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Etologia, teoria dell'attaccamento e Bowlby Pag. 1
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Biografia

1929-1911 Dopo essersi laureato all'università di Cambridge si iscrive allo University College Hospital per laurearsi poi in medicina.

1938-1919 Diventa presidente del Trinity College e si sposa con Ursula Longstaff, dalla quale avrà quattro figli.

1937-1957 In seguito agli studi presso l'Institute for Psychoanalysis diventa psicoanalista.

Approccio freudiano → approccio etologico nello studio dell'attaccamento sociale.

Si tratta di una teoria spaziale (vicinanza di chi amo → sto bene, lontananza → ansia, tristezza e solitudine) che implica un legame tra due persone che le unisce nello spazio e si protrae nel tempo e un bisogno.

primario di contatto e di conforto che muove il piccolo verso una figura di attaccamento, perciò l'attaccamento viene definito come la predisposizione biologica del piccolo verso una persona che gli assicura la sopravvivenza, infatti questo comportamento di ricerca della vicinanza si attiva alla minaccia della nostra sopravvivenza, la quale può essere derivante da un'alterazione degli stati fisiologici interni (febbre) o da pericoli provenienti dall'esterno. Lo scopo dell'attaccamento è l'aumento della capacità di adattamento di coloro che lo possiedono in termini evoluzionistici e il successo riproduttivo, poiché l'attaccamento sicuro fornisce una protezione psicologica che rende il metabolismo del piccolo stabile, in questo senso il comportamento di attaccamento si manifesta come funzione biologica di motivazione interna e distinta da quella sessuale e alimentare nella prossimità ad una persona ritenuta in grado di.

Affrontare il mondo in maniera adeguata, la vicinanza è quindi mantenuta attraverso le forme di comportamento, il cui sistema è un modello rappresentativo in cui vengono rappresentate le interazioni tra il piccolo e gli adulti significativi (MOI → modelli operativi interni), di qui distinguiamo i comportamenti di segnalazione (pianto), il cui effetto è l'avvicinamento al piccolo da parte della madre, e comportamenti di accostamento e ricerca del contatto (aggrapparsi), il cui effetto è l'avvicinamento alla madre da parte del piccolo, la cui convergenza (comportamenti del piccolo e risposte adulto) genera il costrutto relazionale dell'attaccamento.

FASI DI SVILUPPO DELL'ATTACCAMENTO

ETÀ CARATTERISTICHE DESCRIZIONE

0-2 MESI Comportamenti di Il piccolo produce i segnali per indurre segnalazione e l'avvicinamento orientandosi verso qualsiasi essere umano senza distinzione e attua non selettiva di

prossimità) comportamenti/richiami volti alla richiesta di protezione e sicurezza, inoltre riesce a riconoscere poi sia visivamente che tramite indizi olfattivi le persone che si prendono cura di lui.

3-6 MESI Comunicazioni dirette Ai tre mesi si conclude la fase di pre- (ricerca selettiva di attaccamento e dai quattro inizia quella di prossimità delle figure di attaccamento in formazione, il piccolo è quindi famigliari) sempre più in grado di distinguere tra figure famigliari (in particolare si orienta verso quella che si prende cura di lui) e sconosciute.

6-24 MESI Segnali di mantenimento Il piccolo impara a camminare e amplia il repertorio comportamentale, prende l’iniziativa del legame preferenziale, del contatto fisico e mantiene quello ricerca di contatto con il caregiver e paura rendendo le altre figure famigliari secondarie, dell’estraneo) si manifesta quindi dai 7-8 mesi l’attaccamento compiuto/focalizzato.

Nasce la manifestazione dell'ansia da separazione e della paura dell'estraneo, mentre i comportamenti ruotano intorno alla figura preferenziale come base sicura per le esplorazioni. 2+ ANNI Relazione basata su scopo Rapporto reciproco, e non unidirezionale, tra programmato madre e piccolo, il quale comincia a percepire i genitori come persone separate e ad escogitare modi per influenzarli, inoltre dopo i tre anni la maggior parte dei piccoli è sempre più capace di sentirsi sicura in ambiente estraneo e con figure secondarie, perciò uscita dalla fase di attaccamento focalizzato sviluppa modelli operativi interni. STILI DI ATTACCAMENTO TIPOLOGIA DESCRIZIONE CONSEGUENZE SICURO La madre è sensibile ai segnali di richiamo e richiesta del piccolo, il quale manifesta equilibrio tra prossimità ed esplorazione, sicurezza interna,fiducia e alcuni segni di essere degno di disagio alla separazione (pianto), ma essere amato). Al ritorno è disponibile al lasciarsi consolare e cerca il contatto. INSICURO La madre è insensibile ai segnali del piccolo e rifiuta il contatto fisico, di conseguenza il piccolo non ha fiducia in una risposta adeguata dalla madre ed è distaccato, mostra segni di indifferenza alla separazione (evita il contatto o saluta in ritardo) ed eccede in autonomia. EVITANTE La madre è imprevedibile nelle risposte, le quali sono dettate dai suoi bisogni, di conseguenza il piccolo non riesce ad utilizzare la madre come base sicura, manifesta un forte disagio alla separazione (stretto

essere amato)contatto fisico prima) ed è inconsolabile al ritorno, la spinge, lapicchia ed è irritato.

DISORGANIZZATO/ La madre è dominata da esperienza Il piccolo pensa diDISORIENTATO traumatiche irrisolte e non risponde non essere degno dialle richieste, di conseguenza il essere amato, perciò piccolo non dispone di strategie cerca di avvicinarsi, stabili e manifesta comportamenti ma poi si spaventa e di conseguenza sistereotipate e mai dirette, confuse e allontana.

interrotte (posizioni anomale, freezing, sguardo nel vuoto), al ritorno della madre il piccolo manifesta comportamenti confusi e contraddittori e non in sincronia con la madre. Questa tipologia è tipica delle situazioni di abuso e maltrattamento, dove la figura di attaccamento consola e allo stesso tempo maltratta → fallimento di attaccamento.

Dettagli
A.A. 2021-2022
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher IlariaBeatrice di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Pistella Jessica.