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Eventi nella Grecia antica
Egina fu costretta con la forza ad entrare nella lega.457 a.C.: Atene interviene in Beozia nel quadro di un conflittoche interessa la Grecia centrale, nel tentativo di controllare iltempio di Delfi. Gli Spartani vincono a Tanagra, intervenendo afavore dei Dori contro i Focesi alleati di Atene; due mesi dopo,quest’ultima risulta vittoriosa nella Battaglia di Enofita, controgli Spartani guidati da Mironide.455 a.C.: lo stratega ateniese Tolmide compie una vittoriosacampagna nel Peloponneso. È incerta la responsabilità di Pericledi fronte a queste azioni estere dinamiche e aggressive, volute daldemos ateniese. Sicuramente, nel 454/3 a.C. Pericle guida unaspedizione in Acarnania.451 a.C.: Cimone rientra dall’ostracismo. La politica estera diAtene si fa più moderata, con la chiusura del fronte spartano e laripresa delle ostilità contro la Persia:450/49 a.C.: spedizione contro Cipro, in funzione antipersiana,cui è preposto Cimone che negli
scontri trova la morte.449 a.C.: ratifica della Pace di Callia, con cui ufficialmente sichiusero le Guerre Persiane.
contenuti: ai Persiani era preclusa la navigazione nel Mare Egeo, tra Faselide, a sud, e le Rocche Cianee (imboccatura del Bosforo), a nord; essi, inoltre, non potevano avvicinarsi alla costa microasiatica a meno di tre giorni di viaggio dal mare (o, in alternativa, di un giorno a cavallo).
il problema storiografico: già gli antichi misero in dubbio la veridicità di questo accordo; Tucidide non lo ricorda, mentre ne parlano solo Isocrate ed Eforo (in Diodoro), autori di IV secolo; in particolare Teopompo lo considera un falso. Se non si trattò di veri accordi di pace, certamente essi fotografarono la situazione militare e politica che si era realizzata in concreto sul terreno.
significati: la Pace di Callia descrive la situazione di massima potenza ed espansione dell'impero ateniese. Da questo momento in poi alla lega di Delo venivano meno molte
Delle sue ragioni ideali, dal momento che la Persia era stata battuta e di fatto era riconosciuta l'autonomia dei Greci d'Asia. Il malcontento comincia a serpeggiare tra gli alleati.
Mantenimento dell'impero. Le rivolte degli alleati.
447-445 a.C.: gli esuli oligarchici della Beozia occuparono Cheronea e Orcomeno. Interviene l'ateniese Tolmide, ma è battuto a Coronea. Da quel momento in poi la Beozia si liberò dell'interferenza politica ateniese e Tebe costituì una Lega Beotica.
446 a.C.: le città dell'Eubea, che avevano appoggiato i Beoti, si ribellarono, ma furono riportate all'obbedienza (Calcide e Istiea furono duramente punite; nel territorio di quest'ultima viene impiantata la cleruchia di Oreo). Megara defeziona dalla lega.
446 a.C.: fu ratificata la Pace dei Trent'anni fra Atene e Sparta; le aree rispettive di influenza furono delimitate tra Egeo e zone continentali (status quo: Atene manteneva il controllo su
Egina, Sparta sul Peloponneso); erano previsti un arbitrato in caso di conflitto e la non ingerenza negli affari interni dei rispettivi contraenti. 444 a.C.: la fondazione della colonia panellenica di Turi, sul sito dell'antica Sibari (tra i coloni c'era anche Erodoto). Questa fondazione è prova delle ambizioni occidentali di Atene, che furono di matrice già temistoclea, e costituisce il tentativo di estendere la propria attenzione a un teatro d'azione geograficamente lontano. Da questo momento Atene stabilirà rapporti con le città della Magna Grecia e della Sicilia, come Reggio e Leontini. Si ricorda una spedizione navale di Diotimo nel golfo di Napoli. 443 a.C.: fu ostracizzato Tucidide figlio di Melesia, che aveva fatto propria la causa degli alleati ed era rivale politico di Pericle. Da questo momento in poi quest'ultimo sarà rieletto stratego ogni anno, con ben 15 rinnovi della strategia, sino al 429 a.C., anno della sua.morte.441-439 a.C., rivolta di Samo: Samo era una degli alleati privilegiati di Atene (contributo in navi) e aveva una certa dipendenza in politica estera; nel 441 a.C. era scoppiata una guerra tra Samo e Mileto, per il possesso di Priene; Atene si schierò con Mileto, ma Samo rifiutò di sottomettersi all'arbitrato di Atene, che si impadronì della città, imponendo un regime democratico. Gli oligarchi di Samo si ribellarono, con l'aiuto del satrapo di Sardi. Dopo un lungo assedio Samo fu fatta rientrare nell'alleanza (con abbattimento delle mura, consegna della flotta e pagamento per molti anni di un'indennità).
L'atteggiamento autoritario di Atene nei confronti degli alleati si esplicitava in forme diverse: 1. tramite la presenza di arconti ostrateghi ateniesi nelle città, incaricati di vegliare sugli interessi di Atene e sull'applicazione delle decisioni comuni; 2. tramite guarnigioni militari nel caso di alleati poco
affidabili;
3. con l'insediamento di cleruchie (i cleruchi, che conservavano la cittadinanza ateniese, ricevevano un appezzamento di terra di cui