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EVOLUZIONE DEI SISTEMI LINEARI STAZIO NARI

1° CAPITOLO

(1) Sistemi a tempo continuo, con esercizi svolti nel dominio del tempo; utilizzando la DECOMPOSIZIONE SPETTRALE della matrice dinamica e i MODI NATURALI.

2° CAPITOLO

(7) L'analisi dell'evoluzione dei sistemi a tempo continuo svolta con un approccio in frequenza, utilizzando la TRASFORMATA di LAPLACE.

3° CAPITOLO

(15) L'analisi dell'evoluzione dei sistemi a tempo discreto nel dominio del tempo, utilizzando la DECOMPOSIZIONE SPETTRALE.

4° CAPITOLO

(21) L'analisi dell'evoluzione dei sistemi a tempo discreto svolta con un approccio in frequenza, utilizzando la TRASFORMATA ZETA.

1) SISTEMI DI CONTROLLO

Sono descritti dalle seguenti relazioni:

ẋ(t) = A x(t) + B u(t)   x(t₀) = x₀

y(t) = C x(t) + D u(t)   ∀t ≥ t₀   t,t₀ ∈ ℝ

dove:

  • x(t) ∈ ℝⁿ   STATO DEL SISTEMA
  • u(t) ∈ ℝʳ   INGRESSI
  • y(t) ∈ ℝʳ   USCITE

Le soluzioni del sistema possono esprimersi come somma dei contributi di EVOLUZIONE LIBERA e FORZATA ossia:

x(t) = xlib(t) + xfor(t)

y(t) = ylib(t) + yfor(t)

con:

  • xlib(t) = eA(t-t₀) x₀
  • xfor(t) = ∫t₀t eA(t-τ) B u(τ) dτ

e:

  • ylib(t) = C eA(t-t₀) x₀
  • yfor(t) = ∫t₀t C eA(t-τ) B u(τ) dτ + D u(t)

ma yfor(t) si può riscrivere come integrale di convoluzione dell’ingresso con la FUNZIONE DI TRASFERIMENTO W(t)

W(t) = C eAt B + D δ(t)

e quindi

yfor(t) = ∫t₀t W(t-τ) U(τ) dτ

dove δ(t) è la delta di Dirac e gode della proprietà:

ab δ(t) δ(t-τ) dτ =

  • f(t)   se t ∈ [a,b]
  • 0   se t ∉ [a,b]

quindi l'osservabile in uscita si ottiene se e solo se

Cui e0

Il calcolo dell'esponenziale di matrice può essere volto utilizzando la definizione per cui è proposto l'eccitabilità :

Una casistica è la matrice NIHILPOTENTI, per la quale:

∀ k ∈ ℤ : ∀ X ∈ X⇒ Ak ->0

Una tal caso si parla di matrice NIHILPOTENTE DI ORDINE K,

per questa matrice il calcolo dell'esponenziale si riduce a:

AE⁺ = sum A^k+K k=ok!

Per ricaderci nella sequenti proposizione:

PROPOSIZIONE: Una matrice A ∈ ℝnxm è nilpotente se e solo se tutti i suoi autovalori sono nulli. In tal caso è millepotente di ordine K ≤ m.

Una decomposizione delle escludizioni, ottenuto va elementi viste nell'espressione (2) può avere luogo ed esiste la RISPOSTA A REGIME PERMANENTE, facendo riferimento all'occorento presente ed è definito come:

yreg(t) = lim y(t) t→∞

Quando tale limite esiste ed è unico, per ognoi stato iniziale xo. Si può dimostrare che la condizione necessaria per l'esistenza delle risposte a regime è che il sistema sia ASINTOTICAMENTE STABILE.

La condizione non è necessaria in quanto per garantire la sua intermi: basta che l'uscita, una libera, dell'uscita converge a zero per ogni situazione, trondale anche in mancanza di modi non significativamente talli non meno osservabili in uscita.

6) SENO

[Lsin(ωt)] = ω/s2 + ω2 ω ∈ ℝ 2.18

7) COSENO

[Lcos(ωt)] = s/s2 + ω2 ω ∈ ℝ 2.19

8) INGRESSO CANONICO DI ORDINE k MODULATO DA UN’ESPOENZIALE

[Leat tk/k!] = 1/(s - a)k+1 a ∈ ℝ k ∈ ℕ 2.20

9) SENO MODULATO DA UN’ESPOENZIALE

[Leat sin(ωt)] = ω/(s−a)2 + ω2 a, ω ∈ ℝ 2.21

10) COSENO MODULATO DA UN’ESPOENZIALE

[Leat cos(ωt)] = s−a/(s−a)2 + ω2 a, ω ∈ ℝ 2.22

La formula per antitrasformare una funzione di variabile complessa s è:

L−1[F(s)] = 1/2πiγ−i∞γ+i∞ F(s) ets ds γ + iω ∈ D ∈ ℂ 2.23

È un integrale fatto lungo la retta a parte reale contenuta del piano complesso ([Rε[s] > ϭ), contenuto nel dominio di definizione della F(s), di ricavare delle parti immaginarie da γ−iω.

In seguito si espone un dispositivo alternativo per antitrasformare elementi della base di funzioni di variabile complessa rappresentante in un rapporto proprio di polinomi. A questo sono appartengono i segnali 2.13 e 2.22.

Ande il termina (SI−A) = Trasformata di Laplace delle matrice di trasmissione dello stato, da intervenire come fattore.

3. SISTEMI A TEMPO DISCRETO: ANALISI NEL TEMPO

I sistemi lineari stazionari a tempo discreto e dimensione finita sono descritti dalle seguenti equazioni lineari ricorrenti:

x(t+1) = A x(t) + B u(t) y(t) = C x(t) + D u(t)   t ≥ t0

x(t0) = x0.

dove x(t) ∈ Rn è lo STATO del sistema, u(t) ∈ Rp sono gli INGRESSI, y(t) ∈ Rr sono le USCITE.

In virtù delle proprietà di linearità, le soluzioni del sistema possono esprimersi come somma dei contributi di EVOLUZIONE LIBERA e FORZATA, come visto in (1.2) per i sistemi a tempo continuo, con:

Xlib(t) = At-t0 x03.2a Xfor(t) = ∑τ=t0t-1 At-τ-1 B u(τ)

e

Ylib(t) = C At-t0 x03.2b Yfor(t) = ∑τ=t0t-1 C At-τ-1 B u(τ) + D u(t)

Le risposte forzate dell'uscita possono scriversi come un'unica somma di convoluzione dell'ingresso con le FUNZIONI DI TRASFERIMENTO W(t):

W(t) = { C At-1 B   t > 0 D   t = 0 }3.3

quindi

Yfor(t) = ∑τ=t0t W(t-τ) u(τ)

Queste formule... vale solo se tutti gli autovalori sono diversi da zero.

In caso contrario, riferendoci, ad esempio, da n

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A.A. 2017-2018
27 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-INF/04 Automatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gino.ventura97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria dei sistemi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Manes Costanzo.