Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 21
Esame di organizzazione aziendale Pag. 1 Esame di organizzazione aziendale Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di organizzazione aziendale Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di organizzazione aziendale Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di organizzazione aziendale Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Esame di organizzazione aziendale Pag. 21
1 su 21
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Come si può riassumere il pensiero di Henry Fayol?

Henry Fayol è il padre di una delle teorie classiche dell'organizzazione aziendale, che prese proprio il nome di Fayolismo. Egli riteneva che i principi dell'organizzazione aziendale fossero universali e dunque applicabili a qualsiasi tipo di attività (industriale o commerciale, ma anche politica o religiosa). Egli, a differenza di Taylor, non si concentra principalmente sulla parte produttiva, ma cerca di elaborare una teoria generale dell'amministrazione aziendale.

Fayol individua sei funzioni fondamentali che ogni azienda deve realizzare per raggiungere i propri obiettivi:

  • direzionale (sovraordinata rispetto alle altre)
  • tecnica
  • commerciale
  • finanziaria
  • di sicurezza
  • contabile

Per realizzare queste funzioni è necessaria una collaborazione tra organi produttivi e dirigenziali. Tuttavia, a differenza di Taylor che ipotizzava una netta separazione tra le competenze dei due, Fayol afferma

Che anche il dirigente dovrebbe avere delle conoscenze tecniche e l'operaio delle capacità organizzative. Inoltre, Fayol introduce per primo il modello "line and staff", dove per "line" si intende quegli organi che si occupano di compiere le attività tipiche dell'impresa, mentre per "staff" gli organi specializzati nelle attività accessorie.

Elena Cianti Organizzazione Aziendale 2019/2020

Sulla base della sua esperienza sul campo, Fayol elabora una lista di 14 principi generali di amministrazione di un'azienda:

  1. divisione del lavoro: non discostandosi dalle teorie che l'avevano preceduto, in quanto questo era risultato essere un mezzo molto efficace per aumentare la produttività
  2. autorità e responsabilità: l'una non può esistere senza l'altra
  3. disciplina: gli operai devono obbedire agli ordini e la direzione deve impegnarsi a costruire una buona leadership
  4. unità di comando:
ogni lavoratore deve avere un solo capo, per evitare conflitti tra le varie linee di comando. unità di direzione: tutti i lavoratori impegnati in un certo tipo di attività devono avere gli stessi obiettivi e lo stesso programma. subordinazione dell'interesse individuale all'interesse generale. remunerazione: il pagamento è un importante motivatore. centralizzazione o decentralizzazione: scegliere uno dei due modelli in base allo stato del business. catena scalare: è la catena che va dal grado più alto all'ultimo grado dell'organizzazione. La catena prevede che ogni membro abbia un solo superiore e che le decisioni non si disperdano. ordine: sia materiale che sociale. equità: una combinazione di gentilezza e giustizia. stabilità del personale: gli impiegati lavorano meglio se gli si assicura la sicurezza dell'impiego e gli sviluppi di carriera. iniziativa: permettere a tutto il personale di mostrare la propria creatività e di proporre nuove idee.

propria iniziativa rafforzal'organizzazione14. spirito di corpo/gruppo: tutti lavorano meglio se si sentono parte di qualcosa di più grande che li sostiene

COME SI PUÒ RIASSUMERE IL PENSIERO DI ELTON GEORGE MAYO?

Elton George Mayo è il fondatore dell'Human Relations Movement, il quale studia le motivazioni psicologiche dei lavoratori. Egli dunque introduce i metodi psicanalitici nell'industria ed evidenzia come il lavoratore sia prima di tutto un uomo, e come tale sia motivato da bisogni di natura sociale.

Il più grande contributo degli studi di Mayo alla teoria dell'organizzazione aziendale è la nascita del concetto secondo cui la morale del lavoratore (e quindi anche la sua produttività) dipenda dalla percezione della funzione sociale del suo operare.

Elena Cianti Organizzazione Aziendale 2019/2020

Per i suoi studi Mayo condusse vari esperimenti all'interno di fabbriche di diverso tipo. Le conclusioni più rilevanti furono

le seguenti:
  • la produttività dei lavoratori poteva aumentare o diminuire in base a diversi fattori (ritmi di lavoro, spazi di lavoro ecc..), ma ciò che veramente faceva la differenza per gli operai era il sentirsi parte di qualcosa (la sperimentazione): i lavoratori riconoscevano di essere considerati individui, e non ingranaggi di una macchina. Questo fenomeno prese il nome di effetto Haethorne (dal luogo dell'esperimento), definito come "l'insieme delle variazioni di un fenomeno, o di un comportamento che si verificano per effetto della presenza di osservatori, ma che non durano nel tempo".
  • ascoltare i pareri dei lavoratori portava beneficio sia ai lavoratori stessi che ai manager: i primi, infatti, sentivano i loro bisogni presi in considerazione, mentre i secondi potevano comprendere meglio le eventuali problematiche interne.
  • è naturale la nascita di gruppi informali tra i lavoratori, i quali esercitano un forte controllo sociale. Il compito
dei manager non è quello di ostacolare la creazione di questi gruppi, ma quello di guadagnare consenso all'interno di essi, in modo da indirizzarli verso il raggiungimento di obiettivi comuni. Date queste condizioni, Mayo afferma che i lavoratori respingono sistemi come il taylorismo poiché si tratta di sistemi imposti che non tengono conto delle necessità fisiche e psicologiche dei lavoratori. La necessità di una giusta comunicazione tra management e lavoratori è quindi il punto cardine della teoria di Mayo; teoria che ha aperto la strada per molti altri studi di fondamentale importanza per la teoria dell'organizzazione aziendale. Elena Cianti Organizzazione Aziendale 2019/2020 COME SI PUÒ RIASSUMERE IL PENSIERO DI DOUGLAS MCGREGOR? Negli anni '30 McGregor riprende la teoria tradizionale dell'organizzazione secondo la quale l'autorità è uno strumento fondamentale per il controllo direzionale. La sua teoria prende ilnome di "teoria X" e si basa sul concetto per cui l'uomo comune:
  • ha una avversione naturale verso il lavoro
  • è un essere passivo che preferisce essere guidato e evitare le responsabilità
  • agisce solo per interesse individuale
A fronte di ciò, il manager:
  • deve accentrare su di sé tutte le decisioni
  • deve ricorrere a sistemi di supervisione e punizione. (L'incentivo non funziona perché l'avversione dell'uomo al lavoro è troppo grande)
  • deve percepire ai lavoratori che la propria autorità è un mezzo per il soddisfacimento dei loro bisogni (il controllo, se percepito come una minaccia, innescacomportamenti difensivi e non collaborativi)
Tuttavia, negli anni '60 egli elabora una nuova teoria chiamata "teoria Y", che ribalta completamente gli assiomi della precedente. Ciò accade perché McGregor era entrato in contatto con gli studi di Maslow sui bisogni umani, maanche perché erano cambiate moltecose all'interno dell'organizzazione aziendale, una fra tutte il ruolo dei sindacati. La nuova teoria afferma che l'uomo comune:
  • vede il lavoro come un fatto naturale e ne trae soddisfazione
  • è un essere attivo che accetta la responsabilità
  • vede il raggiungimento degli obiettivi aziendali come fonte di soddisfazione
A fronte di ciò il manager:
  • assume una leadership democratica, partecipativa e delega decisioni al lavoratore
  • deve ricorrere primariamente a forme di coinvolgimento che portano ad unautocontrollo. Minacce e punizioni non devono essere in mezzo primario per garantireordine e rendimento
  • deve creare un ambiente stimolante per il lavoratore. Se il lavoratore risulta pigro è colpa di una cattiva organizzazione
In conclusione, all'interno dell'azienda si dovrebbe creare un ambiente di lavoro che assecondi il bisogno di autorealizzazione del lavoratore, il quale quindifarà coincidere i propri obiettivi personali con quelli aziendali. Elena Cianti Organizzazione Aziendale 2019/2020 COME SI PUÒ RIASSUMERE IL PENSIERO DI ABRAHAM MASLOW E QUALE CONTRIBUTO HA PORTATO ALLE TEORIE DELL'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE? Maslow fu l'esponente di spicco della "psicologia umanistica". Questa specifica disciplina individua nel bisogno di crescita e affermazione le principali spinte di ogni comportamento umano e nel senso di autostima il presupposto fondamentale dell'equilibrio personale. Una delle sue teorie più famose è quella della "piramide dei bisogni". Partendo dalla base troviamo: - bisogni fisiologici - bisogni di sicurezza - bisogni di appartenenza - bisogni di stima - bisogni di autorealizzazione Alcuni aspetti di questa teoria che furono criticati sono: - il fatto che secondo Maslow si debba passare attraverso tutti i livelli della scala gerarchica in ordine - non prendere in considerazione diversicontesti economici e culturali

Questa teoria esclude che un individuo possa essere spinto da più tipi di bisogni contemporaneamente.

Nonostante le critiche, gli studi di Maslow furono applicati in moltissimi settori: nel marketing, ad esempio, non ci si concentra più sul vendere un prodotto in base alle sue caratteristiche, ma si sofferma sul creare un bisogno che il consumatore può soddisfare acquistando quel prodotto.

Anche il campo dell'organizzazione aziendale fu fortemente influenzato: queste teorie furono uno dei motivi per cui McGregor abbandonò la teoria X per passare alla teoria Y, nella quale i bisogni del lavoratore giocavano un ruolo fondamentale.

Elena Cianti Organizzazione Aziendale 2019/2020

ESPONI LE TEORIE DI HENRY MINTZBERG

Mintzberg è uno studioso di scienze gestionali che ha elaborato 2 teorie che hanno avuto molto successo: la prima teoria riguarda i metodi di coordinamento all'interno dell'azienda, la seconda individua

  • ADATTAMENTO RECIPROCO: tipo di comunicazione informale. Il controllo del lavoro resta nelle mani di chi lo esegue. Adatto soprattutto alle aziende più piccole.
  • SUPERVISIONE DIRETTA: una persona su e la responsabilità del lavoro degli altri e lo coordina.
  • STANDARDIZZAZIONE DEI PROCESSI: il coordinamento avviene pianificando in anticipo il lavoro.
  • STANDARDIZZAZIONE DEGLI OUTPUT: vengono programmati i risultati del lavoro.
  • STANDARDIZZAZIONE DEGLI INPUT: attraverso la formazione vengono interiorizzati i programmi di lavoro.

Nella realtà spesso all'interno dell'azienda vengono attuati diversi metodi di coordinamento.

  • NUCLEO OPERATIVO: comprende le persone che sv...
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
21 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elenacianti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Muratori Giammaria.