DIRETTI D'INDEBITAMENTO A BREVE DA PARTE DELLE IMPRESE
PRESTITI BANCARI
Di cassa Di firma
La banca eroga immediatamente la liquidità Avvallo o Fideiussione Credito di Accettazione
I crediti di firma
nei crediti di firma il ruolo svolto dalla banca è fondamentalmente di fornitura di un servizio di
advisoring e di concessione di una garanzia. L'erogazione del prestito è solo eventuale e subordinata
al default dell'impresa garantita. Le operazioni in questione sono spesso classificate come prestiti di
firma.
Un primo tipo di fabbisogno che i prestiti di firma sono in grado di soddisfare, consiste nella
possibilità di ridurre il costo delle risorse acquisite da parte dell'impresa ricorrendo direttamente ai
mercati monetari. Il costo del funding per un'impresa è teoricamente calcolabile come somma di
due fattori: il tasso di mercato privo di rischio (risk frr rate) e una componente legata alla rischiosità
specifica dell'impresa (credit spread). La componente principale di aleatorietà sopportata
dall'investitore è costituita dalla possibilità che l'impresa non restituisca il capitale prestato ((rischio
d'insolvenza o default).
Il rischio d'insolvenza non è sempre di facile determinazione, in quanto le imperfezioni dei mercati
finanziari pongono l'investitore, soprattutto se non istituzionale, in una situazione di svantaggio
informativo rispetto all'utilizzatore di fondi (asimmetria informativa). Inoltre, se avesse tali
informazioni, non è detto che sia in grado di utilizzarle al meglio per poter giungere a una
valutazione sintetica del rischio di insolvenza dello stesso (razionalità limitata).
Questi elementi inducono i due scambisti a evitare la transazione, oppure ad attuare lo scambio a
condizioni più gravose per il prenditore di fondi per ricompensare l'investitore di un rischio
residuale non stimabile. La presenza di un intermediario finanziario che garantisce la qualità del
prenditore di fondi costituisce un forte elemento di riduzione delle imperfezioni dei mercati e riduce
inevitabilmente il costo del funding per l'impresa.
Un sistema di concessione di garanzie da parte di un intermediario limita il rischio percepito
dall'investitore per diverse ragioni:
gli intermediari finanziari hanno come mission la creazione di valore per gli stakeholder e
• questo obiettivo è perseguibile solo se si esercita un'attività creditizia selettiva
il default di un'operazione avallata da un intermediario finanziario provoca due tipologie di
• danno: un danno diretto, derivante dal fatto di venire chiamati in causa per rispondere di
un'obbligazione del proprio cliente; un danno indiretto di natura reputazionale di difficile
quantificazione, derivante dal fatto che l'immagine dell'intermediario viene associata a
un'operazione di scarsa qualità e quindi veicola un messaggio di incapacità di analisi e si
selezione del credito
Queste due motivazioni dovrebbero spingere una banca a evitare di concedere la propria firma per
operazioni poco affidabili.
I fabbisogni soddisfatti attraverso i crediti di firma non si limitano alla sola riduzione del costo del
funding da parte dell'impresa, ma sono ascrivibili anche alla facilitazione nello svolgimento di
determinate transazioni commerciali quando tra i due contraenti non esiste ancora una relazione di
lungo periodo (es. la richiesta di versamento di una cauzione da parte di un fornitore è evitabile
grazie all'intervento di un intermediario). Inoltre, la garanzia di un intermediario risulta spesso
indispensabile per partecipare a gare d'appalto.
Sintetizzando, i fabbisogni soddisfatti dai crediti di firma possono consistere in:
riduzione del costo del funding da parte dell'impresa, nel caso in cui si rivolga direttamente
• al mercato
spuntare delle condizioni di credito per cassa presso altri istituti più convenienti
• evitare l'immediata uscita di denaro (evitando il versamento di un'eventuale cauzione)
• rendere più agevole la conclusione di determinate negoziazioni commerciali
•
Le accettazioni bancarie
L'accettazione bancaria è una tratta spiccata da un soggetto, definito traente, su una banca, definita
accettante, mediante la quale viene ordinato all'istituto di credito di pagare una certa somma di
denaro a una scadenza predeterminata. Apponendo la propria firma, la banca si riconosce obbligata
principale, rendendo il titolo particolarmente garantito e collocabile sul mercato monetario da parte
di un intermediario finanziario. Il traente s'impegna alla scadenza della tratta fornire alla banca
accettante quanto necessario per onorare i suoi impegni.
La struttura dell'operazione prevede la presenza di quattro soggetti. La banca accettante, dopo
un'approfondita analisi del merito creditizio dell'impresa, struttura il prestito mediante la forma
tecnica dell'accettazione bancaria. L'impresa traente spicca la tratta sulla banca accettante la quale,
apponendo la propria firma, si dichiara obbligata principale. L'impresa traente direttamente, o
mediante l'intervento di un intermediario finanziario, negozia l'accettazione sul mercato monetario
ottenendo un valore di collocamento. Gli investitori possono acquistare l'accettazione bancaria,
cederla con tutti i diritti in essa incorporati o tenerla fino alla scadenza. Pochi giorni prima della
scadenza l'impresa traente fornirà alla banca accettante il valore nominale dell'accettazione che
dovrà essere rimborsato all'ultimo portatore del titolo.
Lo strumento tecnico utilizzato per trasferire il titolo da un possessore all'altro è la girata. Il taglio è
libero. La durata risulta compresa tra i 3 e i 6 mesi anche se non sono rare emissioni con scadenza a
30 o 60 giorni. A differenzia della cambiale finanziaria non può essere emessa in serie.
L'accettazione bancaria, a differenzia delle obbligazioni che sono quotate a corso secco, è quotata
tel quel, ossia comprensiva del rateo d'interessi maturati.
N.B. Non si trovano comunque sul MTA, in quanto sono negoziati su mercati non regolamentati.
L'accettazione bancaria è uno strumento di finanziamento diretto dell'impresa che comporta il
sostenimento di una serie di costi:
la commissione di accettazione da riconoscere alla banca accettante
• la commissione di intermediazione da corrispondersi all'intermediario (dealer) che si occupa
• del collocamento e della negoziazione
il tasso di interesse impiegato per attualizzare il valore nominale dell'accettazione
• il bollo cambiario
•
Per la banca l'apposizione della firma di accettazione comporta l'assunzione di un rischio di
liquidità, qualora il cliente alla scadenza non provveda a onorare la propria obbligazione.
Per l'investitore, l'accettazione si configura come un titolo privo di cedola il cui rendimento è in
funzione:
della differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rimborso
• dell'Holding Period. In genere offre un tasso d'interesse superiore rispetto ai titoli di Stato di
• eguale scadenza (es. BOT), controbilanciato anche dalla maggiore rischiosità del titolo.
Lo strumento in questione può essere indicato per le aziende con spiccata stagionalità della
produzione che alla data di scadenza dell'accettazione avranno concluso il ciclo finanziario.
L'emittente tra da questa forma di finanziamento diversi vantaggi, in particolare riesce a spuntare
delle condizioni migliori alle forma tradizionali di finanziamento (es. aperture di credito in C/c).
Banca
Impresa accettante
traente
Intermediario
finanziario
Mercato
monetario Surplus di risorse finanziarie
di breve periodo:
buon rendimento su titoli
Investitori altamente garantiti
La polizza di credito commerciale
La polizza di credito commerciale è uno strumento di mercato monetario mediante il quale una
società emittente si riconosce debitrice per un certo ammontare nei confronti di un'altra impresa
definita finanziatrice. Per rafforzare l'operazione, il debitore chiederà a una banca il rilascio di una
fideiussione, in modo da rendere questo documento altamente garantito e negoziabile. L'impresa
finanziatrice monetizza questa “promessa di pagamento” cedendola sul mercato monetario
congiuntamente alla fideiussione. La cessione avviene con la clausola pro soluto, cioè senza
garanzie, a un prezzo inferiore rispetto al valore nominale. Alla scadenza della polizza, l'ultimo
portatore del documento si presenterà presso la banca garante dove l'impresa emittente avrà già
provveduto a versare i fondi necessari per estinguere la polizza.
Nella maggior parte dei casi la relazione che sussiste tra azienda emittente e azienda finanziatrice è
di tipo commerciale.
N.B. Differenza sostanziale rispetto ad altri strumenti del mercato monetario → Sia le accettazioni
bancarie sia le cambiali non originano da operazioni di natura commerciale.
Un'altra differenza sostanziale tra la polizza di credito commerciale e gli altri strumenti attiene la
natura giuridica degli stessi: la polizza è un semplice documento di riconoscimento di un debito,
privo delle caratteristiche di esecutività e per al sua cessione occorre predisporre un apposito atto di
cessione del credito.
La polizza di credito commerciale ha durata variabile dai 3 ai 12 mesi. Per circolare richiede la
consegna di tre documenti:
la polizza di credito commerciale vera e propria
• la lettera di fideiussione bancaria
• la lettera di cessione
•
Questi documenti di accompagnamento rafforzano la natura “impropria” del titolo, non qualificabile
né come valore mobiliare, né come titolo di credito, ma secondo parte della dottrina inquadrabile
come semplice “ricognizione di debito”.
La struttura dell'operazione si compone di diverse fasi.
Fase 1. L'impresa emittente a fronte di una transazione commerciale contrae un debito con la
società finanziatrice e predispone un documento in cui si riconosce debitrice della società
finanziatrice.
Fase 2. Successivamente, l'impresa emittente si rivolge a una banca per ottenere un'apertura di
credito di firma attraverso una fideiussione la quale, congiuntamente al documento di
riconoscimento del debito, vien consegnata all'impresa finanziatrice.
Fase 3. La società finanziatrice monetizza questa promessa di pagamento cedendola a un
intermediario.
Fase 4. L'intermediario a sua volta ne cura il collocamento sul mercato monetario
Fase 5. Alla scadenza l'ultimo portatore si rivolgerà alla banca garante per il rimborso della polizza
e nel frattempo la società emitten
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