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Domande da considerare:

  • CAMBIA CON IL TEMPO O L'ATTIVITÀ?
  • SONO COINVOLTI ALTRI ARTI?
  • HA FATTO TRATTAMENTI RIABILITATIVI PRECEDENTI?
  • HA AVUTO INTERVENTI CHIRURGICI? QUALI?
  • ALTRE PATOLOGIE?

Tutto si deve concludere come un'esperienza positiva, magari si possono dare al paziente dei biscottini o alcuni giochi. Bisogna conoscere tutta la situazione clinica del paziente, quindi si raccolgono i dati quali età, sesso, taglia, peso, la storia medica, informazioni su malattie pregresse e malattie sistemiche, farmaci, neoplasie, febbre, vomito e diarrea: la presenza di queste può contribuire alla zoppia. Localizzare i traumi pregressi manualmente, es. la sterilizzazione porta magari ancora delle aderenze che possono influenzare sulla camminata.

Domanda molto importante: da quanto è presente questa zoppia? È aumentata o diminuita nell'ultima settimana?

Altra domanda importante è "migliora o peggiora dopo qualche seduta?"

Ogni paziente,

Sia ortopedico sia neurologico, ha giovamento nel recupero tenendo sotto controllo il peso: andiamo a alleggerire il paziente. Bisogna valutare gli arti del paziente; per quanto riguarda gli arti posteriori si deve misurare la circonferenza della coscia. Per farlo l'arto deve essere disteso e ogni volta la misurazione deve essere presa nello stesso punto. Se in un emilato la circonferenza è minore rispetto all'altro significa che il carico su quell'arto è minore e quindi devi ricercare il problema. Si misura anche l'angolo della gamba con un goniometro. Se dobbiamo lavorare sull'articolazione è fondamentale che essa sia stabile; anche il tono muscolare concorre alla stabilità delle articolazioni. Si valuta anche il consumo delle dita dopo la valutazione del peso ed aver eseguito la palpazione. La valutazione del femore si esegue andando a eseguire la palpazione fino all'attaccatura dell'arto.

Osservazione iniziale:

Davanti e dietro, lato d e s• Osservare il paziente alzarsi e sedersi• Asimmetrie• Gonfiori• Tremori• Distribuzione del peso• Andatura: camminata, trotto, corsa. In più si fa un’ossevazione al guinzaglio e in “cerchio dx e sx” e scale Lameness score:• NORMALE• ZOPPIA INTERMITTENTE• EVIDENTE ZOPPIA E RIDUZIONE CARICO• SEVERA ZOPPIA E ASSENZA CARICO• ZOPPIA INTERMITTENTE ASSANZA CARICO• ZOPPIA CONTINUA ASSENZA CARICO Palpazione del cane:• massaggio per palpazione si o no? Durante?• Esame unghie ed il loro consumo Cosa cerchiamo durante la palpazione? Dolore, Calore, Gonfiore, Asimmetrie, Atrofie PAZIENTE ORTOPEDICO:• ZAMPE POSTERIORI (Più sicuro)• PRIMA ARTICOLAZIONI DISTALI• POI PROSSIMALI COSA VALUTARE? DOLORE CREPITIO GONFIORE FRATTURE LUSSAZIONI INSTABILITADITA : Lacerazioni interdigitali della pelle Lussazioni articolazioni interfalangee Lussazioni articolazione
  • carpo-metacarpale
  • Fratture falangi
  • Fratture sesamoidi

CARPO:

  • Iperestensione del carpo
  • Rottura del legamento collaterale
  • Tendiniti: sono patologie recidive, la riabilitazione dura molto tempo
  • Osteoartrite: è una patologia degenerativa delle articolazioni. Tutte le articolazioni posso essere soggette a osteoartrite I cani possono soffrire di osteoartrite perché con l'età i cuscinetti si logorano. Approccio multimodale a questo tipo di patologie. Sicuramente un'articolazione degenerata lavoro meno se il tono muscolare del distretto interessato è molto importante, se il ginocchio ha un'osteoartrite lavorare sul tono muscolare mi permette di logorarla molto meno perché l'attrito si riduce. Poi c'è l'utilizzo di tutti gli strumentali che si utilizza con le persone (es. elettrostimolazione, ultrasuoni, onde d'urto e tecar) che possono ridurre la percezione algica.

Quindi: rinforzo muscolare,

riduzione del dolore, riduzione del peso a volte e poi utilizzo di integratori alimentari che favoriscono la fisiologia articolare (alcuni si trovano anche dentro i mangimi) e poi utilizzo di antinfiammatori utilizzati per non perdere tono muscolare. Gli antinfiammatori possono essere utilizzati per non troppo tempo, bisogna eliminare la causa del problema.

GOMITO: omero, radio e ulna. (Per la stabilità, nella fase di stazionamento, lavora maggiormente il radio.)

  • FCP frammentazione processo coronoideo
  • OCD osteocondrite dissecante
  • UAP non unione del processo anconeo
  • Incongruità articolare
  • Lussazione del gomito (LAT)
  • OA
  • Frattura radio ulna

Omero e articolazione scapolo omerale:

  • Frattura omero
  • Osteosarcoma
  • Tenosinovite bicipite
  • Instabilità gleno-omerale
  • Mineralizzazione del sopraspinato
  • Contrattura infraspinato
  • OA

Arti posteriori:

  • Lussazione articolazioni interfalangee

Lacerazione interdigitali• Lussazione tarso• Fratture falangi• Fratture lussazione tarso• OA tarso• Frattura tibia o fibula• CCRL• Lussazione rotula• Assenza congenita rotula• Fratture e traumi ginocchio• Displasia anca• Frattura testa femore• Frattura collo femore• Lussazione traumatica anca• OA

VALUTAZIONE DEL PAZIENTE NEUROLOGICO:

La valutazione del paziente neurologico va fatta quando il paziente è calmo e in un luogo tranquillo perché siccome andiamo a valutare la mobilità e la reazione, in un paziente iper eccitato o nervoso la valutazione sarà sfasata; inoltre il paziente non deve essere sedato senno farà sempre una valutazione sfasata. La visita neurologica del veterinario deve essere alla mano, ossia si devono avere su carta le informazioni che riguardano la patologia ed il paziente stesso. Dobbiamo osservare il comportamento (se è vispo, aggressivo, apatio o depresso).

Dobbiamo anche osservare il comportamento con i proprietari e se ci sono variazioni (è alterato o questo è il suo normale comportamento?) dopo di che ci concentriamo sull'osservazione dei movimenti volontari: riesce a camminare? Si muove? Ha tremori? Si alza? Sta seduto? Sta in decubito sternale o semi sternale, il cane è paretico o paralizzato? Atassia? (ipometria/ ipermetria). In fine si fa un'anamnesi... palpazione: Plegia (mancanza assoluta di movimento), Paresi (un minimo riesce a muoversi, infatti possiamo avere una paresi deambulatoria ovvero una riduzione di controllo del movimento parziale che però permette ancora il movimento, oppure possiamo avere un'attività motoria presente non deambulatoria (paresi non deambulatoria)), Emiparesi (se colpisce solo un emilato), Monoparesi (se colpisce un arto solo), Paraplegia o paraparesi (se colpisce solamente il treno posteriore), Atassia (mancato coordinamento motorio). Paziente neurologico.

I più frequenti sono:

  • Ernie del disco intervertebrale
  • Traumi e fratture della colonna vertebrale
  • Lesioni di nervi periferici (per esempio una lesione del motoneurone inferiore in una certa posizione, per esempio se il motoneurone inferiore ha il corpo nella colonna e scende giù fino al piede, una lesione a livello del tibiale mi darà un’assenza o una riduzione di riflessi dal tibiale in giù, sopra i riflessi funzioneranno. Cranialmente alla lesione funziona, caudalmente no)
  • Mielopatie RIFLESSO: Risposta involontaria ad uno stimolo. Esso valuta l’integrità del tessuto nervoso. Le lesioni più frequenti sono alla colonna!!!

L’indagine che fa il medico veterinario per andare a diagnosticare a livello clinico il danno neurologico è la valutazione dei riflessi perché sono una risposta ad uno stretch del muscolo, come risponde il muscolo che viene stretchato in maniera repentina.

come una martellata (martelletto per i riflessi) ? Risponde con una risposta involontaria che lo mette nella condizione di non essere stretchato (tiro su il ginocchio). Ci sono diversi tipi di riflessi:
  • Riflesso miotatico: risposta allo stretch del muscolo
  • Riflesso flessorio arto toracico(C6-T2) o pelvico(L4- S2)
  • Riflesso estensorio crociato
  • Riflesso perineale (che indaga una lesione sul nervo S1-S3 pudendo)
  • Riflesso pannicolare (C8-T1)
Ogni muscolo ha una radice nervosa che risponde quindi a una variazione dell'attività riflessa che vado ad indagare mi dà l'idea di una lesione in quel distretto. Come andiamo ad indagare? Il medico veterinario fa il suo test sui riflessi. Il riflesso può essere presente e normale, assente, ridotto o ci può essere un'attività iper riflessiva, ovvero ha più riflessi del normale. Andando ad indagare con i riflessi, i più importanti sono il riflesso flessorio, chemotoneurone inferiore Il motoneurone superiore è responsabile del controllo del movimento volontario e si trova nel sistema nervoso centrale. Il motoneurone inferiore, invece, si trova nel sistema nervoso periferico e trasmette gli impulsi nervosi ai muscoli per controllare il movimento. Nel test di flessione della zampa, il veterinario valuta la capacità del cane di riposizionare correttamente la zampa dopo essere stata flessa. Questo test permette di valutare la presenza o l'assenza di afferenze propriocettive, ovvero la capacità del cane di percepire la posizione e il movimento delle sue zampe. Se il cane ha un ritardo propriocettivo, il tempo di latenza nel riposizionamento della zampa sarà aumentato. In alcuni casi, il cane potrebbe non essere in grado di riposizionare correttamente la zampa. In conclusione, il veterinario utilizza diversi test per valutare la presenza di stimoli nocicettivi, le reazioni posturali e la capacità di controllo motorio del cane. Il test di flessione della zampa è uno dei test più comuni utilizzati per valutare la presenza di afferenze propriocettive.

motoneurone inferiore

Come è fatto un neurone? Ha un corpo, i dentriti che captano, l'assone, dove scorre l'impulso nervoso, che andrà a fare sinapsi con quello dopo. Immaginiamone 2, uno che ha il corpo nel cervello e l'assone corre tutto lungo la colonna e va a fare sinapsi con il motoneurone inferiore che invece ha il corpo all'interno del rachide e l'assone si proietta fino all'organo effettore, fino al muscolo (fino alla placca neuromuscolare). Didatticamente dividiamo il sistema nervoso in quattro porzioni: cervicale (dalla vertebra c1 alla vertebra c5); t3, l3 che è la parte toracolombare e la parte sacrale. Il motoneurone superiore origina nel cervello e decorre l'assone lungo la colonna per fare sinapsi con l'

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
43 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie VET/03 Patologia generale e anatomia patologica veterinaria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sabrina98s di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Riabilitazione veterinaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Rasola Michele.