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APPUNTI ESTETICA DELLA COMUNICAZIONE-PROF. PIERRE DALLA VIGNA 2013-2014
3 Ottobre
Definire cosa intendiamo per ESTETICA:
1. una branca della filosofia che si occupa dell’interpretazione filosofica dell’arte
2. una teoria generale delle forme che risponde alla domanda “che cosa e’ bello?”. ci chiederemo in
cosa consiste il piacere della rappresentazione.
Ora gireremo intorno ai concetti di FALSO-VEROSIMILE-VERO ….SIMULACRI E IDEOLOGIA.
INGANNO e’ una forza produttiva-Per illustrare questa idea presentiamo un breve excursus nella storia
della filosofia. Questa affermazione e’ presente nel mondo greco del 6°secolo a.c.
-Parmenide nella ''scuola degli alleati'' dice che l’essere e’ e il non essere non e’, e qui fonda i principi
della logica. la sua posizione crea subito contraddizioni (paradossi di zenone: achille non raggiungera’ mai la
tartaruga) con quanto avviene quotidianamente sotto i nostri occhi. quindi per parmenide netta
separazione tra verità e inganno.
-Il sofista Gorgia afferma che bisogna essere disponibili ad essere ingannati ed avere un minimo di
capacita’ di base. L'inganno esercita una seduzione concettuale. Pensiamo all’ ”encomio di elena”. gorgia
difende l’onore di elena e ne dimostra l’innocenza con tre diverse ipotesi: il fato ha deciso cosi’, elena e’
stata vinta da amore, forza incontrastabile o il suo amore per paride e’ volere degli dei. Conclude il suo
discorso dicendo che ci ha ingannati: avrebbe potuto agevolmente sostenere l’esatto contrario e
persuaderci ugualmente. ---> P
er gorgia l’inganno e’ nel discorso: vero e falso non esistono,
dipendono dallo sguardo di chi interpreta la vicenda. Il discorso deve essere verosimile per
esercitare la sua fascinazione, ma non porta con se’ verita’ o falsita’
.
(il punto di vista di Gorgia non e’ accettato dalla filosofia del suo tempo.i sofisti erano maestri di virtù che si
facevano pagare per i propri insegnamenti. per questo motivo essi furono aspramente criticati dai loro
ristotele
contemporanei, soprattutto Socrate, Platone e A ).
-Socrate sa di non sapere, ma non nega l’esistenza delle verita’ ultime, da socrate parte una scuola che
pensa che la verita’ sia indagabile e conoscibile.
-Platone (discepolo di socrate) costituisce un sistema della verita’, il vero e’ nel mondo delle idee. nei
confronti dell’arte ha un atteggiamento sospettoso: ci allontana dalla verita’ (non posso dormire in un
letto dipinto) per quanto si tenti una gara mimetica, l’arte non puo’ riprodurre perfettamente la realta’.
quindi per platone l’arte è un inganno.
-Aristotele rivaluta l’arte
. La filosofia e ‘ scienza del vero ma ci sono forme di conoscenza che non sono ne’
vere ne’ false= La rappresentazione teatrale mette in scena un evento non vero, ma nemmeno falsop
perchè ci si puo’ identificare in esso quindi verosimile. Lo spettacolo (pensiamo ai film dell’orrore o di
guerra) ci proietta in una realta’ verosimile, ma non vera). Esiste un universo intermedio tra vero e falso,
aristotele trova una sintesi tra gorgia e platone. (Nella “repubblica” di platone un artista che ci seduce
con il suo canto riceve onori, poi viene pero’ subito accompagnato alle porte della citta’ e buttato fuori. l’aedo
tocca le corde dell’irrazionalita’, nella citta’ perfetta non sono permessi turbamenti emotivi, bisogna essere
razionali.=> l'aedo, nell'antica grecia, era il cantore professionista.
------>La filosofia nel suo cammino ha mostrato la possibilita’ di dare affermazioni di valore assoluto. Come
nei pensieri dogmatici, come le religioni vivono di verità o falsi assoluti. Ma e’ tra il vero e il falso che
si sviluppa il concetto estetico, nell’ambito del verosimile, e’ in questa verisimiglianza che si applicano
strategie importanti, che hanno come oggetto la costruzione di simulacri, attraverso l’utilizzo di queste
strategie la realta’ viene continuamente reinventata ed è importante non vederla come verità assoluta.
-COSA INTENDIAMO X SIMULACRO? alcuni esempi: -Risaliamo a Tertulliano, storico romano, questi
osserva che i romani trattano i loro dei (statuette per il culto dei morti = lari e penati, ossia raffigurazioni
degli antenati) con assai poco rispetto: perchè vengono dimenticati con il passare delle generazioni,
diventano mestoli da cucina o altri oggetti di uso comune. Questa degradazione del simulacro fa parte
della natura, dell’essenza dell’oggetto= l'’uso che si fa di un manufatto puo’ cambiare. L’approccio con un
simulacro cambia a seconda dell’occhio di chi lo guarda, lo sguardo influenza l’oggetto. -Pensiamo anche al
diverso approccio ad un’immagine sacra o una chiesa da parte di un fervido credente o da un critico di storia
dell’arte, oppure consideriamo il cenacolo di leonardo a milano. va visitato dietro prenotazione e pagamento
di biglietto. i visitatori sono officianti di un nuovo rito, moltissimi visitatori sono stranieri e molti milanesi non
hanno mai visitato il luogo = Il tempo cambia quindi l'importanza e la verità di un oggetto o luogo..
Esempio di modifica nel tempo di un oggetto: 1.tempio della concordia ad Agrigento in stile dorico 2.diventa
paleocristiano e viene visitato all'interno (cosa prima vietata xk le cerimonie nel passato venivano fatte
all'esterno) 3. con l'illuminismo si riporta alla purezza ritornano all'origine =in conclusione ci sono diverse
interpretazioni e nessuna è la verità i templi ora li vediamo senza colore e quello è il nostro immaginario, una
volta erano addirittura colorati!= questo è un esempio di falso storico cioè un immagine ricostruita secondo la
nostra ideologia.
-COSA CREA IL SIMULACRO? ''da Ermete Termenegisto'',leggendario alchimista, dice che le immagini
sono tali perchè siamo noi che le evochiamo ed animiamo- quindi l'uomo trova il modo di animare
l'immaginario evocando le immagini.
-CHI DA VITA (anima) I SIMULACRI? Tutti coloro che hanno il potere di diffondere l'interpretazione
pubblicamente, come critici,storici,giornalisti ecc..un oggetto può essere o meno importante ma l'importanza
è data da chi anima il simulacro per mezzo di questo processo.
L'arte usa spesso operazioni immaginifiche, nel passato era connotata come arte di per se’, secondo i
canoni dell’epoca, oggi non esistono canoni artistici universali, non c’e’ piu’ una verita’ superiore che si
impone su tutto il resto e solo alcuni eventi rari sono unificanti (calcio, elezioni di un presidente, di un
papa…). E solo arti che hanno un ampia diffusione mediatica diventano importanti. Le identita’ sono labili,
perche’ sono aggredite da tutte le parti e spesso sono reinventate. Non c'è più un identità linguistica,
comunitaria o di gruppo. 8 ottobre
-Cos'è il punto di vista? Tutti abbiamo un punto di vista ideale, cioè si vede la stessa cosa ma ognuno ha il
suo punto di vista. E l'interesse spesso è dato da punti di vista diversi che creano l'interesse e il dibattito.
Siamo partiti dalla questione del falso, non nel senso comune di contrario del vero, ma come forza
produttiva. Distinguere il vero dal falso non e’ facile, subentra il discorso dei punti di vista. ma esistono dei
limiti che non possono essere superati. quali sono questi limiti? sono dettati dall’ideologia predominante del
tempo
-Il concetto di ideologia, che ci permette di spiegare cosa e’ un falso produttivo. Possiamo definire
l’ideologia come un abito mentale che ci colloca nel mondo, un apparato di idee e coscienza. =L'ideologia è
quindi la riproduzione di sé, o di forme culturali, ideologiche, passionali, interpretando la realtà che li
circonda.
-La falsa coscienza elabora strutture che ci servono per giustificare cio’ che facciamo. l’innamoramento e’
un classico esempio di falsa coscienza. la persona amata non possiede tutte le fantastiche caratteristiche
che noi stessi le attribuiamo, ma, in questo momento, risponde a pulsioni diverse, che vanno giustificate.
quando vengono meno gli impulsi, cade l’ideologia e ricominciamo a vedere una persona per quello che e’.
lo stesso accade con personaggi carismatici o dittatori, quando l’ideologia che incarnano non e’ piu’
funzionale, la nostra visione del personaggio in questione crolla miseramente.
-Ogni societa’ costruisce cataloghi mentali. quando osserviamo le vestigia materiali di una civilta’
scomparsa, vediamo qualcosa che ha a che vedere con il modo di pensare e di vivere, con le idee.
possiamo riconoscere i tratti caratteristici della civilta’ indiana, piuttosto che romana o egiziana. perche’?
ogni epoca produce la propria sussistenza e le proprie immagini, ne va fiero, le diffonde e le tramanda e le
forme piu’ profonde dell’ideologia diventano oggetti. 10 ottobre
Abbiamo visto in che senso l’ideologia puo’ essere una falsa coscienza, non falsa nel senso di
menzognera, ma in quanto punto di vista che sminuisce per sua natura il diverso (barbari e greci. il
barbaro e’ incapace di esprimersi in lingua greca e quindi visto come inferiore), come la nostra civiltà
occidentale si considera migliore di quelle passate. E'’ interessante notare come questo sguardo verso
l’altro, contribuisca a mantenere coesa una societa’ (ateniesi contro spartani, proletari contro capitalisti..). le
ideologie si ritagliano ad hoc, su esigenze particolari.--->L’ideologia non e’ inoltre un tutto
omogeneo, ma qualcosa di frammentario, lacerato.
L'ideologia non è omogenea-Hegel nella ''fenomenologia dello spirito'''parla di coscienza infelice, lotta servo-
padrone. Il servo e’ infelice: produce per obbligo e per il godimento altrui, chi gose e’ il padrone. Ma anche il
padrone viene coinvolto nell’infelicita’ del servo, perche’ sa che il suo benessere materiale dipende da un
altro, che sa costruire il mondo. Il servo diventerà il motore della storia, quando capisce il suo valore,
rovescia la situazione (rivoluzione francese). dallo scontro nasce un’unita’ dialettica piu’ alta. Marx invece,
ambiva ad una società senza classi. L’ideologia non ha carattere unitario, e’ contraddittoria: contiene
accanto alle argomentazioni egemoni correnti alternative che si contrappongono (nell’ottocento al
pensiero dominante del liberalismo si contrappongono idee socialiste e anarchiche). L’ideologia e’ soggetta
ad esigenze centrifughe, e’ falsa coscienza è una coscienza parziale, perche’ non e&r