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La gerarchia cibernetica di Talcott Parsons
Premessa: La questione rimasta in sospeso ha a che fare con l'equilibrio tra l'azione energetica e l'azione del controllo sociale, ossia il necessario equilibrio che l'azione educativa, affinché possa essere efficace, deve trovare tra:
- L'istanza espressiva della specificità individuale (che l'educatore deve educere)
- La necessità improrogabile del controllo sociale (l'apparato istituzionale e culturale fa sì che la componente energetica venga canalizzata in modo proficuo)
Tale questione verrà illustrata a partire dalla teoria dei sistemi di Talcott Parsons, prima grande teoria sistemica generale della società intesa come sistema sociale. Maestro di Luhmann (massimo esponente del costruttivismo), Parsons si forma ad Harvard dunque la "Teoria del sistema sociale" è stata formulata dal sociologo americano nel quadro di una scuola ben precisa.
All'interno di questa teoria sistemica si prende in considerazione il "Modello della gerarchia cibernetica" (1937, nel testo "La struttura dell'azione sociale"). Tale schema ci servirà come bussola, per orientarci rispetto alla questione dell'equilibrio tra questi due livelli, che non è mai risolta una volta per tutte a livello educativo.
Analizzando i termini:
- "cibernetica" (da kibernetes) vuol dire "pilota" o "arte del pilota" e rinvia alla dimensione del controllo, che è essenziale per il sociologo. A tal proposito si dice che il costruttivismo è una cibernetica di secondo ordine (una cibernetica che va in un livello ancora successivo, più avanzato e più astratto).
La questione sociologica fondamentale è: "in che misura il sistema sociale (fatto di norme, valori, orientamenti, morali, istituzioni ecc.) condiziona e orienta il comportamento individuale?"
“in che misura contiene le passioni e gli istinti per fare in modo che non si abbiano delle azioni assolutamente causali e imprevedibili?”
La questione cibernetica dunque non va ricondotta, come oggi spesso accade, alla tecnologia informatica, all’informatizzazione, ma si tratta di come il sistema sociale (e culturale) esercita il proprio controllo sulla componente energetica, presente a livello individuale: come i sistemi esercitano la loro funzione di controllo rispetto all’ambiente umano che, nell’esercizio di componenti energetiche riconducibili alla specificità, all’istinto e alla passionalità vengono ricondotte all’interno di interazioni sociali piuttosto prevedibili.
“gerarchia” rinvia al fatto che ci sia un ordine gerarchico, asimmetrie e gradienti differenti: le componenti legate al controllo sono poste in una strutturazione gerarchica, dove c’è qualcosa che è sovra-ordinato rispetto a qualcosa sotto-ordinato.
qualcosa che è più importante a livello di contenuto, di gradiente di intensità, rispetto a qualcos'altro. Quindi una gerarchia cibernetica è una gerarchia che ha a che fare con la dimensione del controllo. Nella teoria parsonsiana della società (a differenza di Luhmann che ne indica tre) i sistemi di riferimento sono quattro:- Sistema biologico (o dell'organismo)
- Sistema della personalità (in Luhmann diventa sistema psichico): rinvia all'individuo che è stato già socializzato.
- Sistema sociale: l'insieme di regole che orientano il comportamento sociale degli individui.
- Sistema culturale (che nel costruttivismo non verrà considerato come sistema vero e proprio): rinvia a quello che Parsons definisce "mantenimento del modello latente", ossia l'orientamento culturale della tradizione che viene riprodotto e tramandato.
- All'estremità sinistra si parla di
massimo livello di energia e minimo livello di controllo; all’estremità destra si parla di massimo gradiente di controllo e minimo gradiente di energia.Tanto più dal sistema biologico (max energia, min controllo) ci spostiamo verso il sistema culturale (max controllo e min energia), queste componenti trovano equilibri differenti nel quadro dell’azione educativa.Abbiamo dunque linee crescenti del controllo dell’informazione da un lato e linee decrescenti dell’energia dall’altro (si considera informazione come una componente indispensabile per esercitare il controllo).Parsons afferma che, sotto appropriate condizioni: i sistemi alti in informazione ma bassi in energia (sistema sociale e culturale) possono controllare i sistemi alti in energia ma bassi in informazione (sistema biologico o della personalità); i sistemi alti in energia possono arrecare disturbi, squilibri, interferenze ai sistemi bassi in energia ma in nessun caso
possono esercitare forme di controllo. Dunque il sistema biologico non controlla il sistema sociale ma è controllato dal sistema culturale e dal sistema sociale: il sistema culturale ha il massimo gradiente di controllo sociale, infatti detiene un ampio grado di informazione che consente di esercitare il controllo sul sistema biologico e quindi sulla dimensione individuale; tuttavia il sistema culturale non potrebbe esistere senza energia, senza l'organismo e il sistema della personalità, e viceversa. Secondo Parsons l'organismo è un serbatoio di latenze energetiche, ossia ha un sostrato di energia senza il quale non potrebbe esserci un sistema di azione vero e proprio (es. non ci potrebbe essere un'azione educativa se la docente non ha un sostrato energetico che deriva dalla sua forza biologica, ancor prima dell'essere un sistema della personalità e essere orientato a un sistema sociale o culturale): senza una partecipazione delladimensione individuale a partire dal suo aspetto biologico non potrebbe esserci un'azione sociale. Il sistema culturale ha maggior controllo del sistema sociale. Parsons parla di una causazione inversa: il sistema culturale esercita il massimo del controllo plasmando il sistema sociale che, a sua volta, mediante il processo di identificazione da parte dell'individuo col sistema sociale, forma il sistema della personalità, il quale sta in piedi a partire da un substrato energetico che è il sistema biologico. Allo stesso modo il sistema biologico costituisce la componente energetica dell'azione sociale, rispetto al quale vengono a formarsi, nella logica di interazione col sociale, il sistema della personalità nell'identificazione col sistema sociale che a sua volta è plasmato dal sistema culturale. Dunque il sistema biologico e il sistema della personalità si interfacciano costantemente con i sistemi che esercitano il controllo.
(cioè il sistema sociale e il sistema culturale). Come in ogni dialettica, l'uno non può esistere senza l'altro. Si tratta di un'oscillazione mai risolta una volta per tutte: a seconda della prospettiva del sistema preso in considerazione siamo collocati su un bilanciamento (balance) tra energia e controllo, ma non si perviene mai all'unità di questo equilibrio; si arriva a un'oscillazione che tiene in considerazione questo scarto esistente tra la dimensione individuale e quella sociale.
Esempi:
- Minima energia e massimo controllo: Il sistema Moodle esercita un controllo sui partecipanti (es. i moderatori possono chiudere o aprire i microfoni, la piattaforma controlla quello che è stato fatto a livello di sistema e quindi l'accesso, il tempo di collegamento), i quali sono connessi a questo sistema e mettono a disposizione la loro componente energetica. Piattaforme come Facebook, Instagram, Google esercitano un controllo su
di noi (sannoquello che ci piace) perché hanno come sostrato una architettura di algoritmi che sondano i nostri comportamentiche stanno alla base delle componenti energetiche. Massima energia e minimo controllo
Il sistema biologico di ognuno di noi, senza l’esercizio di controllo delleconvenzioni sociali, è forza e energia incontrollata (per Freud è energia libidica allo stato puro). Tornandoall’esempio dello stato di natura di Hobbes, questo è uno stato di passione dove, a un certo punto, arriva unordine sociale che esercita un controllo.
L’obiettivo, in riferimento all’azione educativa, è trovare un equilibrio tra queste dimensioni di controllo e energia:- non deve esserci puro controllo, in quanto se si svolge un’azione educativa in termini autoritaristici non si ha unosviluppo in termini di crescita del bambino rispetto a quel comportamento, perché lui lo farà in quanto obbligato;- non deve esserci
pura energia, libertà. L'educatore deve trovare un equilibrio in cui la dimensione della specificità non venga "strozzata" e in cui il bambino non sia lasciato completamente al suo istinto, alla sua reazione emotiva. Tale terreno su cui ci muoviamo, non è un processo che inizia e che arriva a una sintesi in cui il finito si rivolve nell'infinito (come vuole la dialettica) ma la visione è più scettica per cui "è su questa oscillazione che dobbiamo lavorare, consapevoli che non possiamo mai arrivare a una sintesi definitiva, ma solo a un equilibrio che va rinegoziato volta per volta". Tale schema ha un carattere universale: ha a che fare con la questione del rapporto tra un livello individuale e un livello sociale dell'esperienza: secondo Durkheim "l'uomo è homo duplex", in cui convivono una coscienza individuale (nostra specificità nella dimensione intima e privata) e unaLa coscienza collettiva è un concetto che si riferisce all'insieme delle istituzioni, dei sistemi morali, degli orientamenti normativi, delle famiglie, della scuola e dei ruoli sociali di una società. Può essere applicato a qualsiasi società, ad eccezione dello stato di natura di Hobbes. Tuttavia, ogni società gestirà questo equilibrio in modo diverso. Ad esempio, nel libro "Sorvegliare e punire" di Foucault, che si basa sulla teoria strutturalista, si può vedere come nelle società disciplinari il potere veniva esercitato attraverso una punizione pubblica spettacolarizzata, mentre oggi le forme di punizione sono molto più sottili.
Questa premessa della gerarchia cibernetica è indispensabile per avviare il ragionamento sul costruttivismo. Il costruttivismo si sviluppa a livello epistemologico, poi diventa una teoria sociale a livello della società e infine diventa un'opzione teorica di riferimento. Serve a rispondere alla questione intrinseca al fatto che una società esiste in relazione a un ambiente umano, in cui vi sono
orso dedicata al costruttivismo scientifico come teoria del conoscere in campo educativo si colloca all'interno della componente energetica della specificità e della componente emergente della coscienza collettiva. Il costruttivismo scientifico è una teoria che si basa sull'idea che il processo di conoscenza sia attivo e costruttivo, in cui l'individuo costruisce attivamente il proprio sapere attraverso l'interazione con l'ambiente e con gli altri individui. Nel contesto educativo, il costruttivismo scientifico si focalizza sull'importanza di fornire agli studenti esperienze di apprendimento significative e coinvolgenti, in cui essi possano costruire attivamente il proprio sapere attraverso l'interazione con il materiale didattico, con gli insegnanti e con i compagni di classe. Attraverso l'uso di attività pratiche, di problem solving e di discussioni di gruppo, gli studenti sono incoraggiati a esplorare, sperimentare e riflettere sulle proprie conoscenze, al fine di costruire un'apprendimento significativo e duraturo. Il costruttivismo scientifico si basa anche sull'idea che la conoscenza sia situata e contestualizzata, cioè che essa sia influenzata dal contesto sociale, culturale e storico in cui si sviluppa. Pertanto, l'approccio educativo basato sul costruttivismo scientifico tiene conto di questi fattori, cercando di creare un ambiente di apprendimento inclusivo e stimolante, in cui gli studenti possano connettere le loro conoscenze pregresse con le nuove informazioni e costruire significati personali. In conclusione, il costruttivismo scientifico come teoria del conoscere in campo educativo si inserisce all'interno della componente energetica della specificità e della componente emergente della coscienza collettiva, promuovendo un approccio attivo, costruttivo e contestualizzato all'apprendimento.