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LA FAMIGLIA CHE CAMBIA IN UN MONDO IN CAMBIAMENTO
Nuove famiglie
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Mentre da una parte si ha una contrazione dei modi tradizionali di essere famiglia, dall'altra aumentano nuovi "
modi
alternativi ": single non vedovi, coppie conviventi non coniugate o costruite in cui i partner vengono da precedenti unioni o
matrimoni. Prima di tutto, sono sempre di più le famiglie mononucleari : la crescita di questo tipo familiare va in parte
imputata al fenomeno della vedovanza, ossia al progressivo venir meno della coabitazione tra le generazioni, ma anche
all’aumento degli eventi di separazione e divorzio, nonché alla maggior diffusione dei single non anziani.
L'Istat rivela che le "coppie coniugate con figli" e le "coppie con figli" mostrano andamenti divergenti: le prime diminuiscono
costantemente, le seconde mostrano un lieve trend di crescita. Anche queste famiglie di "conviventi" sono nuove forme
familiari.
Genitori che lavorano
Nel mondo sono sempre di più le donne che lavorano. Numerose ricerche non hanno rilevato effetti dannosi allo sviluppo del
bambino derivanti dall'impiego materno. Il lavoro può produrre effetti sia negativi che positivi sulla genitorialità, in quanto
può sia intensificare il livello di stress del genitore, sia dargli un senso di soddisfazione che influisce positivamente sulla
genitorialità. Ciononostante, secondo Belsky ed Eggebeen e Hill il fatto che la madre lavori nel primo anno di vita del bambino
può influire negativamente sul successivo sviluppo del bambino (risultati cognitivi peggiori).
Si può dire che non è tanto la presenza della madre accanto al bambino che cresce ad influire positivamente sul suo sviluppo,
quanto piuttosto il fatto che quando è presente sia attenta e sensibile e che quando non c’è affidi il bambino alle cure di
persone competenti o di strutture organizzate con attività scolastiche funzionali allo sviluppo cognitivo e sociale.
Bambini in famiglie divorziate
diminuiti
Nel periodo 2008-2014, i matrimoni sono in media al ritmo di quasi 10.000 l'anno (in particolare l'introduzione del
"divorzio breve" fa registrare un consistente aumento del numero). Tra le altre cose, la legge 55 del 6 maggio 2015 prevede che
i tempi che devono intercorrere fra la separazione e la richiesta per ottenere il divorzio siano ridotti dai precedenti tre anni a
dodici mesi in caso di "separazione giudiziale" e a sei mesi quando la separazione è consensuale.
Più contenuto è l'aumento delle separazioni ; l'età media per le donne è 45 anni, per gli uomini 48. La maggior parte delle
donne che si separa ha tra i 40 e i 44 anni, mentre per gli uomini si parla di un'età compresa tra i 45 e 49 anni.
Nel 2015 le separazioni con figli in affido condiviso sono circa l'89% di tutte le separazioni con affido. Nelle separazioni, il
52,9% dei figli affidati ha meno di 11 anni mentre per i divorzi i figli affidati sono generalmente più grandi. La possibilità che
sia il padre a ottenere l'affidamento esclusivo aumenta al crescere dell'età dei figli.
Gli effetti del divorzio sullo sviluppo del bambino :
- I bambini di famiglie "intatte" mai divorziate, sono adattati meglio dei bambini di famiglie divorziate? La maggior parte dei
ricercatori ritiene che i bambini provenienti da famiglie divorziate mostrino minori capacità di adattamento rispetto alle loro
controparti non divorziate. E’ più probabile che i bambini di famiglie divorziate abbiano problemi scolastici, presentino
problemi comportamentali e problemi emotivi , siano poco responsabili socialmente, abbiano poche competenze nello
stabilire relazioni intime, lascino la scuola, divengano sessualmente attivi precocemente, facciano uso di droga, abbiano
comportamenti antisociali coi pari e presentino bassi livelli di autostima. Occorre, però, non dimenticare che la maggior
parte dei bambini di famiglie divorziate (il 75%) non ha problemi di adattamento.
- I genitori dovrebbero stare insieme per il bene dei loro bambini? Il divorzio può essere un bene se pone fine alla sequela di
stress e distruzione associata ad un matrimonio infelice. D'altra parte, se le diminuite risorse per effetto del divorzio
stimolano una genitorialità negligente e conflitti maggiori, allora la soluzione migliore per i bambini potrebbe essere
continuare a stare in un matrimonio infelice. E da notare che i conflitti coniugali possono avere delle conseguenze negative
per lo sviluppo del bambino sia nel contesto del matrimonio che del divorzio.
- Come funzionano i processi familiari nelle famiglie divorziate? Uno studio recente ha rilevato che l'avere sperimentato un
divorzio durante l'infanzia era associato a un attaccamento insicuro nella prima età adulta.
- Quali fattori sono implicati nella vulnerabilità di un bambino in una famiglia divorziata? I fattori che influenzano la
vulnerabilità ai problemi emotivi e sociali che derivano dal divorzio fanno riferimento alla personalità, al temperamento, allo
stato di sviluppo, al genere e alla persona che ottiene la custodia. Inoltre, alcuni studi hanno rilevato che le differenze di
genere sono meno pronunciate di quanto si credesse. Una ricerca recente ha evidenziato come i bambini in custodia
congiunta fossero meglio adattati che i bambini in custodia singola. Alcune ricerche hanno anche dimostrato che i maschi si
adattano meglio nelle famiglie a custodia paterna e le femmine in quelle a custodia materna.
Genitori di bambini adottati
Molte delle strategie che ren