i modi con cui si può raggiungere l’accordo sono riconducibili ad un semplice schema: vi è una proposta posta ad un singolo o ad
una collettività, seguita poi da un’accettazione, da parte del destinatario della proposta e diretta al proponente. Il contratto è concluso nel
momento (e nel luogo) in cui l’accettazione viene portata a conoscenza del proponente.
• L’oggetto. Consiste nell’insieme di ciò che le parti hanno voluto realizzare mediante il contratto. Oggetto del contratto sono in primo
luogo le prestazioni che le parti sono obbligate ad eseguire, poi il trasferimento o la costituzione dei diritti reali, e la modifica o l’estinzione
d’obbligazioni preesistenti.
• causa.
La E’ la ragione economica sociale per cui è stipulato il contratto. La causa va distinta dal motivo che è la ragione personale che
ha fatto sorgere un contratto.
• forma.
La E’ il modo in cui si manifesta la volontà delle parti. La forma scritta (scrittura privata, scrittura privata autenticata e atto
pubblico) è essenziale se è richiesta come requisito di validità, in questo caso il contratto stipulato oralmente è nullo. Quando invece, la forma è
richiesta come mezzo di prova, il contratto stipulato oralmente è valido.
LA COMPENSAZIONE E LE TIPOLOGIE DI COMPENSAZIONE
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Compensazione
la compensazione si verifica quando due persone sono obbligate una verso l'altra per debiti e crediti
nozione reciproci; in questo caso i reciproci debiti e crediti si estinguono per le quantità corrispondenti
(art. 1241 c.c.)
Un esempio con i soliti Tizio e Caio chiarirà il concetto di compensazione.
Tizio conduttore deve a Caio proprietario 50 come canone di locazione, ma Caio deve a sua volta a Tizio 25 per un
prestito concessogli dallo stesso Tizio. Maturatasi la scadenza mensile del canone di locazione, ed anche la scadenza
entro la quale Caio deve restituire il denaro a Tizio, vi sarà compensazione tra reciproci debiti e crediti, ed essendo il
debito di Tizio conduttore equivalente a 50 mentre il debito di Caio proprietario equivalente a 25, Tizio dovrà Caio
come canone di locazione residuo la sola somma di 25.
Dall'esempio che abbiamo esposto notiamo subito che la compensazione per operare ha bisogno di alcuni presupposti;
non basta, infatti, che vi siano dei semplici reciproci rapporti di debito e credito tra le parti, ma è anche necessario che
tali rapporti rappresentino crediti omogenei, liquidi ed esigibili.
A queste condizioni la compensazione opera automaticamente, senza che le parti debbano fare altro e, per questo
motivo, è detta compensazione legale.
Il nostro codice, però, conosce altri due tipi di compensazione, la compensazione giudiziale e la volontaria.
Vediamo nella sottostante tabella i tre tipi di compensazione e le condizioni alle quali possono operare.
opera automaticamente fin dal momento della coesistenza di reciproci rapporti di debito e credito
quando questi siano:
compensazione 1. omogenei: devono avere lo stesso oggetto, come due crediti di denaro o di cose fungibili
legale 2.
(art. 1243 c.c.) liquidi: quando sono esattamente determinati del loro ammontare
3. esigibili: quando non sono sottoposti né a termine ne è condizione
compensazione si verifica quando il debito opposto in compensazione non è liquido, cioè non è esattamente
giudiziale determinato, ma è di facile è pronta soluzione. In questo caso il giudice può dichiarare la
(art. 1243 c.c. compensazione per la parte del debito che riconosce esistente
comma 2)
compensazione anche quando i debiti i crediti reciproci non presentino le caratteristiche di omogeneità, liquidità e
volontaria esigibilità, possono essere comunque compensati in base all'accordo delle parti
(art. 1252 c.c.)
Come abbiamo visto con la compensazione si evita un inutile scambio tra debitore e creditore; in certi casi, tuttavia, la
compensazione non è ammessa per la natura dei crediti e dei debiti reciproci. L'articolo 1246 del codice civile indica i
casi in cui la compensazione non si verifica, nonostante l'esistenza delle altre condizioni previste dalla legge. In
particolare si vieta la compensazione per i crediti per cui il proprietario sia stato ingiustamente spogliato, per la
restituzione di cose depositate o date in comodato, per crediti dichiarati impignorabili, per rinunzia alla compensazione
e negli altri casi in cui il divieto è stabilito dalla legge come nell'ipotesi in cui il credito abbia natura alimentare.
La compensazione è un mezzo di estinzione dell'obbligazione a carattere satisfattorio perché ciascun soggetto rimane
soddisfatto ottenendo l'estinzione del proprio credito. \
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Una particolare disciplina è prevista dal codice civile (art. 1242) in merito all'eccezione di compensazione;
Abbiamo visto, infatti, che la compensazione legale opera automaticamente senza che sia necessaria un'ulteriore
manifestazione di volontà da parte del creditore o del debitore. Tuttavia l'articolo 1242 dispone che il giudice non può
rilevare d'ufficio l'avvenuta compensazione.
Di conseguenza solo la parte costituite in giudizio potrà eccepire l'avvenuta compensazione.
Se, infine, tra debitore e creditore vi erano diversi rapporti di debito credito, la compensazione ha effetto in applicazione
dei criteri legali d'imputazione del pagamento previsti dall'articolo 1249 c.c.
AZIONI A TUTELA DELLA PROPRIETA’
Azioni a tutela della proprietà e del possesso
Pubblicato il 15 settembre 2009 da Carlo Luceri
Azioni a difesa della proprietà: le azioni petitorie
Tali azioni mirano ad accertare ed affermare la titolarità di un diritto di proprietà nei confronti di
chi lo contesti direttamente (negandolo) o indirettamente (vantando diritti reali sul bene)
- l’azione di rivendicazione
E’ l’azione che il proprietario di un bene può esercitare nei confronti di chiunque lo possiede o
detiene abusivamente, ovvero senza titolo.
E’ un’azione finalizzata pertanto alla restituzione di un bene illegittimamente uscito dalla sfera
di controllo del proprietario.
Al possessore è equiparato colui che si è dolosamente spogliato del bene rivendicato in vista
dell’azione.
In caso di soccombenza costui è obbligato ha recuperare a sue spese la cosa per restituirla al
proprietario; in mancanza, deve corrispondergli il valore oltre a risarcirlo del danno subìto.
Il soggetto che agisce deve dimostrare la sua qualità di proprietario e la sua posizione
processuale è meno agevole di quella del convenuto.
Infatti ove si sia tratti dell’acquisto di un bene immobile chi agisce deve dimostare che tra lui e i
suoi precedenti danti causa il bene è stato posseduto per un tempo necessario ad usucapirlo.
Se si tratta di un bene mobile, occorre invece che chi agisce dimostri di aver ricevuto il
possesso in buona fede in base ad un titolo anche astrattamente idoneo.
- l’azione negatoria
Con tale azione il proprietario chiede che siano dichiarati inesistenti diritti affermati da altri sul
bene, quando ha motivo di temerne un pregiudizio, o che cessino le molestie o turbative che
altri arrecano al suo diritto di proprietà.
Colui che afferma di essere titolare di diritti reali sul bene deve dimostrare l’esistenza dei diritti
di cui afferma essere titolare.
In particolare, nell’ipotesi di molestie o turbative, il convenuto, in caso di soccombenza, è
obbligato a farle cessare oltre naturalmente a risarcire il danno.
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Nella prassi l’azione negatoria più diffusa è la negatoria della servitù con la quale il proprietario
di un fondo chiede che sia dichiarato inesistente un diritto di servitù vantato da altri sul proprio
fondo.
- l’azione di regolamento di confini
E’ l’azione mediante la quale ciascuno dei proprietari di un fondo confinante può chiedere che
sia giudizialmente accertato il confine tra i due fondi, quando tale confine sia obiettivamente
incerto.
- l’azione per apposizione di termini
E’ l’azione con cui ciascuno dei proprietari limitrofi può chiedere, quando sia certo il confine
dei fondi, che siano posti o ripristinati, a spese comuni, i segni e i materiali tangibili di tale
confine, che precedentemente mancavano o erano divenuti irriconoscibili.
Le azioni possessorie
Tali azioni tutelano il possesso, che sebbene “ situazione di fatto ”, riceve protezione
dall’ordinamento giuridico per esigenze di ordine pubblico che sarebbe gravemente
pregiudicato se chiunque pote