Riassunto esame Etica della comunicazione, prof. Aqueci, libro consigliato Introduzione alla semioetica
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dell’espressione che eve tramutarsi in una filosofia dell’esistenza.SCARPELLI:LA
NATURA LINGUISTICA DELLA MORALE:riprende la filosofia analitica durante un
intermezzo e a differenza di vailati la comprende in un contesto di esplicita riflessione
etica(coerenza del discorso e libertà della scelta etica).La coerenza torna ad essere il
principio logico per separare scienza dalla metafisica,mentre la libertà della scelta
etica è il fondamento del discorso normativo.Conciliazione di libertà esistenziale e
cogenza della norma permette a Scarpelli di porre i suoi punti:la norma è un precetto
attraverso cui un uomo è guidato e diretto in una qualsiasi azione,la morale consiste di
norme atti discorsivi direttivi,le norme sono asserzioni di passioni,la morale consiste di
norme ancorate nelle passioni,la norma morale fondamentale è quella della
conservazione della vita.Importanti affermazione della natura linguistica della
morale,l’integrazione delle passioni nell’etica razionale discorsiva,centralità assegnata
alla passione egoistica dell’autoconservazione della vita.Piaget rispetto al primo punto
si pone il problema del rapporto tra discorso e comportamento morale mettendo in
luce le trasformazioni evolutive cui il discorso morale è soggetto e che dipendono dalle
trasformazioni evolutive del rispetto.MAYR:IPRODROMI EVOLUTIVI DEL
RISPETTO:intorno al procedimento di ominazione sostiene che a determinare tale
processo sarebbe stata l’acquisizione della stazione eretta da parte degli ominidi,che
avrebbe permesso l’uso di strumenti(ma non migliora tecnica costruzione).Ha avuto
un’enorme influenza evolutiva ma non sotto il punto di vista uso strumenti,sviluppo
cervello.All’origine dell’ominazione c’è l’affermazione di un modello culturale,la
costituzione di prodromi di ciò che sarà diade madre-figlio.Sostiene che più fossero
difficili i piani d’attacco o le strategie più era necessaria elaborazione sistema di
comunicazione(linguaggio strumento del pensiero strategico,ma elemento materno
fondamentale nella costituzione del linguaggio). LACAN:IL SIMBOLICO E IL
NORMATIVO:nesso tra figura paterna,la legge,intesa come comando originario e il
linguaggio.La legge si lascia riconoscere a sufficienza come identica a un ordine di un
linguaggio,nel senso che le nominazioni di parentela permettono al potere di istituire
preferenze e tabù lungo il filo generazionale delle discendenze.L’attribuzione della
procreazione al padre è l’effetto di un puro significante,di un riconoscimento di ciò che
la religione ha insegnato a invocare come Nome-del-Padre a cui attribuisce la stessa
valenza che il Nome di Dio ha per i mistici spiegando l’associazione tra padre,Nome
del Padre e la legge.Padre come figura linguistica dotata di autorità legiferante cui si
deve un rispetto assoluto.La Madre è il lato percepibile di quel significante assoluto e
originario(Padre).C’è l’esigenza di rendere percepibile il significante paterno(funzione
della Madre).Funzione della Madre è iscrivere il Nome del Padre nel discorso che lei
tiene con il figlio.In Lacan si attenua l’aspetto di rivalità omicida e viene in primo piano
il tema del timore e del rispetto del padre,la madre porta la parola(articolazione
discorsiva del Nome del Padre inteso come essere linguistico dotato di autorità
legiferante)rendendo attiva la metafora paterna dandogli prestigio agli occhi di un
bambino.La madre rende possibile instaurarsi rispetto.DALLA COSTRUZIONE DELLA
LINGUA ALLA LIBERTA’ DEL DISCORSO:consente di concepire psicogenesi come
possibilità esistenziale che realizziamo con le nostre scelte che avvengono nella
struttura linguistico-normativa del rispetto.Con della volpe filosofia espressione si
trasforma in filosofia dell’esistenza che intraprende la via dell’accordo di discordia che
fa del dialogo la struttura interna del pensare,sforzo reso possibile dalla
parola(irrequietezza e equilibrio espressivo ma anche possibilità di contraddirsi).Lacan
natura affettiva del rispetto con problema ordine simbolico originario da cui scaturisce
diade madre-figlio e nel quale etica diritto e linguaggio appaiono marcate dal principio
di autorità.La sua riflessione si accorda con le speculazioni etiche che pongono un dio
come autorità origine di doveri morali,leggi.
CAPITOLO 3
MAYR:PROCESSI TELEOMATICI E PROCESSI TELEONOMICI:riflessioni intorno al concetto
di teleologia per distinguere i vari significati ai vari livelli della teoria biologica.Pietra
che precipita a terra tipico processo telematico,c’è un cambiamento di stato che
obbedisce a delle leggi naturali(in questo caso forza di gravità),si dirigono verso il loro
fine in modo passivo.Teleonomico processi di sviluppo cellulare,ricerca di
cibo,corteggiamento,devono la finalizzazione all’azione di un programma,info
codificata che controlla il processo fino allo scopo.I programmi possono essere chiusi o
aperti a seconda che incorporino o meno info durante il tempo di vita.Programmi
somatici sono i singoli stadi dell’ontogenesi che però possono essere deviati anche
temporaneamente dal proprio sviluppo.Scopo distinzioni è dimostrare adattamento
evolutivo non è processo finalistico e che non esiste una teleologia cosmica(evoluzione
dei batteri all’uomo se è un progresso non riguarda bilologia).Mentre adattamento è
solo un processo casuale di ottimizzazione che noi constatiamo a
posteriori.MORFOGENESI DEL SEGNO:in Piaget prende corpo nel parallelismo tra
psicogenesi e sociogenesi,la cui differenza è che mentre nella prima allo stato senso
motorio seguono le regolazioni delle operazioni concrete e i raggruppamenti delle
operazioni formali,che costituiscono grandi stadi nel gruppo,invece nella sociogenesi
le 3 strutture dei ritmi,delle regolazioni e raggruppamenti vengono a coincidere con
l’intero sviluppo sociale.Per i ritmi Piaget fa riferimento ai ritmi biologici incorporati
nelle forme più elementari di economia,per le regolazioni cita l’esempio dell’opinione
pubblica e quello delle forme di coercizione(politica scuola chiesa)con particolare
attenzione alla struttura affettivo-morale del rispetto,per i raggruppamenti si riferisce
al diritto,alla morale nazionale e allo scambio discorsivo equilibrato.Nella dimensione
psicogenetica,la sequenza dei ritmi,regolazioni,raggruppamenti sembra avere 2
cicli(minore conduce al gruppo degli spostamenti e invariante oggettuale,maggiore
dallo stadio senso motorio a quello delle operazioni concrete fino a quello delle
formali).In quella sociogenetica,lo sviluppo appare come un processo debolmente
strutturato.Piaget ammette solo un certo finalismo razionale dentro la totalità
considerata che oscilla tra regolazioni probabilistiche e chiusura logica(oscillazione è
condizione d’esistenza del pensiero simbolico).MEDIATORI MORFOGENETICI:in Piaget
forma è apertura,mobilità,possibilità e contenuto chiusura,necessità e dipendenza dal
contesto e quindi psico e sociogenesi appaiono come processi morfogenetici e i
mediatori di Piaget come regolatori(suggerisce che siano presenti sulla superficie dei
ritmi e regolazioni e che la loro espressione e regolazione porti cambiamenti nella
forma.Sembra riferirsi al normativo anche dal punto di vista delle strutture
socio-affettive che lo generano.L’IMITAZIONE COME MEDIATORE
MORFOGENETICO:riguardo la competenza inconscia delle strutture logiche durante lo
sviluppo psicogenetico(situazione preadolescente 12-15 anni assistendo a un numero
di soste e movimenti di un oggetto mobile accompagnate da accensione di una
lampada,si osserva che adolescente senza conoscere formula logica e matematica
padroneggerà una serie di ipotesi secondo le 4 possibilità della
trasformazione,identica,inversa,reciproca,correlativa).Questa competenza è analoga a
quella del neonato quando scopre il gruppo pratico degli spostamenti.Piaget si pone
due problemi:se c’è filiazione genetica tra logica e linguaggio e da dove derivi
geneticamente logica.Contro la tesi che questa derivi dal linguaggio cita una serie di
fatti tratti dalla comparazione di un bambino normale con un cieco e un
sordomuto(cieco ritardo 4 anni,sordomuti 1-2 anni) concludendo che il linguaggio non
costituisce la fonte della logica,ma è da essa strutturato.Piaget poi distingue due
fasi:prima in cui i significati sono gli schemi stessi con i loro contenuti relativi alle
azioni in corso,e i significanti sono percettivi e indifferenziati dai loro significati e la
seconda con evocazione di un oggetto o avvenimento assente,che implica l’uso di
significati differenziati.Gli aspetti da sottolineare nell’evoluzione dalla prima alla
seconda fase sono 3:il significato coincide con l’azione ed è mentalmente cieco,nel
caratterizzare la coscienza come un sistema di significati Piaget le attribuirà
operazione di implicazione e designazione,nella morfogenesi del segno l’imitazione
diffusa anche nel mondo animale(Lukàcs) assume la funzione di mediatore o fattore di
crescita speciale.TIPOLOGIA DEI SEGNI E NATURA SEMIOTICA DELL’INTELLIGENZA:la
tipologia dei segni(indice,simbolo,segno) emersa dalla semiologia di Piaget si ricollega
alla tipologia di Saussure e Peirce.LA TIPOLOGIA DEI SEGNI IN SAUSSURE E PEIRCE:per
Peirce gli indici sono ciò che da consistenza alla designazione,mentre l’icona è molto
simile a ciò che oggi chiameremmo prototipo le cui funzioni designative consentono al
segno di significare.In Peirce il simbolo appare legato a indice e icona,ma Piaget è
interessato alla dimnsione genetica implicita nella distinzione saussuriana tra simbolo
e segno e quindi adotta questa distinzione completandola con la considerazione degli
indici introducendo una progressione genetica dagli indici,ai simboli,ai segni.LA
NATURA SEMIOTICA DELL’INTELLIGENZA:PIAGET,PEIRCE:per Piaget significare è
rappresentare qualcosa per mezzo di qualcos’altro,critica interpretazione simbolica
della suzione pollice per suzione del seno,ma sostiene che ci sarebbe solo estensione
di schemi motori per integrazioni di nuovi contenuti.L’intelligenza è scelta deliberata di
perseguire scopi ricercando mezzi adatti per raggiungerli(apertura scatola fiammiferi
per impossessarsi di un dado,apertura e chiusura mano stanno per scatola aperta).Nel
suo intrecciarsi con l’intelligenza il linguaggio permette di anticipare la realtà,ma
l’intelligenza dovrà umanizzarsi.Perice dice che la semiotica è la dottrina della natura
essenziale e delle varietà fondamentali di ogni possibile semiosi(influenza tra
segno,oggetto e suo interpretante),tale che questa influenza non si possa risolvere in
azioni tra coppie(azioni dinamica o di forza bruta).Un segno è qualcosa che sta a
qualcuno per qualcosa(suo oggetto).Rapprsentare,stare per,che implica il suo essere
trattato da qualcuno per certi scopi.L’icona sembra essere mappa neuromotoria che si
attiva quando gli indici sono interpretabili come indizi di scopi.Rapporto tra stare per e
scopo è sempre presente nella sua riflessione(definizioni pragmatismo di James o tre
livelli di realtà,primità secondità terzitàazione diadica senza scopo(bruta
telematico),triadica con scopo(segnica teleonomico).LA PERFORMATIVITA’ ADATTATIVA
DEL SEGNO:idea di Legge non regola azione bruta o diadica.Piaget dice che la mente è
retta da una logica sorta dall’interiorizzazione dell’azione intersoggettiva,Peirce che la
mente coincide con un’operazione logica intersoggettiva che gli consente di affermare
performatività del segno(sempre performativo,nesso tra stare per ed essere trattato
per certi scopi che rende finalistica l’azione).Segno e legge sono lo strumento per
rendere efficiente perseguimento degli scopi.PEIRCE,SAUSSURE,PIAGET:ANALITICA DEL
VIVENTE:1 semiotica dottrina di ogni semiosi(brute teleonomiche,2 semiologia scienza
che studia vita dei segni nella vita sociale e oggetto principale di questa è insieme
sistemi fondati su arbitrarietà del segno,3 prospettiva genetica Piaget suggerisce che
sia Peirce che Saussure abbiano concepito morfogenesi della cognizione
sociale,governata dalle trasformazioni affettivo-morali del rispetto.Tale morfogenesi è
segnata dalla successione deella cooperazione e costrizione.Lettura genetica
distinzione saussuriana di Piaget lega semiotica Peirce con semiologia Saussure
proiettandole verso un’analitica del vivente.
CAPITOLO 5
LA MENTRE TRA DOVERE E SEGNO:per lucio colletti il lavoro sociale astratto è comune
in tutte le attività lavorative umane,tutti i prodotti dei lavori concreti vedono
cancellate le loro qualità sensibili di valori d’uso per rappresentare valori di scambio,di
merci.U.Eco parte dallo stare per per proporre nozione di cultura come semiotica
generale(un essere pensante userà tot pietre in funzione dello scopo di rompere
noci,riconoscendole come occorrenze di ciò che egli ha denominato pietra che serve a
qualcosa,anche se non si può parlare di cultura ma sforzo fisico e psichico compiuto
nell’interpretare segni,messaggi,testi(tutto ciò studiato da scienze
fisiche,fonetica,logica).Locke,Smith e Marx hanno sottolineato che dopo l’esplosione
dell’istinto,il lavoro è stato il modo tipico dell’uomo di soddisfare i propri bisogni(lavoro
mezzo per raggiungere fini legati a soddisfacimento bisogni umani).Peirce segno è
qualcosa che sta al posto di qualcos’altro in funzione di qualche scopo e mezzo per
rendere efficienti relazioni inefficienti.Baratto primitivo ci rivela una strana
terzità(qualcuno lascia cadere qualcosa che verrà raccolta da qualcun altro)come se
testimoniasse dell’impulso a godere dell’infinita libertà acquisita dopo la fine della
costrizione della relazione istintuale mezzi/fine e prima che si instauri la regolazione
costruita(segno come abito)dalla relazione mezzi/fini.Come il segno anche il dovere si
presenta come mezzo per rendere efficienti relazioni inefficienti,nella sua prima forma
costrittiva ecco il carattere adattivo della morale su cui si insiste(significa che anche l
mentale di peirce è oltre che semiotico anche etico,Dovere perché si instaura grazia
alla funzione adattiva del segno e del Dovere).L’impulso che ha portato a considerarli
mezzi adattivi,è l’istinto di sopravvivenza opposto a quello di morte che si manifesta
nella dissipazione piacevole della reciprocità sociale primitiva e anche del
simbolo.Raffigurando l’uomo come gettato nel mondo si è enfatizzato il momento
negativo di una situazione che in realtà è caratterizzata dal desiderio di
vivere.L’INTELLIGENZA AL LAVORO:PEIRCE E LUKAcS:fra i due c’è convergenza intorno
alla dicotomia tra teleologia e causalità(processi teleonomici e
teleomatici).Tripartizione ontologica di Peirce è:Primità,Secondità,Terzità.Intento di
Peirce è di costruire ontologia logico-formale capace di districarsi dalle pastoie della
materia(classificazioni su forma superiori a quelle su materia e classificazione
Mendeleev esempio perché differenze tra gruppi dipendono da differenti valenze
elementi,differenze tra serie dal fatto che gli atomi degli elementi di una serie hanno
masse maggiori degli atomi di un’altra serie).Primato forma su materia di Peirce
comporta superamento differenza tra organico e inorganico cui si attiene Lukàks(nella
natura inorganica i mutamenti di modi di essere non hanno a che fare con valori o
dover essere,in quella organica il processo di riproduzione è uguale all’adattamento
all’ambiente).Lukàcs più tradizionale di Peirce poiché tripartizione
sostanzialistica(inoltre sembra essere fatta per fare a meno di qualsiasi
dinamismo),mentre Lukàcs muove la sua tripartizione ontologica dal dinamismo(parla
di forme d’essere).Distinzione chiara tra processi telematici(causalità)e
teleonomici(soggetto che pone fini alla sua attività).Lavoro sorgente della teleonomia
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher inzaghino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Etica della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Messina - Unime o del prof Aqueci Francesco.
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