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CONTRO QUESTE TEORI E CROCE RI VENDI CA L’UNI TÀ DELL’OPERA D’ARTE, LA SUA

I NDI VI SI BI LI TÀ > L’ESPRESSI ONE È SI NTESI DEL VARI O

: ogni intuizione è indivisibile

UNITÀ E INDIV ISIBILITÀ DELL'OPERA D'ARTE

Idea romantica del carattere organico dell'opera d'arte: l'opera d'arte è un organismo che

se amputato di una parte costituente è imperfetto.

Teoria che servirà a C per criticare in seguito le generalizzazioni che non permettono di

interpretare adeguatamente la singola opera d'arte.

Non esiste una differenza, se non di qualità, tra le doti dell'uomo e dell'artista (problema di

grado, non di natura). Ecco perché TUTTO IL LINGUAGGIO HA V ALORE ESTETICO

FORMA E CONTENUTO NELL'ARTE SONO INSCINDIBILI > qualsiasi contenuto

può diventare arte < vedi legami tra intuizione/espressione

III Distinzione conoscenza intuitiva ≠ intellettuale (l'intuizione può stare

senza concetti ma non viceversa)

3 L’ARTE E LA FILOSOFIA

Stretto legame tra CONCETTO e INTUIZIONE – rapporto di 2° grado:

il concetto (conoscere di relaz. di cose=intuizioni) non può stare senza l’espressione

l’intuizione può stare senza il concetto

ARTE E SCIENZA coincidono > le opere di scienza sono opere d’arte

LA STORIA

1) Può essere ricollegata all’arte perché come questa è rappresentazione

della realtà

2) La storia si basa, a diff dell’arte, sulla distinzione tra REALE e irreale e tale

processo è una distinzione concettuale. Tali concet ti distint ivi non sono però

quelli della scienza ma piuttosto quelli che si sciolgono nelle intuizioni

estetiche 2

La storia non costruisce i concetti ma li adopera> vi è un riprodurre le intuizioni

quali erano nel momento in cui si produssero

L'ESTETICA PUÒ STARE SENZA LOGICA MA NON VICEVERSA

CONOSCENZA CONOSCENZA

INTUITIVA INTELLETTUALE

Espressione Concetto

Arte Scienza

Poesia prosa

IV-V Disamina degli errori che nascono dalla non chiara distinzione dei

due gradi della conoscenza

4 ISTORISMO E INTELLETTUALISMO NELL’ESTETICA

Le errate teorie ESTETICHE

1)giudicare l’arte alla stregua della storia= si pretendeva verità storica dell’arte.

Ma l’arte non è tale perché corrisponde perfettamente a dei fat ti storici

2)l’arte è imitazione della Natura

3)l’arte giudicata alla stregua di categorie logiche:

- Deve far risplendere nell’individuo la specie (l’arte del TIPICO)

- L’essenza dell’arte è l’allegoria= quest’ultima è in realtà qualcosa che si

aggiunge all’opera compiuta> espressione aggiuntiva all’espressione originaria

- DOTTRINA DEI GENERI LETTERALI

L’errore nasce quando dal concetto si vuole dedurre l’espressione e in tal fat to

trovare le leggi del fat to sostenuto

>> cercare quale tipo di espressione sia una data opera (romantica,

cavalleresca…) vuol dire ricercare la forma e non il contenuto e la FORMA non si

può esprimere poiché essa è già espressione 3

5 ERRORI ANALOGHI NELLA ISTORICA E NELLA LOGICA

si interroga sull'applicazione di concetti errati nella sovrapposizione di storia e

logica, di logica ed estetica

LA FIL DELLA STORIA È UNA DISTORSIONE DELLA STORIA DOV UTA ALL'APPLICAZIONE DI

(vd Fil della storia trascendente della visione escatologica di

CRITERI LOGICI ALLA STORIA

Sant'Agostino o anche la visione storico-materialistica di Marx)

per C fermarsi alla logica formale di un argomento vuol dire fermarsi all'aspetto

estetico, linguistico di un percorso raziocinante senza arrivare al concetto

ALL’INTELLETTUALISMO STORICO

CRITICA

Questo ha posto le basi per la creazione di una fil della storia, di una storia ideale.

La fil della storia è una distorsione della storia dovuta all’applicazione di criteri

logici della STORIA = che invece è racconto di fat ti singoli, ha a che fare con

concretezze e individualità

Il CONCETTO = ha a che fare con astrattezza e universalità

ERRORE> voler forzatamente generalizzare ciò che è singolare

RELATIVI ALLA LOGI CA

PROBLEMI

Un’Estetica inesatta si porta dietro una logica inesatta

La Logica vera è solo quella del Concetto, la quale si occupa solo proporzioni che

affermano universali

Il concetto è diverso dal giudizio logico e dal sillogismo

GI UDI ZI O LOGI CO SI LLOGI SMO

Proprio dell’espressione:

-Concetto= espressione È l’arte di esporre, del disputare

-Se si ha un concetto chiaro in mente lo

si sa anche esprimere chiaramente

VI Distingue l'attività teoretica da quella pratica

Teoretica produttrice di conoscenza - 2 gradi:

 Intuizione

 concetto

Pratica produttrice di azioni - 2 gradi:

 attività meramente utile (o economica)

 attività morale 4

6 L’ATTIVITÀ TEORETICA E L’ATTIVITÀ PRATICA

VOLONTÀ: attività dello spirito produttrice di azioni

CON L'ATTIVITÀ TEORETICA L'UOMO COMPRENDE LE COSE, CON LA PRATICA LE VIENE

MUTANDO

Erroneo aggregare l'attività estetica a quella pratica: IL FATTO ESTETICO SI ESAURISCE TUTTO

NELL'ELABORAZIONE ESPRESSIVA DELLE IMPRESSIONI

Fin'ora ha parlato della conoscenza teoretica (intuitiva/concettuale) ora si comincia a trattare la

sfera pratica.

DISTINZIONE CONOSCERE e VOLERE (già presente per es. in Aristotele)

Per C. è NETTA E INCONCILIABILE (fermamente vs l'attualismo di Gentile)

Attività morale

Economia (attività utile)

LOGICA AGIRE

ESTETICA CONOSCERE

Attività teoretica Attività pratica

La volontà per agire ha bisogno della

Conoscenza> non si può agire senza conoscere

La decisione di volere non dipende però da ciò che so

(≠ Socrate = se tutti conoscessero il bene

non si compirebbe il male>più so meglio agisco)

a C questo serve per ESCLUDERE DALL'ESTETICA LA SFERA PRATICA

così si allontana da quella tradizione che fa coincidere

l'arte con il fare

la parte del "fare" dell'att estetica per C è COMUNICAZIONE DELL'ATTIV ITÀ ESTETICA

L'opera d'arte è la melodia che l'artista ha in mente

La partitura (fare) serve perché un altro musicista

possa suonare tale melodia (comunicazione)

(discorso valido per musica e poesia non per la pittura) 5

L’ATTIVITÀ PRATICA è la volontà produttrice non di conoscenza ma di azioni –

l’azione è sempre volontaria

Fra attività pratica e teoretica vi è un rapport o di 2° grado > come si può volere

qualcosa se non lo conosciamo prima?

L’azione in questione non è determinata da giudizi di valore, ma li determina. Io so

che un’azione è buona o meno poiché l’ho compiuta: non il contrario.

Il fat to estetico è solo elaborazione espressiva di sensazioni – infat ti:

è assurda la ricerca del fine dell’arte. L’arte non si determina in base a un

fine. È qualcosa che accade e basta anche senza vederlo.

L’arte per l’arte, indipendenza dell’arte da fini morali o utili

7 ANALOGIA FRA IL TEORETICO E IL PRATICO

Anche l’attività pratica mi caratterizza da:

1°attività utile o economica =volere un fine personale

2°attività morale = v olere un fine razionale, al di là di quello utile/personale

La MORALE include l’utile. v olere un fine razionale v uol dire adempiere ad un fine

 personale

L’UTILE non include la morale. Si può v olere senza un fine per se stessi che non sia

 morale > teoria dell’Egoistico

8 ESCLUSIONE DI ALTRE FORME SPIRITUALI

La fil dello spirito presenta 4 momenti fondamentali posti su di una linea verticale (≠Poesia)

MORALE

Att. PRATICA ECONOMIA

Att. TEORETICA LOGI CA

ESTETI CA 6

Non v i sono altre forme

- La Religione = conoscenza inferiore e imperfetta non fa parte dell’attiv ità dello

spirito. Così come:

- La Metafisica

Entrambe superate dalla

- FI LOSOFIA che è la scienza dello spirito insieme alle discipline Naturali, alla storia,

all’arte, che fanno parte del regno della conoscenza dello spirito

9 INDIVISIBILITÀ DELL’ESPRESSIONE IN MODI E GRADI E CRITICA DELLA RETORICA

Non esistono gradi dell’espressione. Ogni espressione è individuale e irripetibile. Variano le

impressioni. E v ariano anche le espressioni – infatti le traduzioni sono impossibili

Tale div isione delle espressioni. È nota come “Dottrina delle categorie Rettoriche”

Queste sono inutili perché risolv ono in definizioni precise che sono limitativ e e arbitrarie

Infatti

La retorica può essere affare della logica e della scienza, non dell’arte. Bisogno stare

attenti a quel tipo di retorica che si fa nelle scuole.

10 I SENTIMENTI ESTETICI E LA DISTINZIONE DEL BELLO E DEL BRUTTO

ESTETICA DELL'EMPATIA: La vista di un cipresso alto mi da un senso di elevazione

< la vista di una configurazione provoca una reazione di tipo sentimentale

Contrapposizioni nell'estetica di C (per capire perché è contro l'estetica dell'empatia)

ESTETICA DELL'EMPATIA ESTETICA CROCIANA

SENTIMENTO CONOSCENZA

1 ><

in arte in arte

Reazione immediata di piacere che

2 >< Arte contemplatica o attività teoretica

l'opera porta con se

Si studiano categorie psicologiche

3 >< Si studiano categorie filosofiche

(comico, tragico…)

Sentimento: attiv ità economica, pratica, che si distingue dall’etica che consiste nell’axxx

un fine indiv iduale

Esso non è l’attiv ità estetica altrimenti si tratterebbe di edonismo (=Considera l’attiv ità

estetica come attiv ità del sentimento) 7

I l sentimento accompagna tutte le altre attiv ità spirituali perché tutte producono un

sentimento o di gioia o di dolore

Discorso che serv e a definire i concetti di BELLO e di BRUTTO

BELLO BRUTTO

È un “bello di grado inferiore” infatti

presenta gradi: dal più brutto al meno

Espressione riuscita, perfetta, completa brutto. Se esso fosse completo, privo di ogni

elemento di bellezza, v arrebbe come non

v alore e non come disv alore.

11 ERRORI DELL’EDONISMO ESTETICO

I l BELLO è il piacev ole della v ista e dell’udito, ossia degl

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/04 Estetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher hegeliana di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Estetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof D'Angelo Paolo.