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Il paramecio ad esempio presenta una forma a suola dovuta al fatto che il suo corpo cellulare è ben definito
grazie alla membrana pellicolare. Esso presenta una cavità boccale chiamata citostoma, da cui la cellula
può fagocitare. All'interno si formano i soliti vacuoli e il rimanente viene buttato fuori attraverso l'ano,
chiamato anche citopigio.
La maggior parte dei protozoi sono eterotrofi, ma alcuni sono autotrofi, cioè presentano cloroplasti che gli
permettono di fare fotosintesi. L'escrezione avviene mediante diffusione, mentre l'osmoregolazione viene
fatta attraverso vacuoli contrattili, che si trovano soprattutto nei cigliati. Sono degli organelli non costituiti
da cellule, all'interno del citoplasma, a forma di ampolla, delimitata da membrana da cui partono una sorta
di canali delimitati anch’essi da membrana, questa volta del RE. Si distribuiscono per tutto il corpo cellulare
e raccolgono acqua, che portano all'ampolla che si gonfia. Essa è circondata da microtubuli che quando
l'ampolla è piena, la strizzano e permettono al liquido di fuoriuscire tramite un canale collegato
direttamente con l'esterno. Questo movimento è continuo e determina perciò un’elevatissima spesa
energetica.
La locomozione
Il movimento può avvenire mediante due meccanismi, il sistema actomiosinico, tipico delle amebe, che
utilizzano la formazione di pseudopodi su tutta la formazione cellulare, oppure mediante ciglia, (come
accade per la maggior parte dei protozoi), numerose e distribuite su tutta la superficie cellulare, o uno/due
flagelli, basati sul sistema assonemale.
Questi organismi sono in grado di cambiare direzione o di percepire ostacoli. Quest’ultima cosa grazie alla
membrana cellulare che in condizioni di riposo, come le altre membrane ha un potenziale che equivale a
- 70 millivolt. Nel momento in cui la cellula va a contatto con un ostacolo, si ha un'inversione di potenziale
che fa entrare ioni calcio all'interno del citoplasma portando la membrana a -30 millivolt. Si arresta così il
battito cigliare e in questo modo possono cambiare direzione
La riproduzione
Si riproducono sia in modo asessuato, utilizzato per colonizzare rapidamente un ambiente, se le condizioni
sono favorevoli, e in modo sessuato, utilizzato se l'ambiente non è ottimale, grazie alla capacità di
differenziarsi in gameti e fondere il loro materiale genetico, per aumentare la variabilità genetica e
consentire ai nuovi organismi di adattarsi ai cambiamenti. La riproduzione sessuale serve quindi solo per
scambiare il materiale genetico.
La riproduzione asessuata può avvenire per:
Scissione binaria > può avvenire in senso trasversale (come nei ciliati) o longitudinale (come nei
flagellati). Nel corso di questo tipo di riproduzione da una cellula madre derivano due cellule figlie
identiche tra di loro.
Scissione multipla> utilizzata spesso dai protozoi parassiti. Si forma una sorta di ciste nella cellula
madre con cui essa comincia a duplicare i nuclei. Poi pian piano ogni nucleo viene circondato da
membra e si formano tante cellule figlie, che quando la ciste si apre, vengono liberate
nell’ambiente esterno. Il concetto è sempre la divisione mitotica.
Gemmazione> tipicamente usata da protozoi sessili mediante una sorta di peduncolo. Per riuscire
a colonizzare anche ambienti distanti, si da vita a cellule che inizialmente sono mobili e permettono
di colonizzare altri ambienti. La gemmazione esogena da una cellula madre porta per mitosi alla
formazione di una cellula figlia che poco dopo si stacca dal substrato e forma un nuovo peduncolo
con cui, più in là, formerà una nuova colonia. Nella gemmazione endogena invece la gemma si
forma all'interno del corpo materno.
La riproduzione sessuata serve alla ricombinazione genica, che avviene con la formazione di gameti. I
protozoi devono anch'essi andare incontro ad un processo di meiosi per ridurre il proprio patrimonio
genetico e formare 2 gameti, che possono essere identici tra di loro per dimensioni (si parla di isogamia),
oppure possono essere differenti per dimensioni, (cioè anisogamia), e in questo caso si differenzierà un
macrogamete e un microgamete. I gameti durante il ciclo vitale possono formarsi in momenti diversi. A
seconda di quando si formano durante il ciclo vitale, si dice che i protozoi possono avere una meiosi
gametica, con un ciclo diplonte, una meiosi zigotica, con un ciclo aplonte, oppure intermedia, con ciclo
aplo – diplonte.
Nel ciclo diplonte gli organismi hanno una meiosi gametica, hanno corredo 2n e normalmente si dividono
per riproduzione sessuata. Quando vogliono riprodursi in maniera sessuata, l'organismo 2n da origine a due
gameti, che poi si fondono, dando origine ad un nuovo individuo 2n zigote.
Nella meiosi zigotica gli individui sono aploidi. In certi momenti si differenziano in isogameti, che
fondendosi danno origine ad un individuo 2n, che poi va incontro a meiosi e ritorna ad essere un individuo
1n. La meiosi avviene quindi a livello zigotico.
Ci sono poi organismi che fanno una meiosi intermedia: normalmente sono aploidi e si riproducono per
mitosi dando individui n. Ad un certo punto però si differenziano in gameti che si fondono dando origine a
zigoti 2n che vivono per un certo periodo come diploidi. Poi ad un certo punto fanno meiosi e ridanno
individui n, fino a quando non ricominciano il ciclo.
Classificazione dei protozoi
Una volta i protozoi venivano classificati in 4 grosse classi: flagellati, ciliati, sarcodici, sporozoi (parassiti) , i
quali appartenevano tutti ad un unico phylum, che si differenziava solo in base alla morfologia. Gli zoologi
però nel tempo si sono accorti che i protozoi sembrano essere derivati da più precursori ,che in modo
indipendente hanno dato vita a diverse linee indipendenti. Quindi per esempio il gruppo dei flagellati è
stato suddiviso in 14 phyla.
Gruppo flagellati
14 phyla, di cui i principali sono:
Euglenozoa
Kinetoplastidi
Coanoflagellati
Dinoflagellati
Phylum euglenozoa
Corpo ovale di forma fissa dotati essenzialmente di due
flagelli,uno più corto e uno più lungo. La forma cosi definita è
dovuta al fatto che presentano una pellicola esterna rinforzata da
strutture proteiche che si trovano sotto la membrana cellulare e
che decorrono a spirale lungo l'asse della cellula. In un polo di
questa è presente una tasca dalla quale escono i flagelli (solo
quello lungo). Nel polo apicale è presente una cavità che serve ad
inglobare le prede per fagocitazione. Sono dotati di un unico
nucleo.
Il più comune è l'euglena viridis, che presenta una colorazione
verde perchè contiene cloroplasti. Questi organismi si dicono
quindi mixotrofi perché sono in grado di passare da un
metabolismo autotrofo ad eterotrofo e viceversa in base alle condizioni ambientali. La presenza della luce
viene percepita grazie ad una particolare struttura chiamata stigma,che presenta pigmenti sensibili alla
luce, e che va ad invertire la polarità della membrana cellulare muovendo la cellula in direzione della luce.
Se non c’è luce, diventa eterotrofo e si ciba per fagocitosi, che non può avvenire su tutto il corpo
cellulare,ma solo in corrispondenza della cavità apicale dove la membrana è fluida.
Phylum kinetoplastidi
Cosi chiamati perché presentano una struttura chiamata kinetoplasto, un organello
che si trova nell'unico grosso mitocondrio presente nella cellula, connesso anche con la
radice del flagello. Questa struttura contiene una molecola particolare di DNA,
chiamata K-DNA, che forma una catena di molecole circolari.
Troviamo organismi come il trypanosoma, trasmesso dalla mosca tse-tse, e la
leishmaniosi , trasmessa dalla zanzara). Sono entrambi parassiti che devono eludere il
sistema di difesa dell'ospite. Al di fuori della membrana cellulare c'è un grosso
glicocalice che è un insieme di proteine mucopolisaccaridiche che servono ad eludere
il sistema di difesa dell'ospite. Il trypanosoma ha un ciclo vitale che si svolge all'interno
della mosca e uno nell'uomo. Quando la mosca punte l'uomo, il parassita entra nel
corpo sanguigno, dove si duplica, poi viene risucchiato dalla mosca quando ripunge
l'individuo per poi trasmetterlo ad un altro organismo. La leishmaniosi può infestare
l'uomo ma anche i mammiferi domestici. Viene trasmessa da zanzare pappataci, che
infettano l'organismo pungendolo. in seguito si ha la solita suddivisione delle cellule
anche se il meccanismo è più complesso. Poi la zanzara li risucchia ancora per
trasmetterli in un altro organismo.
Phylum coanoflagellati
Organismi unicellulari particolari perché sono flagellati che vivono fissi al
substrato grazie alla presenza di un peduncolo. Hanno un corpo a forma ovale
con una specie di collaretto di microvilli ad un polo, che circonda l’unico flagello.
Sono essenzialmente dei filtratori, muovono l'ambiente circostante per
intrappolare le particelle alimentari presenti nell'aria all'interno del collaretto di
microvilli i quali spingono le particelle alla base del collaretto dove è presente il
citostoma che poi fa fagocitosi. Hanno una forma identica a cellule presenti nelle
spugne. Si pensa che i coanoflagellati siano stati i primi a dare vita ad una forma
di pluricellularità, che comprende appunto le spugne, e i metazoi, organismi
pluricellulari con mesoderma.
Alcuni vivono in forme coloniali, e tra le più interessanti ci sono i volvox,
interessante perché si pensa che da loro si siano originate le prime cellule
pluricellulari, perché presentano fasi della colonia che ricordano molto la fase di
gastrulazione dell'embrione. Sono flagellati che vivono in colonie le cui cellule
sono dotate di due flagelli e sono connesse tra di loro mediante ponti
citoplasmatici a formare una sfera. In alcuni sono presenti delle macchie oculari,
simili agli stigma. All'interno della stessa colonia, alcune cellule sono specializzate
solo nella riproduzione asessuata, e sono quelle che daranno vita a una nuova
colonia. Alcune di queste coloniette che nascono presentano nello strato esterno
cellule che sono in grado di differenziarsi in gameti femminili e maschili che
possono fecondarsi o all'interno della colonia stessa o rilasciati per dare origine
ad una nuova colonia. Si tratta quindi di una riproduzione sessuata.
Phylum dinoflagellati
Presentano delle forme variabili, possono essere ovali o stellati. Dotati di due flagelli uno più lungo che
attraversa longitudinalmente il corpo della cellula (flagello longitudinale), e uno più corpo che la
attraversa in modo equatoriale (flagello equatoriale). Questo dona all'organismo un movimento a spirale.
Sono in grado di fare fotosintesi,