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1. CHE COS'E' LA CULTURA?

Il termine cultura deriva dal verbo latino colere - coltivare -, Oggi si può

dare una definizione generale di cultura, intendendola come un sistema di

saperi, opinioni, credenze, costumi e comportamenti che caratterizzano un

gruppo umano particolare. Per Swidler (1986) la cultura è

metaforicamente è una cassetta degli attrezzi (tool-kit): abitudini, stili e

competenze dove contano quest'ultime per influenzare le azioni nella vita

quotidiana. Il concetto bourdieusiano di habitus spiega il modo in cui le

scelte future e le nostre opinioni attuali sono sempre guidate dalle

esperienze passate.

Il concetto di cultura nacque con l'aumento dei viaggi attorno al mondo nel

XVIII e XIX secolo, quando i mercanti europei vennero per la prima volta in

contatto con le popolazioni non europee (essi furono colpiti da differenze

fisiche e comportamentali). E' una caratteristica degli individui e non dei

gruppi, è un modo per staiblire differenze tra i vari gruppi e somiglianze tra

gli individui che compongono ciascuno di essi.

La cultura si presenta come un insieme di simboli, semplici o complessi,

che comunicano un significato implicito su un'idea. L'antropologo Clifford

Geertz lo ha dimostrato analizzando il combattimento tra galli a bali. E'

emerso così che i balinesi vedono nei galli da combattimento loro stessi, il

loro ordine sociale, la virilità, e l'archetipo della virtù dello status. Questo ci

aiuta a capire come i rituali collettivi che si manifestano negli eventi

culturali, dimostrano valori condivisi.

Per linguaggio si intende un universale culturale, un sistema di parole o

simboli coerenti che rappresentano concetti, ed esso influenza la cultura

ma non la determina compeltamente. Cultura e linguaggio sono

strettamente collegati. Se definiamo la comunicazione come

"condivisione del significato" allora la cultura è una forma di essa. La

cultura nasce nella comunicazione. I social media hanno cambiato il modo

in cui le persone si relazionano, i modi in cui operano le aziente e cosi via;

ma soprattutto il modo in cui le persone ottengono o producono fonti di

notizie ed intrattenimento.

Con "Galassia Internet", il teorico sociale Manuel Castells intende che

internet ha trasformato il nostro modo di comunicare e noi modelliamo

internet ogni giorno attraverso le nostre tipologie comunicative << AUTO -

COMUNICAZIONE DI MASSA>>.

Il divario digitale o digital divide è il divario esistente tra chi ha accesso

effettivo alle tecnologie dell'informazione e chi ne è escluso, in modo

parziale o totale. I motivi di esclusione comprendono diverse variabili ad

esempio condizioni economiche, qualità delle infrastrutture, livello

d'istruzione o provenienza geografica.

2. COME VIENE INFLUENZATA LA NOSTRA IDENTITA'

COLLETTIVA DALLA CULTURA?

La cultura è fondamentale per un identità di gruppo. Per distinguere i

gruppi bisogna dare uno sguardo ai comportamenti condivisi.

STILE DI GRUPPO : insieme di norme e di pratiche che distinguono

1. un gruppo da un altro

CULTURA DOMINANTE : cultura che influenza la società su più

2. livelli, è il cosiddetto senso comune, l'insieme delle opinioni

prevalenti all'interno di una data società

SOTTOCULTURE : gruppi di persone la cui affiliazione è basata su

3. credenza, preferenze e pratiche che esistono sotto la superficie

della tendenza dominante (mainstream) e non sono in conflitto con

essa

CONTROCULTURE : tipo di sottocultura con idee, atteggiamenti

4. culture in conflitto con quella dominante

NB: 3. e 4. hanno senso solo quando c'è una cultura dominante da poter

mettere in discussione.

Antonio Gramsci nel primo 900 ha sostenuto le classi dominanti

mantengono il proprio ruolo incoraggiando interpretazioni morali e culturali

che siano ad esse favorevoli. Quando le elite ottengono legittimità e potere

grazie a credenze ampiamente condivise e date per scontate su ciò che è

giusto o sbagliato, valido o non valido, manifestano la propria egemonia.

La cultura è soltanto guerra. Le guerre culturali condotte vedono come

dibattiti principali quelli sul ruolo della famiglia e dei valori religiosi.

Prevede culture dominanti che si preparano a combattere una cultura di

stampo progressista.

diritto aborto/famiglie omossessuali VS difesa della vita, famiglie

tradizionali

e cioè

PROGRESSISTI-LIBERALI VS ORTODOSSI- CONSERVATORI

5. MULTICULTURALISMO: identifica una società in cui più culture, anche

molto differenti l'una dall'altra, convivono mantenendo ognuna la propria

identità.

6. ETNOCENTRISMO: Incapacità di comprendere o accettare pratiche

diverse dalle proprie --> melting pot= "calderone", quel tipo di società che

vive e permette la commistione di elementi di origini eterogenee diverse

con il risultato di costruire un identità condivisa.

7. RELATIVISMO CULTURALE: i sociologi tentano al possibile di valutare

significati e pratiche all'interno del relativo contesto sociale. E' il contrario

dell'etnocentrismo.

L'aspetto di una cultura globale che incorpori pratiche culturali comuni a

vaste regioni del mondo è reso grazie alla globalizzazione= fenomeno

grazie al quale determinati sistemi culturali sono diventati globali (es.

microsoft windows). Cultura globale è pensata come un insieme di flussi:

alcune idee, persone e merci circolano senza problemi, altri no (Appadurai,

1996).

L'aspetto di una cultura nazionale rimane la più importante identità di

gruppo anche nell'era della globalizzazione. Il nazionalismo è una

tendenza ideologica a esaltare il concetto di nazione esasperando il

comune sentimento di attaccamento al proprio paese.

??? vedi se spiega il prof per integrare PG. 132-133

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
4 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher basileaas di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di scienze sociali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Lombardo Carmelo.