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Come il monopolista sceglie questa quantità e questo prezzo?

Ci sono diversi modelli di comportamento che potrebbe seguire il monopolista; il più semplice: il monopolista prima sceglie la quantità da vendere e poi sceglie il prezzo/i. L'obiettivo è quello di massimizzare il profitto come l'impresa in CP, che però deve tenere in conto che ha un potere limitato, non può decidere liberamente tutto, invece il monopolista lo può fare. Sia monopolio che CP vogliono il proprio benessere che per un'impresa vuol dire massimizzare il profitto.

La scelta della quantità da parte del monopolista avviene in 2 fasi:

  1. Consiste nel calcolo del ricavo marginale: di quanto varia il ricavo quando cambio di poco un'altra variabile? In questo caso ci chiediamo di quanto varia il ricavo totale che ottiene l'impresa se aumenta di poco (1 unità) la quantità prodotta?

Ricavo marginale: ricavo addizionale/aggiuntivo

ottenuto vendendo un'unità in più di bene. Variazione del ricavo totale per un'unità in più di bene venduta, ovvero variazione della spesa che sono disposti a fare i consumatori per un'unità in più che acquistano (ciò che è acquistato dai consumatori è ciò che è venduto dal monopolista). Da dove deriva questa possibilità per il produttore di aumentare i suoi ricavi vendendo di più? Deriva dal fatto che i consumatori sono disposti a spendere una determinata somma di denaro per avere un'unità in più del bene. Il monopolista calcola il ricavo marginale, conoscendo la funzione di domanda dei consumatori, per ogni livello di output (per ogni possibile livello di produzione/quantità prodotta).
  • Andamento del ricavo marginale al cambiare dell'output: se la curva di domanda inversa (prezzo unitario che i consumatori sono disposti a pagare per comprare

diverse quantità) è lineare, allora il RMG è una retta e ha una posizione più bassa nel piano rispetto a D e ha in comune con D l'intercetta con l'asse y (Pmax: valore di P quando Q=0)

Es: il monopolista sa che la curva di domanda inversa del bene che vuole vendere sia data da P=9-Q. I consumatori hanno un comportamento in cui vale la legge della domanda, per cui il prezzo unitario che i consumatori sono disposti a pagare ha un valore massimo di 9, e poi scende all'aumentare della quantità consumata perché ogni unità in più gli dà sempre una soddisfazione un po' inferiore rispetto all'unità precedente.

Ricavo totale=PxQ

Di quanto aumenta il ricavo totale rispetto a prima? Calcolo della variazione (Δ) RMG=ΔRT/ΔQ [Il RMG è uguale al P all'inizio, poi sta sotto al P fino a diventare negativo, quando RT inizia a decrescere]

Di solito nella

Rappresentazione grafica si fa una piccola imprecisione, ovvero il RMG non andrebbe calcolato per variazioni unitarie della quantità, ma per variazioni infinitesimamente piccole. Il monopolista conosce la domanda e si calcola grazie ad essa il RMG. Il monopolista può decidere ma deve partire sempre dalla domanda dei consumatori.

2. Il monopolista sceglie la Q per cui il RMG (Qm) = CMG (Qm), quindi sceglie il livello di Q tale per cui RMG (l'incremento di ricavo ottenuto producendo l'ultima unità) è esattamente uguale all'incremento di costo sostenuto per produrre quell'ultima unità. Il CMG ha l'andamento a U, quindi prima si riduce e poi aumenta.

o RMG > CMG: in questo caso al monopolista conviene continuare a produrre fino a quando il ricavo marginale è superiore perché vuol dire che sull'ultima unità ha guadagnato qualcosa, allora vuol dire che andando avanti gli conviene continuare a produrre fino.

A quando il RMG è superiore al costo che ha sostenuto. Però se andasse avanti troppo in quest'operazione e arrivasse al punto in cui il CMG è salito così tanto e il RMG è sceso così tanto che abbiamo raggiunto il livello in cui il costo dell'ultima unità è superiore al ricavo allora non conviene produrre quella quantità.

Se CMG > RMG: non conviene più produrre.

Il monopolista sceglierà un Qm tale per cui CMG calcolato in corrispondenza di quella quantità, ovvero la variazione del costo totale generata dalla produzione dell'ultima unità, è uguale al valore che ha il RMG quando è calcolato in corrispondenza di Qm alla variazione del ricavo totale determinata dalla vendita dell'ultima unità di quel livelo di output.

Al monopolista conviene collocarli nel ramo crescente del CMG per una Q per cui CMG = RMG CMG (Qm)= RMG (Qm)

Perché è

dimostrabile che Qm è la quantità che il monopolista deve scegliere se vuole massimizzare il profitto? Se si immagina un'alternativa, per tutte le quantità che stanno nell'intervallo tra 0 e Qm, RMG è sopra a CMG, cioè per ciascuna di queste unità posso ottenere un incremento di ricavo superiore all'incremento di costo, quindi perché perdere questo profitto; oltre Qm, CMG > RMG e quindi su quest'ultima unità sarei in perdita. La scelta del prezzo da parte del monopolista può avvenire in 2 modi diversi: 1. Applicazione di prezzi diversi per ciascuna unità venduta (il monopolista potrebbe decidere di non fare lo stesso prezzo per tutte le unità che vende) perché il monopolista sa che sulle prime riesce ad avere un prezzo maggiore, ovvero che i consumatori sono disposti a spendere tanto quando iniziano a consumare il bene; c'è l'idea che i primi consumatori che si

presentano sono quelli che hanno più bisogno del bene oppure hanno più utilità che possono ricevere dall'acquisto del bene. Questo caso viene chiamato di discriminazione di prezzo: faccio un prezzo diverso a seconda del consumatore e delle quantità vendute precedentemente. Sebbene questa sarebbe l'alternativa migliore dal punto di vista del monopolista, non sempre è possibile fare una discriminazione del prezzo sia per ragioni di natura legale e di natura organizzativa (gestire prezzi diversi, soprattutto se si produce su larga scala, non è semplice, anzi può essere molto costoso per il monopolista).

2. Applicazione dello stesso prezzo a tutte le quantità vendute: è il prezzo unitario che i consumatori sono disposti a pagare per Qm (anche perché il monopolista non può costringere i consumatori dopo aver deciso la quantità a pagare un prezzo diverso da quello che sono disposti a pagare).

• Pm = Pd

(Qm)L'equilibrio di monopolio è dato da (Qm;Pd(Qm)).→ Qm = quantità tale per cui CMG (del monopolista)=RMG (che si ricava dalla domanda)→ Pm = prezzo che i consumatori sono disposti a pagare per quella quantità; siccome il monopolista ha deciso di applicare un prezzo unico, allora diventa ero anche in monopolio che il prezzo indica sempre il ricavo medio RME =P (tutte le quantità sono vendute allo stesso prezzo); quindi anche per il monopolista come lo era già per la CP, ma la differenza è che per la CP era anche il RMG, mentre qui il RMG è diverso dal RME. Profitto di monopolio Profitto=π=RT-CT (differenza tra ricavi totali e costi totali) Anche per il monopolio come per la singola impresa in CP, quando si rappresenta graficamente il profitto (calcolo delle aree) conviene farlo con il profitto medio (ricavo medio - costo medio): normalmente positivo e tende a permanere nel LP perché nessuno cerca di rubare almonopolista i ricavi. Al CMG si aggiunge il CME; il CMG interseca il CME nel punto di minimo del CME (questo è sempre vero perché dipende da una relazione di tipo logico matematico tra CMG e CME). Qm: quantità prodotta dal monopolista perché è quella per cui RMG=CMG. Qual è il ricavo medio che il monopolista otterrà vendendo Qm? Siccome siamo nel caso in cui il monopolista vende tutte le unità allo stesso prezzo, il ricavo medio è il prezzo di equilibrio di monopolio: RME (Qm) = prezzo di monopolio (ordinata del punto di equilibrio di monopolio). Qual è CME? È il CME in corrispondenza di Qm. Qual è il profitto medio (profitto che ottiene per ognuna delle unità vendute)? Differenza tra RME (prezzo di monopolio) e CME (in corrispondenza di Qm) altezza del rettangolo. Se si vuole ottenere il profitto per tutte le unità vendute si moltiplica per Qm (base del rettangolo) area del rettangolo.

punto di vista logico è uguale a ciò che abbiamo visto per CP, però partendo dal fatto che la quantità e il prezzo scelti dal monopolista sono diversi da quelli che può scegliere l'imprenditore in CP.

In corrispondenza della quantità che il monopolista produce (Qm), qual è il RME (se il prezzo unico è il prezzo) e qual è il CME?

Surplus sociale

Anche in monopolio, come per la CP c'è un surplus sociale, che è la somma di:

  • Surplus consumatori: se non c'è discriminazione di prezzo (in questo caso il surplus sarebbe 0), quindi il prezzo è unico, allora anche in monopolio i consumatori hanno un surplus, che è costruito allo stesso modo della CP: differenza per tutte le quantità acquistate, tra il prezzo che i consumatori sarebbero disposti a pagare e il prezzo che gli viene applicato (normalmente è un surplus più piccolo di quello che si ottiene in

CP).• Surplus del monopolista (che NON è il profitto -differenza tra quello che entra e quello che esce-): frutto del calcolo ipotetico tra il P applicato dal monopolista e il P che sarebbe stato disposto ad accettare per coprire i CMG

La logica di rappresentazione dei surplus è molto simile a quella di CP, tuttavia il calcolo è leggermente diverso.

Il SC è un triangolo (come in CP): i consumatori comprano Qm al prezzo Pm (su tutte le unità viene applicato Pm), ma in realtà se il monopolista avrebbe potuto discriminare il prezzo (cambiarlo per ogni unità venduta) avrebbe potuto ottenere dei prezzi superiori (queli che stanno sulla curva di domanda); quindi anche in monopolio c'è un SC e si calcola esattamente come si calcola quello in CP. Prendo Pm (prezzo che i consumatori pagano) e poi avdo a vedere la differenza, per ciascun livello di output, il prezzo unitario che sarebbero stati disposti a pagare (sulla curva

La formula per calcolare il surplus del monopolista (SM) è:

SM = Qm x (Pmax - Pm)/2

Dove:

  • Qm è la quantità di unità vendute dal monopolista
  • Pmax è il prezzo massimo che il monopolista può addebitare
  • Pm è il prezzo che il monopolista effettivamente addebita

Il surplus del monopolista può essere rappresentato graficamente come un trapezio. Per calcolarlo, bisogna prendere la differenza tra il prezzo che il monopolista ottiene su tutte le unità che vende e il prezzo che gli avrebbe consentito di coprire il costo marginale (CMG).

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
74 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lulli1502 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza delle finanze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Santoro Alessandro.