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In molte aree del pianeta ci sono pesci sarcopterigi che vivono anche in corsi d'acqua che possono andare in
asciutta, dove sopravvivono comunque infossati nel fango perchè in grado di respirare sfruttando la
capacita di avere un ingresso di aria atmosferica, grazie al fatto che le narici comunicano internamente con
la bocca.
I pesci hanno una circolazione semplice. Il passaggio alle terre emerse provoca nuovi problemi: il primo
problema è ovviamente l'assenza di acqua quindi la facilità di disidratazione, il secondo invece è il fatto che
una respirazione branchiale fuori dall'acqua non è possibile, perchè un organo cosi delicato come la
branchia a contatto con l'acqua si disidrata e non riesce a funzionare quindi c'è la necessità di introdurre
una respirazione polmonare. C'e poi la necessita di doversi muovere su questo substrato. I tetrapodi sono i
primi animali che invece di usare le pinne pari per nuotare o al massimo per trascinarsi sui fondali sabbiosi,
usano strutture già predisposte con un'architettura scheletrica e muscolare tale da poterne derivare la
struttura dell'arto e inoltre dotati di quella sacca respiratoria collegata con il tubo digerente, che ha
permesso di tentare questo passaggio.
Classe anfibi
sono i primi vertebrati ad aver conquistato l'ambiente terrestre, ma solo parzialmente perchè infatti la
parola “anfibi” significa doppia vita, rimandando al fato che essi si riproducono e si sviluppano in acqua, e
solo dopo riescono a vivere gran parte della loro vita anche fuori da essa. L'epidermide è nuda negli anfibi,
questo vuol dire che al di sopra dell'epitelio vi è solamente un sottilissimo strato cheratinizzato, quindi sono
esposti alla disidratazione. Questo svantaggio è in parte compensato dal fatto che è un epitelio molto
ghiandolare e quindi il secreto di queste ghiandole protegge dalla disidratazione, da infezione. La cute
quindi rimane ancora un organo addirittura in grado di sviluppare la respirazione. Negli anfibi quindi la
respirazione è ancora in parte superficiale. Sono tetrapodi quindi presentano quattro arti, due anteriori e
due posteriori. In molti di questi anfibi l'importanza dello scheletro e la muscolatura delle appendici prevale.
Due narici esterne che immettono nella cavità boccale che permettono di respirare anche in semi
immersione. Negli anfibi compare l'orecchio medio e l'orecchio esterno, come organi di senso acustici in
sostituzione della linea laterale. Compare anche la membrana timpanica. Per quanto riguarda
l'alimentazione, sostanzialmente si basa sul fatto che la lingua è estroflettibile, e legata anteriormente alla
bocca e viene ribaltata in fuori per la cattura delle prede. Sono presenti delle costole, ma queste non sono
collegate allo sterno quindi non c'è una gabbia toracica e la respirazione avviene con una continua
deglutizione d'aria. Pelle irrorata ovviamente da vasi sanguigni, e la circolazione negli anfibi, precisamente
quelli adulti, è una circolazione doppia incompleta, perchè il cuore è fatto da tre camere, due atri e un
ventricolo. Il sangue refluo dal corpo arriva al cuore entrando dall'atrio destro. Da qui passa al ventricolo la
cui contrazione spinge il sangue verso i polmoni, tramite l’arteria polmonare. Esso scambia gas, ritorna al
cuore, attraverso l'atrio sinistro e da qui passa nuovamente al ventricolo. A questo punto il ventricolo va
nell'aorta diretta alla circolazione corporea. Il ventricolo è uno solo e
quindi per quanto la contrazione dell'atrio destro e sinistro non siano
sincrone, nell'unico ventricolo c'è sempre una parziale commistione di
sangue ossigenato e non. Fecondazione esterna anche se avviene in
sincrono, in acqua, e sviluppo indiretto. Il girino, lo stadio giovanile
degli anfibi, è un pesce. Ha le branchie, ha l'organo della linea laterale
e ha una circolazione semplice. Solamente quando lo sviluppo e
andato avanti abbastanza, cominciano a comparire gli arti e la coda, in
cui si trovava gran parte della struttura dell'animale, regredisce e a
questo punto l'animale deve uscire dall'acqua, perche le branchie
scompaiono, la respirazione diventa polmonare o superficiale e la
circolazione diventa doppia. Diventa tetrapode, adatto alla vita
subaerea, anche se molto condizionata. Apparato escretore costituito da mesonefro.
Sono classificati in 3 grossi ordini che sono:
gimnofioni
urodeli
anuri
Ordine gimnofioni
Vermiformi, vivono in buche e sono apodi perché non presentano arti. Elevato numero di
vertebre fino a 200, il capo e coperto da un osso che lo protegge e non presentano cinto
pelvico e cinto pettorale. La pelle non è cheratinizzata e sono privi di occhi perche vivono
sotto terra e presentano dei bargigli sensoriali. Fecondazione interna, sono insettivori.
Ordine urodeli
Sono le salamandre e i tritoni. Si chiamano urodeli perchè hanno una coda. Il loro movimento è ancora
ondulatorio, come nei pesci, poiché la muscolatura metamerica è ancora molto sviluppata. Vivono in
ambienti umidi o perfino in acqua, presentano un movimento ondulatorio, hanno quattro paia di arti che
non sollevano l'animale dal terreno perché sono molto corti ma servono a dare la spinta ondulatoria del
corpo. Possono raggiungere anche dimensioni ragguardevoli. Presentano delle branchie molto ramificate e
hanno una grande capacità rigenerativa e sono usati come modello di studio per la rigenerazione. Sono
neotenici. I tritoni vivono quasi sempre in acqua e sono particolari perche presentano una cresta dorsale e
hanno uno sviluppo indiretto. Gli urodeli hanno una fecondazione interna o esterna perché il maschio
corteggia la femmina, la afferra e depone delle spermatofore che la femmina raccoglie nella sua cloaca.
Non vi è un organo copulatore. Le uova vengono attaccate sulle foglie acquatiche, e da esse nascono delle
larve simili ai girini e la differenza è che quando compaiono gli arti, compaiono prima gli anteriori e poi i
posteriori. In alcuni sono presenti polmoni in altri sono assenti e la respirazione è coadiuvata dalla
respirazione cutanea. Alcuni sono anche in grado di fare cure parentali e le proteggono da infezioni o
predazione.
Ordine anuri
Rane e rospi. Alcuni si sono adattati parzialmente all'ambiente terrestre, svincolandosi dall'ambiente
acquatico come i rospi che sono in grado di vivere in ambienti più aridi e vivere in fosse. Lo xenopus è
africano ed è l’unico a vivere sempre in ambiente acquatico. Ha zampe palmate e presenta l’organo della
linea laterale, che invece scompare negli altri. Gli anuri sono chiamati cosi perche non hanno la coda, sono
animali adatti al salto, e in effetti le zampe posteriori sono molto sviluppate e la colonna vertebrale si
modifica, andando a fondere le vertebre caudali per formare un urostilo che compatta la struttura
dell'animale rendendola più adatta al salto. La coda è assente perche darebbe da ostacolo al salto. Alcuni
sono molto velenosi perche presentano sull'epidermide delle ghiandole che producono sostanze tossiche e
spesso presentano colorazioni vivaci proprio per questo motivo. La muscolatura metamerica perde
d’importanza. Sono estremamente legati all'ambiente acquatico dove avviene la fecondazione esterna, in
cui il maschio blocca la femmina, grazie alla presenza di una callosità sul pollice che serve appunto a
bloccare la femmina (dimorfismo sessuale). Nascono delle uova in gelatina che serve a contrastare la
disidratazione e le uova sono prive di annessi embrionali, non hanno amnios, quindi le uova degli anamni
hanno questa gelatina per mantenerlo idratato. Dalle uova nasce un girino che assomiglia a un pesce.
Durante la metamorfosi, subisce grosse modificazioni: le branchie si riassorbono e si formano i polmoni.
Questo processo è molto pericoloso poiché se non c'è un appiglio per l'esterno l'animale soffoca. La coda
viene riassorbita e compaiono prima le zampe posteriori e poi quelle anteriori.
Classe rettili
I rettili sono i primi vertebrati che si sono svincolati dall'ambiente acquatico definitivamente
(MEMORIZZARE!!). Comprendono:
Diapsidi da cui derivano i coccodrilli. Due aperture a livello della testa.
Sinapsidi da cui derivano i mammiferi. Una sola apertura a livello del capo
Anapsidi da cui derivano i testudinati. Non hanno aperture
Caratteristiche generali
I rettili sono in grado di avere una respirazione polmonare efficiente, dove compaiono dei polmoni dotati
di alveoli. In questi animali la pelle diventa molto cheratinizzata e questo comporta la perdita della
respirazione cutanea e permette anche protezione dalla disidratazione. Sono presenti poche ghiandole
nell'epidermide, e compare lo strato corneo coperto da squame cornee che hanno origine da
una papilla dermica, similmente alle piume degli uccelli, infatti si crede che queste derivino
dallo stesso foglietto embrionale. Le squame possono avere forme differenti, possono essere
tubercoliformi oppure imbricate, e alcune possono essere corazzate da placche ossee. I
camaleonti hanno squame tubercoliformi e sono dotati di cromatofori che fanno cambiare il
colore dell'animale in qualsiasi ambiente. Nei serpenti vi sono le squame a forma di tegola, e lo
strato corneo si perde periodicamente causando la muta.
Questi animali sono amnioti, quindi la comparsa dell’amnios permette di slegare la riproduzione
dall'ambiente acquatico, poiché l'amnios protegge l'embrione dalla disidratazione e ha tutto il nutrimento
che gli serve. Sono a sessi separati con fecondazione interna e quasi tutti hanno organo copulatore.
L’organo escretore è il metanefro e hanno due paia di arti tutti dotati di cinque dita. Gli arti sono
importanti perchè hanno la funzione deambulatoria, quindi sono possenti e sollevano il corpo dell'animale
rispetto al terreno gli permettono di muoversi velocemente. In alcuni gli arti si riducono o scompaiono,
come nei serpenti, ma questi sono adattamenti a uno stile di vita diverso. Sono animali eterotermi, quindi
la temperatura corporea dipende dall'ambiente esterno, poiché non sono in grado di termoregolare. Non
sopportano elevati sbalzi di temperatura e in caso di grande freddo o di grande e caldo, vanno in letargo
(inverno) oppure in estivazione (estate), all’interno di buche, rimanendo immobili ma in stato vigile e
abbassando il rendimento del loro metabolismo.
I rettili sono chiamati macrosomatici poiché hanno sviluppato l'olfatto coadiuvato dall'organo di Jacobson,
grazie al quale sentono gli odori con la lingua, raccogliendo le molecole odorose. Nei microsomatici invece
l'organo più sviluppato è la vista. Il cristallino deve essere adattato alla vista nell'ambiente esterno, quindi
negli acquatici il crista