Esame dei riflessi (bilateralmente):
riflesso masseterino -> si esegue quando si sospetta la malattia del primo neurone di moto. Viene
ricercato afferrando la punta del mento del paziente, tra il pollice e l'indice, invitando il paziente a lasciare
la mandibola inerte e penzoloni su tali dita, con la bocca semiaperta. Si imprime un colpo brusco con il
martelletto sul pollice dell'esaminatore, sollecitando in tal modo un riflesso tendineo da parte dei muscoli
massetere e temporale ( il colpo viene infatti trasmesso alla branca montante della mandibola, su cui tali
muscoli si inseriscono);
riflesso scapolare;
riflesso tricipitale -> si provoca percuotendo, al gomito, il tendine del muscolo tricipite, subito sopra
l'olecrano, ad arto semiflesso. In condizioni normali si ottiene l'estensione dell'avambraccio;
riflesso bicipitale -> si ottiene percuotendo il tendine del muscolo bicipite alla piega del gomito, a braccio
lievemente flesso. In condizioni normali si ottiene la flessione dell'avambraccio;
riflesso stilo-radiale o supinatore -> si ottiene percuotendo sull'apofisi stiloide del radio ad arto
semiflesso ed in posizione intermedia tra pronazione e supinazione. Questo determina flessione
dell'avambraccio;
riflesso stilo-cubitale o pronatore ulnare -> percuotendo sull'apofisi stiloide dell'ulna, mantenendo l'arto
come per il precedente riflesso, si ottiene una lieve pronazione dell'avambraccio e della mano;
riflesso rotuleo -> si provoca percuotendo immediatamente al di sotto della rotula, a paziente seduto con
gambe a ciondoloni o con l'arto in esame accavallato, oppure a paziente supino, passando la mano libera
sotto il ginocchio dell'arto in esame, allo scopo di fletterne leggermente l'articolazione. In condizioni
normali si ottiene l'estensione della gamba sulla coscia per contrazione del muscolo quadricipite;
riflesso achilleo -> si provoca percuotendo sul tendine d'Achille, mentre il paziente si trova in ginocchio
sul letto in modo che i piedi sporgano dalla sponda, oppure in posizione supina con l'arto inferiore
semiflesso e tenendo, con la mano libera, il piede in stato di leggera flessione. In condizioni normali si
ottiene l'estensione del piede sulla gamba;
riflesso degli adduttori -> Percuotendo ad arto esteso o semiflesso e ruotato all'esterno il condilo interno
del femore, si ha una contrazione del grande muscolo adduttore con adduzione dell'arto.
riflesso iliaco;
riflesso mediopubico -> Riflesso misto che consiste in una contrazione bilaterale degli adduttori e,
contemporaneamente, dei muscoli della parete addominale in seguito a percussione sulla sinfisi pubica.
Riflesso medioplantare -> Estensione del piede ottenuta percuotendo la pianta del piede stesso in
posizione flessa dorsalmente e a gamba estesa.
riflesso claveare.
L'Iperreflessia (presenza di riflessi accentuati) indica sofferenza del sistema piramidale. L'areflessia (assenza di
riflessi) indica danno a carico del sistema nervoso periferico (neuropatie focali o polineuropatie). I segni più
frequentemente associati alla spasticità sono iperreflessia e riflessi anomali, come il Babinski.
ESAME DELLA SENBILITA'
Valutazione della sensibilità:
Si utilizzano l'ago (nocicettivo) ed il dito (tattile) per evocare gli stimoli sensitivi, con il pz ad occhi chiusi.
sensibilità del volto (trattata per il trigemino);
sensibilità degli arti;
sensibilità del torace;
sensibilità dell'addome -> strisciando un ago sui muscoli addominali si può anche evocare il riflesso
cutaneo addominale (superiore o epigastrico, medio o mesogastrico, inferiore o ipogastrico; consiste
nella contrazione dei vari muscoli addominali), che, se assente, indica lesione del sistema piramidale.
sensibilità degli arti inferiori.
Va valutato tutto il corpo perché esistono condizioni caratterizzate da ipo/anestesia a corazza che, se viene
valutata accuratamente, mi permette di localizzare la sede di lesione. Ad esempio un'alterazione di sensibilità dal
giugulo sino all'epigastrio indica lesione a carico di C6-C7 (il decorso dei nervi infatti è obliquo, non del tutto
orizzontale).
Allodinia -> si striscia la mano su una regione corporea, e chiedendo al pz che sensazione avverta, lui
riferisce un senso di formicolio o una sensazione non descrivibile. L'allodinia in questo caso è tattile, ma
può essere anche meccanica o termica;
sensibilità termica -> si poggia il diapason (oggetto metallico freddo) sulla cute del pz per vedere come
reagisce. Parliamo di allodinia se il pz avverte eccessivamente il freddo;
valutazione della sensibilità nocicettiva e tattile, separatamente o contemporaneamente;
grafestesia -> si disegnano numeri sulla cute del pz, chiedendogli di identificarli uno dopo l'altro;
valutazione della sensibilità vibratoria -> si fa vibrare il diapason e lo si poggia sulle nocche, sui malleoli
destro e sinistro, o su altre strutture ossee. Si può chiedere anche al pz la durata della sensazione
vibratoria, arrestando con le dita la vibrazione del diapason e osservando la risposta del pz. L'assenza
della sensibilità vibratoria viene definita apallestesia, una riduzione di questa ipopallestesia.
segno di Babinski -> si striscia l'ago sulla faccia laterale del piede, dal malleolo al terzo prossimale, oppure
sulla pianta del piede dal tallone sino a metà pianta. E` positivo se viene provocata una dorsiflessione
dell'alluce e apertura a ventaglio delle dita. Non è necessario strisciare sino alla base del metatarso;
segni para-Babinskiani -> segno di Oppenheim (che si evoca strisciando il proprio pollice unito all'indice
lungo la cresta tibiale del paziente, partendo dal ginocchio verso il piede), il segno di Chaddock (che si
evoca strisciando una punta smussa lungo il margine del malleolo esterno verso la parte anteriore del
piede), il segno di Gordon (compressione con entrambe le mani del polpaccio), la compressione del
tendine d'Achille, il tirare verso l'esterno e verso il basso il quarto dito, l'esercitare una grossa pressione
sul quadricipite. Questi segni sono positivi se provocano una dorsiflessione dell'alluce con apertura delle
dita a ventaglio.
ESAME DELLA REGIONE CORTICALE E SOTTOCORTICALE
Valutazione cerebellare:
prova calcagno-ginocchio (prima ad occhi aperti e poi a occhi chiusi) -> si fa portare il tallone verso il
ginocchio controlaterale e poi si fa strisciare il piede lungo la cresta tibiale. Oppure si chiede si centrare 3
volte la rotula attraverso movimenti oscillanti del ginocchio a gamba flessa. Gli etilisti non riescono a
compiere bene questa manovra. Si esegue bilateralmente per osservare se la sofferenza cerebellare è
totale o unilaterale. La lesione può interessare anche altre strutture che fanno capo al cervelletto;
prova indice-naso -> a pz seduto, prima ad occhi aperti e poi ad occhi chiusi, bilateralmente. Si esegue
per ricercare dismetria, o braditelecinesia;
prova del rimbalzo -> il paziente viene invitato a flettere con forza gli avambracci sulle braccia, nel mentre
gli si mantengono fermi i polsi in modo da opporsi al movimento. Lasciando improvvisamente la presa,
mentre dal lato sano la flessione viene subito interrotta e si verifica un movimento di estensione
(rimbalzo), dal lato malato, invece, il movimento di flessione continua e la mano va a colpire la spalla.
Valutazione del pz Parkinsoniano:
Se il pz lamenta lentezza nell'esecuzione dei movimenti, o si sente rigido, oltre all'esame neurologico standard
faccio un esame più specifico.
Valutazione della bradicinesia distale degli arti superiori (difficoltà nello start del movimento, riduzione
dell'ampiezza del movimento o interruzione del movimento) -> si chiede al pz di aprire e chiudere le
mani, valutando la destrezza, la velocità e la capacità motoria del pz. Se il pz è parkinsoniano da un lato si
avrebbe la riduzione dell'ampiezza del movimento sino all'arresto del movimento stesso (questo perché
nel parkinsoniano si ha unilateralità).
Prova del Finger-tapping -> pollice-indice o con il III, IV, e V dito.
Valutazione della bradicinesia distale degli arti inferiori -> si fa sedere il pz e si chiede di battere i talloni
per terra in modo ritmato. Il Parkinsoniano perde il ritmo.
Valutazione della bradicinesia prossimale del tronco -> si mette il pz a braccia incrociate e lo si fa alzare.
Il parkinsoniano ha enorme difficoltà nell'alzarsi.
Valutazione del tremore -> si invita il pz a poggiare le mani del tutto rilassate sulle cosce, si chiede al pz di
abbandonarsi e si ricerca l'eventuale tremore a riposo da un lato. Se il pz non riesce a rilassarsi lo si
distrae facendolo concentrare su un compito cognitivo (addizioni, domande semplici sull'attualità, mesi
dell'anno partendo dall'ultimo etc). Se il pz è impegnato in un compito cognitivo (corticale) il cervello non
attenziona più il tratto sottocorticale e può comparire il tremore a riposo (interessamento sottocorticale).
Test della marcia -> si fa camminare il pz lungo un corridoio piano. Il parkinsoniano ha difficoltà sia nella
deambulazione e sia nel "turning" ovvero nel cambio di direzione di marcia. Il pz può anche andare
incontro a shifting della marcia (striscia i piedi quando deve girare), più evidente da un lato rispetto
all'altro. Il pz spesso rischia di cadere quando ha questa condizione (che favorisce la caduta).
Test dei riflessi posturali -> si chiede al pz di chiudere gli occhi ed all'improvviso lo si spinge alterando
l'equilibrio posturale. Il pz ha infatti riduzione dei riflessi posturali ed a seguito della spinta ha difficoltà a
riprendere l'equilibrio (fa alcuni passi per recuperare) o cade.
Segno di Romberg -> si chiede al paziente di stare in piedi a talloni uniti e braccia distese in avanti per un
tempo di alcuni secondi ad occhi aperti. Si fa ripetere l'esame al paziente chiedendogli di chiudere gli
occhi. Se tendesse a barcollare fortemente o cadere nei primi 30 secondi, il test si intende positivo in caso
di atassia di informazione (presenza di deficit di informazione sensitiva propriocettiva e labirintica),
mentre è negativo in caso di atassia cerebellare. Una lieve oscillazione non è da considerarsi patologica.
prova di "Hopping" -> si fa saltellare il pz alternativamente su un solo arto inferiore. Questo testa il
sistema piramidale (si porta tutta la forza su un solo arto, con superficie di appoggio ridotta) e il sistema
cerebellare.
prova a tandem o del funambolo -> per testare l'atassia iniziale (eventuale interessamento del
cervelletto).
Valutazione cognitiva:
-
Esame obiettivo neurologico
-
Esame riabilitazione veterinaria - Prima parte
-
Semeiotica, esame obiettivo, palpazione e test dei riflessi
-
Esame Percezione
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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