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(GAS).

Valutazione Trattamento

1. Esposizione del torace; 1. Somministrare O2;

2. Trachea in asse; 2. Ventilazione manuale- BVM;

3. Ispezione/palpazione; 3. IOT;

4. Simmetria movimenti emitoraci; 4. Via aerea chirurgica

5. Utilizzo muscoli accessori; 5. Identificazioni e trattamento delle

6. Frequenza, profondità, efficacia condizioni e trattamento delle

dell’atto respiratorio e SpO2; condizioni pericolose: PNX, PNX

7. Auscultazione per adeguatezza iperteso, volet costale, emotorace,

flusso rumori. tamponamento cardiaco.

Quindi si opta per l’iperventilazione o intubazione pediatrica. Per l’intubazione pediatrica,

generalmente nei bambini sotto gli 8 anni si usano tubi non cuffiati; la scelta della loro

misura i basa sulla formula (età in anni diviso 4 +4). Ad esempio: in un bambino di 6

anni- 6:4= 1.5+4= tubo da 5.5mm.

Anche per la scelta della profondità dell’inserzione del tubo si può usare, nei bambini di

età superiore ai 2 anni, (oltre all’auscultazione accurata del torace) la formula : profondità

in cm= età in anni diviso 2 + 12.

La Manovra di Sellick pretende il coordinamento dei movimenti sapendo cosa fa il

rianimatore, che cosa si fa con questa manovra?

- Miglioramento della visualizzazione della glottide;

217

- Prevenzione della insufflazione gastrica;

- Eliminazione del rischio di rigurgito di

contenuto gastrico in faringe con

conseguente inalazione bronchiale.

Applicazione di una forza (pari a 20 Newton) a livello

della cricoide e compressione sull’esofago per

evitare il rigurgito. La forza è esercitata con indice e

pollice pinzando la cricoide, è una manovra eseguita

in corso di intubazione rapida e è tra ossigenazione

e introduzione del tubo endotracheale, quindi si

ossigena il paziente perché poi si ferma il respiro e

poi si intuba.

Quest’introduzione che deve avvenire in tempi brevi, può essere verificata se è avvenuta

bene con un capnografo che serve per capire se il tubo tracheale che è stato inserito ha il

proprio estremo distale proprio nelle vie aeree, quindi vedremo la regolare espirazione di

CO2 che grazia al capnografo capiamo se il tubo è in sede o meno. Questo perché la CO2

che ci aspettiamo da una normale espirazione viene registrata da questo apparecchio.

Quindi in una intubazione difficile, fatta al momento, bisogna essere sicuri che quello che è

stato fatto sia giusto.

C’è una maschera laringea, che non è una alternativa alla intubazione, ma alla ventilazione

con maschera facciale; tuttavia essa può essere provvisoriamente utilizzata, specie nel

bambino più piccolo, in condizioni di difficoltoso posizionamento del tubo in trachea, tenendo

conto però che non si isola la via aerea da quella digestiva e non si garantisce, in situazioni

di emergenza, una sicura tenuta pneumatica con conseguenti rischi di ipoventilazione e

inalazione.

La maschera laringea viene inserita in laringe, la mascherina va impugnata per poterla

introdurre in palato e la si spinge fino a che ci si riesce, scendendo giù fino ala lingua e si

arriva allo sfintere esofageo superiore, con la siringa si gonfiano le labbra e la maschera

torna fisiologicamente un po’ indietro e così è posizionata.

Non ci protegge però da un eventuale rigurgito e il paziente non deve essere a stomaco

pieno.

C- circolazione e controllo delle emorragie:

Cosa è fondamentale? Tutti i parametri: polso, riperfusione quindi incanulare una vena, se

la ricerca di vasi periferici e centrali risulta difficile reperire l’accesso intraosseo.

Nel bambino si ricerca il polso carotideo, nel lattante il brachiale.

Valutazione Trattamento

- Stato coscienza; - Acesso venoso

- Frequenza cardiaca; - Accesso intraosseo

- Polsi centrali e periferici; - Infusione di liquidi riscaldati

- Colore/temperatura cutanea; - Compressione diretta

- Tempo di refill; - Monitoraggio

- Pressione arteriosa; - Infusione di sangue 0- o gruppo

- Ferite, emorragie esterne (ferite specifico

scalpo)… 218 - Test di gravidanza nelle ragazze se

in età compatibile

<25% 25-40% >40%

FC Tachicardia Tachicardia Tachi/bradicardia

PA Normale Normale Basso

Polso Normale Debole Ridotto

SNC blanda letargico Coma

Cute Fresca, pallida Fredda, marezzata, Fredda, pallida,

Refill Refill

L’ecoFAST: management non operatorio lesioni intraddominali, ha una elevata specificità,

scarsa sensibilità nei bambini con lesioni addominali senza liquido libero ( da rivalutare

quindi in più fasi).

La defibrillazione può essere utilizzata in bambini che abbiano almeno un anno di età di vita.

La scarica applicata è pari a 50-75J.

Schema AVPU:

- A (Alert): vigile e parla spontaneamente;

- V (Voice): risponde agli stimoli verbali;

- P (Pain): reagisce solo agli stimoli dolorosi;

- U (Unresponsive): non risponde a nessuno stimolo (coma).

D- Valutazione della funzione neurologica

- Stato di coscienza (AVPU);

- Diametro pupillare;

- Grado di motalità volontaria.

Schema AVPU:

- A (Alert): vigile e parla spontaneamente;

- V (Voice): risponde agli stimoli verbali;

- P (Pain): reagisce solo agli stimoli dolorosi;

- U (Unresponsive): non risponde a nessuno stimolo (coma).

Il PEDIATRIC TRAUMA SCORE è studiato per attuare una valutazione diagnostica e una

osservazione clinica con un esame obiettivo di base, che stabilisce la gravità della lesione

e la possibile prognosi.

E-esposizione del paziente e controllo della temperatura:

La valutazione secondaria consiste in:

- Capo e collo: ispezionare occhi, pupille, controllare la capacità visiva, controllare se

ci sono ferite, valutare la stabilità dentaria;

Torace: valutare l’integrità della gabbia toracia, esami diagnostici come ECG e TAC;

-

- Addome: valutare la presenza di abrasioni, dolroi alla palpazione e rigonfiamenti;

Pelvi: velutare l’instabilità

- delle ossa del bacino, presenza di ematomi perineali,

sanguinamento dal meato uretrale; 219

- Colonna vertebrale: identificare abrasioni, lacerazioni, rigonfiamenti e valutare la

dolorabilità.

Nei pazienti che hanno un patrimonio vascolare ridotto si fa una puntura ossea dove è

possibili infondere tutto ciò che si può infondere per via centrale, ma ovviamente è una via

di emergenza che deve essere cambiata. La lunghezza dell’ago dipende da quanta pelle

c’è sopra l’osso.

Ogni bambino gravemente traumatizzato necessita urgentemente di un accesso vascolare

con il posizionamenteo endovenoso di almeno due ago-cannule di grosso calibro che

consentano l’infusione di liquidi, farmaci e emoderivati. Se la ricerva di vasi cantrali o

è possibile reperire l’accesso intraosseo. La sede di inserzione

periferici risultasse negativa,

al di sotto dei 6 anni è la superficie antero-mediale della tibia prossimale, subito al di sotto

della tuberosità tibiale anteriore. Sopra i 6 anni è preferibile usare, come punto di repere il

femore distale, l’ulna, il radio distali. Tramite la vita intraossea possono essere somministrati

tutti i farmaci di emergenza compresi colloidi, cristalloidi, sangue ed emoderivati.

L’immobilizzazione corretta del paziente vittima di un incidente stradale riduce le

conseguenza gravemente invalidanti: soprattutto nei traumi vertebro-midollari o spinali.

I principali presidi di immobilizzazione sono: colare cervicale, asse spinale pediatrica,

immobilizzatore a decompressione e estricatori KED.

Quindi:

AIRWAY: stabilizzazione del rachide cervicale:

1. Posizione neutra;

2. Immobilizzazione bimanuale del collo;

3. Utilizzo collare cervicale.

La lesione del rachide cervicale è da sospettare in tutti i pazienti con politrauma in particolare

con alterato stato coscienza o trauma chiuso sopra le clavicole.

Per decidere di togliere un collare devono essere presenti secondo il National Emergency

X-Radiation Utilization Study (NEXUS) tutti i seguenti punti:

- Assenza di dolorabilità alla linea mediana posteriore della colonna cervicale;

- Assenza di segni neurologici focali;

- Normale livello di coscienza;

- Assenza di evidenza di intossicazione;

Assenza di altri foci dolorosi che possano deviare l’attenzione dal dolore alla colonna

- cervicale.

I bambini d 0 a 1 anno non devono essere immobilizzati su presidi /superfici rigide. Nel

lattante non si utilizza il collare cervicale. L’immobilizzazione avviene con: materassino a

depressione pediatrico, seggiolino pediatrico per auto e barella spinale neonatale.

Si può decidere di trasportarlo anche lasciandolo sul seggiolino per auto per evitare di

muoverlo.

La barella spinale pediatrica permette l’immobilizzazione e il trasporto di bambini (max 230

kg e 120 cm circa). Ci deve essere la presenza di almeno tre soccorritori qualificati, in quanto

uno, il leader, si occupa di immobilizzare il capo, e gli altri due si occupano di muovere il

corpo tenendo la colonna vertebrale in asse. Si dovrà evitare di muovere l’infortunato per

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qualsiasi motivo, tranne che in stato di necessità, ovvero quando esista una reale ed

imminente causa di aggravamento delle condizioni del paziente

F= fluidi, Foley, Famiglia: presenza dei genitori durante la rianimazione e informarli delle

condizioni cliniche.

Ora tratteremo il BAMBINO USTIONATO:

Il bambino ustionato al secondo posto tra le cause di morte traumatica nei bambini al di

sotto dei quattro anni di età ed al terzo posto in quelli di età superiore ritroviamo le lesioni

termiche.

Le lesioni termiche si suddividono in tre gradi a seconda della gravità:

- Le ustioni superficiali (epidermiche e dermiche superficiali, ex 1° grado), guaribili

spontaneamente, sono caratterizzate da eritema e cute edematosa. Dolorose, ma

guaribili spontaneamente in pochi giorni. Non vengono inserite nel calcolo della SCU.

Le ustioni dermiche superficiali (ex 2° grado superficiale) si verifica distruzione fino

al derma papillare e sono caratterizzate da bolle piene di essudato plasmatico

gelatinoso. La vascolarizzazione e l’innervazione sono ancora funzionali. La

riepitelizzazione avviene spontaneamente in circa 15 giorni.

- Le ustioni dermiche profonde (dermiche prfonde e a tutto spessore ex 2° grado e 3°

grado profondo), guaribili lentamente e con notevoli danni estetici: si verifica

distruzione fino al derma profondo e quindi vengono coinvolti vasi e nervi. È

impossibile la riepitelizzazione spontanea. Evolvono spesso in ustioni a tutto

spessore. Sono caratterizzate da colorito biancastro e formazione di escare. Nelle

ustioni a tutto spessore, la profondità dell’ustione può raggiungere i piani sottostanti

alla cut

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
234 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giraortolani di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Esame di tirocinio finale infermieristica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Mercuri Maurizio.