Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 23
Esame gestione della banca Pag. 1 Esame gestione della banca Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame gestione della banca Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame gestione della banca Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame gestione della banca Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame gestione della banca Pag. 21
1 su 23
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Analisi del rischio di recupero e della LGD

Il rischio di recupero e la LGD (Loss Given Default) sono influenzati da diverse caratteristiche dell'esposizione, come la presenza di garanzie reali o personali, le caratteristiche del debitore, il settore in cui opera la società o il paese del debitore, nonché le caratteristiche della banca. Altri fattori che influenzano il rischio di recupero e la LGD sono i livelli di efficienza dell'ufficio di recupero e i fattori esterni, come lo stato del ciclo economico e il livello dei tassi di interesse.

La stima della LGD avviene confrontando i valori di LGD effettivamente registrati su un campione di prestiti con caratteristiche simili che sono andati in default negli anni precedenti.

Il rischio di default e la PD (Probability of Default) vengono stimati utilizzando sistemi di rating e scoring. Lo scoring viene utilizzato per valutare operazioni di prestito più semplici, mentre il rating viene utilizzato per valutare impieghi su soggetti più grandi e complessi.

Un altro aspetto da considerare è il rischio di concentrazione, ovvero il rischio che il livello di diversificazione di un portafoglio che comprende una pluralità di crediti risulti inferiore alle aspettative.

Le banche per evitare questo rischio ampliano e diversificano il proprio portafoglio. Il rischio di credito include anche il downgrading che è il rischio che il merito creditizio di una controparte si rilevi inferiore a quanto stimato. Rischio di mercato: Le banche svolgono anche attività di investimento e negoziazione in valute e titoli. Questa attività risulta esposta alla volatilità dei prezzi delle attività scambiate sui mercati finanziari e valutari dato che un crollo generalizzato dei mercati riduce sensibilmente il valore a cui il portafoglio di investimenti potrebbe essere liquidato. Questo rischio riguarda gli strumenti finanziari per cui esiste un mercato secondario su cui si possono leggere prezzi di riferimento. I rischi di mercato vengono misurati sul portafoglio di negoziazione che è l'insieme di posizioni assunte per un periodo di breve tempo per beneficiare delle variazioni dei prezzi di mercato. La misura del rischio di mercato viene effettuata attraverso l'utilizzo di modelli matematici e statistiche.

Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.

ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1;

si basa sull'osservazione dell'andamento dei prezzi passati, da cui si ricava una stima della possibile volatilità futura. Esistono 5 tipi di rischi di mercato in base al prezzo a cui si fa riferimento:

  • Rischio di cambio: attività e passività finanziarie denominate in valuta estera e ai contratti derivati su valute
  • Rischio di interesse: titoli obbligazionari e ai contratti derivati su tassi d'interesse il cui valore dipende dalla curva dei tassi d'interesse
  • Rischio azionario: titoli azionari e altri titoli il cui valore di mercato dipende dall'andamento dei mercati azionari
  • Rischio merci: posizioni su commodities
  • Rischio di volatilità: posizioni il cui valore è sensibile a variazioni della volatilità di una delle variabili considerate sopra.

Rischio operativo: è il rischio a cui un'impresa finanziaria è esposta in quanto impresa. Si tratta di perdite originate dai rischi tipici.

dell'attività imprenditoriale come infedeltà del personale, eventi naturali sfavorevoli, vulnerabilità dei sistemi informatici, responsabilità legali e ambientali verso terzi, risarcimenti ai consumatori. Per ridurre questo rischio si effettua un monitoraggio. Questo monitoraggio dovrebbe consentire la tempestiva rilevazione e archiviazione degli eventi di perdita nel caso si manifestano, permettere alla banca di stimare le perdite attese e quelle inattese, consentire una comprensione dei fattori da cui origina il rischio operativo per permettere l'impostazione di adeguate politiche di contenimento e copertura del rischio la cui efficacia possa essere verificata nel tempo. Rischio di tasso di interesse: rischio che variazioni nei tassi d'interesse di mercato producano una riduzione della redditività e del valore economico di una banca. Si ha perché le attività e le passività bancarie hanno differenti scadenze e istanti.di revisione del tasso. Esistono due approcci per calcolare il calcolo del rischio di credito e sono il repricing gap e il duration gap. Il primo è di tipo reddituale e analizza le conseguenze di una variazione inattesa dei tassi per la redditività futura della banca. Misura il disallineamento tra la data di riprezzamento medio delle attività e delle passività. Se questo è positivo il margine d'interesse futuro della banca è vulnerabile a un eventuale aumento dei tassi. Il secondo invece è di tipo patrimoniale e studia l'impatto sul valore del patrimonio netto della banca di una variazione inattesa dei tassi di mercato. Infatti calcola il differenziale tra la duration media ponderata degli assets e delle liabilities e quantifica gli effetti mediante un'approssimazione lineare. Rischio di liquidità: questo potrebbe derivare dall'esistenza di un mismatch temporale tra passività e attività. È ilrischio che un intermediario non possa onorare tempestivamente il rimborso delle proprie passività a causa di un volume di richieste elevato o che sia costretto a vendere rapidamente un elevato volume di attività realizzando un prezzo inferiore al loro valore corrente di mercato. Per fronteggiare questo rischio la banca deve far ricorso ad altri strumenti di copertura come l'investimento in attivi facilmente liquidabili, l'inserimento di clausole che garantiscono il rapido rientro degli impieghi erogati da terzi ecc. Questo rischio si divide in: - Funding risk: il rischio che l'intermediario non sia in grado di far fronte in modo efficiente a deflussi di cassa attesi e inattesi. - Market liquidity risk: il rischio che l'intermediario finisca per influenzare in modo significativo il prezzo a causa dell'insufficiente profondità del mercato finanziario in cui tali attività sono scambiate o di un suo malfunzionamento. Altri rischi: qui

Troviamo:

  • Rischio strategico: rischio di una flessione degli utili derivante dai cambiamenti del contesto operativo e da decisioni aziendali errate.
  • Rischio di business: rischio che la mutazione nelle preferenze del pubblico o riduca il volume di affari della banca in uno specifico comparto di attività.
  • Rischio di reputazione: rischio di una flessione di utili derivante da una percezione negativa dell'immagine della banca da parte di clienti e di chi collabora.

Un'accurata misura dei rischi a cui una banca è esposta verifica che essi siano adeguatamente coperti dal capitale degli azionisti. Il CaR (EC) è una stima del capitale ottimale di cui la banca dovrebbe disporre per coprire i propri rischi. Non corrisponde al capitale effettivamente disponibile (AC) presso la banca che si ottiene dalla differenza tra il valore di mercato di tutte le attività e il valore di mercato di tutte le passività presso terzi e può essere stimato.

utilizzando il patrimonio netto contabile rettificato. Si hanno 3 diversi casi: 1. AC > EC: il capitale disponibile non è interamente utilizzato. Ci sono due possibilità e sono che si assumono ulteriori rischi aumentando il portafoglio di attività della banca o di restituire il capitale in eccesso agli azionisti. 2. AC < EC: è in una condizione di disequilibrio perché i rischi assunti sono superiori al capitale disponibile per coprirli e bisogna procedere alla raccolta di nuovo capitale o di diminuire i rischi in essere. 3. AC = EC: situazione ideale in cui la capacità di assumere rischio dell'istituzione finanziaria è interamente utilizzata. Per ogni classe di rischio viene calcolato separatamente un VaR e per questo bisogna integrare tali valori per determinare il capitale a rischio complessivo della banca. L'integrazione rappresenta un passaggio delicato perché le stime di VaR devono essere rese omogenee e perchél'adeguato monitoraggio dei rischi. Inoltre, le banche devono adottare politiche di gestione del capitale che garantiscano la solidità finanziaria dell'istituto. Per quanto riguarda la gestione dei rischi, le banche devono valutare e misurare i rischi a cui sono esposte, come il rischio di credito, il rischio di mercato e il rischio operativo. Questo viene fatto attraverso l'utilizzo di modelli matematici e di strumenti di analisi statistica. Inoltre, le banche devono adottare politiche di diversificazione del portafoglio, al fine di ridurre il rischio complessivo. Questo significa investire in diverse categorie di attività, in modo da ridurre l'impatto di eventuali perdite su un singolo investimento. Infine, le banche devono monitorare costantemente i propri rischi e adottare misure correttive in caso di necessità. Questo può includere la riduzione delle esposizioni a determinati rischi, l'aumento dei requisiti di capitale o l'adozione di politiche più conservative. In conclusione, la gestione dei rischi è un elemento fondamentale per la stabilità e la solidità finanziaria delle banche. Le banche devono adottare politiche e procedure adeguate per valutare, misurare e controllare i rischi a cui sono esposte, al fine di garantire la propria sostenibilità nel lungo termine.conseguimento di obbiettivi come il contenimento del rischio, l'efficacia dei processi aziendali, la salvaguardia del valore delle attività, l'affidabilità e l'integrità delle informazioni aziendali, la conformità delle operazioni con la legge. Tra i principi di un sistema di controlli interni troviamo quello della separatezza, dell'escalation e della tracciabilità. Infatti si deve garantire che le funzioni operative e di controllo rimangano separate, che non si creino situazioni di conflitto di interesse dovute all'assegnazione dei ruoli di controllato e controllore, le eventuali anomalie siano portate con tempestività a conoscenza dei livelli superiori. I controlli interni si articolano su tre livelli che sono: Controlli di linea Controlli sulla gestione dei rischi Attività di revisione interna La Banca d'Italia richiede agli amministratori di definire il Risk Appetite Framework (RAF). In questo

Nel documento bisogna indicare il risk appetite, livello di rischio che si intende assumere, il risk tolerance, la deviazione massima dal risk appetite giudicata compatibile con condizioni operative accettabili, e il risk capacity, livello massimo di rischio che è possibile assumere senza violare requisiti regolamentari o altri vincoli imposti dall'autorità di vigilanza.

Capitolo 6

Il concetto di attività bancaria implica lo svolgimento di un'attività di raccolta di risorse finanziarie presso il pubblico attraverso l'emissione di passività nella forma di titoli o di contratti di deposito. L'attività di raccolta è svolta congiuntamente a un'attività di impiego delle risorse finanziarie attraverso operazioni di finanziamento nelle diverse forme tecniche.

L'attività di intermediazione creditizia porta con sé la necessità di attuare una serie di decisioni per governare gli equilibri economici e

finanziari di breve periodo dellabanca.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
23 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eus96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione della banca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Bertelli Ruggero.