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LA FORMAZIONE DELLA CITTA'

La fase protourbana è quella che va del bronzo antico al bronzo recente ed è il momento in cui si

formano gli insediamenti. I bacini fluviali offrono una grande ricchezza di risorse alle comunità

stanziali e sono aree estremamente dense come nella zona dei laghi di Bolsena, Vico e Bracciano.

Site catchment analysys significa analisi dell'area di competenza dell'insediamento fa parte di un

sistema simile a quello dei poligoni di Tissen. Sezionamento di un'area in poligoni per individuare i

confini territoriali. L'analisi dell'area individua tra due siti un punto centrale. Più abbiamo una

conoscenza esatta del sito più dati potremmo ricavare. La posizione delle necropoli è importante

perché identifica il limite dell'insediamento. Il concetto di distanza è diverso da quello romano

perché cambiano le assi di proiezione infatti non ci sono le strade come ai tempi dei romani ma

sentieri. Nasce la società gentilizio-clientelare dove si inizia ad avere una differenza tra persone più

ricche e meno.

Nel caso di Marsigliana è stata identificata una parte più antica . Con il tempo cambia il tipo di

abitato ovvero da piccole dimensioni a grandi formando le prime città. L'abbandono degli assi

fluviali nella fase terminale del Bronzo finale può essere determinato da tipo di esigenze diverse

oppure da un accentramento in alcuni poli dovuto anche all'aumento demografico e quindi la

necessità sempre maggiore di risorse. Nel periodo di passaggio da Bronzo e Ferro c'è un

trasferimento di comunità è stato stabilito da regole dettate da qualcuno. Iniziano anche ad essere

praticati dei culti per i Lares divinità protettive della casa familiare che sarebbero gli antenati che

condividevano lo stesso nome gentilizio.

Nell'area falisca c'è la città di Civita Castellana, le produzioni falische sono molto famose e

pregiate della produzione a figure rosse sembra significare la presenza di artigiani greci. Da questa

città abbiamo una tomba con un corredo interessante con sepoltura ad incinerazione, una coppa con

ansa monofora, due vasi simili e un vaso a piattello molto decorata.

Un'altra tomba è a Monterano Sud con corredo solo elementi di bronzo tra i quali gli anelli di

sospensione con diametro piccolo che servivano come ornamenti delle vesti di lana oppure quelle

più piccole potrebbero essere dei ferma trecce, fibule tra cui una con arco semplice decorato a

bulino e ha una staffa con un canale sviluppato. Potrebbe essere una tomba femminile ma non ci

sono abbastanza elementi per essere certi. Le urne sono inornate. Sono tutti vasi lavorati a mano e

senza il tornio con la tecnica di colombina con corduli di argilla messi uno sopra l'altra poi lavorati

con la stecca.

LEZIONE 23/11/2016

Archeologia postprocessuale:

sviluppato in ambito anglosassone e scandinavo, vuole trasformare l'archeologia in una scienza

esatta cosa molto utopica.

Compare Dizionario di archeologia Manacorda e Francovich

Il termine della cultura protovillanoviana travalica tutta l'Italia fino alle isole da dove poi si

distingueranno vari populi.

Il bronzo finale si divide in cultura protovillanoviana (XI-X secolo a.C.) con fasi BF1, BF2, BF3,

quella che conosciamo meglio è la terza caratterizzato dalla fase di passaggio al primo ferro

coincidente con l'abbandono degli insediamenti di piccole dimensioni e l'ingresso in quelli più

grandi nei pianori protourbani. Il rasoio a paletta è un oggetto tipico di questo periodo si evolverà a

quello a paletta quadrangolare del primo ferro.

Analizzando la tomba delle Coste del Marano nella zona di Tolfa vediamo un corredo con ago,

biconico decorato con coperchio, rasoio, vaso ascoide (che sembra rappresentare una sorta di sacca

che poteva essere quella per allattare i neonati oppure per tenere le bevande), una fuseruola a tronco

di cono e una fibula.

La cooking bell è una campana dove si cuoceva il libum (focaccia).

LEZIONE 29/11/2016

Verifica martedì 13 dicembre

La tendenza nel periodo orientalizzante è centrifuga dei tumuli. A Cerveteri i tumuli si iniziano a

vedere dall'ultimo quarto VIII secolo a.C. si esaurisce nel VI secolo.

Questa tendenza deve essere legata a qualcosa. Se seppelliscono in modo così lontano dove

abitano? Potrebbe esserci una residenza singola ma monumentale oppure delle città sul pianoro

adiacente. La città struttura e organizza i settori sepolcrali esternamente e più vicini. La stessa

situazione si ripete più o meno in tutti i centri etruschi. Il modello dell'archeologia processuale

graficizza la situazione dei tumuli . Ci sono tre corone concentriche che circondano la città la prima

rappresenta i sepolcri periurbani, la seconda piccole necropoli pericentriche che mostrano una

tendenza ad avere la presenza di tumuli più lontani come per le città. Una tendenza è di verificare la

presenza di tombe monumentali nel punto medio della distanza dei due centri per ribadire che una

tomba monumentale di un certo tipo si colloca a voler determinare l'estensione del centro quindi al

confine dell'area del centro urbano; nella terza fascia si possono vedere tumuli monumentali con

accanto residenze affini.

Laghetto è una necropoli di Cerveteri identificata mediante l'elettro magnetismo.

Ad un certo punto di tangenza tra due centri contigui cambia l'indicatore archeologico con

l'evoluzione della società tali da esprimere un ruolo ai ceti meno elevati. Inoltre si trovano luoghi di

culto ciò delimita il confine dell'agro e quindi viene posto a protezione.

LEZIONE 30/11/2016

Per la decorazione viene utilizzato un pettine grosso con il quale si realizzano solcature sulla

ceramica soprattutto nei biconici. Ogni pezzo con decorazione a pettine è databile o al bronzo finale

o al primo ferro questo si deduce dalle cuppelle che sono identificative del secondo periodo.

In età del ferro cominciano le specifiche identità culturali che identificheranno le popolazioni

dell'Italia antica. Iniziano ad esserci anche i vasi cultuali dalle applicazioni in forma antropomorfa.

Altri oggetti interessanti sono le riproduzioni di carretti fatti da parti metalliche o ceramiche con

animali da tiro. Il periodo del ferro avanzato vede complessi con dei cambiamenti. Dalla metà del

terzo quarto dell' VIII secolo inizia l'uso del tornio lento.

L'INSEDIAMENTO DELLA FASE DI PASSAGGIO AL PRIMO FERRO

Alessando Mandolesi ha fatto una ricognizione dell'area di Tarquinia tirando fuori dei dati facendo

luce sulle origini dell'insediamento protourbano. Le necropoli si distribuiscono lungo la città antica

di Civita. Particolare concentrazione di sepolcreti divisi in gruppi. Piano di Civita e Piano della

Regina sono i luoghi dell'area protourbana. Il Bronzo recente si presenta una forma di

concentrazione dei siti rispetto a quelli precedenti. La costa del fiume non sembra frequentata in

questo periodo forse dovuto alla ricerca di superficie. Il Bronzo finale, nelle fasi 1 e 2 ,vede la

sopravvivenza dei siti di lunga formazione nella fase 3 si consolida un trasferimento delle comunità

dei siti nel pianoro di Tarquinia. Si iniziano a vedere anche le necropoli intorno ai siti che vengono

abbandonate e si accentrano intorno al futuro abitato. Questo significa che l'idea della città è già

nata. Presumibilmente queste necropoli sono connesse con i luoghi di provenienza. Nel Ferro si

vede che la città è definita e lo stesso le necropoli sistema complesso che vede oltre alla città

intorno dei pianori con insediamenti minori e rispettive necropoli. La ricerca di Mandolesi è stata

fatta in modo sistematico viene studiato intanto l'utilizzazione del suolo diviso in arativo, campo

d'erba, pascolo e incolto.

LEZIONE 01/12/2016

I latini davano una denominazione urbana al plurale mentre gli etruschi al singolare.

Nel bronzo finale gli insediamenti a Tarquinia non si concentrano più sul pianoro ma nella

Castellina. Nel bronzo finale avanzato assistiamo ad un infittirsi delle presenze anche nella zona del

Piano della Regina e Piano di Civita. Il sito di Tarquinia ha la caratteristica di essere a non

continuità di vita che arriva fino al periodo tardo antico quando si trasferisce nel Corneto (vecchio

nome di Tarquinia). Le necropoli dell'età del bronzo finale sono collocate al confine della città.

L'età del ferro vede una concentrazione di macchie di rinvenimenti ceramici su varie zone del

pianoro e si vede come la demografia sia percepibile la densità dell'insediamento e quindi

l'incremento demografico. Il ferro due presenta un'ulteriore trasformazione dove si vede che il

potenziamento dell'area, Poggio Pretoncini viene abbandonato per concentrarsi nell'area

meridionale. Le città divengono i poli artigianali dei centri. L'organizzazione della città interna è

rinvenuta da scavi dell'Università di Milano. Il termine di curia viene usato per identificare le parti

interne del sito di Tarquinia. Iniziano a formarsi i culti familiari e della civiltà in base alle divinità.

Si è di fronte a luoghi di culto se si trovano offerte votive come statuine di bronzo, monete,

antefisse, miniature.

Il periodo orientalizzante la città è pienamente formata e compare una chiara definizione di quella

che è la città etrusca. In località Calvario ci sono gli unici resti dell'insediamento durante lo scavo

dei tumuli. Sono presenti forme di capanne diverse e la struttura è piuttosto nota fin dal bronzo

finale, fatte con una struttura lignea portante, pareti di argilla e un tetto di canne o paglia intrecciata.

Alcune sembrano più articolate perché hanno una divisione interna di stanze. La zona centrale non

presenta tracce di capanne dove forse potevano trovarsi i recinti per gli animali. Sviluppo della

privatizzazione della terra con l'ipotesi della nascita della casta gentilizia mentre precedentemente si

pensa ci fosse una comunità del terreno. Per quanto riguarda i mezzi di trasporto abbiamo poche

attestazioni tra cui rinvenimenti di morsi di cavallo che stanno a significare l'utilizzo soprattutto in

sepolture maschili riferiti anche alla cavalleria. Compaiono dei frutti proveniente dall'Oriente

Malum punicum cioè il melograno provenienti dall'area fenicia ciò fa pensare che potrebbero avere

piante importate dall'Oriente. Possiamo ipotizzare una presenza di coltivazione intensiva ossia

concentrate in un punto come produzione cerealicola abbiamo il frumento, il farro.

LEZIONE 06/12/2016

I Monterozzi è la necropoli prevalente di Tarquinia proposte in pianta nel 1968 da Hencken

pubblica i corredi descrive

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher storia92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Etruscologia e antichità italiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Vicari Andrea.