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UN ETNOGRAFO DAVANTI ALLA TV

1. Di che cosa parliamo quando parliamo di etnografia.

L'etnografia è una pratica di ricerca nata all'inizio del '900 con l'osservazione da parte degli antropologi di popolazioni e culture diverse da quelle occidentali. Questa osservazione si concentra sugli individui all'interno del contesto "naturale" nel quale essi svolgono le loro pratiche.

Secondo Geertz la realtà è il frutto di una negoziazione il cui ordine viene prodotto dall'interazione degli individui; sono queste interazioni a produrre e riprodurre la cultura. L'obiettivo dell'antropologia è quello di fornire una "descrizione densa" della realtà che viene studiata, che renda conto del contesto storico-culturale-sociale e dei significati simbolici e della produzione di senso delle azioni osservate.

La rilettura che Geertz opera dei classici dell'antropologia del '900 perviene alla

conclusione che ogni descrizione costituisce già di sé un atto interpretativo. L'etnografia è un artefatto testuale, i cui codici e le cui pratiche discorsive definiscono una realtà che non è oggettiva e incontrovertibile ma filtrata attraverso il vissuto dell'osservatore. Se con l'antropologia tradizionale i testi pretendono di individuare realtà oggettive riguardanti i "nativi" di paesi esotici, lontani e altri, l'antropologia "critica" decostruisce questi testi etnografici mostrando come essi dicano di più su chi li ha scritti che sul loro oggetto. "Etnografia sociale": stile di ricerca e di analisi e non metodologia chiusa o rigidamente definita; uno stile di cui si può tracciare una serie di tratti comuni ai principali approcci. Fra questi tratti: 1) il privilegiare l'osservazione e la descrizione delle pratiche sociali, l'osservazione di ciò che gli attori sociali

1) L'etnografia si basa sulla partecipazione attiva degli etnografi nelle loro pratiche quotidiane;

2) L'abbandono di ogni pretesa di oggettività a favore dell'illustrazione, possibilmente originale, di aspetti, mondi e dimensioni della vita sociale;

3) Uno sguardo non ingenuo, scettico anche sui propri risultati;

4) L'utilizzo di una pluralità di metodi, a seconda dell'oggetto di indagine: anche se il metodo che maggiormente qualifica l'etnografia è l'osservazione partecipante, altri metodi sono del tutto legittimi (l'analisi documentaria, le storie di vita, l'analisi del materiale audiovisivo, sonoro);

5) La correlazione tra le descrizioni e lo stile adottato dall'osservatore/autore.

2. Una storia di sguardi. Scendere per le strade e guardarsi attorno. Verso gli anni '20 l'antropologia abbandona le isole del Pacifico per approdare negli intricati tessuti metropolitani delle grandi città degli Stati Uniti, prima fra tutte Chicago, dove si svilupperà una delle più

Importanti correnti sociologiche del '900: la Scuola di Chicago. Questa è importante per le teorie sui media. In una delle prime ricerche, Park attribuisce una considerevole importanza alla stampa, che negli anni '20 conosceva negli Stati Uniti uno sviluppo di notevoli dimensioni. La prospettiva attraverso cui vengono analizzati i giornali e il giornalismo è quella della loro funzione di assimilazione delle numerose comunità di immigrati presenti sul territorio metropolitano. Da una parte la stampa viene vista come un fattore di stabilità; dall'altra come fattore di modernizzazione e di mobilità sociale. La dimensione rituale della vita quotidiana. La ricerca etnografica della vita quotidiana ha trovato il suo interprete più importante in Goffman, che individua nel quotidiano la cornice che dà forma alle pratiche comuni con le quali gli individui costruiscono un senso della propria identità (il self) e delle proprie attività.

di azione (-metodo) utilizzati dagli individui nella vita quotidiana. Goffman e l'etnometodologia ci invitano a riflettere sulle dinamiche sociali che si svolgono nel contesto delle interazioni quotidiane.

(-metodo-) utilizzati dagli individui (etno-) x rendere spiegabilela realtà che li circonda.L’oggetto di analisi di questo studio sono tutti quegli aspetti della conoscenza della vita quotidiana che diamo x scontati, checostituiscono la “banalità” del quotidiano.

3. Un etnografo nel paese dei media.Hall ha proposto il modello encoding/decoding x individuare le aree di analisi della dimensione mediatica. Le areeprivilegiate su cui va concentrata l’analisi dei media sono quella dell’encoding, della “codifica”, e quella del decoding, della“decodifica”, senza tralasciare ciò che sta nel mezzo di tale processo ovvero i testi mediatici.

Codifica processo all’interno del quale vengono prodotti tutti i diversi testi dell’industria mediale; il lavoro della codifica→è dominato da routine professionali consolidate.

Decodifica costituisce il processo di lettura dei prodotti mediatici e quindi

rappresenta in gran parte l'attività del pubblico dei media. Capitolo primo L'ETNOGRAFIA DELLA PRODUZIONE 1. La codifica dei prodotti mediali. 1.1. Lo studio etnografico dell'industria dei media. "Industria culturale": insieme degli apparati di produzione, distribuzione e consumo di beni culturali che, per quanto diversi nella qualità dei mezzi impiegati e dei pubblici a cui si rivolgono, funzionano in modi e forme integrate sino a comporre una sola macchina, un solo sistema complesso. In quanto parte dell'industria culturale, il complesso dei media va considerato come un'industria con rigidi vincoli e precise regole produttive. Gli aspetti produttivi dei media sono stati piuttosto trascurati. Mentre la ricerca sui media si è concentrata sull'analisi dei prodotti e sulle pratiche di decodifica di questi, gli studi sull'aspetto produttivo, cioè sulla fase in cui i testi mediatici vengono creati, hanno avutoun'importanza marginale. L'etnografia della produzione riveste un'importanza centrale per la comprensione del funzionamento dell'industria mediale nel suo complesso e getta luce anche sui suoi output, sui testi mediali che consumiamo quotidianamente. Sebbene l'informazione è uno degli aspetti più importanti del contenuto dei media, non vanno sottovalutati gli altri prodotti dell'industria mediale (telefilm, periodici femminili). Tuttavia rimane disinteresse per tutti quegli aspetti che riguardano prodotti popolari (serie televisive, ecc.). L'etnografia della produzione può venir condotta su qualunque tipo di prodotto dell'industria mediale e quindi su qualunque aspetto di questa industria: dall'informazione alla soap opera, da un periodico sportivo al palinsesto di una rete televisiva. Le imprese dei media sono organizzazioni complesse e come tali si propone di studiarle l'etnografia della riduzione; le organizzazioni e le

Le professioni dei media sono studiabili come culture.

Il metodo: come si fa una ricerca etnografica della produzione.

Fare ricerca etnografica della codifica dei media consiste nel studiare le pratiche professionali e le logiche dei processi produttivi all'interno di un mondo complesso e composito, che comprende realtà diversificate.

Come si fa una ricerca in questi ambiti professionali? Il metodo principale dell'etnografia della produzione è l'osservazione partecipante. Le analisi della produzione richiedono tempi piuttosto lunghi e l'accesso ai luoghi nei quali si intende realizzare la ricerca. Questo tipo di ricerca non ha confini dato che la si può condurre su un numero elevato di istituzioni ed organizzazioni, in base alle diverse professioni, ai diversi output mediali o alle differenze tra i media stessi.

Il metodo dell'osservazione partecipante permette di rilevare degli aspetti che non verrebbero alla luce mediante una analisi da tavolino.

né solamente osservando i prodotti dell’industria dei media una volta che hanno preso la strada della distribuzione e del consumo. Alcune caratteristiche delle professioni o delle routine produttive non possono emergere da una sola intervista, poiché alcuni aspetti magari fondamentali della produzione dei media vengono considerati scontati dai professionisti e quindi non esplicitati di fronte al ricercatore. Aspetti problematici dell’osservazione partecipante all’interno di un’organizzazione mediale: - Il fatto di osservare i rituali che si celebrano all’interno delle culture professionali dei media non significa aver accesso a tutte le forze esterne alle organizzazioni (che hanno un forte impatto sulle loro logiche produttive e sui loro output). - Non è facile individuare chiaramente le modalità con cui il lavoro dei professionisti dei media subisce le pressioni dei “piani alti”. Punti essenziali di una ricerca etnografica.all'interno di un'organizzazione mediale: - Il disegno della ricerca una volta definito l'oggetto della ricerca, una questione che si pone è quella relativa all'arco temporale all'interno del quale condurre l'indagine. La durata dell'osservazione dipende dall'oggetto della ricerca e dalle risorse disponibili. - L'accesso al campo una delle principali difficoltà della produzione dei media è le negoziazione e l'ottenimento dell'accesso al campo. Può capitare che l'accesso non significhi accesso a tutto il campo: alcuni settori dell'organizzazione (o l'accesso ad informazioni e materiali) possono essere preclusi dall'osservazione del ricercatore. Spesso i contesti organizzativi sono ambienti tenuti a garantire la non-diffusione delle informazioni raccolte e la privacy dei soggetti coinvolti. Può succedere che chi intraprende una ricerca etnograficapossibilità di vivere l'esperienza di prima mano e di apprendere direttamente sul campo. Lo stagista può essere coinvolto in diverse attività, come la ricerca di informazioni, la scrittura di articoli, la produzione di contenuti multimediali o la gestione dei social media. Questa esperienza può essere molto formativa e permettere allo stagista di acquisire competenze specifiche nel settore dei media. Tuttavia, è importante sottolineare che lo stagista non ha ancora raggiunto lo status di un osservatore "puro" e potrebbe essere influenzato dalla struttura di produzione mediale in cui si trova.
Dettagli
Publisher
A.A. 2004-2005
10 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Etnografia dei media e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof canevacci massimo.