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Evoluzione e Classificazione - Ctenofori Pag. 1
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Phylum ctenofori

Assomigliano a meduse. Sono i primi animali metazoi triblastici, cioè i primi animali in cui compare un

mesoderma che darà origine poi a nuove strutture come i muscoli diversi organi, come le gonadi ad

esempio. Sono marini, possono vivere a grandi profondità. Forma sferica ovoidale, trasparenti e gelatinosi.

possono avere colorazioni vivaci, tra cui il giallastro se in acqua calda, perché vivono in simbiosi con

dinoflagellati che danno questo colore. In acqua fredda invece rossi perché hanno un pigmento che dona

questo colore. Diverse specie sono bioluminescenti (per la presenza di fotoni nel gastroderma). Si distingue

un polo aborale, dove è presente un meccanorecettore per dire al'animale dov’è orientato, e un polo orale,

dove si trova la bocca. Caratterizzati dalla presenza di due tasche tentacolari da cui vengono estrusi i

tentacoli durante la caccia.

La caratteristica principale è la presenza di 8 file di piastre ciliate

distribuite lungo tutta la superficie corporea, dette cteni. Essi sono

costituiti da una serie di cellule ciliate da cui partono numerose ciglia, in

parte fissate alla superfici grazie a giunzioni ciliari. Si formano una sorta

di palettine, che generano un battito in direzione aborale, per fare in

modo che l’estremità orale sia spinta in avanti. Sono ottimi cacciatori e

possono muoversi relativamente veloci (fino a 5mm al sec). Animali con simmetria biraggiata doppia: un

piano sagittale passa tra il polo aborale e il polo orale e suddivide l’animale in 2 parti uguali e uno

tentacolare che attraversa l'animale perpendicolarmente all'altro piano e che divide anch'esso l'animale in

due metà uguali.

In essi compare una mesoglea di origine mesodermica. La parete de corpo è costituita da tre foglietti,

l'epiderma, la mesoglea e il gastroderma di origine rispettivamente ectodermica, mesodermica e

endodermica.

l’epiderma, che comprende la parete del corpo, le tasche tentacolari e lo stomodeo, è costituito da un

epitelio bistratificato, uno più esterno, e uno più interno che poggia sulla lamina basale, che a sua volta

poggia sulla mesoglea. All’interno dell’epiderma sono presenti cellule mioepiteliali che coadiuvano il

muscolo nell'attività di locomozione. Inoltre questi organismi sono

caratterizzato dalla presenza di collociti, la cui funzione è simile a quella degli

cnidociti. Sono cellule che presentano una cupola esterna contenente dei

granuli, i quali contengono a loro volta sostanze collose. Più internamente,

legato alla cupola, è presente un filamento a spirale che si avvolge intorno a

un filamento rigido. Si trovano nei tentacoli, i quali quando l’animale deve

catturare la preda, vengono estroflessi insieme ai filamenti, i quali

permettono di catturare la preda, appiccicandola. Nello strato inferiore

dell'epidermide sono anche presenti dei nervi che si ricollegano con una rete

nervosa nella mesoglea.

La mesoglea è di origine mesodermica, ha una struttura gelatinosa contenente cellule ameboidi, una rete

nervosa e delle vere proprie fibre muscolari, che derivano sempre da tessuto mesodermico. La mesoglea

svolge funzioni molto importanti, per esempio il sostegno e per la locomozione, perché appunto sono

presenti muscoli circolari e longitudinali che lavorano alternati. È composta da materiale gelatinoso, e da

fibrina che danno sostegno ed elasticità all'organismo.

Per quanto riguarda il sistema digerente, essi presentano una cavità gastrovascolare molto ramificata nel

polo orale, rivolto questa volta verso il basso, e caratterizzato dalla presenza di una bocca, che si continua

in un faringe che poi si prolunga e si apre in uno stomaco, da cui partono numerosi canali, distribuiti in

maniera simmetrica, che servono a distribuire il cibo in maniera uniforme. Uno di questi canali si dirige

verso la parte aborale dove si ramifica in 3 pori anali,che si pensa abbiano la funzione di coadiuvare

nell'espulsione delle parti alimentari non digerite. Digestione principalmente extracellulare ma anche

intracellulare.

>> In tutti gli organismi visti fin ora non esiste apparato circolatorio, la respirazione avviene principalmente

per diffusione, e l’escrezione è spesso curata da parte della cavità gastrovascolare <<.

Per quanto riguarda il sistema nervoso, è presente una rete diffusa non centralizzata subepiteliale. Vi è un

addensamento in corrispondenza degli cteni e intorno alla bocca. Gli organi di senso sono fotorecettori con

cellule sensorie con setole tattili su tutto il corpo e cellule con funzione chemiotermorecettiva. Hanno

inoltre una statocisti che permette all'animale di comprendere qual è la sua posizione nel'ambiente.

Questa statociste si trova al centro del polo aborale, è un organo statico e serve per l'orientamento nello

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Publisher
A.A. 2013-2014
2 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emaa94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia animale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Grimaldi Annalisa.