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DEGENERAZIONE DELLA PUBBLICITA' POLITICA: PROPAGANDA FASCISTA
https://www.youtube.com/watch?v=LBM-lgmEPJY&ab_channel=icsperlonga
Importante anche l'uso delle parole
Dick Fulmine fumetto italiano di Baggioli, si contrappone ai fumetti dell'USA, personaggio tutto italiano dalla fisionomia molto forte, fusione di tre personaggi (attore Cooper, il pugile Carnera, Mussolini): emblemi dell'ideale dell'uomo italiano.
La pubblicità politica e propagandistica va sempre di più a mescolarsi con la commerciale (pubblicizzare fumetti).
In relazione a quest'ultima: alcuni studiosi asseriscono che l'attuale mondo comunicativo soffre di 'overdose pubblicitaria' e di 'iper-comunicatività', che non sempre porta a risultati certi e, soprattutto, virtuosi...
ESEMPIO DI TRADE UNION:
Es. campagna sigarette, parata pasquale del 1929, all'inizio della Grande Depressione americana, ideata da...
Il testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:→Bernays emancipazione femminile incoraggiare le donne a fumare, facendo leva su loro desiderio di aspirare ad una vita migliore e ottenere l'uguaglianza con gli uomini.
David Riesman (sociologo statunitense), dal canto suo, ne La folla solitaria commenta: «Come, in campo commerciale, la suggestione esercitata dalla confezione e dalla pubblicità di un prodotto si sostituisce alla convenienza del prezzo, così in campo politico, la suggestione esercitata dalla “confezione” del candidato si va sostituendo alla ricerca dell'interesse personale che determinava la scelta del tipo auto-diretto»
Pubblicità sociale e commerciale: «Quando diventa inevitabile interporre tra produttore/emittente/committente e destinatario/acquirente un terzo 'elemento' che agevoli lo scambio, interviene, in qualità di 'mediatore', in qualsiasi settore, la pubblicità, acquisendo un peso preponderante, come già
osservato nel contesto dell'advertising commerciale". - F.R. Puggelli.
PUBBLICITA' COMMERCIALE
Rappresenta la pubblicità più diffusa con un andamento (più o meno) regolare, non rapsodico come la pubblicità politica o quella sociale. È veicolata sempre più per immagini e mira a stimolare emozioni, che guidano le scelte.
Il linguaggio ha sempre meno valore se complesso, non solo a livello percettivo.
Nuovo codice comunicativo? Svolta iconica?
VANCE PACKARD (1914-1966): la pubblicità è uno strumento di condizionamento delle menti.
Si occupa di pubblicità sociale e propaganda. Packard definisce i pubblicitari "persuasori occulti", che, con tecniche comunicative attentamente studiate, attaccano l'inconscio del cittadino consumatore medio, facendo leva sulla soglia di attenzione vigile di ciascuno, una sorta di "pubblicità del profondo che basa le proprie azioni sulle insicurezze e
paragrafo potrebbe essere formattato come segue:Indecisioni del pubblico. SCUOLA DI FRANCOFORTE vicina alla teoria di Packard. Due esponenti della Scuola di Francoforte, nata ufficialmente nel 1932, Adorno e Horkheimer svolgevano considerazioni in merito alla televisione, traslabili altresì in ambito pubblicitario. "Lo spettatore non deve lavorare di testa propria: il prodotto prescrive ogni reazione: non per il suo contesto oggettivo – che si squaglia appena si rivolge alla facoltà pensante – ma attraverso segnali. Ogni connessione logica, che richieda fiato intellettuale, viene scrupolosamente evitata". Idea che alcuni studi cerchino di creare un pacchetto comunicativo che induca il soggetto a pensarla in quel modo: sospensione di giudizio nel pubblico. Fu una scuola di orientamento neo-marxista, formata per lo più da filosofi e sociologi tedeschi di origine ebraica, sotto la guida dello storico marxista Grünberg. Presto amplierà i temi delle sue ricerche.
Il periodo di attività della scuola si inquadra nel primo dopoguerra (anni '20/anni '30); con l'avvento del nazismo il gruppo lasciò la Germania e si trasferì dapprima a Ginevra, poi a Parigi e, infine, a New York.
Dopo la Seconda guerra mondiale alcuni esponenti (tra cui Adorno, Horkheimer) tornarono in Germania per fondare un nuovo Istituto per la ricerca sociale. Insieme a Marcuse (filosofo, sociologo) i due filosofi si fanno portavoce di una "teoria critica" della società dei consumi e di consumatori, dominati dal mercato di massa.
Osserva Marcuse che tale società sta creando falsi bisogni e falsi desideri, suggerendo "di rilassarsi, di divertirsi, di comportarsi e di consumare in accordo con gli annunci pubblicitari, di amare e odiare ciò che altri amano e odiano".
LEZIONE 4 - 5 ottobre - Storia della pubblicità - pubblicità occulta - emozioni
Riepilogo: Da porci quando analizziamo:
- ...
Che cosa si intende, dunque, per etica pubblicitaria?❖ Quale è il senso, dell'azione pubblicitaria? Domanda aperta, cambia da contesto a contesto, in base al mezzo di comunicazione, al pubblico.❖ Quali conseguenze sul nostro agire sono emerse nel mondo contemporaneo con la nascita delle etiche applicate e con l'avvento delle nuove tecnologie nel mondo dell'advertising?2 = non sempre facciamo una scelta giusta.Il comando può dipendere dal nostro modo di vedere il mondo o da qualcosa di esterno.3 = nichilismo, cioè non c'è un senso, una linea guida.L'etica della comunicazione in senso stretto è quella disciplina che intende "stabilire che cosa è "buono", "giusto","virtuoso" all'interno di un contesto comunicativo e che intende giustificare l'opzione che fa adottare un simile comportamento" Il senso del comportamento morale di un interlocutore è legato
Ai criteri morali insiti nella comunità della comunicazione non come necessità, ma come opzione, possibilità. Siamo noi a decidere se preferiamo privilegiare la volontà d'intesa (intesa con l'interlocutore) o l'intenzione di creare fraintendimento (in modo positivo o negativo). C'è intesa ad esempio nelle pubblicità sui farmaci.
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EXCURSUS STORICO
ORIGINE DELLA PUBBLICITÀ
▪ Mondo babilonese (5000 a.C.).
▪ Mondo antico greco e romano (insegne, incisioni, mosaici). Dagli scavi pompeiani si evince che la pubblicità tramite insegne, spettacoli, manifestazioni, fiere, ecc. era consolidata e diffusa, così come già lo era in epoca romana.
MEDIOEVO
Le insegne vengono arricchite e abbellite da rappresentazioni decorative dei prodotti in vendita, talvolta opera di celebri artisti (insegne a bandiera, per dare maggiore visibilità). C'erano venditori ambulanti,
i quali descrivevano al pubblico nei pressi delle loro bancarelle le merci in vendita e le loro virtù. Dalle insegne si passa a decorare tutta la facciata della bottega o si affiggevano pannelli. C’è uso di stendardi e stemmi proto-pubblicitari. PRIMA ETÀ MODERNA Con la nascita della stampa a caratteri mobili ad opera di Gutenberg vengono creati i primi manifesti pubblicitari da apporre sui muri delle città d’Europa (eventi religiosi, xilografie). Ma è soprattutto nell’800 che si ha la massima diffusione attraverso la nascita delle agenzie pubblicitarie, in primis in Philadelphia. In Francia, nel 1836, «La Presse»: l’ultima pagina viene interamente dedicata alle inserzioni pubblicitarie. Il giornale fu messo in commercio ad un prezzo pari alla metà di quello dei suoi concorrenti. Nasceva in questo modo una interdipendenza tra economia e informazione: dare a minor prezzo l’informazione. Nella seconda metàDell'800 nasce anche la cartellonistica d'arte che si protrae nel tempo (Marinetti, Klimt, Magritte). Predilezione per segni essenziali, colori netti, i più vari caratteri grafici, giochi formali e linguistici fanno della pubblicità l'arte "che marcia di pari passo alla moda del tempo".
In Italia arriva più tardi: 1863-1900 -> Trade d'union tra '800 e '900 è "l'operazione" dei fratelli Lumière. Nel 1895 presentano il cinematografo con La sortie des usines Lumière. Al contempo, attuano un'abile operazione pubblicitaria, mostrando un'immagine positiva dell'azienda di famiglia. È questo il periodo dello sviluppo della pubblicità in senso pienamente moderno, legata al nuovo sistema produttivo industriale. La produzione e la vendita di massa hanno obbligato le aziende ad avvalersi della pubblicità per mettere sul mercato le grandi quantità.
di una nota marca. Negli anni '50 e '60, la pubblicità televisiva diventa sempre più popolare, con spot che diventano veri e propri mini-film. Negli anni '90, con l'avvento di internet, la pubblicità si evolve ulteriormente, diventando multimediale e multicanale. Oggi, la pubblicità virtuale è sempre più presente, grazie all'utilizzo di tecnologie come la realtà aumentata e la realtà virtuale. In Italia, la pubblicità ha una lunga storia. Già nel 1870, la società "Manzoni" diventa la concessionaria di pubblicità di numerosi quotidiani e periodici, tra cui il famoso "Corriere della Sera". Nel 1922 nasce la prima vera agenzia pubblicitaria italiana, la ACME-Dal Monte. La pubblicità stampata diventa colorata grazie alla tecnica cromolitografica e si diffondono le riviste illustrate. Negli anni '30 del XX secolo, nascono anche le prime riviste italiane rivolte specificamente al pubblico femminile, come Eva, Gioia, Grazia e Annabella. La cartellonistica italiana vanta artisti celebri, tra cui Cappiello, che opera principalmente a Parigi con uno stile caricaturale. Con lui nasce il concetto di "manifesto-marchio", come ad esempio il famoso manifesto del cioccolato Klaus del 1903. Inoltre, già negli anni '20 si iniziano a utilizzare testimonial indiretti, come ad esempio Giacomo Puccini che scrive versi per pubblicizzare un dentifricio.Odol.Gabriele D'Annunzio crea il nome del magazzino La Rinascente. Sponsorizza prodotti come biscotti e amari.“Queste vostre novissime scatole di biscotti fini superano in finezza e in bontà le migliori di Inghilterra. Son tropposquisite per me. Vi ringrazio, Vi lodo”.
Liason tra letteratura e organizzazione visiva pubblicitaria:o «parole in libertà» dei futuristi.o Marinetti, Depero... si cimentano nell’arte pubblicitaria componendo negli anni Trenta “poemi industriali”.
Nel 1957 si assiste alla diffusione “massiccia” della televisione, e dal 3 febbraio 1957 al 1977 va in onda in RaiCarosello, una serie di cortometraggi pubblicitari simili a piccoli spettacoli che ricalcano le strutture teatrali.
Sono narrazione di storie divertenti e ironiche: la pubblicità televisiva vive un periodo di grande apprezzamento,mostrando un panorama culturale creativo e di qualità.Non era, però, solo un
Contenitore di messaggi pubblicitari, il numero di secondi dedicati alla pubblicità, le citazioni del nome del prodotto o del marchio e le informazioni di contatto devono essere formattate correttamente.