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Introdurre elementi moderatamente stressanti nei primi giorni di vita può avere un effetto benefico,
ma un eccesso fa aumentare la secrezione di ACTH e di conseguenza si ha una riduzione della
capacità di apprendimento.
Oltre ai primi periodi si distinguono anche: -periodo giovanile⇾ 10 settimane-maturazione
sessuale, si ha il perfezionamento delle capacità motorie, inizia la marcatura con l’urinazione nel
maschio;
-età adulta⇾ dopo la pubertà, lo sviluppo dei moduli comportamentali non è completo, ma
possono essere aggiunti nuovi moduli in base all’esperienza.
Il gatto è molto più precoce del cane, i primi due mesi di vita sono fondamentali, ha una maggiore
capacità di apprendere e adattarsi agli stimoli. Anche in questo caso si ha una gradualità di
performance, infatti alla nascita c’è solo il 10% di sostanza secca del cervello e l’adulto raggiunge
lo sviluppo al 19% dopo la 4° settimana; alla nascita la mielina è quasi completamente assente e
compare gradualmente durante le 4 settimane successive. Nei diversi periodi sono in generale più
precoci: -periodo prenatale⇾ inizia prima, risente degli stimoli ambientali, come lo stato
emozionale della mamma o le variazioni di temperatura, già dal 21° giorno inizia lo sviluppo della
sensibilità tattile. NB: gravidanza nel cane dura 58-60 giorni, nel gatto 60-63.
-periodo neonatale⇾ primi 7-10 giorni, dalla nascita all’apertura degli occhi, le palpebre sono
chiuse, ma reagiscono a forti stimoli luminosi, strisciano accanto alla madre (serpeggiamento) e
cercano il capezzolo. Hanno solo dominanza flessoria.
-periodo di transizione⇾ 10-21 giorni, dall’apertura degli occhi allo sviluppo di vista e udito, tra
8-12 giorni si aprono gli occhi e le orecchie; nel 12-14 giorno hanno la percezione della luce, ma
non distinguono le immagini, reagisco agli stimoli acustici, crescono i primi denti; al 17 giorno si
reggono in piedi, anche se l’equilibrio è scarso. Si crea un legame forte con mamma e fratelli.
I gatti iniziano con una dominanza flessoria (prime 2 settimane), poi successivamente si ha un
aumento del tono muscolare degli estensori, ma non è mai una dominanza, non si crea un vero e
proprio equilibrio e la locomozione è molto limitata, la capacità di movimento crescono
parallelamente allo sviluppo delle capacità sensorie.
-periodo di socializzazione⇾ 3-7 settimane, dalla 4° settimana si allontanano dal nido, la
dentizione da latte è completa, hanno ottima capacità motoria e controllo voltaggio di defecazione
e minzione, iniziano a socializzare giocando con i fratelli e la mamma (raramente con altri gatti o il
padre). Dalla 5° settimana percorrono brevi tratti di corsa, quindi sviluppano capacità motorie
complesse (camminano su superfici strette e si tengono in equilibrio). Dalla 6° sett si ha il riflesso
di raddrizzamento (movimento in fase di caduta dall’alto per raddrizzarsi) e la risposta di
Flehemen.
-periodo giovanile⇾ 7-18/20 settimane, il gatto acquista lo standard adulto del controllo motorio,
intorno ai 3-4 mesi gli occhi assumono il colore definitivo, al 5° mese si ha la dentatura definitiva,
si dedicano all’esplorazione; la maturità sessuale è raggiunta tra i 6 e gli 8 mesi (la sterilizzazione
deve avvenire prima del periodo di marcature, quindi è ottimale intorno ai 5-6 mesi).
In tutte le specie domestiche l’ontogenesi comporta una diminuzione del tempo trascorso con la
madre e del tempo di sonno.
L’etologia è una scienza quantitativa e qualitativa, infatti a livello etologico è necessario sapere
cosa un animale fa, ma anche quante volte lo fa e come, quindi non basta solo descrivere un
comportamento.
Per effettuare l’analisi quantitativa del comportamento animale bisogna effettuare osservazioni
preliminari, che in uno studio di un anno durano almeno 1-2 mesi, perché bisogna imparare a
riconoscere gli animali per poterli distinguere e si deve capire qual è la posizione migliore per
osservarli, i ritmi, familiarizzare se è il caso (imparare a capirli), rendersi invisibili se gli animali non
familiarizzano con noi. Una volta fatte le osservazioni preliminari è bene studiare anche la
letteratura, perché è molto importante conoscere a fondo la specie studiata, sapere quali sono le
esigenze, le condizioni fisiologiche, i ritmi degli animali sia in natura che in cattività. Uno degli
obbiettivi della cattività è di consentire il più possibile agli animali di esprimere i comportamenti
normali specie-specifici, che la cattività può inibire/alterare. Il repertorio comportamentale
normale deve essere garantito per dire che l’ambiente dell’animale è idoneo. Il repertorio ottenuto
dalle osservazioni preliminari serve per stilare un etogramma. L’elaborazione dell’etogramma
prevede la catalogazione dei comportamenti che formano il repertorio comportamentale di base
di una specie e l’integrazione con la letteratura e le osservazioni preliminari.
Una volta considerati e selezionati i comportamenti si deve scegliere il metodo di registrazione,
quindi si devono decidere i parametri (latenza-tempo che intercorre tra un evento specifico e
l’insorgenza del comportamento-, frequenza, durata, intensità-vigore di un comportamento, deve
essere misurabile con strumenti es vocalizzazione di un uccello), che devono essere relativizzati,
es calcolo la frequenza in 1 minuto o 30 secondi, poi la durata viene messa in percentuale (es
10% del totale del tempo). Si deve decidere come campionare gli animali e come documentare i
comportamenti. Raccolti i dati si devono analizzare statisticamente, perché se i risultati non sono
statisticamente diversi si considerano uguali. Solo quando si hanno i dati statistici si possono
formulare delle interpretazioni, sulla base delle quali scrivere la discussione.
L’etogramma può essere specifico o generale: lo specifico è usato per analizzare un tipo di
comportamento nell’animale, es aggressività del cane; il generale se si considera un
comportamento di una specie, es comportamento del cane.
Lo studio etologico (etogramma) è uno degli approcci principali che si utilizzano per valutare il
benessere animale, un altro è lo studio psicologico (considera le emozioni) o quello fisiologico
(considera la funzioni biologiche); in genere è bene considerarne due, es lo psicologico non è
sufficiente da solo perché è soggettivo, ma anche l’etologico e il fisiologico potrebbero non
essere sufficienti da soli, anche se sono più oggettivi. Per evitare di sopravvalutare una situazione
si devono combinare due approcci.
L’etogramma è costituito da una tabella con delle colonne: nella prima colonna si indicano le
macrocategorie per avere una visione più ampia. Le categorie devono essere: -esaurienti⇾ tutti i
comportamenti devono essere indicati, anche il sonno;
-omogenee⇾ devono condividere le stesse proprietà;
-indipendenti⇾ tutti i comportamenti che condividono le stesse proprietà devono rientrare nella
stessa categoria, un comportamento non deve essere considerato in due modi diversi, es
cammina/si allontana;
-mutualmente esclusive⇾ un comportamento non deve essere registrato in due categorie allo
stesso tempo; considerando le durate quando sta facendo una cosa non ne sta facendo un’altra.
Non bisogna esagerare con le categorie, è meglio scartare qualche comportamento, perché più
dati ci sono e più l’errore è sicuro.
Ogni categoria ha di fianco un elenco di comportamenti che gli animali compiono e in un’altra
colonna c’è la definizione del comportamento. Il comportamento deve essere definito in modo
accurato, ma deve essere generalizzatile a più individui, anche di specie diverse, e deve essere
facile da interpretare. I criteri da considerare per definire il comportamento sono struttura,
conseguenze e relazione spaziale (può esserne considerato uno o possono essere combinati). La
struttura rappresenta la fisicità degli atti che compongono un comportamento, anche nella
sequenza temporale; es il grooming tra primati secondo la struttura è dato dalla descrizione “un
individuo allunga gli avambracci verso un altro individuo e con le dita delle mani separa la peluria
rimuovendo eventuali parassiti presenti” (approccio descrittivo). Le conseguenze indicano l’effetto
del comportamento del soggetto su se stesso, l’ambiente o altri individui, è il metodo più
semplice ed efficace; es il grooming “spulciare” (approccio interpretativo-funzionale). La relazione
spaziale, ovvero la prossemica, quindi come e a quale distanza si pone il soggetto rispetto
all’ambiente o ad altri individui; es il grooming “l’individuo A è vicino all’individuo B con contatto”,
quindi è molto semplicistica ed è utile quando si valutano le interazioni tra più soggetti.
Quando si realizza un etogramma bisogna evitare di implicare la causa del comportamento o
l’intenzione dell’animale (es espressione di paura), usare termini neutri e oggettivi, usare infinito o
gerundio, evitare antropomorfismi (es felice), usare disegni o immagini, studiare l’anatomia della
specie. È molto difficile ottenere etogrammi completi, sia in natura che in cattività: sono necessari
anni di osservazioni di una specie, si hanno variazioni comportamentali e cambiamenti stagionali,
geografici e ontogenetici. Un’idea della potenziale gamma di comportamenti di una specie si ha
dopo un’ora di osservazione, mentre con 100 ore si possono catalogare la maggior parte dei
comportamenti (90%).
Esempi di descrizione: espressione facciale del macaco “labbra retratte, denti esposte”; cavallo
con orecchie all’indietro, premute caudalmente contro la testa e il collo, collo in avanti, occhi a
fessura (tipicamente associato a intense reazioni aggressive); la minaccia nel cane può essere
descritta con “bocca completamente aperta, angoli ritratti e canini esposti, orecchie basse può
essere associata a postura del corpo tesa e coda dritta”.
Etogramma cane: -allungare la lingua⇾ il cane allunga la lingua in avanti e la muove, tipico
comportamento di minaccia;
-minaccia difensiva⇾ il cane arriccia il naso e/o mostra i denti ed esibisce l’espressione facciale di
paura (orecchie indietro, bocca aperta, pupille dilatate), con alti livelli di minaccia può ringhiare;
-coda alta⇾ la base e il primo terzo della coda sono rigidi e sollevati verticalmente sopra il dorso,
può essere mossa con frequenza elevata, zampe anteriori dritte, segno di dominanza;
-esibizione della spalla⇾ il cane compie un passo in avanti con la zampa rigida e distesa,
e