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ML 4: BIOMARCATORI DELLA MALATTIA RENALE

Funzioni:

  • Controllo idro-elettrolitico
  • Controllo equilibrio acido-base
  • Ruolo endocrino: secrezione di EPO e controllo della sintesi dei globuli rossi; secrezione di renina* e controllo del volume del liquido extracellulare, quindi della pressione arteriosa e della gittata cardiaca; conversione della vitamina D nella forma attiva e controllo dell'omeostasi del calcio.

Renina*: decapeptide, proteasi che trasforma l'angiotensinogeno in angiotensina, la quale è a sua volta scissa dall'enzima ACE in angiotensina 2, che determina vasocostrizione e stimola il surrene a produrre aldosterone, che comporterà una ritenzione renale di sodio e quindi acqua.

Recettore di tipo 1 per l'angiotensina IIIl è il principale recettore per questa molecola che è alla base del sistema renina-angiotensina di regolazione della pressione del sangue. Tra i diversi polimorfismi gene ATR-1 individuati nel (noto anche come AGTR-1 o AT1R)

Assume particolare importanza il polimorfismo A1166C. Il genotipo omozigote AA, presente nei 2/3 della popolazione, è considerato normale. Recenti studi dimostrano che la variante C, sia in eterozigosi AC (1/3 della popolazione) che in omozigosi CC (rari), è associata ad un aumentato rischio, rispetto alla popolazione generale (genotipo AA), di ipertensione, infarto del miocardio, ipertrofia del ventricolo sinistro e patologia coronarica.

Carico escreto = Q filtrata – Q riassorbita + Q secreta

Soglia renale = conc. plasmatica al di sopra della quale una sostanza compare nelle urine (sono valori individuali, non possono essere generalizzati o utilizzati come marcatori). Ad esempio, la soglia renale del glucosio è di 200 mg/dl.

Funzioni delle varie parti del nefrone:

Glomerulo: ultrafiltrazione del plasma (cutoff <66 kDa); NON passano macromolecole e cellule.

Cellule iuxtaglomerulari rispondono a riduzioni del volume ematico producendo renina (angiotensinogeno angiotensina) che induce

vasocostrizione (aumento pressione sang.)

Tubulo , ioni);riassorbimento: attivo (NaCl, aminoacidi, glucosio, vitamine, fosfato, HCO3-passivo (acqua, ac. urico, urea, Cl-)

Cellule vicino al tubulo prox. producono eritropoietina in risposta a ipossia

escrezione (H , farmaci)+ ansa di Henle discendente

Concentrazione: rimozione acqua;→ansa di Henle ascendente rimozione Na e Cl .+ -→

ESAME CLINICO DELLE URINE

test di screening

Per un è sufficiente valutare:

pH- il (anche tramite semplici cartine tornasole) che può oscillare tra 4,5 e 8: puòessere utile per una prima valutazione dell’quilibrio ab (escludendo unacontaminazione batterica che, grazie all’ureasi, provochererebbe alterazioni del pHdell’urina conseguente all’aumento dell’NH3 ottenuta dalla scissione dell’urea).

peso specifico chetonuria- La valutazione del delle urine e della eventuale puòessere utile per la caratterizzazione del controllo dell’equilibrio

  1. elettrolitico (adeguatoriassorbimento, eccessiva perdita di liquidi, diabete insipido: condizione iperglicemicalegata ad una eccessiva concentrazione dei soluti da carenza di ADH).
  2. proteinuria,- La presenza di caratterizzabile tramite la raccolte delle urine nelle 24h,suggerisce alterazioni rilevanti della funzionalità renale (ma può anche esserepresente in uno stato febbrile o in soggetti con ipertensione); si distingue unaproteinuria minima (o,5 g al giorno), moderata (fino a 3g al giorno) o marcata(superiore a 3g al giorno), che depone per un’alterazione tissutale.
  3. eritrociti,- La presenza di normalmente assenti, suggeriscono una lesionedell’apparato urinario per la presenza di calcolosi, ma anche infezioni o neoplasie.
  4. biliburina diretta- La presenza di può verificarsi in condizioni di iperbilirubinemia nonsecondarie a danni epatici: si accompagna per questo ad iperurobilinuria(urobilinogeno) con urine ipercromiche e feci ipercromiche (al contrario di
quanto siosserva nell'ittero ostruttivo, in cui non è possibile formare né urobilinogeno né stercobilinogeno). nitriti- La presenza di può risultare dal metabolismo ossidativo dei composti azotati da parte di batteri: in questi casi è possibile riscontrare anche alcuni enzimi, come le esterasi, rilasciati dai granulociti in presenza di un'infezione urinaria. ALBUMINURIA E PROTEINURIA Visto che...allora qualcuno preferisce utilizzare il rapporto...le cui alterazioni sono da associare alle condizioni patologiche sottoelencate Per la determinazione di queste proteine viene impiegata l'elettroforesi*. Spesso una disfunzione del tubulo renale può essere causata da un danno provocato da sostanze presenti nel filtrato glomerulare (iperglicemia, galattosemia, iperuricemia, malattia Wilson). Qual è la differenza tra aumentato flusso e aminoaciduria renale? L'urina in condizioni fisiologiche contiene tracce di aa: un loro

aumento è indice di una concentrazione plasmatica molto alta (>valore soglia) o di un difetto nei sistemi di trasporto. cistina-lisinuria) Ad es. la cistinuria (spesso è associata ad un difetto genetico che determina un mancato riassorbimento a livello tubulare della cistina e degli am.ac basici (Arg, Lys, Orn). La malattia è benigna ma può portare alla formazione di calcoli.

ESAMI DI LABORATORIO NELLA VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE RENALE velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) variabile più importante. La eGFR è la nella valutazione dei pazienti con malattia renale sospetta o accertata. mL/min L’eGFR viene tipicamente refertata in e corretta per una superficie corporea standard (1,73 m2). Una diminuzione prolungata o cronica della GFR è generalmente accompagnata da un’associata riduzione di altri parametri di funzione renale, con conseguente bilancio elettrolitico e volumetrico alterati, diminuita produzione di eritrociti.

ipertensione e/o alterazioni del metabolismo minerale osseo. Valutazione della filtrazione glomerulare Numerosi biomarcatori di GFR possono essere misurati attraverso esami del sangue. Biomarcatori endogeni ed esogeni possono essere misurati con metodi basati sulla loro "clearance". I nuovi marcatori urinari di danno renale possono completare la valutazione della GFR e sembrano in grado di predire lo sviluppo di AKI e di CKD. Valori di riferimento: - Neonati → 10 mL/min/m2 - 2-8 settimane → 13,6-44,6 mL/min/m2 - 12-20 settimane → 124 mL/min/m2 - 100-140 mL/min/m2 - 1 anno-adulto → 2 - Dopo i 50 anni diminuisce di → 13 mL/min/m2 ogni 10 anni. CARATTERISTICHE DEI MARKERS UTILI PER LA MISURA DELLA GFR - devono essere liberamente filtrati dal glomerulo - non essere secreti, riassorbiti o metabolizzati nel tubulo renale - non devono modificare la GFR di cui si intende effettuare la misura 1. Storicamente, l'urea è stato il primo marcatore utilizzato per la misura della GFR.

valutazione dellafunzionalità renale. L'urea (Blood Urea Nitrogen o BUN) è il principale catabolitaazotato dell'organismo derivato dal metabolismo proteico e amminoacidico ed èeliminato quasi esclusivamente per escrezione urinaria. Tuttavia essa è filtrata dal glomerulo ma in parte riassorbita nel tubulo renale (40%).uricoAnche l'acido è filtrato e poi riassorbito dal tubulo prossimale per il 90%.creatinina sierica

2. La ha soppiantato la misura di BUN per la valutazione dellafunzionalità renale e rimane il più diffuso esame di laboratorio per stimare la GFR. La creatinina viene prodotta a una velocità relativamente costante come risultatodella rimozione non-enzimatica di una molecola di H2O dalla creatina muscolare ed è quindi grossolanamente proporzionale alla massa muscolare. Essa ha una struttura dimerica e consta di 3 isoenzimi citoplasmatici e 2mitocondriali.cratinina urinaria

3. La risponde allamaggior parte,

ma non a tutti i requisiti per essere un marker ottimale di filtrazione: β2-microglobulina. La β2-microglobulina è una proteina di 11,8 kDa che costituisce la catena leggera della molecola MHC I espressa sulla superficie cellulare di tutte le cellule nucleate. Si dissocia dalla catena pesante durante il ricambio cellulare ed entra in circolo come monomero. La β2-microglobulina è filtrata dal glomerulo e quasi completamente riassorbita e catabolizzata dalle cellule del tubulo prossimale. Diversamente dalla creatinina, la sua concentrazione sierica appare largamente indipendente dall'età e dalla massa muscolare. Come marcatore di funzionalità renale, la concentrazione sierica della proteina aumenta in diversi stati flogistici e neoplastici. Cistatina C. La cistatina C è un polipeptide cationico di circa 13 kDa appartenente alla famiglia delle cisteine proteasi, quindi è coinvolta nel catabolismo proteico. È sintetizzata in maniera

costante in tutte le cellule, e non sono registrati livelli aumentati durante glistati infiammatori.

A livello renale viene filtrata, riassorbita in tutto il tubulo e degradata ad aminoacidi.

La concentrazione plasmatica correla strettamente con la GFR, quindi risponde più prontamente alle variazioni di GFR.

Metodo di dosaggio: immunonefelometrico. sembrerebbe

È uno dei marcatori più promettenti e di recente introduzione, che è più sensibile della creatininemia (sebbene non vi siano ancora chiare evidenze) nel segnalare una riduzione della filtrazione glomerulare.

Potrebbe essere quindi un marcatore più affidabile dei metodi basati sulla creatininemia, particolarmente negli individui con una moderata riduzione della GFR, nei quali tipicamente non si osservano modifiche della concentrazione della creatininemia.

Proteine a basso PM quali marcatori di GFR6. Le concentrazioni di numerose proteine a basso PM sono state valutate come potenziali marcatori di GFR.

In generale,

tiva). Successivamente, le proteine vengono separate in base al loro peso molecolareattraverso l'elettroforesi su gel di poliacrilamide. Durante questo processo, le proteinevengono spinte attraverso il gel da un campo elettrico, in base alla loro carica e al loropeso molecolare. Alla fine dell'elettroforesi, le proteine vengono rivelate tramite colorazioneo immunoblotting, permettendo così di determinare la loro presenza e concentrazione nelcampione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
128 pagine
2 download
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher iostudio7 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina di laboratorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Lentile Riccardo.