Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 23
Riassunto esame Etica della Comunicazione, prof. Bellino, libro consigliato Filosofia del Successo Pag. 1 Riassunto esame Etica della Comunicazione, prof. Bellino, libro consigliato Filosofia del Successo Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Etica della Comunicazione, prof. Bellino, libro consigliato Filosofia del Successo Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Etica della Comunicazione, prof. Bellino, libro consigliato Filosofia del Successo Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Etica della Comunicazione, prof. Bellino, libro consigliato Filosofia del Successo Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Etica della Comunicazione, prof. Bellino, libro consigliato Filosofia del Successo Pag. 21
1 su 23
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

La programmazione è lo strumento con cui l'insegnante definisce gli obiettivi, i tempi, la

metodologia e la verifica dello studio. Per l'organizzazione e la pianificazione del tempo per lo

studio sono necessarie le seguenti capacità: saper rispettare gli impegni, saper quantificare gli

sforzi e saper gestire il tempo a disposizione. Le capacità richieste per la lettura analitica, invece,

sono: saper suddividere un problema in sotto-problemi, saper riconoscere strutture testuali

ricorrenti, saper cogliere le analogie, saper distinguere i fatti dalle opinioni, saper valutare le fonti

e gli scopi dell'autore, saper sintetizzare le informazioni, saper riorganizzare secondo schemi e

sapersi porre domande. Le capacità richieste per la lettura veloce sono: saper leggere molte

parole con un unico sguardo, saper individuare rapidamente le parole e le frasi che c'interessano,

saper leggere senza ripetere a voce alta o mentalmente. Per la costruzione di ricerca, invece, è

necessario: sapersi documentare, saper confrontare, saper interagire e comunicare con gli altri,

saper definire rapporti di causa-effetto e saper presentare una tesi in modo logico. Per la

relazione scritta di una ricerca è necessario sapersi esprimere chiaramente; per l'esposizione

orale occorre infine saper vincere l'emozione, sapersi esprimere con frasi corrette ed efficaci,

saper costruire mappe mentali ecc.

10.9 Lo studente "strategico"

Un buon metodo di studio da solo non è però sufficiente, in quanto si deve tener conto di 3

problemi: la scarsa propensione da parte dei ragazzi a utilizzare un nuovo metodo di studio,

anche se è stato da loro appreso; il maggior peso del metodo di studio rispetto al semplice studio

dei contenuti e il pericolo che comporta la rigidità di un metodo di studio organizzato. In base a

16

questi 3 problemi, si deve ricercare un approccio alternativo a quello del metodo generale di

studio. Questo approccio rifiuta l'insegnamento di un metodo di studio strutturato valido per tutte

le discipline e per tutti ragazzi, ma al contrario cerca di rendere lo studente più sensibile ai

problemi che incontra nello studio. Questo approccio, inoltre, spinge lo studente a considerare le

modalità particolari con cui egli affronta un compito di apprendimento per adattarle meglio agli

altri compiti che dovrà affrontare. A questo proposito è importante lo sviluppo della motivazione

positiva verso l'apprendimento e la capacità dello studente di organizzare il proprio lavoro. Il

docente, inoltre, deve agire non solo sui processi cognitivi specifici delle singole discipline, ma

anche sui processi meta cognitivi. Per metacognizione, in particolare, si intende sia l'insieme delle

idee che l'individuo sviluppa sul funzionamento dei propri processi cognitivi, sia le operazioni che

la mente svolge per organizzare la propria attività. In questo senso, l'insegnante deve aiutare lo

studente a monitorare più attentamente il proprio studio, scegliendo le strategie più adatte come

avviene nel caso del cosiddetto "studente strategico". Quest'ultimo si tratta di uno studente bravo,

flessibile e che ha un buon rapporto con lo studio. Egli, in particolare:

1) conosce un gran numero di strategie utili all'apprendimento e capisce la loro importanza

2) sceglie le strategie con saggezza

3) è motivato

4) non ha paura dell'insuccesso

5) non è ansioso di fronte ad una prova, ma vede le prove come un'occasione per imparare

6) è sostenuto dai genitori e dalla scuola

10.10 L'insegnate-tutor

Per lo sviluppo delle abilità di studio, inoltre, è necessario anche che l'insegnante svolga una

funzione tutoriale. L'insegnante deve quindi essere tutor, cioè deve seguire il singolo alunno, non

per sostituirsi ad esso, ma per essere di aiuto e di supporto allo sviluppo della sua personalità.

Egli deve aiutare lo studente a individuare eventuali errori, limiti, a superare le difficoltà cognitive

e metodologiche che lo studente incontra nell'apprendimento e a rafforzare il suo impegno per

raggiungere gli obiettivi stabiliti.

10.11 Dal come si insegna al come si apprende

Nel processo di apprendimento non è però solo importante lo sviluppo delle abilità di studio e

quindi il come studiare, ma bisogna ricordare anche il che cosa studiare in quanto è anch'esso

all'origine della motivazione ad apprendere e della voglia di studiare. Studiare in particolare

significa apprendere e costruire sistemi di idee, di significati, di valori e di conoscenze. Lo studio

inoltre presenta anche un aspetto creativo che consiste nel cogliere le idee chiave e collegarle tra

di loro per confrontarle, attraverso la creazione di mappe e schemi concettuali. Per promuovere

l'aspetto creativo dell'apprendimento, è importante il tipo di insegnamento adottato. A questo

proposito, l'insegnamento non deve essere finalizzato se stesso, ma deve essere un mezzo per

aiutare l'alunno a costruirsi un sapere personalizzato. A partire da questo presupposto, si può dire

che è dal modo con cui l'insegnante procede nel suo studio e dal suo metodo di studio, che poi

dipende anche il modo con cui l'alunno impara a studiare. 17

CAP. 11 - LA FILOSOFIA DEL SUCCESSO NELL'ETA' DELL'INFORMAZIONE

11.1 Pensare a rete

Tra i molteplici fattori economici, sociali e politici che hanno determinato il cambiamento della

nostra società, la tecnologia occupa un posto alquanto decisivo. Non è un caso, infatti, che le

grandi rivoluzioni della storia siano state determinate soprattutto dalla tecnologia. Ogni rivoluzione

tecnologica implica delle profonde trasformazioni culturali e nuove forme di vita. In particolare le

tecnologie della comunicazione sono quelle che più di tutte hanno determinato il cambiamento

della nostra società sul piano culturale, educativo e formativo. Oggi è pertanto dominante il

paradigma tecnologico dell'informazionalismo, caratterizzato non solo dal ruolo centrale della

conoscenza e dell'informazione, dal momento che esse sono state centrali in quasi tutte le

società del passato. La vera novità è che questo paradigma tecnologico si basa sull'aumento

della capacità umana di elaborare le informazioni. In particolare questo paradigma si basa su 3

caratteristiche: la capacità della conoscenza e dell'informazione di espandersi in termini di

volume, complessità e velocità; la loro capacità ricombinante e la loro flessibilità distributiva.

L'informazionalismo ha anche le notevoli implicazioni in tutti gli ambiti della società: sulla nostra

vita quotidiana, sulla produzione, sull'economia, sul lavoro, sul modo di pensare, sulla qualità

della vita e sulla stessa arte di vivere. Mentre nell'industrialismo la persona era addestrata per

svolgere un lavoro al quale doveva dedicarsi per tutta la sua vita lavorativa,

nell'informazionalismo questo non avviene più dal momento che il nuovo lavoratore professionista

deve avere la capacità di riqualificarsi e adattarsi a nuovi compiti. Per stare al passo con le nuove

sfide, quindi, ogni professionista deve ripensare costantemente le proprie competenze e

autoprogrammarsi. Come fra l'altro ha evidenziato un famoso sociologo, Manuel Castells, nell'età

dell'informazione le funzioni e i processi dominanti tendono a organizzarsi sempre di più attorno

alle reti, al punto che la nostra società può essere definita società in rete. In questo tipo di

società, un'istituzione educativa non deve essere più basata sulla semplice informazione e sulla

trasmissione della conoscenza, ma deve soprattutto adottare la logica intrinseca di Internet.

Internet è il mezzo tecnologico alla base della società dell'informazione, in quanto esso permette

di espandere in maniera infinita le reti in ogni settore della nostra esistenza.

11.2 L'etica hacker del successo

Gli hacker hanno creato il personal computer, il modem e il sistema operativo Linux, pertanto ad

essi si deve lo sviluppo di Internet. Essi, inoltre, hanno introdotto una nuova etica del lavoro,

incentrata su una serie di valori come la privacy, l'uguaglianza, la condivisione del sapere ecc. Gli

hacker hanno adottato un modello di apprendimento aperto che consiste prima di tutto

nell'individuare un problema, lavorare per risolverlo usando fonti diverse e infine verificare la

soluzione attraverso una serie di test. Ciò che si impara viene poi insegnato agli altri. Questo

modello può essere definito "accademia della rete", in quanto esso assomiglia per certi aspetti

all'accademia di Platone, dove agli studenti non veniva trasmesso solo il sapere già codificato, ma

essi al contrario erano direttamente coinvolti in un processo collettivo di apprendimento dove si

discutevano problemi per poi sviluppare soluzioni. In questo senso, il compito principale

dell'insegnamento era quello di rafforzare l'abilità dei discepoli nel porre problemi, nello sviluppare

idee e nell'avanzare critiche. Il modello di apprendimento degli hacker si ispira inoltre al metodo

18

euristico del problem solving e all'apprendimento collaborativo che a sua volta si ispira al concetto

di zona di sviluppo prossimale, elaborato da Vygotsky, secondo cui la capacità di un individuo in

una situazione di cooperazione con una persona di maggiore esperienza è maggiore rispetto alla

sua capacità effettiva in una situazione individualistica. L'etica accademica implica, quindi, che

chiunque può usare, criticare e sviluppare la soluzione del problema. Essa, inoltre, comporta due

obblighi: le fonti utilizzate devono essere sempre citate e la nuova soluzione non deve essere

tenuta segreta ma resa pubblica.

11.3 Management personale: gli esercizi

Nella società dell'informazione gli individui devono essere in grado di autoprogrammarsi per

potere modificare costantemente le proprie competenze. Diventa pertanto necessario imparare a

essere manager di se stessi, cercando aiuto nelle guide sullo sviluppo personale. A questo

proposito esistono diverse strategie per sviluppare le nostre competenze e il management

personale. Queste strategie sono incentrate su 7 virtù, di cui 4 etiche (prudenza, temperanza,

giustizia, fortezza) e 3 dianoetiche (saggezza, sapienza, intelletto). Queste virtù si determinano

nelle cosiddette 7 abitudini dello sviluppo personale. Il primo passo delle strategie di sviluppo

personale è costituito dalla determinazione, cioè l'orientamento all'obiettivo. È necessario cioè

prefiggersi obiettivi ben definiti e poi dirigere tutte le energie verso il loro conseguimento. Un'altra

virtù importante da sviluppare per raggiungere l&#

Dettagli
Publisher
A.A. 2009-2010
23 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/03 Filosofia morale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Valja di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Etica della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Bellino Francesco.