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La scienza: un saper fare più che un sapere

Galileo con la legge dei gravi, prima matematicamente crea la legge, pura speculazione, e poi sottopone questo modello matematico a una verifica e quindi ricrea queste condizioni che servono a dimostrare che questo modello matematico è effettivamente valido e quindi verifica l'ipotesi). La scienza è più un saper fare che non un sapere, è un controllo della natura, un controllo consapevole della natura che però procede per astrazione perché naturalmente non posso verificare contemporaneamente tutte le caratteristiche di un modello matematico, ne dimostro alcune, ce ne sono tantissime altre che non fanno parte del mio esperimento e che io non ho studiato ma non vuol dire che non ci siano.

Scienza antica e moderna

In poche parole la scienza riesce a conoscere la natura soltanto controllandola, questa capacità di controllo si spinge al punto di modificare la natura e questa è la differenza fondamentale della scienza/tecnica così come

la concepivano gli antichi greci perché per gli antichi greci l'uomo possedeva la capacità di modificare la natura però questa modifica si poteva fare soltanto nelle lacune che si trovavano all'interno dell'opera della natura. La natura lascia molte cose incompiute e in questi punti l'uomo può intervenire completando in qualche modo l'opera della natura. In questo senso per gli antichi greci, ma anche per gli uomini del Medioevo, aveva senso la scienza, come qualcosa che andava completare l'opera della natura. La scienza moderna invece va a sostituire all'opera della natura (creo in laboratorio le condizioni) creando un anti realtà artificiale. Ciò però crea tutta una serie di problemi perché è chiaro che l'uomo in questo modo cerca di sostituirsi alla natura anzi, si tende a rimpiazzarla con qualcosa che sia completamente artificiale. Di fronte a questo potere

Della scienza gli atteggiamenti possibili sono due:

  1. Paura, grande rifiuto generato dallo spavento, reazione spaventata rispetto all'enorme potere di modificazione della scienza.
  2. Accettazione entusiastica, esaltazione acritica della scienza, il potere della scienza non deve conoscere restrizioni e limitazioni di sorta ed è chiaro che qui e si cade in un problema di tipo contrario al precedente, ovvero nella superstizione. C'è un'eccessiva fiducia nel potere della scienza, crediamo possa risolvere tutti i nostri problemi, quindi in realtà è un atteggiamento di tipo miracolistico ma in realtà ciò non avviene perché è pur sempre un'attività umana.

Medicina antica e moderna

Come abbiamo visto precedentemente la medicina è qualcosa di particolare perché appunto non è né prassi né scienza ma arte, che sta a metà delle due e quindi partecipa dell'una.

edell'altra. (Apologia dell'arte medica, secondo capitolo)

Cosa era la medicina per gli antichi Greci? La medicina nell'antica Grecia era sia attività artigianale che scienza, un po' la fusione di queste due. Come tutti gli elementi che vanno a comporre la civiltà anche per la medicina possiamo individuare la fase antecedente alla nascita del logos e quello che la medicina diventa dopo la nascita del logos. Nel contesto della civiltà mitico-sacrificale la medicina era qualcosa di molto diverso da quello che noi intendiamo oggi, era qualcosa di profondamente legato alla magia quindi fondamentalmente l'uomo dotato di poteri magici, che è in grado di parlare con il mondo dell'invisibile, e quando sorge il logos, la conoscenza razionale è chiaro che il senso della medicina e anche la figura del guaritore, non è più una figura magica e misteriosa ma diventa un uomo di scienza, può essere magari

Inferiore al guaritore perché il guaritore naturalmente è una figura sacrale maguarisce in virtù delle sue conoscenze e delle sue capacità; il suo sapere è in ogni caso diverso da quello del guaritore perché non è un sapere di tipo tradizionale ma è un sapere che implica la conoscenza di principi che Gadamer chiama 'conoscenza dell'universale'. Con la nascita del logos nasce appunto l'idea di un sapere che è incentrato sulla conoscenza dei etutti i saperi si adeguano a questo tipo di conoscenza, prima della nascita della filosofia tuttociò che si faceva non seguiva dei principi (es. costruire un palazzo) a cui tutte le scienze etutte le tecniche devono sottostare mentre successivamente, con l'arrivo del logos s i inizia apensare alle scienze in termini razionali e quindi tutte le tecniche devono passano da dellecapacità semi-magiche a dei saperi di tipo razionali.

capacità definite, prive di dubbi, diventano capacità sapienti perché fondate sulla conoscenza delle cause. Solo a partire dalla nascita del logos possiamo parlare di un sapere tecnico nel vero senso della parola, una capacità di produrre che è sapiente, che è fondata sulla conoscenza delle cause e naturalmente però ogni tecnica è anche legata alla realizzazione di un'opera, ergon o pera in greco, la tecnica è legata ad un sapere causale però è sempre anche legata anche al produrre, è un'azione di tipo poietico, cioè appunto votato a produrre qualcosa. Poiché l'arte medica è una tecnica un po' 'sui generis' è un po' problematico ascriverla nel numero delle tecniche mentre non c'è problema per esempio per l'architettura, l'ingegneria, etc., quando l'uomo si trova ad indagare sui principi che soggiacevano

A quella capacità di costruire e si rende conto che prima costruiva ispirato dagli dei (spiegazione di tipo magico-religioso) mentre adesso invece l'uomo si accorge che la capacità di costruire è dovuta alla sua conoscenza delle tecniche costruttive. Ciò però appunto non vale per la medicina perché la medicina non produce un'opera (ergon), la medicina non è in alcun modo una capacità di produrre, non crea qualcosa, non costruisce qualcosa, non modella qualcosa ma il suo compito è quello di guarire, di ristabilire la salute e quello che viene ristabilito, cioè appunto la salute, non è qualcosa che prima non c'era ma è qualcosa che c'era già, non è un ergon che prima non c'era e adesso c'è, al contrario la malattia si definisce sempre come "l'assenza di quella salute che prima c'era". Sono due cose completamente diverse:

La tecnica produce un'opera che prima non c'era e adesso c'è. La medicina richiama qualcosa che prima c'era e che adesso invece non c'è più mava ristabilita. Il ristabilimento della Salute non è in alcun modo ascrivibile alle forme della produzione e non solo, ma la guarigione del malato non appare con certezza come il frutto del sapere e delle abilità del medico mentre invece è fuori discussione che nella tecnica, ad esempio, delle costruzioni il bravo architetto è quello che conosce la tecnica delle costruzioni. L'abilità del medico è una questione sempre aperta, fin dove arriva il potere del medico e fin dove invece arriva la capacità della natura di curarsi da sé?, infatti per i greci la capacità del medico consisteva non nel creare una condizione di salute, perché questo per gli antichi greci è al di fuori delle competenze del medico.medico interviene solo quando necessario, mentre la medicina è un campo più ampio che comprende la conoscenza e l'applicazione di principi scientifici per curare e prevenire malattie. Il medico bravo è colui che sa facilitare il processo di guarigione del corpo, permettendo alla natura di agire e al corpo di rigenerarsi. L'individuo sano non è solo colui che è stato reso sano da interventi medici, ma è anche colui che è in grado di mantenere la propria salute. Allo stesso modo, l'individuo guarito non è solo colui che è stato reso guarito da un medico, ma è colui che ha contribuito attivamente alla propria guarigione. La medicina, quindi, non crea la guarigione, ma la agevola. Il medico è solo un facilitatore del processo di guarigione, mentre il vero protagonista è l'individuo stesso, il cui corpo è in grado di rigenerarsi. Questa differenza è importante perché sottolinea il ruolo attivo dell'individuo nella propria salute e guarigione. Inoltre, c'è una differenza tra la tecnica, intesa come capacità di intervenire quando la natura non è in grado di farlo completamente, e la medicina, che è una scienza più ampia che si basa su principi scientifici per curare e prevenire malattie. La medicina va oltre la semplice tecnica e comprende una vasta gamma di conoscenze e competenze per garantire la salute e il benessere delle persone.risultato della medicina è la salute che però è qualcosa di naturale. Se la tecnica è la capacità di produrre qualcosa portando a compimento l'opera della natura (l'uomo sposta un po' più in là il limite raggiunto dalla natura e quindi da un piccolo accrescimento di valore all'opera della natura) l'attività umana in questa visione si inserisce in modo armonioso con la natura. La capacità umana di produrre opere parte della natura. Quello che produce la medicina esiste già ed è qualcosa di naturale, che è appunto la salute, ma questa stessa cosa che la medicina ristabilisce, cioè appunto la salute, non è detto che sia dovuta al medico, è la natura che è capace di ristabilirsi da sola. Diciamo quindi che rispetto a tutte le altre tecniche la medicina resta un passo indietro perché mentre tutte le altre tecniche partono dalla natura ma in qualche modo si.

Allontanano da essa, la medicina invece resta sempre molto vicina al mondo della natura non si allontana mai veramente da essa, il prodotto dell'arte medica non è detto che appartenga al medico mentre invece siamo sicuri che, per esempio, il vaso è il prodotto del vasaio e così via.

Natura etica della medicina

Le tecniche tendenzialmente intervengono solo laddove si può intervenire (ci sono delle leggi da seguire e dei criteri, non posso costruire un palazzo ovunque, non posso usare qualsiasi materiale per costruire un vaso), c'è un discrimine molto netto e molto chiaro tra i casi dove è possibile intervenire e i casi dove non ha senso intervenire. La medicina invece è completamente diversa perché ha una natura etica che invece la obbliga ad intervenire sempre (non è che perché una persona è un malato inguaribile allora non lo si curi) quello dalla medicina non è mai un abbandono ma è sempre

r la cura e la prevenzione delle malattie. La medicina si basa su principi scientifici e utilizza una vasta gamma di conoscenze e strumenti per diagnosticare, trattare e guarire le persone. La medicina è una disciplina complessa che richiede anni di studio e pratica per essere padroneggiata. I medici devono acquisire una solida base di conoscenze scientifiche, imparare a utilizzare strumenti diagnostici come radiografie e analisi del sangue, e sviluppare competenze pratiche per eseguire procedure mediche come chirurgia e sutura. Inoltre, la medicina non si limita solo alla cura delle malattie, ma si estende anche alla prevenzione. I medici lavorano per educare le persone su come mantenere uno stile di vita sano, fornendo consigli su dieta, esercizio fisico e abitudini di vita. La prevenzione è un aspetto fondamentale della medicina, poiché può aiutare a evitare lo sviluppo di malattie e migliorare la qualità della vita delle persone. In conclusione, la medicina è una tecnica complessa e importante per la cura e la prevenzione delle malattie. I medici utilizzano una vasta gamma di conoscenze e strumenti per diagnosticare, trattare e guarire le persone. La medicina non si limita solo alla cura delle malattie, ma si estende anche alla prevenzione, fornendo consigli su uno stile di vita sano.
Dettagli
A.A. 2020-2021
25 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiaraunivr.22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Etica della cura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Chiurco Carlo.